Uomini e milioni nel gorgo dello scandalo

Uomini e milioni nel gorgo dello scandalo Uomini e milioni nel gorgo dello scandalo II sedicente banchiere Amarci accusatore del « Journal » dichiarato in arresto == Una drammatica polemica == Uri notturno confronto a cinque nel gabinetto del giudice istruttore == Marta Hanau è stata a sua volta truffata ?t Essa accusa ma rifiuta di sporgere denuncia == Le annunciate e attese rivelazioni non sono venute giornale di informazioni Parigi, 31, mattino. Nel forinldabi'S dilagare dello scandalo della Gazzetta del Franco, un nuovo persona.-gio ha assalito una importanza che certo non desiderava: il pseudo banchiere Nimum Amarri — tunisino di oriu no — il misterioso intermediario, di cui nessuno aveva mai sentito parlare .rima di improvvisarsi uomo di affai di Marta Hanau. La liane da lui si-'.onuta nelle trattative con la direttrice della Gazette du Frane con Anqu-lil e con il Journal, è apparsa cosi equivoca che il giudice istruttore non ha esitato ieri sera ad emettere conno di lui mandato di cattura e a condurlo a raggiungere alla Santo gli alili imputati. Nimum Amarri — a quanto ha esposto ad un giornale' del mezzogiorno un amico di Marta. Hanau — era entrato in relazione cori questa nel 1D26, quando, stabilitosi a quell'epoca nella regione di Le Mans, dopo aver riunito una trentina di incartamenti di clienti malcontenti, ave».-;: minacciato la direttrice della Oaze.'.i 0. i. Frane di farla tradurre davanti i Tt'ibunali. La signora Hanau. in -I ra.0 lo minacciata, prese al ^uo * ,vizio Amarri, accordandogli una mensilità di 800 franchi, che gli venne versala sino allo scorso ottobre. Ma la signora Hanau aveva chiuso la sua porta in faccia ad Amarri. Poco tempo prima che si parlasse dell'inchiesta giudiziaria la signora Hanau venne avvertita da Amarri: «Fate attenzione!». La si gnora credetti! che si trattasse di un trucco di Anqiietil, il quale, avendo urgente bisogno di denaro, le aveva chiesto un forte anticipo sui contratti di pubblicità firmati con lei e che. venuto due volte ad insistere, era sta to messo alla porta. E se ne era andato dicendo: «Siete perduta!». Già il 11 novembre un avviso che mette va in guardia i lettori era stato pubblicato nella Rumcvr accompagnato ria due echi aggressivi. Ma Amarri specificò: « Non si tratta più della numeiir soltanto e se non pagale subito 500 mila franchi sarà la campagna contro di voi, fatta da un grande Amarri era venuto il 21 novembre a chiederle quella somma. La signora Hanau se la fece subito portare dalla cassa l'indomani ed i libri di contabilità ne fanno fede. Il 29, in seguito ad una nuova domanda di Amard, fece venire alni 500 mila franchi e portò questo milione nella sua casa di Boùlogne, dove questa somma venne rimessa ad Amard. Amarri dichiarò allora che era stato rirevutn al Journal ria Gastone Vida], ex-sottosegretario rii Stato che 10 aveva personalmente presentato al sig. Hamelin. Egli aveva preso poi convegno per conio della signora Hanau pel martedì 4 dicembre, a mezzogiorno, negli ufllci del signor Hamelin. Le smentite al ((Journal» Come pra facile immaginare, il comunicato che l'avvocalo Dominique, uno lei difensori rii Marta Hanau, aveva consegnato alla stampa, dichiarando che la «ua cliente non soltanto non aveva dato alcun incarico ad Amarri presso chicchessia, ma che era ■t questi che si era presentato a lei a nume e" per conto di Anquetil, direttore della Uiiinriir o rii Moiithon. direttore (lei Journal », ha {prodotto viva impressione al palazzo di Giustizia e nei circoli giornalistici. Mouthon non ha lardato a dichiarare di non essere mai stato in relazione né diretta nò indiretta colla presidente del Consìglio di amministrazione della Gazzette du Frane e con la lèttera, che ponoscete, diretta sabato sera al giudice istruttore ha chiesto di es sere confrontato eoi suoi accusatori. Pubblicandola il Journal la faceva seguire ieri manina da questo cnni- m!ni.a' signora Hanau non perdona al journal l'iniziativa che ha provocato 11 suo arresto eri ha accelerato il croi lo dolila sua impresa. Ella ha fallo raccontare feri dal suo avvocato Dominique, il quale no lui persmo fatto Oggetto di un comunicato alla stampa, che nin soliamo non aveva dato alcun incarico al banchiere Amarri presso il innrnal. ma che era questi invece ohe era andato a sollecitarla da porte del journal. Es>a gli avrebbe a varie it•j.resc ira il 20 novembre ed il 2 dicembre, consegnato sommo considerevoli il cui vaale ascenderebbe a non meno di un milione. Senza insistere siri duplice fallo clic lo dichiarazioni ile.l signor Amarri sono In compieta contraddizione colle spiegazioni della signora Hanau e che ó dillicile capire perché, dopo avere lauto pagato, costei tenesse assolutamente il :! dicembre a fare accettare rial Journal un altro milione, il direttore del Journal visto il si liohiara rii non avere mi gn r Ainaid, ai non aver avuto conlui nò direttamente nò per interpostapersona alcun 1 apporto epistolare o ciclonico «•• neppure erfn Marti. liana,,, Lnzzaro Bloch 0 con uno qualsiasi dot loro collaboralo,-, ,. dei loro amici, se dunque la signora Hanau 0 in buona fede, essa e stala vittima di una mi- slifìcazione. Se qualcuno si è servitoipresso di lei, sotto una forma qualsla-|si e in un momento qualunque, del-nome del direttore, del Journal, ù un truffatore di più in un affare che ne conta già un numero anche troppo grondo. Se essa gli ha dato del denaro — tento franchi od un milione — si è fatta grosso!linamente derubare. Era il suo turno! Non si tarderà a conoscere ciò che si nasconde in questa strana storia: o una stupida menzogna della signora Hanau od una truffa in suo danno. Il denaro, a quanto si dice', non ha odore, lascia però delle traccio; e se ne e stato chiesto e versato, il liuto delicato del giudice istmi tiare Glard sapra ritrovarlo in tasca di .qualcuno ». L'offerta del milione Da parte sua il signor De Marslllac, redattore cupo ucl Journal, ha fatto al l'aris Mail questa narrazione liei colloqui avuti coU'Amard : • IjQ. sera del 30 novembre scorso mesi coivano sulla Caz-eul itól r™»',. hoZi Aimo che de! reo- ro" ói|.«iinPio frJt\2< e?aiio staU cSumilwìTin^-fal ^e di ln«L ^ compiiau sin dal mese di luglio) alano fondate e che il Consiglio dei ministri aveva deciso di agire. Nel nostro numero di subato l.o dicembre, abbiamo pubblicata una nota che specificava apertamente lo accuse che venivano elevate contro Marta Hanau ed 1 suoi complici. Il mattino successivo ri< ovetti la visita di Audibert (il direttore della Gazzetta del Franco). Egli tornò noi pomeriggio e protestò con veemènza contro il nostro articolo, dichiaiaudo che l'affare era perfettamente sano e non c'era al riguardo ombra di dubbio. In serata vidi Tardali, il quale mi disse: «Voi andate troppo alla avella. Noi facciamo un'inchiesta; avrei desiderato che voi aveste fiducia nell'inchiesta ufficiale». Noi non eravamo, come vedete, molto incoraggiali dal lato ufficiale. Anclie l'autorità giudiziaria manteneva un grande riserbo. Nel frattempo Anquetil telefonò ad un collaboratore del Journal, cx-soitosegretario di Stato, col quale ora in relazioni personali, e gli disse: « Vi mando un amico, bisogna che lo riceviate ». Questo amico era !'Amard. Il nostro collaboratore lo ricevette a titolo privato. L'Amarri dichiarò al nostro collaboratore: « Bisogna assolutamente far cassare 1 vostri articoli, Potreste farlo? ». 11 nostro collaboratore fece notare al suo interlocutore che vi erano ben poche probabilità che il suo passo venisse preso hi considerazione. L'altro allora se ne andò; nia l'ex-sottosegretario di Stato, ritrovò, alle 2 del mattino, in un ballo, il banchiere, il uuale gli chiese ciò che avesse deciso ed ottennio. « Assolutamente nulla», egli rispose. « Non è che l'indomani sera, domenica, che io ebbi conoscenza di questi fatti. Fu l'ex-sottosegretario di Stato in persona che me ne mise al corrente, chiedendomi se volessi vedere quesl'Inril'iviluo. Io non feci difficoltà ed il giorno dopo Amarri si presentò nei mio untelo e mi di.-vse: — Avete acceso un incendio; quanto volete per spegnerlo? Oliando un propriciaiiu vede il fuoco in casa non abbatte un'ala dell'edifìcio per salvale jl lesto se la casa è bene costruita? « — Dove sono dunque i materiali combustibili che temete rii vedere infiuuiniarsì ? « — Slete un uomo intelligente — ribattè \iuaid. — Trovale una soluzione. Vi è un milione promesso, una partecipazione pel journal di 15 minimi, meno una piccola commissione per me ben inteso. ■< Era una commedia? Io ne riferii p.'irnYolureggiatn-in-en'!e al direttore Muutliou e decidemmo che Amard sarebbe ricevuto l'indomani in mia presenza dall'amministratore Hamelin. In questa nuova udienza Amarri ripetè la scena, lo non ho più rivisto in seguito Auiaril. Quanto a Moiithon egli non lo lui mai veduto. Il nostro direttore non ho d'altronde avuto il menomo colloquio con Anquetil a proposito dell'affare Amard ». La « presidentessa » accusa Date le contraddizioni esistenti tra le affermazioni dell'avv. Dominique, e la smentita del » Journal », presentava un peculiare interesse 1" intorrogatorio cui il giudice Giani ha sottoposto v.vi Marta Hanau, la quale pel tramite del suo avvocato gli aveva espresso il desiderio di spiegarsi « 6u uno scandalo che essa non aveva sol- levaio ». Marta Hanau venne perciòaccompagnata Ieri mal lina nel gabi- llino del giudice istruttore. Il magi-sumalo, che in presenza dogli eventi noli aveva esitato a sacrificare il ripo->o domenicale, era giunto verso le 9 al Palazzo di Giustizia, precedutovi danumerosi giornalisti e seguitò dagli ivvpcaii nornlnique e llibotid. col qua- '1: m. natt-.nne miulrno momento. Indi • il giudice ebbe una conferenza coi procuratore Clelia 11. pubblica Pressarli e -oli. ivvotato g eae Corri capo «fU» seziona finanziaria della Corte ili 1 artgi. Inane alle 9,30 la signora Hanau, 'accompagnata da un ispotiorc di no- ilizia, entrò sorridente e disinvolta.ib| L'interrogatorio cominciò. La signora s-Hau.au, in prigione, aveva preparaio|dun lungo promemoria di 16 pagine, di cui diede lettura con voce forte, la cui eco giungeva sino nei corridoi riservati al pubblico. Era, secondo l'espressione da lei usata, la « storia del gruppo Anqueiil-Mouthoù e del loro intennediiario Amarri » e la spiegazione, del modo in cui questo gruppo aveva ricevuto, un milione e 150 mila franchi. La signora Hanau termino cosi la sua lettura: « Giunta alla line al queste spiegazioni, desidero sottolineare che vinta, minacciata, abbandonata da tutti e pertanto rimasta silenziosa, ho da sola assunto le mie responsabilità. Non ho fallo appello alle amicizie lusinghiere elio avevo contralto, per non esporle uri abbominevoli calumile. Ciò significa che non parteciperò che costretta e forzata all'allargamento di uno scan dalo che — ahimè! — non fa che co miiiciare ». / La signora Hanau ripetè poi che se l ravv- Dominique aveva congegnato a!- la giustizia le due ricevute di 75 mila.- franchi (quelle di Anquetil) si è perchè q^ là giu./i/ìaria' aveva avuto co-MAfHlvmqqsmmdsulDzHzdcb1fnoscenza della loro esistenza. (Terminata la lettura, il giudice di- ascusse le asserzioni deU'imputata. |d- Mi sombra che voi ronnuliateh*delle accuse di ricatto, le disse, ma ;.non posso occuparmene se non sporgi«gete querela Lo fate? — No, per il momento — rispose la signora Hanau. — Ciò non esclude pe sl_ Grffche foise un domo e ner alcune b10 tue iorse un giorno e per alcune\mpersone io non sporga querela. Ma il giudice non aveva esaurito le dusuc domande. La più importante con- ccerneva i famosi 200 mila franchi cho'Amancavano al milione incassato il 3 di-,ccembre, dopo la negoziazione del buo ni della difesa nazionale, avvenuta due giorni prima. — Questa è un'altra faccenda — ha risposto l'imputata. — Quando .verrà il momento mi spiegherò. Amard Alle 11 l'interrogatorio era terminalo ed il giudice pregò il cancelliere\,di introdurre Amard. Ma questi, che sora sialo convocato por le 10, non ora1 presente. Telefonatogli a casa fu risposto che ora uscito. Allora il giudice dnmHsnecsuspiccò immediatamente un mandato di comparizione conno Amard, rinviando al pomeriggio la continuazione degli interrogatori. Era appena uscito il giudice, che comparve Amard con tre ore di ritardo. Mentre attendeva il ritorno del giudico, egH comunicò ai giornali una nota redatta in termini vivacissimi contro la signora Hanau e l'ovv. Dominique. La nota dice: « Sono stato sorpreso leggendo in un giornale delia sera le fantastiche accuse portate contro dt me dalla signora Hanau e rial suo difensore Doìnenique. La signora Hanau deve essere stata spinta ad inventare tali fantasie. Sono persuaso che sono elucubrazioni emananti dall'avv. Dominique, che lo ha suggerite alla sua cliente per i bisogni della causa. Aspetto a pie fermo il confronto sensazionale annunzialo e l'occasione che mi sarà offerta di provare l'inanità di quello che si è potuto farmi diro iersera. Considero cfle la signora Hunau e l'avv. Dominique hanno degli interessi solida;".': dopo la creazione dell'ci affare Hanau ». lo non vedo che una sola vescica che furò scoppiare al primo contatto. Penso che l'avv. Dominique avrà il coraggio ed il pudore d'i lasciare al guardaroba il tòcco e la toga prima rii esservi invitato dal presidente del Consiglio dell'Ordine ». L'.fm/ du Peuple, a proposito di questa nota, die dice abile nella sua finta violenza si chiede da chi sia stata redatta poiché il tunisino è incapace di scrivere. E siccome questi Jia passato tutta la mattinata fuori elli casa, il giornale aggiunge: « 11 sig. Amarri si è recato in una casa che l'affare della Gazzetta del Franco Interessa e vi ha preso delle direttive e la deposizione che farà ne ■subirà l'influenza ». L'uno di fronte all'altra Questa deposizione cominciò non appena il giudice istruttore fu di ritorno alle 11. Dopo avergli rivolto delle osservazioni sulla disinvoltura mostrata nei riguardi della giustizia, ti giudice procedette al controiuo, facendo chia!mare la signora Hanau. die nel frat tempo aveva fatto colazione in un ga• binetto del palazzo. Alle 16.-55 il con | f ronto è stato sospeso, ma non sellilbra avere dato risultati, perchè tanto l'Hanau quanto l'Amarri sono rimasti i nei-v» loro rispettive posizioni, Amarri imam ha affermato dapprima ni nnn aver mai riscosso il milione. Quindi ha affermato che il l.o diccm-ip bri aveva visto Gastone Vida! alle l'.i " ; e crie. accreditato nreeso di lui Con lina !mpiimltvamcnnlzprcgnAczcdsGdvcec2bvrbdbcfdcvnvsscmlpcmd2rcle che, accreditato presso di lui con una m'.--.! -i dì InnilAfll fflì avevo etitoefn flettera di Anquetil. gli aveva chiesto f.,h intervenire in favore della Gazette z | dxiFnmc che offriva un milione. Amard o 'agghin.Tii •uh Vida!, dopo aver visto ti I 'direnerò del Jvuriiut, Moutlioh, avieu « ibi; dovuto dare; la sua risposta aliai fe sta in cui si recava e pertanto lo pregò |di telefonargli alle due del mattino. a e a.-. è quelli 350 mi.la franchi. Pacando poi -M. ***** Har?r* Amarri, che aveva fretta, si recò alla festa e Ionio por diro alla signora Hanau che l'accordo e<ra fatto. Continuando nelila sua deposizione l'Amarci precisò che la signora Hanau voleva consegnare un milione sotto forma di uno cheque, ina che egli rifiutò quando la Hanau lo avverti che per questo cheque non era ancora stata versata la necessaria provvigione. Infine, manierine le sue dichiarazioni relativamente ai colloqui avuti il l.o, il. 2 c ''r dicembre con Gastone V'idal, Do Maisillac e Hamelin per offrire dapprima un milione e in seguito i quindici milioni di partecipazione. Il ;; dicembre De Marsillac pose fine alle conversazioni, dando convegno alla signora Hanau al Journal, il martedì a mezzogiorno. Marta Hanau narrò a sua volta che dopo l'intervento di Amard gli attacchi della Rumear eran tanto jiiù temibili in (pianto quel giornale aveva fat10 alleanza col Journal. Fu allora che fa Manau si decise a pagare ad "A'n- (ilice che il l.o dicembre compariva' un - articolo sottolineante la presentazione |d' numerose querele contro la GazzeU teh*9L,M ^S^^'^S^SS dÌ iVna in," a ;.,n,fVPZSBXLM f- m& gi««P«cj. domande di rimborso alle casa se, l'inquietudine provocata in alti luoghi dallo riscossioni da parto della Gazzetta del Franco di 600 milioni di e buoni ?' Partecipazione. Allora ricome\mTve Amarri per proporre rii accomo- e dare ogni cosa dietro il pagamento di un milione. Marta Hanau tini per ac- - cenare dopo qitaliche riluttanza e o'Amard le telefonò nelila notte dicendo -,che l'articolo soppresso nelle edizioni e a à \,lel Fwnco^ !e' migliori inìómiazìon'ì; e si analizzavano le rettifiche inviate a1 di provincia sarebbe stato attenuato nelle edizioni di Parigi. L'indomani mattina, domenica 2 dicembre. Marta Hanau si precipitò al Journal e constatò che portava infatti l'attenuazione promessa. Si precisava che non vi' erano presentazioni di querele; si faceva un vivo elogio di Audibert e del suoi collaboratori. Si aggiungeva che uomini di Stato davano sulla Gazzetta o i o i a ipràno 1" 23 e os "indice "istruttore !m»nl ti/U quo <tf per mano di usciere il l.o dicembre e infine si esprimeva la speranza ohe la informatone ufficiosa avrebbe permesso di proclamare la regolarità delle operazioni e 11 buon funzionamento della Gazzetta del Franco. Questa' volta Marta Hanau rimase convinta e '" accettò le proposte di Amard di sistemare ogni cosa sulle basi da lui Indicale. Un confronto generale Senonchè il giudice, venuti in luce J nuovi nomi, iiiimeriiatamen.te convoco nei £,uo gabinetto Mouthon, De Marsillac e Hamelin e sospese le sue operazioni fino al loro arrivo. Prima di lutti fu sentito in una deposizione durata chea due ore il dirottole de! Journal, Mouthon, che precisò i negoziati con Amard. Egli spiegò che lui e i suoi collaboratori si erano messi d'accordo prima di mettere Amard alla porta, di sapere quello che c'era in fondo. Ed è cosi che i negoziati durarono tre giorni. Fu Mouthon che redasse l'articolo pubblicato II 2 dicembre nel Journal, dopo avere consultato l'amministratore delegato signor Guiiuiex, il rruale considerava gli affari della Gazzetta del Franco come una vasta truffa. Orbene l'articolo pubblicato il giorno prima conteneva degli errori materiali. Furono questi errori che vennero rettificati dall'articolo del 2 dicembre, tanto più che il l.o dicembre ji signor De Marsillac aveva ricevuto vivaci proteste da parte del direttore della Gazzetta del Franco Audibert. Terminata questa deposizione il giudice istruttore fece entrare nel suo gabinetto De Marsillac e Hamelin, nonché la signora Morta Hanau, i suol difensori e il signor Amard. De Marsillac, dopo la lettura delle deposizioni fece osservare un particolare: — Il signor Amard — disse — ci aveva parlaro di uno cheque di un milione, ma al lunedi mattina, 3 dicembre, volendo sapere chi aveva firmato questo cheque gli abbiamo chiesto di ma» strarcelo. Egli ci risposa subito: «Lo cheque non ce l'ho più: l'avevo ieri, ma oggi non l'ho più. Ma infine volete 0 no concludere l'affare? lo posso pagarvi la somma nel pomeriggio in contanti ». Fu allora che Amard veni»" messo definitivamente alla porta. — Vedete bene che avete riconosciuto di aver ricevuto il milione il giorno 2 dicembre! — esclamò Marta Hanau rivolta ad Amard. — Niente affatto — replicò questi con energia — non ho ricevuto nulla: lo giuro. I! confronto generale era terminato. nino si ritirò. Ma il Giani trattenne „.e Giani trattenne A- mard nel suo gabineito: era per in- fA.n,n-ln a.',., in l^nnln. ji formarlo che lo Incolpava rii ricet a zlone del 150 mila franchi congegnati od Anquetil " I -\mard uro»" sub;,o la via del'a. «3««;to

Luoghi citati: Amard, Parigi