La crisi romena Maniu chiede il potere per il partito dei contadini
La crisi romena Maniu chiede il potere per il partito dei contadini La crisi romena Maniu chiede il potere per il partito dei contadini ppBucarest, ."> nolle. Se Titulescu arriverà a Bucarest entro domani, ò probabile che la crisi romena abbia una rapida soluzdo- ne. Ila qualche parie però viene asserito avere Tilulescu telegrafato da Londra che gli è impossibile trovarsi a Bucarest prima di venerdì, Per voci concordi Titulescti viene indicalo come l'uomo dell'avvenire ed in realtà chi conosce il grande prc stigio di cui gode in Romania deve ammettere che non esiste persona più adatta per fare da organo di collegamento, diciamo cosi, tra nazionali liberali e nazionali zaranisti, anelanti a dimostrare, ai vecchi avversari che sanno comandare an ci Tessi. E' ben possibile die le sorli dei nazionali liberali siano in forte ribasso. Il ministro Lupu, ad esempio, capo del Partito indipendente dei contadini, che tempo addietro si era staccalo dall'opposizione per andare al Governo con i Bratianu, adesso ha rapidamente rotto ogni rapporto coi liberali, dichiarando di volersi presentare nella prossima campagna elettorale accanto al prof. Jorga ed al generale Averescu. Si vede che Lupu è convinto che la rivincita dei nazionali liberali non ò cosi imminente. Tanto Lupu che Jorga ed il gene rale Averescu sono stati ricevuti dal Consiglio di Reggenza, che li ha in terroguti sulla possibilità di formare un Gabinetto di concentrazione. Da più parti si 6 proposto di affidare . la presidenza del Gabinetto a Maniu. Però Maniu rifiuta categorica mente ed intende formare il Gabi- SSNOSFFASMMAGBFVVCVBCPPSLNTRICIOBNCCCMMLClNnetto solo coi membri del suo Par tito. Se al suo arrivo Titulcscu si manifestasse anch'egli 06tile all'idea i del Gabinetto di concentrazione, è] chiaro che l'opinione di Maniu finirà per prevalere. In questo caso il Parlamento verrebbe subilo sciolto ed entro poche settimane si avrebbero le elezioni. D'altra parte non viene esclusa la possibilità che si metta alla festa di un Gabinetto di transazione un personaggio neutrale, che conduca a termine le trattative finanziarie ed indica le elezioni solo dopo che l'attuale Parlamento avrà votato il bilancio e la legge per la stabilizzazione della valuta. E' interessante notare come in Maniu dimostrino di avere fiducia pure i socialisti. Intervistato dall'ufficiosa agenzia « Rador », Maniu ha detto che il partito nazionale dei contadini, da lui presieduto, gode di grande popolarità e che, all'infuori di lui, nessun altro può costituire un Gabinetto che dia al paese la necessaria pace politica e risolva i gravi problemi finanziari ed economici che si trovano sul tappeto. Egli reclama il potere governativo in modo assoluto, asiimendo l'intera responsabilità delia situazione t sostenendo che un Gabinetto di concentrazione servirebbe unicamente a complicale le cose. Oggi da Maniu si è presentato il ministro della reale casa Hiott, il quale ha fatto al capo zaranista una proposta concreta: Maniu accetti di presiedere il Gabinetto zaranista. nel quale però il portafoglio dei,'li Esteri spetti a Titulescu, quello degli Interni al principe Stirpey e la guerra ad un generale scelto dai Reggenti. Sembra che Manin noi si sia dimostrato recisamente alieno da tale prospettiva. Secondo però altre notizie che sembrano più probabili, egli avrebbe proposto come LR j condizione pei* la sua accettazione lo scioglimento delle due Camere Maniu avrebbe poi manifestato il suo dissenso per la candidatura di Stirpey a ministro dell'Interno. Da ultimo il capo dell'opposizione avrebbe aggiunto che, se Titulescu otterrà lui l'incarico minitseriale, il partito dei contadini sarà curioso di sentire quali proposte gli avanzerà l'ex-ininistro defrli Esteri. Secondo un'ultima notizia i Reggenti sarebbero d'accordo di affidare al caso Titulescu il mandato ministeriale.
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