Il nuovo Ministero Poincaré

Il nuovo Ministero Poincaré Il nuovo Ministero Poincaré i r a o e , e o a . i e a e o i o o e e e e a i e a l e loanri- Parigi, 13, mattino. La crisi 6 risolta. Tardieu ne ha dato l'annunzio ai giornalisti che si trovavano in permanenza al Ministero delle Finanze, comunicando loro la lista del nuovo Ministero. Eccola: Presidenza, senza portafoglio : Poincaré; Vice-presidenza e Grazia e Giustizia: Barthou; Finanze: Cheron; Interni: Tardieu; Affari Esteri: Briand; Pubblica Istruzione: Marrau'd; Guerra: Painlenc'; Marina: Giorgio Levgues, Lavori Pubblici: Forgeot; Ministero dell'Aria: Laurent Eynac; Commercio : Bonnefous; Colonie: Maginot; Agricoltura: Hennessy; Lavoro: Loucheur; ' Pensioni: Anteriou. Nessun titolare dei sottosegretariati di Stato è stato sino ad ora designato. E' probabile che il nuovo Ministero ne comprenda quattro, i quali sarebbero: Lavoro ed Igiene sociale: Oberkirch; Poste Telegrafi e Telefoni: Germain Martin; Educazione fìsica: Enrico Paté; Belle Arti: Francois Poncet, Il nuovo Gabinetto comprende dunque 9 membri del vecchio Ministero : Poincaré, Harthou, Briand, Painfevé, Giorgio Leygues, Tardieu, Loucheur e Laurent Eynac, e 6 nuovi ministri : Maginot, Marraud, Anteriou, Forgeot, Hennessy, Bonnefous. I membri del nuovo Gabinetto tendono a mettersi unanimemente d'ac. ordo su tutte le questioni, in modo da poter porre la questione di fiducia su ognuna di esse davanti alla Camera. Essi hanno dunque bisogno di riunirsi parecchie volte in Consigli di ministri e non si presenteranno davanti al Parlamento che giovedì. II nuovo ministro di Agricoltura, Hennessy, che si trovava a Berna, ove copre da due anni le funzioni di ambasciatore di Francia, e partito ieri sera e sarà stamattina a Parigi contemporaneamente ad Anteriou, che si trovava a Privat, a Forgeot che era nelle Ardenne, ed a Germain Martin che si trovava alla Voulte Un Consiglio di Gabinetto si riunirà oggi alle 16. Il rifiato dei radicali-socialisti Alle 23.15 di ieri sera, i ministri iasciavano la presidenza del Consi glio per recarsi all'Eliseo, donde ripartivano alle 23.50, dopo essersi prestati a farsi fotografare sulla scalinata del cortile d'onore. Immediatamente circondato dai giornalisti, Poincaré, prima di salire in automobile, ha pronunciato questa frase: « Ho voluto far tirare in lungo la crisi perchè questo fosse il Ministero dell'armistizio: spero che sarà l'armistizio per tutti i partiti francesi ». E se ne partì sorridente con aria soddisfatta. Il compito che egli si era assunto era stato reso partico Iarmente difficile dall'atteggiamanto dei radicali-socialisti della Camera, i quali, dopo aver avuto la certezza che Luigi Marin, il capo dell'Unio ne repubblicana democratica non avrebbe fatto parte della nuova combinazione dichiararono che non potevano accontentarsi di questa sola esclusione. Essi volevano colpire tutti i membri dell'Unione repubblicana democratica, nonché Maginot membro del gruppo di azione repub blicana e sociale. Le esigenze del gruppo radicale miravano non sol tanto alle persone, ma anche al prò gramma. Infatti alla riunione del gruppo radicale-socialista, alla quale avevano partecipato una cinquanti na di deputati, sui 125 che il grup po conta. Malvy aveva fatto dapprima conoscere il risultato del suo convegno di sabato con Poincaré e aveva insistito sull'importanza delle concessioni di ordine finanziario fatte dal presidente del Consiglio, in particolar modo per quello che concerne l'abbassamento del minimo per il calcolo dell'imposta sul red dito. Tuttavia Malvy non concluse nè prò nè contro l'accettazione. Al cuni deputati, fra cui quelli che erano considerati come ministeriali, si mostrarono propensi alla conciliazione; altri si pronunziarono invece per un rifiuto formale. L'intervento di Daladier portò seco la decisione del gruppo. Egli sostenne che la nuova combinazione non poteva dare soddisfazione al gruppo, nè per il suo programma nè per la sua composizione. Con ciò egli faceva allu sione all'entrata nel nuovo Gabinet to di Maginot e di Giorgio Bonne fius. 11 ritiuto della cc»Unborazione venne votato con Ì5 voli contro 15, Albert Sarraut, Queuillc, Andrée HlnlomcdaznCmvdpcm10cmeplrn1ppIbtltv Hess si recarono da Poincaré al qua-1 le dichiararono che si trovavano nella impossibilità di prestare il loro concorso, data l'opposizione manifestata dal loro gruppo. Poincaré prese atto e, pur ringraziandoli, rispose che avrebbe continuato, all'infuori dei radicali, i suoi negoziati in vista della formazione del nuovo Gabinetto! Intanto il gruppo socialista e la Commissióne amministrativa permanente del partito, riunitasi a sua volta per decidere in merito alla domanda di concorso, che era stata presentata dai radicali-socialisti, decidevano che il gruppo sarebbe rimasto all'opposizione, inquantochè « il nuovo Governo, costituito sotto 10 stesso capo, secondo lo stesso principio e con lo stesso programma del ministero precedente, tendeva in modo evidente a far rivivere, sovrattutto dopo la rottura col partito radicale-socialista, un vero blocco nazionale più pericoloso ancora di quello dell'Unione nazionale e che contro questo Governo 11 solo atteggiamento che il partito poteva adottare era quello di una opposizione categorica ». Il portafoglio dell'Interno a Tardieu Ora come è costituito questo Gabinetto, dal punto di vista dei partiti? Esclusi i radicali-socialisti della Camera, PoinCar-é ha dato il portafoglio della Pubblica istruzione a Marraud, ex ministro degli Interni nel Ministero Briand nel 1922, sena tore iscritto alla sinistra democratica radicale e radicale-socialista del Senato e ha sostituito Qcieuille, La moureux e Andrée Hesse con Pietro Forgeot, Giovanni Henriessy e Anteriou, iscritti al gruppo repubblica no-sociali6ta, frazione più a sinistra del gruppo radicale-socialista. Assicurata così la sua combinazione Poincaré modificò in conseguenza anche la ripartizione dei portafogli. In tal modo Andrea Tardieu passa agli Interni, portafoglio che dal 1914 in poi fu sempre tenuto da un radicale-socialista. Il portafoglio della Industria e Commercio, divenuto vacante in seguito all'attràbuzione di quello delle Finanze a Cheron, attribuito a Giorgio Bonnefous, mentre il portafoglio delle Pensioni va a Maginot Poincaré ha avuto, fersera nuove prove della sua popolarità. Ricono sciuto nella via Rivoli, mentre usci va dal ministero delle Finanze, dalla folla venne accolto da grida ed applausi e lo stesso fatto si è rinnovato al passaggio della automo bile del presidente del Consiglio sul la- piazza della Concordia, quando si recava all'Eliseo ad annunciare al presidente della Repubblica la formazione del nuovo Gabinetto.

Luoghi citati: Anteriou, Berna, Francia, Parigi