La Bonifica integrale alla Camera

La Bonifica integrale alla Camera La Bonifica integrale alla Camera Il principio della demanialità delle acque, posto da Cavour, riaffermato dal relatore della bonifl^-U"*""^' 11 Problema -he nei?, m malen™ana. Osserva ine nella Maremma toscana migliala di ettari d terreno auen.-innndi essere redenti'oSlla m'aSr?a nono stante gli sforzi che erano inmari a ponderoso problema di q"est'i a "coi. tori veri rurali che della bonifica so- no stati i pionieri. Uno dei cardini fon- damentali della bonifica, è il problè- ma stradale, e molto opportunamente questa legge eleva il contributo rial 50 al ?o per cento, permettendo cosi lo sviluppo della rete stradale in quella regione assolutamente Insuffleenfe ai bisogni agneoi. E' convinto che la ìì^z^^ta^. ^renuna darà pane e soldati alla Patria ffascista {approvazione. Ricorda che proprio in questi Riorni è caduto il centenario del motu proprio rli un principe che iniziava la bonifica della mMaremma, e dopo l'abbandono di un Psecolo, soltanto il Governo fascista ha avuto l'avvedutezza e la forza di ri- prendere quell'opera. Vada dunque al ecano del Governo e al Ministro dei ml.L. PP. il sentimento di viva e prò- fonda gratitudine dei maremmani, che dservono con fedeltà il Fascismo e, ri- conoscenti delle nuove provvidenze a gloro favore, a&>uinono ut»', nuovo im-!pegno dì ledale devozione al Regime (applausi). [aRoma, 6 notte. Alle ore 16 il Presidente, on. Casertano, apre la seduta. Le tribune sono gremite. Nella tribuna della vice-presidenza si notano la vedova del viceconsole Nardini con la figliuola. L'aula è affollata. Al banco del Governo siedono gii on. Rocco, Giuriati, Martelli, Mosconi, Belluzzo, Ciano, Josa, Pennavaria, Gazzera, Riccardi, Bianchi, Di Crollalanza, Lessona. Le Società di Tiro a segno e la Milizia Dopo le consuete presentazioni di disegno di legge, si svolge un'interrogazione dell'on. Vicini. GAZZERA, Sottosegretario di Stato per la Guerra, dichiara all'interrogante che il Ministro, fin dal 1027, ha disposto clie non si rinnovassero le presidenze delle Società del Tiro a segno nazionale, le quali, essendo ancora regolate dalla legge 2 luglio 1882, ave"ano bisogno di un nuovo indirizzo nel loro ordinamento. Ogni volta che se ne dimostrò la necessità, prepose ad esse dei commissari scelti nella Milizia volontaria. Così pure alle esercitazioni sono stati preposti uilìciali della Milizia, e nelle gare sono state istituite categorie per i dopolavoristi e I balilla e si sono apportati notevoli progressi nella tecnica delle esercitazioni. In tal modo queste associazioni si sono, nel complesso, accostate ai fini delle varie istituzioni del Regime; ma quelle iniziative staccate non sono sufficienti a stabilizzare il nuovo indirizzo. Perciò il Ministero ha posto allo studio nuove disposizioni per rendere tali istituzioni sempre più efflcenti e consone allo spirito del Regime. Negli studi saranno tenuti in debito conto i suggerimenti dell'on. interrogante (approvazioni). VICINI si dichiara lieto di avere con la sua interrogazione dato modo alla Camera di assistere al debutto del giovane Sottosegretario alla Guerra, cui manda un cordiale saluto. (La Camera applaude all'indirizzo del Poftosenrc/nrlo alla Guerra). Nei riguardi della sua cortese risposta, deve rilevare che due del compiti affidati alle società di Tiro a Segno con la legge del 1882. qupllo di addestrare la gioventù alle armi e l'altro delle esercltnz'oni militari, sono oggi affidati alla Milizia, così che a tali società non è rimasto che 11 compito meno importante delle esercitazioni libere Allora meglio sarebbe riordinarle, affidandone l'intero funzionamento alla Milizia. Ciò permetterà altresì di perfezionare le esercitazioni, le quali oggi, con i moderni criteri statici, non nospliì essere contenute nei vecchi programmi, anche se in qualche parte resi pm consoni alla modernità dei tempi. Inoltre queste Società potrebbero essere poste alla dipendenza della Presidenza del Consiglio, mantenendosi l'attuale contributo a carico net Comuni e d-elle Provincie sotto forma di obbligo dplla manutpnzione dei campi dì tiro a segno. Cosi pure pntrebhero essere conservare le attuali e*er- ^'fazioni libere dei sor-i. Le *oc<e'à Tiro a segno, riordinate prl d' nftV'ale a"e Milizia, potranno cosi sempre p^iì -fflcacemeiite dare In propria rnlt.-in-. v^'t?"P ,?Pr ,!5 "^«''azione dplla gio7aziont)}a (lella Palr:a (appro- La Maremma toscana t»SV?2!2£!Le conclusioni della Giunta, la Camera nega l'autorizzazione a fZTVZ,contro n deputato De col iibu^ padrino tn duello Si na^i dul"d alla discussione ' del diS rtPi!,*&e, SUl P,-ovv^imenti a favore della Maremma toscana. w^c,21, come maremmano e co«fasciata, sente il bisogno di segna- lena' WesVdM'di smpvemdag Jjh ^'RT^Jft0 steTso predl" snorrc.1 P">setu, appaltare ì lavori, cs- swe- in una Parola, il concessomi o delle onere provvedendo ai mezzi fi- ^ziari eoa sconto, presso gli st- parastatali, degl'i impegni del lo. Stato e dei contributi del proprietari* Si sostituirebbe cosi all'inizila prt- ™a 1uplla de»° Stato, come propone l'ordino del giorno della Commissione Nè a ciò possono opporsi ostacoli di na- "ira finanziala, poiché l'esperienza in- segna che le iniziative unitarie costa- no meno di queìle frammentarie. Ad ogni modo quali siano gli intendimenti del Governo, necessita soprattutto che '^£i£BB^B^ f^honirt^hi Provinciale del- "°nimt"e\ Per CS6Sulre 1» bonifica, per aumen- tafe./ raccolti, per dare ai rurali un s miglior tenori di vita, per offrire un P'4 vaM0 mercato interno alle nostre industrie, urge poi che I risparmi prò- venienti dalla terra tornino alla terra, evitando ogni altro illusorio investi- mento. Nota che 1 interesse dei prò- Prietari è sufficientemente garantito dalla legge. Del resto quel che preme alla Nazione non è la rendita dei sin- goll proprietari, ma il complesso dei'!rrddiu .li qu-uui parteciparlo divetta-j mente o indirettamente all'azienda I [agraria. D'altronde lo Stato fascista,|o o , a i o o a o e e a i e i i i ; o o r n n a l , a i e e La pensione alla vedova Nardini Alle 16.30 entra nelTaula il Capo del Governo, on. Mussolini. Il presidente, on. Casertano, dà lettura del disegno di legge sulla pensione straordinaria alla vedova del vice-console Nardini. L'on. Mussolini 6l leva in piedi. Tutti i membri del Governo, i deputati e il pubblico delle tribune si alzano e rendono omaggio alla memoria del viceconsole Nardiini. Con vivissimi, prolungati applausi, il disegno di legge è approvato. Si approvano senza discussione vari disegni di legge, e fra essi uno per la fusione delle Casse pie di previdenza tra giornalisti e delle altre istiiuzion simili esistenti nel Regno, di assistenza e di previdenza dei giornalisti ita liani con sede in Roma; quello sulle penalità in materia di imposte dirette; quello sulla proroga al 31 dicembre 1950 della durata del Consorzio per sovvenzioni su valori industriali; quel lo sul conferimento ai Prefetti della facoltà di emanare ordinanze obbliga torte allo scopo di limitare l'eccessivo aumento della popolazione residente nelle città; quello che proroga il termi ne per l'esonero dei salariati addetti all'officina governativa delle Carte Valori; cruello sulla convenzione tra il Ministro dell'Aeronautica e la Società anonima di navigazione aerea per l'impiantò e l'esercizio «elle linee aeree commerciali Roma-Barcellona e RomaTripoli-Bengasi; quello sull'accordo per l'impianto e l'esercizio di linee aeree regolari firmato in Roma fra il ReS';0 d'Italia e la Repubblica d'Austria 111 maggio 1928, e quello sulla relativa convenzione e protocollo aggiunto; quello recante disposizioni integrative sui Consigli provinciali dell'Economia. La bonifica E si viene ai provvedimenti per la bonifica integrale. ROSSI PASSAVANTI rileva come questa legge consacri la funzione politico-sociale delia terra, affermando il principio die il proprietario non ha diritto di lasciare incoltivati i suoi terreni. Afferma che la picola proprie; tù, cui si deve la massima parte degl: appoderamenti già eseguili, deve essere in particolar modo favorita e specialmente aiutata nella costruzione di case coloniche. Rileva a questo proposito con compiacimento come il contributo dello Stato sia esteso alla costruzione dei fabbricati rurali. E' lieto di constatare che d'ora in poi i risparmi dei rurali saranno investiti nella terra e di ciò dà lode entusiastica al Governo fascista, che Ita finalmente tradotto in atto promesse mai mantenuto dal cessato regime (appi.). L'on, De Stefani DE STEFANI, relatore, parlerà, oltreché coma deputato e relatore del disegno di legge, anche come rappresentante dei bonificatori, ciò che del resto costituisce un timido esperimento della fuiura Camera sindacale. Non sa se il regime della politica delle acquo voglia fare proprio, e in ctie limiti, l'istituto della concessione, ovvero farne un mezzo sussidiario detrazione delio Stato. Lo Staio si attribuisce la proprietà dells acque solo quando deve combatterne la prepotenza, ma in ogni altro caso le lascia disperdere, dandole a chi le voglia, quando le voglia. E' d'uopo invece proclamare il principio della demanialità delle acque, come fu proclamato nel Parlamento Subalpino settantacinque anni or sono da Camillo Cavour. Quanto al metodo da preferirsi per la migliore applicazione della legge, dubita anzitutto che le iniziative private siano suffìcenti per poi-tare a compimento la grande opera che si vuole intraprendere. Meglio sarebbe che il Ministero-I dei LL. PP. potesse esso stesso predisporre i progetti, appaltare i lavori, ossale, in una parola, il concessionairio delle opere, provvedendo ai mezzi finanziari con lo sconto, presso gli Istituii parastatali, degl'i impegni delioj Stato e dei contributi del proprietari. Si sostituirebbe così all'iniziativa privata quella dello Stato, come propone l'ordine del giorno della Commissione. Nè a ciò possono opporsi ostacoli di natura finanziaria, poiché l'esperienza insegna che le iniziative unitarie costano meno di quelle frammentarie. Ad ogni modo quali siano gli intendimenti del Governo, necessita soprattutto che l'azione degli organi esecutivi sia proporzionata agli scopi da raggiungere. Quanto poi al lato politico della questiono, se.-iiala i molteplici e complessi inconvenienti cui darebbe luogo l'as surda frammentazione provinciale delle bonifiche. Per eseguire la bonifica, per aumentaii-e i raccolti, per dare ai rurali un miglior tenori di vita, per offrire un più vasto mercato interno all industrie, urge poi che i risparmi provenienti dalla terra tornino alla terra, evitando ogni altro illusorio investimento. Nota che l'Interesse dei proprietari è sufficientemente garantito dalla legge. Del resto quel che preme alla Nazione non è la rendita dei singoli pvonrietari. ma il complesso <joj che ha abolito l'imposta di successione che ha bloccato la sovrimposta fondiaria, che ha abolito l'imposta sul vino, che ha aumentato il dazio sul grano, assicura pienamente l'esercizio del diritto di proprietà. Termina augurandosi ch-3- il ministro Giuriati, Il quale ha concapito questa legge, possa realizzare quel mistico connubio della terra e delle acque, che assicurerà all'Italia, migliorandone l'economia agricola, il posto che anche in questo campo le spetta nel mondo (vivi appianai) BARBIELLINI AMIDEI, per fatto p»rsonale: — Rilevando un accenno fatto dall'on. De Stefani, dichiara di non essere d'accordo nei concetti da lui esposti, perche è st,itr«»sempre ed è un esaltatore dell» iniziative private, convinto che il Ministro dei IX. PP. saprà coordinarle tutte nel grande quadro dell'Economia N'azionale (applausi). Le acque • I proprietari terrieri BARBIERI constata che inai nessun Governo ebbe la forza di risolvere con tanta pienezza il problema della bonifica, com«; ha fatto il Governo fascista con qnesio disegno di logge. Osserva che il problema dell'incremento della cultura va considerato non soltanto dal punto di vista del capitale e della roano d'opera, ma altresì tenendo conto di tutte le altre cause che hanno fatto rimanere incolte molte terre. Così il regime delle acque e del corsi dei fiumi, e. intimamente collegato con la bonifica integrale e occorre regolarlo razionalmente, impedendo che la\ori mal disposti producano nocumento, come è accaduto, ad esempio, per l'Adige. Si compiace che il Governo abbia disposto l'elargizione di notevoli mezzi perchè sia intensificata la irrigazione delle terre, dalla quale soltanto si potrà ottenere un aumento della produzione agricola, per emanciparci anche in questo campo dall'estero. Raccomanda di semplificare il sistema di concessioni d'acque e di contributi stradali, per evitare che molti agricoltori siano costretti a rinunciarvi per le troppe difficili pratiche, e raccomanda pure di provvidero a colmare le deflcenze di personale, che esistono negli uffici idraulici. Vorrebbe che le larghezze stabilite dal Governo fossero destinate soprattutto ai diretti agricoltori e non destinate a quei proprietari che, invece di attendere direttamente alla coltivazione delle loro terre, vivono lontani dai campi e ne godono i redditi tra i lussi delle città. Con ciò egli non intende di esprimere alcuna avversione al proprietari terrieri, ma soltanto di porre in evidenza la necessità di far ritornare alla terra coloro che dalla terra traggono i mezzi di vita (applausi). II PRESIDENTE avverte che la discussione sulla bonifica integrale continuerà nella seduta di domani e dopo la presentazione delle relazioni di un folto gruppo di disegni di legge, toglie la seduta alle ore 18,30. La solenne seduta di sabato Roma, 6 notte La seduta di sabato prossimo alla Camera, che sarà l'ultima della legislatura, assumerà carattere di speciale importanza e solennità per il discorso che sarà pronunziato dal Capo del Governo on. Mussolini. Nella seduta di sabato i deputati fascisti porteranno la camicia nera e la giacca nera. Intanto è già comin ciata !a ressa per la richiesta di bi glietti per la seduta. I questori del la Camera liannai però disposto che non vengano distribuiti più di 350 bi glietti, in modo da evitare un eccessivo affollamento. Si hanno intanto le seguenti no tizie statistiche sul lavoro compiuto nel suo quinquennio di vita dalla Prima assemblea elettiva fascista £ lerfeJatura: ae"a ~ 8, .',,=r! '*{," „„, „,„„.,„ A1 pan J'-'lle 1 che- 1 hanno precedu «f «M'ultimo venticinquennio, .ssa . ^a avmo un 'ìnlca ?e?sl°2£ ^ flJ * Inaugurata il 84 maggio 1924 «.torni T^Lf^^m^iL^ìt ?" f ^ rnn.e^' avr* f eomniìt V°J2J*_ 5"Bgf n ILH\ìi «ne -ftó sedute, ffll^orolegl oLn'mtAiÒ in oertodi anminti non p?"?""a'°0n\" R?J?«?hi tn,23 &f £ V 52 J7^°!L"^J^J*,^ JS7&IL!£J&LE2ri * Pr^n,Hai! autorizzazione a procedere; di esse 67 furono accordate; 37 negate; le rima- nenti furono ritirate o decaddero qua si tutte per amnistia. Si ehbero 100 propn.-te di legge ad Iniziativa d; de pittati, delle quali 17 diventarono leu pi. Furono presentate alla Camera 601 interrogazioni a risposta orale, delle quali 380 furono svolte e le altre tu reno ritirate o decaddero, e 1198 con risposta scritta, delle quali tlOo ebbe ro risposta, le altre decaddero Furo no presentate 51 interpeManz^ del'e 'quali una tota fu svolta; le aure l" jtadderò; lo mozioni dell^ anali 3 f Irono svolte e approvate dalla Camera|ie'altre non ebbero seguito. *-amcia' l , o a . i l i a a e ; e r a o e i l à r e r e 0 1 a ; e . a e a l o -I j

Luoghi citati: Austria, Barcellona, Italia, Roma