Il lavoro compiuto

Il lavoro compiuto Il lavoro compiuto Roma, 29 notte. Il messaggio del Duce alle Camicie Nere di tutta l'Italia, nella sua eloquente brevità, ha fissato le opere fondamentali che hanno caratterizzato l'anno sesto sul cui attivo imponente si consolida e continua l'opera della ricostruzione. La recente stabilizzazione monetaria, la riforma del Gian Consiglio, la bonifica integrale, accanto alla molo delle opero pubbliche portale a compimento, non sono clin tappe successive di un cammino che tende a. un'unica meta. Ed è questa sintesi unificatrice che viene inessa particolarmente in rilievo nei commenti dei giornali romani. Scrive La Tribuna: « Il punto essenziale del messaggio mussoliniano è proprio questo: che le opere pubbliche, riforma monetaria, programma di bonifiche- e legge sul Gran Consiglio vengono collocate sul medesimo piano, fanno cioè parte alla pari delle fondamenta quadrate su cui posa l'edificio del Regime. Terre da redimere, funzionamento costituzionale dello Stalo adattato ai nuovi tempi, stabilizzazione di un valore fisso per la moneta nazionale (tre rispetti diversi di un medesimo problema fondamentale che è quello del coordinamento di tutti gli elementi della nuova vita italiana) possono unificarsi e coordinarsi solo nella visione integrativa o integratrice del fascismo. Rispetto a qualsiasi altra concezione o liberalo o democratica o parlamentare le bonifiche costituirebbero un problema a sè, la riforma monetaria un altro problema isolato e diverso; il rinnovamento di alcuni organi dello Stato un terzo problema assolutamente separato dagli altri due e gravitante per la sua speciale natura giuridica in un mondo astratto e siderale Solo nella visione, nella concezione, nel sentimento e infine nella capaciti realizzatrice del sistema unitario fascista i tre problemi si rivelano e operano in funzione di una sola medesima finalità : l'accrescimento interno e estero della potenza della Nazione ». 7/ Giornale d'Italia scrive che Mussolini ha parlato all'intera Nazione italiana e ai popoli di ogni paese e aggiunge: «11 sommario elenco che NIussolini ha dato delle opere pubbliche compiute e delle essenziali riforme affrontate nell'anno sesto indica che Governo e Nazione lavorano affiancate nello slesso proposito di rinnovamento e di ricostruzione e elio i programmi divengono rapidamente fatti e le parole rimangono solo più per definire lo azioni compiute e quelle imminenti dà compiere. Ancora una volta il Regime fascista si riveli nella sua essenza potere esecutivo. Nessun regime politico oggi in Europa ha affermato e afferma negli atti, come quello fascista, questa volontà tranquilla di lavoro costruttivo. La politica interna e la politica estera ° sono ugualmente ispirate. I prelesi piani aggressivi dell'Ilalia immaginati nei paesi delle falso democrazie che si armano, denunziando gli armamenti dei vicini, si rivelano miserevoli alibi creati dagli Stati militaristi per coprire la loro vera natura. Certamente l'Italia non disarma: ha da difendere la sua rivoluzione, le sue frontiere, il suo posto e il suo diritto nel mondo. Ma la sua massima elementare è il lavoro al servizio della sua civiltà e di quella del mondo e ha al suo seguito tutto un popolo ». Di fronte alla imoneitte mole del¬ le realizzazioni con .che.sL.chiude il bilancio dell'Anno VI il Lavoro d'Italia si sofferma particolarmente sulla disciplina e consapevolezza con le quali il popolo italiano ha assecondato gli sforzi del Regime: «11 popolo ha sopportato i sacrifici richiesti in perfetta disciplina. Non solo ma anche ha dato spontaneamente nella misura delle sue possibilità per concorrere all'opera di ricostruzione della Patria. Il popolo ha lavorato e creduto perchè si è sentito ben guidato verso la nuova meta. Questo consenso diffuso e leale è fatto più di concrete realtà che di manifestazioni esteriori. E il presupposto per compiere opere sempre più grandi è rappresentato in ogni modo dalle conquiste fondamentali della Rivoluzione. Il messaggio del Duce è esplicito : il programma più vero del Fascismo consiste noi comprendere sotto ii segno del Littorio tutto il popolo italiano. L'espansione continua di tutte, le forze politiche e sindacali del Regime sta nel dimostrare che il lavoro da esso compiuto e l'idea da esso rappresentala conquistarono consensi sempre più vasti e sempre più fervidi. Cosa questa tanto più notevole e significativa perchè avvenuta in periodo di raccoglimento economico e di sacrifici e perchè dimostrano una volontà concreta di collaborare alla grande opera di ricostruzione nazionale anche se a questa collaborazione comporti rinunce spesso dolorose a vantaggi e a posizioni raggiunte ».

Persone citate: Duce, Mussolini

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma