Le colonne in marcia

Le colonne in marcia Le colonne in marcia Roma, 3 notte. Nelli! prime ore ai stamane, sotto un cielo appena rasserenato, dopo la scrosciante pioggia notturna, sono arrivati i plinti Di treni speciali, recanti le colorine dei rurali partecipanti alla grandiosa adunata di domani. Il primo treno giunto alla Capitale è siato quello di Modena, eh? alle 9,45 e entrato nella stazione di San Lorenzo col suo carico vibrante di mille agricoltori, tutti affacciali ai finestrini, dai ouali agitavano festosamente gagliardetti, fazzoletti e cappelli, inneggiando ai Re, al Duce, a Roma e al Fascismo. Alla stazione prestavano servizio in permanenza lòii militi agli ordini di un console e di numerosi ufficiali. Ad attendere il convoglio era il comme.ndator Cacciari, presidente della Confederazione nazionale fascista degli agii1 collori, il generale Ragioni, il comm. Sapelli della Federazione dell'Urbe e alcuni funzionar; delle Ferrovie delio Stato. Sfilata al canto di « fli&vbnzza » Ccr. disciplina veramente militare, gl: agricoltori sono scesi dalle vetture, 'quadrandosi agli ordini degli uffici, della Milizia, e sono usciti dalla stazione al canto di « Giovinezza ». Giunti sul piazzale di San Lorenzo, si sono incolonnati tre per tre ed hanno percorso tutta la città, per-recarsi alia Caserma * Principe di Napoli », ai Prati di Castello ove hanno preso alloggio. La marcia della colonna attraverso le vie del centro, ha suscitato schietta ammirazione per l'ordine, la regolarità, la compostezza con cui si è. compiuta. Un'ora dopo è arrivata la rolnnna dogli SUO agricoltori di Reggio Emilia, che sono scesi anch'essi dal treno alla stazione di San Lorenzo. Al suono'degli inni patriottici e di marcn militari, la colonna ha sfilato dinanzi ai dirigenti della Confederazione e si è recata alla Scuola « Vittorino da l e ; n e o . . a o , i o o e à e e n , o a l a o |Ul oan isjnzucu a-iie n.uu, iimw uri Ls]101 m UOinini. Alla stessa stazione r Feltro » messa, a rli*nr*;Ì7Ìnr,n riil tir,T^raWella Sa^^sono arrivate le colonne di Messina" I Reggio Calabria, Catanzaro, Padova, Ferrara, Belluno, Vicenza, e in due,, treni le numerose colonne della prò- vincia di Milano, con 1850 agricoltori, \d attendere la colonna milanese era- ho molti lombardi residenti a Roma, che l'hanno seguita durante la sfilata per le vie della città. In testa alla co- lonna si ò posta la banda .Aldo Set- te », una delle prime costituite, col gagliardelto logoro e consunto dalle.llunghe battaglie dello squadrismo. Se- guivano in gruppo quattordici donne di Vimercate rli Brianza nei loro ca- ratteristici costumi e quindi la foltis- sima selva dei gagliardetti. 11 corteo I si è mosso al suono degli inni fascisti, ami e caratteristici costumi regionali. Alle 11 è arrivata alla stazione Ostiense la colonna di Palermo, composta di 650 agricoltori, che. hanno preso alloggio nel vicino dormitorio, pure del Governatorato, al Viale Pormense. Alle. 11,5 sono scesi alla stazione di San Lorenzo i 680 rurali di Mantova, che hanno preso allogete nell'ex-pastificio Pantanella presso la Bocca della Verità. Alle 11,15 e arrivata alla stazione di San Lorenzo, una prima parte della colonna bolognese, seguita alte 12,15 da un secondo scaglione. Complessivamente con i due treni sono arrivati 1700 rurali, che si sono raccolti nei locali predisposti in via San Basilio, presso la piazza Barberini. Sono giunti successivamente alla stazione Ostiense, alle ore 12,45, con due treni speciali, le colonne di Trapani e di Cnitanissetta; alla stessa ora sono giunti i 350 agricoltori toscani. Essi sono stati alloggiati nei locali di via Portuense. Le colonne piemontesi La prima colonna piemontese, quella di Vercelli, è arrivata alla stazione di San Lorenzo alle 11,50, forte dei hanno fatto capo i treni recanti i ni rali di Torino e quelli di Novara: arrivati, i primi alle 15,50; i secondi, alle 16,30. Le colonne, dopo aver attraversato tutta la città al suono delle musiche, si sono recati alla Caserma . Serristori » presso piazza San Pietro. Alle 16,30 ó arrivala rture, sempre alla stazione di San Lorenzo, la colonna dei 700 rurali di Aosta, che sono stati alloggiati alla Scuola « Giovanni PaseoLi ». La forte colonna di Alessandria, è arrivata invece fra le 13 e 13,45 in ilue treni alla stazione Ostiense, presso la Porta San Paolo, e si è alloggiata all'ex-pastillcio Pantanella. Anche il passaggio degli agricoltori piemontesi per le. vie della città, ha suscitato la più viva ammirazione ovuiique, cosi per l'ordine e compattezza e vastità delle masse, come per i costumi delle numerose donne, come anche, infine, per il numero e la va'tela dei gagliardetti e delle bandiere. Alle. 17,10, con una puntualità prodi giosa trattandosi di un treno speciale, il convoglio proveniente da Cuneo, ha deposto alla stazione di Trastevere i 900 agricoltori di anelila provincia. Anche questo forte nucleo di rurali si è fatto ammirare, per la balda compattezza della sfilata. Fanfara a bandiare Nelle primissime ore del pomeriggio n i o a o l e l 1 . e o , , a . i o a i o a è. a o l n i i a applauditi dalla folla e. si è diretto verso i locali delle scuote ni via. Bixio. L'arrivo dei treni si è poi intensificato notevolmente; una dopo l'altra, 1p colonne si sono irradiate dalle varie stazioni verso i luoghi di accantonamento, con le fanfare alla testa ed i gagliardetti al vento. Ai lati delle vie la cittadinanza romana sostava in atto di curiosità ad osservare il passaggio rielle squadre e salutava le. bandiere con gesti ospitali. Ecco sfilare nel tardo pomeriggio le colonne di Sondrio, Varese, Savona, Spezia, Brescia, Cremona, Pavia, Parma, Potenza, Cosenza, Agrigento, Piacenza, Ernia, Catania, Taranto; ed pilo i quadrati coltivatori del Be.rgam.veo. rli Como, di Treviso, Udine. Rovigo, Folli, Venezia, Fiume, Gorizia, Pola, Trieste, Bari, roggia, Verona, Bolzano, Trento, Brindisi. Né l'afflusso inesauribile ha avuto tregua nelle prime ore dPJla notte, e le vie. cittadine, assorte nella quiete, notturna, hanno risuonato del passo cadenzato delle squadre, toscane, di Siena, Pistoia, Pisa e Massa Carrara, e di quelle di Ragusa, Siracusa, Imperia, Genova, Pesaro, Terni, Macerata, Lecce, Ravenna. Teramo, Pescara, Aquila, Arezzo, Chieti. Campobasso. Nelle prime ore del mattino arriveranno le colonne di Firenze, Ascoli-Piceno, Frosinone, Ancona, Perugia, Rieti, Viterbo, Napoli, Avellino, Matera, Benevento, Salerno. Cagliari, Sassari, Grosseto, Lucca, Livorno e dei centri della provincia di Roma. Dove hanno passato la notte Miracolo di organizzazione, ia distribuzione di questo esercito di iavoraton alle, rispettive sedi si e svolta e. continua a svolgersi senza il minimo inconveniente. La Caserma « Sei-ristori », lia accolto 2300 rurali; quella » Principe di Napoli » 20(i; quella del Macao 110; quella della guardia di Finanza |300; quella della Batteria Nomeniana 350; quella « Umberto I » a Santa Croce Ti inolia « LmDerlO 1 » a Santa Croce ^^,:*^- eli Sì! OSO^J e o Pantanella in piazza dei Cerchi hanno trovato posto 2200 persone; un vasto ambiente della Banca Emiliana e Romagnola ha ospitato 2-ioo persone; lo stabilimento Cines 2500; la Pariola 500; iUfitìstificio Casta in via Portuense 3000. Un grande contributo è stato offerto dalle scuole messe gentilmente a disposizione dal Governatorato. La Scuola « Giovanni Pascoli » ha ospitato 2200 agricoltori; quella « Pistelli » 2100; quella « Venezian » 2100; quella « Pestalozzi » 1495; quella « IV Novembre » 2200; quella di Donato 2200; quella « Vittorino da Feltra » 2300. Ma non bastava ancora. Còme abbiamo detto fin da ieri sera, si è provveluto a compiere un censimento ed un giro per tutti gli alberghi della Capitale, dai più grandi ai più umili, da quelli che hanno appartamenti e saloni a quelli che dispongono -di sole dieci stanze. Si è proceduto ad una specie, di prenotazione forzosa di tutte le camere, di tutti gli ambienti disponibili, per alloggiare almeno, le donne, le. forti e prolifiche rurali che porteranno la nota festosa dei loro costumi paesani per le vie dell'Urbe, e si è cosi arrivati a dispor.re di 2700 letti, dove 'e balde rappresentanze delle donne dei campi, le valdostane e le siciliane, le calabresi e le venete, le buone ed oneste contadine d'Italia accorse a Roma negli sgargianti e pittoreschi costumi hanno potuto trovare posto e ristorare le forze delle fatiche del lungo viaggio. Infine va notato che a mezzo di autocarri una parte notevole di agricoltori è stata trasportata ad Ostia, Marino, Frascati, Albano, dove alloggerà durante la nottata, per tornare domani mattina a Rumi per l'adunata. Visione pantagruelica Ne con minori perfezione ha risposto l'organizzazione del vettovagliamento. I negozi di generi alimentati saranno aperti notte e giorno; i forni sono in attività continua, gli esercizi pubblici ininterrottamente in funzione; i ristoranti, le trattorie, le osterie, gli spacci alimentari, sono ad assoluta disposizione degli ospiti ed hanno ricevuto un utile fervorino per il mantenimento dei prezzi equi. Inoltre si è incaricata una ditta di confezionare 40.000 cestini da viaggio con 250 granimi di pane, una fette di carne, due pezzi di formaggio, un quarto di vino, salvietta, posate, uno stuzzicadenti. In uno stabilimento lungo la via Casilina, 400 operai sotto la direzione di un vecchio ufficiale di cavalleria, Dante Valiani, lavorar" da 24 ore intorno alle cucine I ed al frigorifero costruito espressa mente in quatti» vaste sale in cui si , accumulano montagne, di cestini, va langhe di buste in cui sarà posta la carne, muraglie di bottiglie, per fah bricare le quali è stato necessario ac cendere tutti i torni delle vetrerie di Empoli, piramidi di formaggini, chiusi nella stagnola di argento, ciclopiche caldaie di carne in cottura, In ognuno dei sacchetti di carta eollor paglierino, è riprodotto l'elogio del parie di Mussolini: •Italiani! Amate il pane, cuore riPlla casa, profumo della mente, gioia dei focolari. Ri spettate il pane, sudore della fronte, I orgoglio del lavoro e poema di sacri-1 fleto. Onorate il pane, gloria dei carn¬ . pi, fragranza della terra, festa della vita. Non sciupate il pine, ricchezza della Patria, il piti soave, clono di Dio, il più santo premio aliti faiica umana. - Mussolini. - Grande adunata dei rurali - Novembre, anno VII ». Sul sacchetto appare poi il Fascio. In alto risalta una spiga di grano. Per ottenere tutto questo sono occorsi quindici vaccine macellate; 80.000 fonnaggini, HO tonnellate di pane, 100 ettolitri di 'vino, e per riempire soltanto le 40.000 bottiglie di vino, è stato necessario inventare una macchina speciale, capace di fare scaturire il vino contemporaneamente da 28 bocche. Da stamane le migliaia rli cestini vengono inviati a mezzo di grandi furgoni verso gli accantonamenti, ove i viveri saranno distribuiti. Per avere un'idea dell'imponenza dell'adunata di domani, hasta pensare che da calcoli fatti risulta che la sfilata, della colonna per le vie di Knnia raggiungerà la lunghezza rli 11 chilometri. Il saluto del Partito L'Ufficio Stampa del P. N. F. comunica; « Il Direttorio del Partito rivolge il suo saluto più fervido agli agricoltori di tutte le province, convocati in Roma per esaltare la coscienza e la potenza rurale d'Italia; rende omaggio ai mutilati e bombatemi, che nel depennane riaffermano l'orgoglio dèlia vittoria e la ferma volontà di credere e di osare ». Le bonifiche dei combattenti Il presidente dell'Opera Nazionale Combattenti, on. MaiMiresi, riassume in semplici e nude cifre l'attività creatrice svolta dall'Ente nell'anno Vi in un articolo sul Giornale d'Italia. L'on. Manaresi nota Innanzitutto che l'Opera, obbedendo al comanda mento del Duce, ha accelerato i '.avori di bonifica e di trasformazione fondiaria ed ha assunto nuove ed importanti iniziative. Per quanto riguarda le bonifiche, le somme erogate nell'anno aminoniano a 7 milioni e a oltre mezzo milione quelle per nuovi progetti. Le trasformazioni fondiarie hanno inoltre portato all'erogazione di altre notevoli somme. Nove milioni sono siali erogati per lavori in appalto in Alto Adige, in Toscana e in vari centri del Mezzogiorno. Nelle bonifiche di Alberese, Salteri, San Cataldo, Ponte Cesareo e Stornare, la letta antl-malarico condotta da merlici dell'Opera fìs sati sul posti, ha importato oltre 130 mila lire. In oornntesso per l'attività bonificatrice agraria, edilizia, sanitaria, l'Opera ha erugato nell'anno quasi 22 milioni di lire. Per progetti approvati, por lavori da eseguirsi principalmente in Alto Adige, in Istria, itolle Provincie di Pisa, Grosseto, Campobasso, Napoli, Lecce e Bari, sono stati stanziati nell'anno VI oltre 37 milioni di lire. Oltre al poderoso contributo finanziario che raggiunge quasi metà dollp sue rendite netto che l'Opera ha ciato alla grande Associazione dei combattenti per il magnifico lavoro di assistenza che essa svolge a favore dei reduci, l'Ente ha organizzato e finanziato nell'anno numerose attività economico-sociali, ha venduto 17 proprietà di provenienza ex-nemica nelle nuove e nelle vecchie Provincie a cittadini italiani, per un importo di olire sette milioni di lire. Ha in corso trattative per altri spi milioni di valore. Alla grande Esposizione di Torino, l'Opera ha partecipato con un suo padiglione, che è riuscito tra i migliori ed ha ottenuto i massimi premi. Nella recente premiazione all'Argentina, l'Opera nazionale ha ottenuto dal Duce per la produzione granaria dell'azienda « Isola Sacra ». l'ambito conferimento del primo premio per gli Enti al 4.0 Concorso nazionale per la vittoria del grano. Elogi al Regime fascista in un giornale liberale spagnuolo Madrid, 2 notte. Il giornale El Imparclal, organo liberale, pubblica un articolo sulla celebrazione del sesto anniversario della » Marcia su Roma », rivelandone la caratteristica della soppressione dei discorsi voluta dal Duce e l'eloquente dimostrazione dell'attività de] fascismo con l'inaugurazione di moltissime e grandiose ope,o pubbliche. 11 giornale enumera tali opere o commenta in termini ammirativi la significativa cerimonia della distruzione dei titoli del Littore, sull'Altare della Patria, dichiarando che ciò costituisce un esempio por i patrioti d'Italia e di fuori ed augurandosi che la Spagna lo imiti. ]