Il messaggio del Duce
Il messaggio del Duce Il messaggio del Duce ROMA, 29, mattino. Il Capo del Governo e Duce del Fascismo, in occasione del VI Annuale della Marcia su Roma ha diramato il seguente messaggio: Camicie nere di tutta Italia! L'anno VI della Rivoluzione fascista si. chiude con un attivo imponente di opere, destinale a rimanere nei secoli, documento della nostra fede, della nostra forza, del nostro lavoro. Ben duemila ottocentodue opere pubbliche verranno inaugurale per celebrare — coi fatti ed in silenzio — la grande impresa che nell'ottobre del 1922 liberò il popolo italiano e creò un Regime nuovo nell'Italia e nel mondo. Sono 566 opere stradali, 337 edipei scolastici, 399 opere idrauliche, 65 bonifiche, 63 opere marittime, 79 opere sanitarie, 371 edifici pubblici, 860 opere varie e molte altre minori. Questo arido elenco di cifre stronca ogni obliqua vociferazione entro e fuori frontiera. Dietro le cifre c'è il braccio, il denaro, la vita, il benessere del popolo fascista. Camicie nere! Tre avvenimenti devono essere ricordali in quest'ora di esultanza e di propositi: la riforma monetaria, la legge del Gran Consiglio, la bonìfica integrale. Sono tre date fondamentali della storia del Regime, che rendono particolarmente significativo l'anno VI. La riforma monetaria ha coronalo la strenua difesa della lira, la quale, presidiata dall'oro, non teme più manovre, o sorprese. La legge del Gran Consiglio garantisce la stabilità e la durata dello Slato Fascista. La bonifica integrale darà terra e pane ai milioni di italiani che verranno. Camicie nere! Fieri di quanto abbiamo compiuto, andiamo incontro all'anno VII. Esso comincia con l'esaltazione della Vittoria italiana e con. l'adunala dei rurali e dei combattenti a Roma. Vedrà eventi importanti ed opere gigantesche. Il Regime allargherà sempre più la sua base, sino a comprendere sotto i segni del Littorio lutto il popolo, serrato nella consapevole disciplina delle sue formazioni politiche e sindacali. L'Italia che noi volemmo laboriosa, silenziosa, tenace, sta sorgendo. Salutiamola, levando insegne e moschelli, con un solo grido, quello che fece e farà tremare sempre i nostri nemici di ogni colore e di ogni parte : A Noi! Mussolini.
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