Etna bolgia infernale

Etna bolgia infernale Etna bolgia infernale Visioni dantesche - Cinque chilometri di bocche eruttive Una cascata incandescente di 200 metri (Dal nostro inviato) Catania, il notte. L'incessante e singolare andamento della eruzione fa sorgere e scomparire speranze o Umori, ad ogni volger di ora. All'allarme di ieri seguono le no l e e e o i . i s i tizie rassicuranti di oggi. L'eruzione sembra in. decrescenza. La lunga, minuziosa, attenta ispezione al fronte lavico e alle sorgenti che si aprono lassù alle bocche spaventose, lunghe cin- ue chilometri fra il monte Teneri e di Naca, che ho fallo stanotte con i tecnici, ha confermato le notizie ottimistiche. La colata lavica rallenta la ua velocità nella corsa fatale al mare perchè la forza effusiva delle sorgenti diminuisce. Un'filo di sparanza La situazione, alla mezzanotte di domenica, segna un miglioramento tanto nord che a sud. Il braccio marciante u Nunziata e che il prof. Ponte ha giustamente ridotto alle proporzioni di rigagnolo, rallenta di inolio la sua corsa. Ugualmente quello che marcia su Nunzialella, sebbene, date le condizioni del terreno, sembra debbasi ritenere che alcune case di Nunzialella saranno certamente raggiunte dalla lava. Al sud, il fronte lavico è imponente nella sua estensione di circa due chilometri e procede con velocità assai ridotta che è slata misurata in circa due metri all'ora. Le case di Carrabba attendono pili a lungo la lotta frontale con la lava. Su questo tratto del fronte lavico, in cui la fisionomia del paesaggio è completamente mutata nello spazio di soli due giorni, il traffico è enorme. Le ferrovie hanno rapidamente organizzato un servizio di trasbordo dei treni la folla dei viaggiatori e quella dei turisti, giunti da ogni parte, ingombrano la via e la congestionano. Al casello ferroviario 196 si è improvvisata la nuova stazìoncina per il trasbordo. Un ispettore del Ministero dei Lavori pubblici ha organizzato questo servizio di trasbordo requisendo autobus da Taormina, da Catania, da Sant'Alfio e da Acireale, servizio che è assai utile ai viaggiatori locali fra tratti della costa orientale siciliana. Si è provveduto anche al ripristinamento della luce elettrica con una sollecitudine ammirevole. Nel frattempo si costruisce più a sud una nuova via, che si spera possa servire a lungo. Questa domenica dunque ha fatto riaprire i cuori alla speranza. La popolazione l>. esultante perchè la diminuzione coincide con un pio manifesto dell'arcivescovo di Catania, cardinale Nava, e con la esposizione del velo di Sant'Agata, protettrice della città. Questa buona popolazione ha sempre avuto gran fiducia nella protezione di quel velo. Nelle più disperate contingenze — si dice — non lo si è esposto mal invano. Come sempre, ora lo si è esposto nella ricchissima cappella della tanta, nel duomo di Catania, e la folla vi si raccoglie per pregare fervidamente. Durante tutta la giornata, la processione dei fedeli è stata continua e intensa. fIlauctvmotsdtiufsqrdlefcardiscasssttnLa fantastica cascata di Santoro Afa un altro pellegrinaggio ha ieri raccolto diecine di migliaia di personequello alla cascata di Santoro. Oltre mille automobili hanno trasportato tutta questa folla in quella zona fantastica di Formazzo, che ha ora l'aspetto di una gigantesca bolgia infernale, più suggestiva e tremenda insieme di un picco di Brooken, spettacolo di una grandiosità inconcepibile, quadro i'l una bellezza sublime e orrida insieme. Immaginate tutto un cielo apocalitticamente rosso, solcato da vapori vaganti e striato da luci di bragia. Su questo sfondo da apoteosi infernale, una gigantesca e sconfinata piattaforma circolare, che è come una coppa, il piano del Santoro che è un lago di o e i l e l fuoco. Un salto di circa duecento me' In e il fuoco liquido si precipita sibilando nell'abisso. Un Niagara di fuoco, una cascata rutilante e incandescente che sembra una immaginazione dantesca. Sulla rupe vi sembra di dover, vedere Lucifero accosciato beffardamente, levare su ili voi i suoi larghi occhi fosforici.. La massa incandescente si adagia poi in un fiume fantastico. Sul nero dei blocchi ondeggia il rosso accecante del fuoco vivo; un ramo del fiume infuocato su cui sfilano fantastici zatteroni carichi di carbone tra i vapori che salgon-i lenti e pigri in un cielo di sangue. Il fluire di questo fiume non è ugnale; là sembra che i silenziosi zatteroni fluiscano rapidi; qui che siano fermi; più lontano ancora che scorrano con la pigra lentezza delle zattere sui canali oleosi e intorno le tenebre e poi vapori e luci vaganti e chiarori fantastici. Dove va questo fiume di tregenda? Dove mira il suo corso? A misura che l'occhio si è abituato alla visione, il pensiero ci porta alia realtà e considera quali enormi forze di spinta deve avere questa effusione ignea. La massa della lava rallenta 'fp Ieri sera la velocità alla base di qui* sto Niagara di fuoco, poco dopo la bocca della Naca, era ridotta a 14 metri al minuto, 840 metri all'ora. Dopo un solo chilometro, era già mollo meno sensibile; la massa lavica si accumula s si accavalca. Il livello di questo fantastico torrente si è difalti elevalo molto nelle ultime 24 ore e al sollevamento fa riscontro il manifestarsi forse di nuove deviazioni laterali. La larghezza tende ad aumentare e la velocità del filone decresce. Cosi si. spiega che all'estremila verso Carrabba la velocità si è ridetta a soli due metri all'ora;, e questo fatto giustifica il sorgere del., la speranza di un principio della fine. ' E' davvero la Une? Speriamolo. Doma-', ni seguiremo il prof. Malladra alle sorgenti e alle osservazioni che egli farà, insieme al. vulcanologi dell'Etna. Il prof. Malladra, illustre direttore dell'Osservatorio vesuviano, è giunto nella mattinala di ieri. La stasi di oggi nonché 1&r risorgere la speranza della fine, richiama le autorità ai problemi più gravi e urgenti da risolvere. Il segretario del Fascio, prof. Zìngari, al quale ho chiesto le necessità immediate, mi ha dichiarato:: « Occorre affrontare subito il problema delle comunicazioni e sollecitare il giudizio dei competenti e mettere le autorità in grado di provvedere celermente e adeguatamente a questo che è uno del più complessi problemi, questa che è la più urgente necessità ». Antonino Procida. ;

Persone citate: Antonino Procida, Carrabba, Nava, Ponte, Santoro

Luoghi citati: Acireale, Catania, Sant'agata, Sant'alfio, Taormina