Lo Zeppelin in vista della costa americana

Lo Zeppelin in vista della costa americana Lo Zeppelin in vista della costa americana Stamani atterrerà tra centomila cittadini che da ieri mattina attendono all' Aerodromo» di Lakehurst =» Le tre ore di angoscia durante la tempesta: il coraggio del figlio di Bckner e il sangue freddo di lady Drammoni! Londra, 14, sera. Quando iersera il pubblico, che riempiva le sale dei teatri, dei cinematografi c le innumerevoli aule di ritrovo, veniva invitato a concentrare per un minuto il suo pensiero sull'equipaggio dello Zeppelin e a pregare per il felice esito del viaggio, esso non sapeva nk immaginava che tali preghiere fossero qualcosa di piti che un pio atto di omaggio agli aeronauti in procinto di varcare l'immensità dell'oceano. Invero, in quel momento, a quanto il pubblico doveva apprendere poco più tardi, il Conte Zeppelin stava attraversando un momento di estrema difficoltà e in qualche ambiente aeronautico cominciavano anche a manifestarsi le più serie angoscie sulla sorte dell'equipaggio. Sballottati dalla bufera Fino all'ultima ora di ieri sera nessuno, ne. qui, ne in America, aveva manifestalo la più lontana ansietà sull'esito della traversata. La fiducia di tutto il mondo aeronautico nella capacità di tecnico e di navigatore di primissimo ordine del dott. Eckner era tate che l'idea di un insuccesso veniva assolutamente esclusa. Senonchè, ad ora tarda, il dipartimento americano della Marina riceveva un radiotelegramma il quale annunziava che lo Zeppelin aveva subito a prua avarie a causa della tempesta e richiedeva perfino l'aiuto della flotta in caso di forzato ammaraggio sull'oceano. La notizia veniva diflusa in un baleno da edizioni straordinarie dei. giornali, che il pubblico andava strappando di mano ai rivenditori. Ma nel corso della notte stessa altri rad.iotelcgrammi annunziavano che il danno arrecato dall'uragano era stato riparalo alla meno peggio e che, senza altri accidenJi, il dirigibile riprendeva la sua corsa verso la costa americana ad una velocità di circa SO chilometri all'ora. La velocità notevolmente ridotta in paragone di quella mantcniila fino allora quasi costantemente dallo Zeppelin, sembrava tuttavia dimostrare che il dirigibile non possedeva via la pienezza delle sue forze. Cosicché dal Ministero della Marina americana partiva in mattinala l'ordine a tulle le unità della fiotta di mantenersi pronte a salpare al primo avvertimento in aiuto del dirigibile. L'allarme tuttavia fu di breve durala. Ma gli arditi navigatori — come si seppe poi — hanno vissuto ore dram malicissime. Per parecchie ore l'aeronave lottò contro gli clementi scatenali, mentre il suo timone di profondità era per metà strappato e. lo stabilizzatore di sinistra avariato. Panico ed eroismo L'aeronave si era improvvisamente drizzata verticalmente e i tavolini, le sedie e le poltrone si. erano rovescia le, e. per più di un'ara il. Conte Zeppelin non fu che un giocattolo in balia della tempesta. Lattava contro iu rogano, era sballottata a destra e a sinistra, saliva, ridiscendeva con sobbalzi improvvisi. Ma l'energia, il sangue freddo e la condotta ammirevole dell'equipaggio impressionarono cosi bene i passeggieri, che nessun panilo si produsse nelle cabine. Il figliuolo del dott. Eckner. giovanissimo dette prova di inaudito sangue freddo. Alla testa di cinque volontari, con rischio della propria vita, m pltna tempesta, egli procedette alla riparazione delle avarie prodotte dal vento, sospeso fuori della cabina del dirigibile, mediante cavi metallici. Lady Drummond Hag. la sola donna\passeggera a bordo dello Zeppelin i\stala poi radioleìegraficametite compli-Lmentala dal comandante Rosenlhal, il\capitano del « Los Angeles », per lalcalma e il sangue freddo dì cui avreb be dato straordinaria prova quando il dirigibile traversò il momento più duro del suo viaggio. Essa ha annunziato in un dispaccio, a quel che riferisce il corrispondente da Yerscg del Daily Telograph, che non accia da lagnarsi di nulla, salvo del freddò che taceva abordo dell'aeronave e che la obbligò costantemente a rimanere avvolta in pellicce o in coperte. La folla in attesa Verso le 19 di oggi, circa 100 mila persane erano già riunite nei dintorni di. Lakehurst per dare un fragoroso benvenuto all'equipaggio dello Zeppelin. Lo spostamento della folla da New York e dagli altri centri — riferiscono i corrispondenti — ha assunto dimensioni mai viste. Le strade — dice il earrispondente del Daily Telograph — erano letteralmente bloccate da migliaia e migliaia di automobili. Dalle stazioni ì treni sovracarichi partirono durante tutta la giornata verso l'aerodromo navale quasi senza interruzione. Sul campo, l'ammiraglio Latimer, circondato dal. suo stato maggiore, era ad attendere lo Zeppelin insieme con 400 marinai della fiotta da guerra americana. Mentre la folla e le autorità attendevano il dirigibile, quest'ultimo inviava regolarmente messaggi radiotelegrafici che l'ammiragliato ritrasmetteva subilo alla direzione dell'aerodromo. Durante tutta la prima parte della giornata, il dott. Eckner faceva sapere che tutti a bordo erano « stanchissimi, ma molto contenti ». Verso le 8 si apprendeva che il Conte Zeppelin si trovava a 350 cWtome^ri a nord-ovest delle Bermude, ciò che indicava come il dott. Eckner avesse leggermente modificata la sua rotta, evidentemente avendo voluto evitare qualche strato di bassa pressione. La stazione americana di Lakehurst emanava contemporaneamente un radiotelegramma che confermava la posizione del dirigibile: » L'aerodromo di Lakehurst — dice il radiotelegramma — ha ricevuto un radiogramma diretto dal Conte Zeppelin che diceva: « Marciamo in buone condizioni a circa tre quarti della nostra velorità normale. La nostra posizione alle 19 {ora americana) è latitudine 34,30, longitudine 06,10. Secondo l'attuale velocità noi dovremmo arrivare a Lakehurst nel pomeriggio del li ». Un altro radiotelegramma emesso nella serata da Lakehurst diceva: ■ Il posfo marino radioelettrico ha Smun.ic.ato con il Conte Zeppelin net pomeriggio, ma il dirigibile si è rifiutato di rispondere alle domande che gli erano rivolte sull'ora dell'arrivo, dicendo-. « Siamo troppo occupali per rispondervi ». Il capo del posto aereo ha mandalo un altro messaggio dicendo che delle informazioni erano assolutamente necessarie per la preparazione dell'atterraggio. Finalmente all'una del pomeriggio si /> avuta la risposta circa la posizione e la velocità. Essa annunziava che il dirigibile ai èva dovuto cambiare slrcuia ed obliquare lievemente verso sud-ovest in modo da incontrare venti più favorevoli, ti radiogramma aggiungeva laconicamente che aveva a sufficienza combustibile per tenere l'aria sino all'arriva di Lakehurst, ma non dava intarma.-ioni supplementari svita regolarità o meno della navigazione. Alle prime luci del giorno Altri dispacci radiotelegrafici raccolti dalle stazioni americane, ma di cui tuttavia non si conosce qui a Londra csNodaodroennrdaulmJpicddesdltmtcpecmd4rtbsmptEvcmrcmvntm1srtsdtoiscsogltqtssmpvgancora il testo, sembrano indicare ^Tper guanto tutto proceda bene a bor- cdo, la velocità rimanga molto ridotta, riSecondo un messaggio raccolto alle t, „ „ i qore 16 di ieri, ora di Greenwich, lo i lZeppelin si trovava a circa 600 miglia cdalla costa americana. In base a «M^sii dispacci e alle informazioni che si posseggono sulla velocità dell'aeronave non sj con(aua nui a tondra che L„„„ . - - • essa vos a fungere a destinazione Pmna ai mezzanotte di stasera tem mpo europeo, e quindi è possibile che le operazioni delicate di atterramento vengano rinviate a domattina alle prime luci del giorno. Per disgrazia i bollettini meteorologici sulle condizioni atmosferiche lun- \ao la rosta americana sono molto sfa- ^ vote voli. Sì annunzia infatti ni serata che densissimi banchi di nebbia li sono venuti formando nella regione di New Yersey e un forte vento di nord* ovest soffia nei paraggi dell'aerodromo] di Lakehurst. Gli stessi bollettini pre* annunziavano per il pomeriggio di oggi venti mollo forti accompagnati da pioggia. Se dunque lo Zeppelin arriverà verso l'annottare a Lakehurst, ogni tentativo di ammaraggio dovrà essere abbandonato e al dott. Eckner non rimarrà altro da fare che allontanarsi dalla zona di vento per trascorrere la notte sorvolando regioni a condizioni atmosferiche più favorevoli e attendere la mattinata senza imporre una eccessiva fatica all'equipaggio che la tempesta attraversata ha enormemente stancato. Da un dispaccio giunto fri nottata da Jersev, spedito alle 7 pomeridiane, tem* po europeo, risulta che il dott. Ecknert in un messaggio radiotelegrafico intercettato da una stazione americana, si dichiarava rattristato per la lentezza del viaggio, per quanto al contempo esprimesse la piena fiducia nella resistenza dell'aeronave, che, attraversando una pericolosissima zona temporalesca, era riuscita ad uscirne senza troppo gravi avarie ed a provare in modo lampante l'estrema stabilità di tutta la struttura.

Persone citate: Fino, Lady Drummond Hag, Latimer

Luoghi citati: America, Greenwich, Londra, New York