La duplice ripresa Finanza ed Economia

La duplice ripresa Finanza ed Economia La duplice ripresa Finanza ed Economia Roma, 29, notte. La salda situazione del bilancio, quale è stata messa in luco dagli ultimi documenti, risulta più evidente quando si tenga conto dei recenti provvedimenti fiscali, i quali apportano al bilancio stesso dei sensibili miglioramenti. Dai calcoli compiuti dai competenti uffici, risulta infatti che in seguito all'aumento del ciazio sul grano, l'Eràrio ricaverà un maggiore gettito di 155 milioni; per l'aumento dell'addizionale governativa sulle bevande vinose e alcooliche, un maggioro introito di 108 milioni; per l'aumento della tassa sulla fabbricazione di spirito, un aumento di entrate di 52 milioni; per l'aumento sui tabacchi, un ulteriore gettito di 2G milioni; infine per i recenti provvedimenti sul sale, un aumento di introito di 222 milioni. Senza elencare lo maggiori entrate derivanti da taluni aumenti di secondaria importanza, si può concludere che dai su accennati aggravi deriverà al bilancio statale una maggiore entrata di 609 milioni. Tale aumento, per quanto destinato a fronteggiare le spese per le opere pubbliche straordinarie, costituisce tuttavia un notevole apporto alla compagine finanziaria dello Stato. E' opportuno al riguardo aggiungere che nessun nuovo aggravio fiscale avrà luogo. L'Agenzia La Corrispondenza rileva che, contrariamente a quello che qualche affrettata e inconsiderata impressione ha potuto e voluto far credere, precise dichiarazioni degli ambienti autorizzati confermano che. il progetto di legge contro le evasioni tributarie, non tende ad aumentare la pressione fiscale ma, chiamando tutti i cittadini a versare quanto loro è imposto dalle leggi, oltreché portare un immediato beneficio al bilancio statale, potrà in un secondo tempo consentire lina, ulteriore riduzione delle aliquote. La stessa Agenzia informa che negli ambienti finanziari più autorevoli, di fronte al ripetersi dei dolorosi dissesti bancari di carattere strettamente locale, si pone in evidenza il fatto che tali spiacevoli avvenimenti non hanno nulla a che vedere con il risanamento economico e finanziario della Nazione, iniziato e con dotto innanzi con energia dal Re girne. Essi non rappresentano che ali strascichi di una situazione mal sana, lasciata dai precedenti Governi e dalle speculazioni affaristiche dei partiti e delle clientele che dominavano incontrastati in Italia prima . dell'avvento del Fascismo. E' ovvio comprendere che tale situazio ne, altrettanto artificiosa quanto dannosa agli interessi generali del Paese, doveva inesorabilmente crollare di fronte alla sana e forte ripresa economica dell'Italia fascista. I recenti episodi, i quali del resto hanno avuto una portata relativamente ristretta e non incidono affatto la salda costruzione economica e finanziaria del Paese, sono perciò da valutarsi come gli ultimi effetti di un'erronea politica bancaria ormai eliminata per sempre. Nuovi elementi intanto si hanno sulla ripresa economica nazionale. Per esempio il notevole aumento del traffico ferroviario per il trasporto delle merci che si nota negli ultimi mesi, sta a dimostrare un'intensificazione dell'attività nella produzione e nei commerci. A tale proposito i dati ora raccolti per il mese di ottobre, sono più che significativi. In questo mese, infatti, ii carico delle ferrovie è stato complessivamente di 6.180.235 tonnellate, cifra mensile, questa, che non è solo la più alta raggiunta quest'anno, ma che supera di gran lunga quella toccata nel mese di ottobre di tutti gli anni precedenti. Basti dire che nell'ottobre del 1927 il carico complessivo delle ferrovie fu di 5.630.000 tonnellate, e nell'ottobre del 1926 di 5 milioni e 392.000 tonnellate. Il totale dei carri caricati durante il mese fu di 636.841 contro 570.293 nel mese di settembre e 585.356 nel mese di agosto. Notevole è anche l'aumento del carico in alcuni porti. A Genova esso raggiunse nel mese di ottobre 1928 ben 515.503 tonnellate contro 381.389 nel mese di ottobre dell'anno scorso; a Trieste 117.115 tonnellate contro 97.526; alla Spezia 52.395 contro 37.719. L'Agenzia di Roma, commentando questi dati, osserva che, pur tenendo conto del fatto che anche l'anno scorso il mese di ottobre segnò per le ferrovie di Stato una maggiore intensità di traffico per il trasporto delle merci, non pertanto le cifre ora rilevate conservano intatto il loro valore doeumentativo della ripresa dell'economia nazionale, in quanto superano quelle toccate nel mese di ottobre di tutti gli anni precedenti e segnano un distacco dalle cifre registrate nei precedenti mesi del 1928, quale non si rilevò mai negli anni pnssati.

Luoghi citati: Genova, Italia, Roma, Trieste