Al Regio domenica sera...

Al Regio domenica sera... Al Regio domenica sera... Va, pensiero, sull'ali dorate... II meraviglioso coro verdiano, cosi suggestivo nella sua dolcezza, si snoda lento ed austero, nella penombra della vasta sala del > Regio ». Si prova il « Nabucco »? Il maestro Gino Marinuzzi, l'animatore della magnifica falange orchestrale, scande il ritmo con largo gesto e, sul palcoscenico, Andrea Morosini, l'infaticato istruttore del coro, 6i sbraccia quasi a trascinare per invisibili vie il *t>lto gruppo dei cantori in giacchetta. SI. non c'è dubbio, è una prova d'insieme... Ma il canto è cosi preciso negli effetti che il pubblico l'accoglierebbe già con una ovazione irresistibile. Una prova generale evidentemente... Non ancora. Dobbiamo ricrederci subito, dal momento che il maestro Marinuzzi, quando l'ultima nota s'è spenta, vuole che il canto riprenda... Ed i cantori docllissimi, disclplinatissimi ricominciano... Ecco. Cosi... benissimo... bravi... Domani sera da capo... Il palcoscenico si svuota. Un colpo secco di bacchetta sul leggio, uno sfarfallio di fogli e l'orchestra « attacca » l'Inno al Sole, dall'ampia squillante sonorità... Dal « Nabucco » all'» Iris » di Mascagni? Decisamente le nostre idee si confondono. Se poco fa Marinuzzi provava il Nerone di Boitol Che cosa succede dunque al « Regio »? La confusione delle lingue, cioè delle musiche? L'Inno al Sole si conchiude in un crescendo smagliante di note, e due minuti dopo ecco levarsi la prima frase dell'Elenio eroica. Questa volta Marinuzzi prova musica sua. Bisogna rinunciare a scoprire il segreto di tutte queste melodiose pagine che si... rincorrono armoniosamente e inondano sala e palcoscenico... Ci sono dei misteri assolutamente imperscrutabili per ned profani, quando ci si ostina a voler rimanere seduti al buio, in una poltrona di platea, al • Regio », in un'ora indebita, quando cioè non c'è spettacolo. Ecco : da capo I Non è più l'orchestra, non son, più i cori adesso. Qualcuno ha. tirato in palcoscenico un gran pianoforte a coda; una figurina piccola, snella, elegante è andata a sedersi dinanzi alla tastiera e le note di un « allegro moderato » di Grieg si sgranano limpidissime... Gli archi dal » golfo mistico » rispondono. Ah I Ci siamo. E' la pianista Magda Brard. A questo punto non avremmo compreso più nulla se un signore sconosciuto (il buio era divenuto in platea cosi fitto da non lasciar neppur più discernere le poltrone), un signore sconosciuto, dicevamo, non ci avesse toccato nel gomito. — Che esecuzione, eh? Marinuzzi, sebbene sia tutto preso dalle prove del • Nerone », ha trovato il tempo di dedicare infinite cure anche a questo concorto. Che temperamento d'artista!... Ed anche l'orchestra ed i cori, sa, hanno dato la loro collaborazione con entusiasmo. Brava gente. Quando si tratta di far del bene! E Magda Brard? La si sente sempre con piacere... E' francese d'origine, ma torinesissima per elezione. Ha dato concerti in ogni parte del mondo, e ancora di recente ha suonato a Roma in presenza del Primo Ministro, ed a Parigi dinanzi al Presidente della Repubblica. Fra pochi giorni sarà all'Augusto di Roma. Ha una sua arte personalissima ed una limpidezza smagliante. Si comprende che abbia compiuto una cosi rapida e gloriosa carriera... A questo punto la luce si è fatta, non in platea, ma nel nostro spirito. Eravamo capitati al i Regio » in un'ora di prova del grande concerto che la Federazione provinciale fascista e la Società del nostro massimo teatro di musica hanno organizzato a beneficio dell'Associazione Madri e Vedovedei caduti. Il concerto era stabilito per questa sera, ma poi le prove richiesero maggior tempo (anche perchè il maestro Marinuzzi è un po' incontentabile), e allora fu deciso di rinviarlo a domenica, alle ore 21. A questo convegno d'arte e di beneficenza è assicurato il più largo consenso della cittadinanza, poiché se il programma è di per sè stesso allettante, lo scopo è altamente umanitario e filantropico. L'abbiamo detto: Gino Marinuzzi, Magda Brard, Andrea Morosini, le masse orchestrale e corale hanno dato, con magnifico slancio, la loro disinteressala e spontanea collaborazione. Come non risponderebbe ipubbll( j i tanto simpatico slancio, che deve risolversi in un beneficio per l'Associazione delle Madri e delle Vedove di quei valorosche hanno dato la vita per la Patria? Torino generosa, ancora una volta, dimostrerà il suo nobilissimo cuore. ♦** Il programma — come già dicemmo — e cosi composto: Parte Prima : I. Ouverture, » L'assedio dCorinto », Rossini. — II. Cori, « O Signoredal tetto natio (Lombardi), Verdi; « Va, pensiero, sull'ali dorate » (Nabucco), Verdi. — IH. Concerto per pianoforte e orchestraGrieg (Allegro moderato, adagio, presto ma non troppo), pianista Magda Brard. Parte Seconda : I. Ouverture della « Battaglia di Legnano », Verdi. — II. Elegia Eroica, Marinuzzi. — III; Pianoforte soloMagda Brard; Notturno per la mano sinistra sola, Seriabin; Polonaise brillante (Mi bemolle), Chopln. — IV. « Inno al sole • Uris)Mascagni. il prezzi sono stati cosi fissati: Ingresso platea, palchi e l.a galleria, L. 7 — Ingresso2. a galleria, L. 5 — Ingresso 3.a galleriaL. 4. — Poltrone L. 15 — Numerati di platea L. 8 — Distinti di l.a galleria L. 10; numerati di l.a galleria L. 8 — Distinti di 2.a galleria L. 7; numerati di 2.a galleria L. — Distinti di 3.a galleria L. 4; numerati d3. a galleria L. JJ, — Palchi Lo e 3.o ordineL. 45; 2.0 ordine L. 50; 4.0 ordine L. 30.

Luoghi citati: Legnano, Parigi, Roma, Torino