La calorosa accoglienza dei torinesi al Cardinale arcivescovo

La calorosa accoglienza dei torinesi al Cardinale arcivescovo La calorosa accoglienza dei torinesi al Cardinale arcivescovo TM popolazione torinese ha offerto Ieri al Btio Pastore, cha tornava dalla città madre tìel cristianesimo, insignito della porpora cardinalizia, un'alte attestazione di reverente simpatia e di affetto. Fu veramente slancio spontaneo di fedeli che spinse la folla ad accorrere Terso la stazione di Porta Nuo,va molto prima dell'ora stabilita. Méntre l'arrivo del treno che recava Sua Eminenza era annunciato per le 14.35. già prima delle 14 i pressi della stazione di Porta Nuova vanno gremendosi di folla In attesa, cosi che ben presto si sono dovuti mettere i cordoni di guardie municipali, di militi fascisti e di agenti per mantener liberi gli accessi alla stazione. Questa è stata addobbata e ornata di Pian, te decorative con molta larghezza. Sotto l'atrio dal lato degli arrivi sono schierate le rappresentanze delle Associazioni e dei sindacati, che recano una vera selva di bandiere e gagliardetti. Nell'interno, sulle banchi; ne vicine alla saletta' reale sono allineati drappelli di carabinieri ed allievi carabinie ri con la musica, reparti In alta uniforme di Milizia, di guardie municipali, pompieri e dazieri. Più oltre verso le pensiline degli arrivi stanno le rappresentanze dei Corpi del Presidio. L'imponente grappo di Autorità Un foltissimo gruppo di autorità. Intanto, 61 va formando davanti alla saletta reale, di fronte al binario dove dovrà arrestarsi il treno Abbiarn notato il pretetto, generale De Vita, che veste l'uniforme; le LL. EE. i generai! Petitti di Roreto, Tiscornia, Casoli. primo presidente della Corte d'Appello, 11^ barone Torella, il podestà ammiraglio DI Sambuy. accompagnato dal segretario generale gr. uff. Fucini e dal comm. Gualco; i senatori Bouvier, Di Rovasenda, Ferrerò di Cambiano, Berla D'Argentina, Cattaneo, Rebaudengo. Dante Ferraris; 1 deputati Bagnasco, Gianotti e Cian: i generali Da Pozzo, Mombello, Martinengo, Rho e numerosi ufficiali superiori di ogni Arma e Corpo. Al completo le rappresentanze della Federazione provinciale fascista con a capo il colonnello Di Rohilant, segretario, composta dai. signori aw. Bardanzellu, conte Orsi, marchese Scarampi, cav. Valentino, Toso, Mazzonis, Blanc e console Brandimarte. La Federazione sindacale fascista era rappresentata dal comm. Coniglione-Stella. Per i Fasci femminili vi erano la marchesa Compans di Brichanteau, la signorina Cane e la contessa Verdun di Cantogno. Per la Milizia, Sri era il generale Perol. Nello 6tuolo delle personalità cittadine abitiamo notato 11 presidente della Deputazione provinciale gr. uff. Anselmi, coi consiglieri Molinari, Badini e Vincent, l'avvocato Colombini, l'Economo dei Benefizi Vacanti commendatore Filippa, il grand'ufficiale Martinengo del Tribunale, il gr. uff. Pola, l'avv. Carlo Barberis per la Colonia Astesana, che si onora della conterranei^ coi nuovo Cardinale, il conte Fossati, il comm. Gorretta per la Croce Rossa, il provveditore agli Studi prof. Renda, il procuratore del Re, Colonnetti, il marchese Di Bernezzo, il comm. Giordano presidente della Commissione reale per l'Ordine dei procuratori, e numerosi capi di Enti, Associarioai, ecc. n capo Compartimento delle Ferrovie gr. Off. Ehrenfreund faceva, in un certo senso, gli onori di casa alle autorità, ed i commis sari Fusari, Finucci, Alloatti. Ramella, Serra, Rosso, sotto la direzione del questore, comm. Chlaravalloti, Invigilavano sullo svolgimento della cerimonia. ùió*mx. Larga rappresentanza, jmtt}3ÌBp«*le.. uve-va mandato il clero. V'erano, tra gli altre monsignor Castrale, mons. Bosia, don Rinaldi, mons. Duvina, mons. Pinardi, mons. Marénco, il dott. Mathis, della Corte Pontificia, cavaliere di cappa e spada, il padre provinciale dei Cappuccini mons. Maritano, cancelliere aggiunto; il teologo Boria, e una infinità di parroci e canonici. Il trèno cardinalizio giunge In perfetto orario. Appena entra nella s*azione, la banda degli Allievi Carabinieri intona la marcia reale, ed un alto fragore di applausi si leva dalla folla degli invitati, mentre le autorità si affrettano verso il vagone del cardinale, il quale, appena sceso dal predellino è avvicinato dal gen. Clerici, aiutante di campo del Principe Ereditario, a nome del quale. In forma ufficiale, gli porge con brevi parole un deferente saluto di ben arrivato. Ai lati del generale Clerici 6tanno il colonnello Montasini, aiutante di campo del Duca d'Aosta, ed il comandante Stanisci, che rappresenta il Duca di Genova. S. Em. Gamba risponde con effusione ringraziando dell'augusto omaggio, e quindi sorridendo porge la mano alle autorità che lo circondano, e poi il gruppo nel quale spicca l'abito rosso del nostro Arcivescovo si avvia lentamente verso la saletta reale. Qui il cardinale riceve l'omaggio del baciamano di cinque gentildonne torinesi, le dame di Palazzo marchesa Della Valle, contessa Rignon, marchesa Pallavicini, marchesa Scati e baronessa Gianotti. Il salato del Podestà 'Al centro della saletta si avanza 11 podestà che. rivolto al cardinale, gli porge a nome di Torino il benvenuto dicendo: • Eminenza. Altissimo onore è il mio di 'dare il bentornato nella sua Archidlocesi a V. Em., ed ascrivo ad alla fortuna per me di rappresentare I sentimenti della popolazione di Torino In si fausta circostanza, di questa popolazione cattolicissima che è lieta e festante per il ritorno del suo amato cardinale, che è orgogliosa di rivedere e salutare' Principe della Chiesa. • Ancora più che per eli onori dovuti al Vostro nuovo altissimo grado dalle autorità ecclesiastiche, civili e militari qua convenute, 11 cuore di V. Em. sarà commosso pensando che oggi dalla Reggia alla più umile dimora tutta Torino è col pensiero Intorno a noi per rendere il suo devoto omaggio di affetto a chi di questo affetto è altamente degno per l'amore e per la carità véramente cristiana di cui fu sempre prodigo per I «uol figli. t fi vostro ritorno fra noi in questo principio d'anno lo ritengo augurio felicissimo perchè rinnovate grazie abbondino sul miei concittadini che faranno ala al vostro passaggio In raccolta e devota dimostratone di affetto e di augurio per un lungo e felice episcopato di V. Em. nella nostra Bara Torino ». n cardinale, visibilmente commosso dalla manifestazione, risponde al podestà ringraziandolo e dice che queste ultime sono state tot lui giornate di commozione: « Ma devo confessare — aggiunge - che la maggiore Commozione è ouella di questo momento. Non mi attendevo un'accoglienza cosi gentile e tósi cordiale, pur conoscendo il cuore duiSi oopolazlone torinese. E -ono lieto ct'e qui idano raccolte le maggiori autorità, perch.'' posso ringraziare in esse l'intera popola- irA'Ardveecovo soggiunge che lo stesso Pontefice gli ha ripetutamente dichiarato di tenere in particolare considerazione la popolazione torinese: « ed è perciò — continua h cardinale — che ha voluto onorarla In me. Per conto mio farò tutto quanto mi consentiranno le mie forze, che cono3co deboli, per concorrere al bene dell'Archidiocesi, e sarò felice se potrò raggiungere anche solo in parte onesto scopo. Si degni il Signore di aceomDagnarmi e sostenermi in questa bisotnat E nuovamente ringrazio tutti 1 ». Min discreto applauso saluta queste parole del porporato, che. seguito dalle autorità, ti avvia all'uscita. H corteo Non appena dalla saletta reale spunta 11 Corteo delle autorità, preceduto dal cardibaie nella sua purpurea veste, sotto la tettoia ■coppia un prolungato applauso Quivi la folla è andata ingrossando Vicino all'ingresso della saletta reale, disposte su due file, sonò U rappresentanze del Circoli rionali fasciati della città col loro gagliardetti, poi, schierati/in lunga fila, sono numerosi sacerdoti, Irati, seminaristi, allievi degli istituti sala- siani, ecc. All'apparire, del cardinale, 1 gagliardetti vengono innalzati in segno di giù Mio. ed un triplice « Viva» erompe fragore so e si rinnova subito dopo. La berlina di gate del Municipio è già pronta, davanti all'ingresso della saletta, col coccolerò alto sulla serpa nella sua ricca divisa settecentesca a velluto e seta azzurro cupo ed orò, e coi due valletti nella stessa ricca uniforme, ritti In piedi nella parte po steriore della vettura. L'avv. Gualco e l'avv Norcia, del Municipio, aiutano il cardinale a 6aliire sulla berlina, nella quale prende pure posto il podestà ammiraglio Di Satnbuy. L'arcivescovo, mentre si ripete l'« Evviva » a lui rivolto, ritto sulla berlina si sofferma un momento, volgendo un paterno sorriso al presenti ed un muto ma eloquente ringraziamento, il cardinale appare visibilmente commosso a questa primis sima accoglienza dei fedeli torinesi. Successivamente, nelle altre numerose ber line messo a disposizione dal Municipio, pren dono posto le autorità, ed il corteo si muove nel seguente ordine: A) vettura: cardinale e podestà; B) vettura: mons. Castrale, mons. Pinardi, mons. Duvina, segretario del cardineJe; l.a vettura: S. E. Ferrerò d) Cambiano, S. E Petitti, aiutante campo S. E. Petitti, segretario generale del Comune; 2-a vettura: S. E. Tiscornia, prefetto, ufficiale ordinanza S. E. Tiscornia, capo gabinetto prefetto; 3.a vettura: S. E. Casoli, S. E. Torella, colonn. Rovero, barone Gianotti; 4.a vettura: gen. Biancardi, gen. Perol, ufficiale ordinanza del gen. Biancardl, capo s. M. dei geo. Perol; 5.a vettura: conte Di Robilamt, comm. Anselmi, mons. Perlo, gea. Da Pozzo; 6.a vettura: Ordine di Malta; 7-a vettura: due rappresentanze del Capitolo metropolitano, mons. Pola (Collegio parroci), can. Cbiaudano (iettare Seminario); 8.a vettura: questore, colonnelle RR. ■ CC, capo gabinetto questore, capo gabinetto podestà. Quando ila vettura del cardinale sbocca sul piazzale della stazione, la Banda degli ex-dipendenti comunali intona la marcia reale Le acclamazioni delia folla si levano festosissime. Dopo le accoglienze delle autorità, la dimostrazione popolare, e questa è non meno calorosa e spontanea. I cittadini venuti a tributare il loro omaggio al nco-porportato si sono fatti, all'esterno della stazione, sempre più numerosi. Folla caratteristica, composta di borghesi, di popolani e di signori uniti in un solo slancio, e nella quale prevalevano le donne. Essa ha formato un doppio imponente schieramento che dal porticato d»lla stazione invadeva buona parte del piazzale e costeggiava i giardini della piazza, dal lato di piazza Paleocapa, per continuare ancora in via Roma. La vettura del cardinale, man mano procedeva, suscitava nella .folla onde di entusiasmo. Scoppiavano i battimani, si gridavano continui Evviva al Pastore; ed anche le vetture che seguivano raccoglievano, di riverbero, le acclamazioni e gli entusiasmi della folla. In via Roma la massa del dimostranti e aumentata dai passanti, che anch'essi si fermano e fanno ala al transito del corteo, arricchendo dei loro applausi la solenne, cordiale manifestazione. Molte finestre si aprono, ed anche dall'alto piovono osanna all'Indirizzo del neo-cardinale e del seguito. La dimostrazione alrArdvescovudo II corteo, svoltando In via Arcivescovado, trova una folla ancora più numerosa. Questa si è poi singolarmente Infittita davanti al palazzo arcivescovile. Qui la berlina di mons. Gamba trova accoglienze in modo speciale e spontanee. E' come 11 saluto «Sedia tp-wlfr'qÉ^fllprc- »cliv- ■ ■.riu-jrad.,- n ■ stetti i'U mentre fuori, la folla acclama ed applaude, all'internò, dovè' sono adunati 1 componenti della Federazione giovanile cattolica e gli universitari cattolici, scoppiano e si ripetono con giovanile fervore, gli « evviva », La berlina entra nei palazzo, e il Cardinale ne discende, e, mentre echeggia l'ultimo clamoroso - benvenuto, sale, per l'ampio scalone, nei saloni del primo piano. Le altre berline e le automobili si fermano davanti all'ingresso, e le autorità a loro volta ne discendono e salgono al primo piano. Quivi, in urta sala, ricca ma raccolta, tutte le autorità si radunano deferenti attorno al Cardinale, eeduto al centro, avendo ai lati il Podestà e mons. Castrale. Con la semplicità che gli e propria, l'Arcivescovo parla delle funzioni e dei festeggiamenti svoltisi in Roma per la sua elevazione a Cardinale. Egli ricorda'Utresì con compiacenza le accoglienze avute in Asti nella mattinata, con relativa grande funzione in Duomo. Ai ppsenti viene servito un ricco rinfresco, quindi il Cardinale si affaccia alla finestra, ; i salutare ia numerosa folla che si assiepa 'n via Arcivescovado. A3 suo apparire scoppia abbasso un fragoroso prolungato applauso, che è espressione di tutti i sentimetti di devozione o di compiacimento dei fedeli. Il Cardinale, ristabilitosi il silenzio, pronuncia brevi, commosse parole. « Graie — egli dice — grazie infinite di tutte !le sentitissime accoglienze che la città dij lori no mi ha fatte. Vi assicuro che narranno scolpite indelebilmente nel ire. Domani celebrerò la messa, ed eiò dal cielo, per voi, per le vostre 'e, per tutta la nostra Torino, le mi!le maggiori benedizioni del cielo», rtlinale si ritira, salutato ancora una volta go applausi e dalie liete note della banda. Qttiidi le autorità prendono congedo da lui, etlesciano il palazzo. Il saluto di Alessandria Alessandria, 1, sera. Al passaggio del treno col quale S. Em. Gambai ,1 restituiva alla sede dell'Archidiocesi, nunWosa folla ed i giovani cattolici della Diocesi a Alessandria hanno fatto una calorosa diriostrazione, con grida di « evviva » e con bitumami al cardinale. | La fermata od Asti ! Asti, J sera. Proviéiiente da Roma e diretto a Torino, stamane è giunto in Asti, col diretto delle 8,40, S. E. V, cardinale Gamba. Alla stazione ha ricevuto il primo saluto dalQe associazioni cuttolioln cittadino e da tutte le autorità ecolesiasfohe civili e militari presenti al suo arrivo; 11 wé£.ovo d.i Asti, mons. Spandre, gli ha rivofltq un particolare cenno di saluto con una dotta | cordiale allocuzione pronunciata nella sala ili aspetto della stazione, ed alla quale Sua Qimnenza ha risposto con parola commossaj inifli uscito sul piazzale della .stazione i] Cardinale ha ricevuto il saluto della folla assiepali sulla piazza e nelle adiacenze, al qniale hi risposto impartendo le benedizione. Poi Saito in automobile si è recato, seguito in ctìjìeo dalle autorità, al .Duomo, dove ha ceJebr.to la Messa o pronunciato un lungo discaro al numerosi fedéli accorsi a vedere il laro .erroco di un tempo e a udire ancora le paros buone e paterne. Il cardinale Gamba fu infaà parroco del Duomo di Asti per più di d1ect!«ini Ano al 1901, fino all'epoca cioè della sii nomina a vescovo quando, elevato alla car'ca vescovile, andò a reggere l'episcopato di-Biella. Tutti i vecchi astigiani lo rlcordaot'ooa molto affetto; e con molta simpatia .pi ba accolto nel palazzo della sede 11 saluto delle vecchie conoscenze asti*»*, con le quali si è a lungo intrattegrande famigliarità.. " àzo vescovile gli è stata poscia offer[ntima e breve colazione, dopo la qua. riaccompagnato dalle autorità e dal a stazione donde è partito atte volta poco dopo le ore 13. | II passaggio da Atoocalleri Il trito col cardinale Gamba, arcivescovo di Torto. na sostato qualche minuto nella nostra*àz'ou'e- A far atto d'ossequio all'alto prelatq|kano convenute le autorità civili a T;ed una larghissima rappresentanza . i convittori del Beai Collegio arano | sotto la tettoia e l'omaggio di quelle fanciullezze venne molto gradito Eminenza. 11 Rettore ed 11 vice-Retjllegio si sono recati appositamente ■ ossequiare il cardinale ai euo