Mariano ritorna in Patria

Mariano ritorna in Patria Mariano ritorna in Patria La common* accoglienza dì Milano al magnifico eroe - Una grande manifestazione popolare indetta per questa sera. Milano, 27, notte. Mentre sulla banchina, dietro un numeroso gruppo di concittadini del comandante Mariano si adunava una folla di person*:. nello saletta reale si aggruppavano i rappresentanti delle autorità cittadine: il podestà, on. De Capitani, col vice-podestà ing. Gorla, era accompagnato dal segretario generale del Comune, avv. Pozzi, e dal cav. Andreoletti; 11 segretario federale, comm. Mario Giamipaoli, col commendatore Mariano e alcuni membri del Diirettorio fascista, e Franco Giuseppe Rossi, per la Federazione fascista; il prefetto, gr. uff. Siragusa, col questore e il cav. Maselli. Notòvasi, poi, il comandante Maddalena, il maggiore Leveratto. il generale Cattaneo comandante del Corpo d'Armata, il gr. uff. Mainoni, donna Marianna Visconti Modrone, 11 gener. Cesare del Fabbro, la contessa Stampa, il prorre Bianchi, il seniore Achille por il console Dabbusi. 11 console Gigli, l'ing.re Mazzini per il Comitato di soccorso per gli sperduti dell'Artide, il cav. Zerblnatl dell'A M B.R.A., il cav. Carrara per la « Pensili! •, ring. Stefemini comandante dell'aerocampo di Baggio, l'ing. Balsamo vice-presid. della Lega Navale, il conte Bonattl, e altre personalità. Un gruppo speciale era formato dall'ing. Tedeschi, zio dello scomparso collega Ugo Lago, dal fratello detl'ing. Pontremoll, dal capitano hora, dal « sucaino » Albertini e i naiwnta deli' atteso comandante, prof.ssa Maria Mariano col marito Giacomo. Quando, alle 20, Il treno si fermo, dalla folla parti un caloroso saluto di Vtua Mariano! e 11 comandante, sorretto dall'amico dottor Centali e da S E. Mercanti, scese dal vagone che era trasformato in una olezzante serra. Egli apparve vivamente commosso e salutò romanamente la folla, che con timuava ad acclamarlo. 11 podestà gli si avvicinò e gli porse il salmo augurale a nome di Milano tutta. 11 comandante rispose a fior di labbra con un « grazie » commosso e commovente. Dopo avere sostato per qualche momento a parlare affettuosamente col conte Bonattl, egli si riprese e lentamente si avviò verso la soletta reale love tutti erano ad attenderlo. Dal gruppo dei concittadini di Rivarolo Canavese, si staccò un bambino chi recava un grande mazzo di fiori. Il comandante fece per chinarsi a baciarlo, ma non resse e allora il bambino venne sollevato fino alla sua bocca ed egli lo baciò ripetutamente. Anche nella saletta reale, dalle signore presenti, furono offerti grandi mazzi di fiori ai comandante, che, ripeto, era sensibilmente commosso e non riusciva ad articolare parole. Egli presentò il dottor Centali al podestà di Milano quale suo amico e suo medico, e l'on. De Capitani, a nome di Milano tutta, espresse un caloroso ringraziamento al sanitario per le cure prodigale al valoroso comandante. Il comandante vestiva un paletot grigio e al piede amputato portava provvisoriamente un piccolo apparecchio. Camminava con le stampelle sempre, però, stentatamente perchè ancora non ha potuto fare l'abitudine al triste arnese. Con i parenti degli scomparsi Incontrandosi col fratello dell'ingegner Pontremoli lo abbracciò strettamente dicendogli: dobbiamo parlHru a lungo ma non o questo il raomenio Salutò poi affettuosamente anche lo zio di Ugo Lago, ing. Tedeschi, dicendogli un caldo arrivederci a domani Poi, dopo brevi parole scambiate con gli altri presenti, egli si avviava verso l'uscita e prendeva posto in una automobile del Comune insieme con l'on. De Capitani e partiva subito alla volta dell'albergo ove giunto, egli, senza soffermarsi ch<" pochi minuti n «militare nuove personalità e la folla che si era aggruppata dinanzi all'ingresso dell'albergo, sali subito in camera per ripo sare qualche minuto. Questa sera il comandante si trattiene con S. E. Mercanti a pranzo e domani, egli, conta ricevere i parenti degli scomparsi, do lente di non poter egli stesso recarsi da loro. Intanto, per domani, st prepara una grande dimostrazione di popolo. La Federazione fascista presi gli accordi con il Comune, con i rappresentanti dell'Aereo Club, dell'Auto Club: della Pensuti a di altre organizzazioni, ha stabilito che tutti i fascisti si riti niscano nei gruppi rionali alle ore 17 perchè poi inquadrati con vessilli e gagliardetti, percorrano il corso Vittorio Emanuele passando sotto le finestre dell'albergo in cui alloggia Mariano per rendere omaggio all'amato comandante. Anche i gruppi sportivi sfileranno sotto le finestre. Domani sera, poi, egli ha promesso di presenziare alla rappresentazione del teatro della « Sca la • e mollo probabilmente, nelle prime ore di giovedì, partirà alla volta di Torino. Il ritorno Mariano giunto all'albergo si è subito ritirato nella sua camera e solo ai parenti fu dato di avvicinarlo Egli eia raggiante per le accoglienze avute. Litalia gli si fece incontro con tutto l'affetto e tutti gli onori dal Canton Ticino. A Bellimzona la stazione era stracolma e la folla si arrampicò Uno al suo finestrino ed a stento il treno potò proseguire. Cosi pure a Lugano ed a Chiasso. Mariano, senza dubbio, è molto dimagrito e porta in volto I segni di gravi e lunghe sofferenze. Avvenuta l'amputazione del piede, la ferita si sarebbe rimarginata assai più presto se all'ospedale non gli fosse occorso un incidente. Appena sceso dal letto, proprio quando dopo l'operazione si sforzava a compiere i primi passi, scivolò sull'impiantito e la ferita tornò ad aggravarsi. Mariano parla con entusiasmo de! trattamento avuto in Isvezia. Ogni giorno all'ospedale giungevano per lui fasci di fiori, ed innumerevoli furono ie visite, anche di umili sconosciuti. Durante la convalescenza si recò a trovarlo, esprimendogli simpatiche parole di augurio, anche la Principessa Eredltaria. Non parliamo poi delle lettelo giuntegli dall'Italia, sia pure da ammiratori ignoti, e da paesi i più sperduti. Ne porta con sé una grossa; e gonfia valigia: alcune vibranti di fierezza e di indignazione contro i calunniatori, altre persino ingenue ma non meno commoventi. La madre di Malmgreen Affettnosissimo fu il suo distacco dalla madre di Malmgreen che disse di considerarlo come uno dei più cari e ndimenticabili amici. Aggiunse che egli ò per lei il simbolo vivo della gloria di cui si 6 coperto il suo sventurato figliuolo. Pure i parenti del povero Malmgreen, ebbero per Mariano le più frequenti e sincere e cordiali attenzioni, dimostrandogli di avere preso una netta e decisa posizione contro i propalatori di tante infamie ed i servili calunniatori. Mariano ancora oggi, allorché parla di Malmgreen, ha negli occhi un senso vivido di tristezza e delle virtù eroiche del defunto dice cose mirabili. Tanto a lui quanto a Zappi nei giorni tragici dal pack, la figura di Malmgreen era sempre presente e talora avevano l'impressione che l'amico ancora parlasse e avesse espressioni di solidarietà e di speranza. Ora Mariano ha promesso a Zappi di fargli da testimonio al prossimo matrimonio ed egli non soltanto é felice ma è ansioso di riabbracciare al più presto il «"--imsi&sno della sua •nrmi'vrnnile im?!1* v Ld