La fuga del giornalista americano

La fuga del giornalista americano La fuga del giornalista americano Ub comunicato del Quai d'Orsay - Tre complici Parigi, 11 notte. L'incidente del giornalista americano ha avuto, come sapete, una soluzione inattesa. Convocato alla Prefettura di polizia per completarvi le precedenti deposizioni, Harold Horan, non solo non si è presentato, ma ha addirittura fatto le valige e varcata la frontiera belga in automobile. Questa fuga, dopo l'intervento della Associazione dei giornalisti anglo-americani e dell'Ambasciata degli Stati Unità per far sospendere l'esecuzione dell'ordine di sfratto, viene giudicata, la prova che il corrispondente di Hearts non era senza macchia, come egli pretendeva, e che la versione secondo cui egli avrebbe ricevuto il documento dal suo principale, allora di passaggio a Parigi, e si sarebbe limitato a trasmetterlo a New York, non corrisponde a verità. Horan e i suoi complici Una Commissione dell'Associazione anglo-americana, ricevuta oggi ■ al Quai d'Orsay dal capo-gabinetto di Briand, Lèger, avrebbe appreso dalle labbra di quest'ultimo che, conformemente alla deposizione scritta dello stesso Horan, il documento venne da lui comprato per intromissione di tre individui, dei quali egli avrebbe fornito il nome. E' in seguito a ciò che egli sarebbe andato a mostrarlo a Hearst, in un hotel vicino a Place de la Concorde e che il suo direttore gli avrebbe dato l'ordine di spedirlo in America. Avendo la Compagnia dei cavi, dove quel lungo telegramma sarebbe stato dapprima portato, fatto certe obiezioni in merito al suo invio immediato per la sua lunghezza, Horan lo telefonò a Londra, donde fu finalmente trasmesso agli Stati linitl. _ Dopo il coMoquio fra Lèger e i cinque membri della Commissione. l'Ufficio stampa del Quai d'Orsay diramò il seguente comunicato: • Il Comitato della stampa angliamericana di Parigi, avendo espresso 11 desiderio di essere udito dal ministro degli Affari Esteri sul caso Horan, in assenza del signor Briand, :l signor Alexis Lèger, capo del suo Gabinetto, ha ricevuto oggi alle 10,30 un») delegazione di questa associazioni'., composta dal signor William tìird presidente dell'associazione, Rlnier Robert? segretario generale. William Ingrani della stampa canadese vice-presidente dell'associazione. Giorgio Slomomh» del « Daily Herald » ex-presidente, ed Enrico Wales della « Chicago Tribune»." La ' deléorazróriP sì' è dichiarala soddisfatta delle spiegazioni che le sono state fornite. Essa ha pregato il signor Lèger di ringraziare il ministro degli Affari Esteri di averle voluto dare l'occasione di svolgere in breve spazio di tempo 11 mandato che av .va ricevuto. Esso ha infine, in nome dell'associazione che rappresenta, formulato 11 voto di voler portare a cono- \ scenza del pubblico, nella misura d'I a possibile e nello spazio di tempo coiti ' patibile con le necessita amministrative, tutte le precisioni risultanti ria Ila I* deposizione del signor Horan alla Pr'i-|} lettura di polizia, che mettono in causa la sua responsabilità e il suo onore professionale •. Bollato dall'Associazione anglo-americana In una riunione tenuta alla Tuie del pomeriggio, il Presidente dell'Associazione Bird informò i colleghi di quanto gli era stato detto al Quai d'Orsay, facendo notare la si-a tuazione estremamente falsa, nella quale i suo! colleghi del Comitato e& lui si trovavano, per aver creduto." alla buona fede e all'onorabilità de. signor Horan. Fu proposto in se-8» guito il volo di una mozione, c.'.ir escludeva il corrispondente ili Hearst dall'Associazione, per essersi comportato, nell'esercizio delle sue funzioni, in modo contrario a tutte le regole dell'onore. La mozio _.ne venne votala stasera con la seguente motivazione: «Avere commesso a pili riprese decrli atti contrari alla dignità professionale ». msotrtotrtrritoncimfeogdliEsucamdali-rol'vdvè mllmcLe «rivelazioni» dell'*Action Francese' V Action Francaise pubblica in 4» proposito un lungo articolo di Maur-aras, che pretende fornire la chiave:* del mistero, attaccando, secondo èX sua abitudine, i pezzi più grossi deljgj', Quai d'Orsay. Ma è bene non accettare lo « rivelazioni » dell'organo monarchico se non col benefizio di inventario. Chiede adunque il Maurras: , , J a l/autore della consegna del documento a Hearst non è forse un membro della polizia politica del Quai d'Orsay, estremamente legato con l'i lippo Berthelot, il quale non ha nienie da ritlutargli e che non gli rifiuta niente? Un personagslo in stretto rapporto con la più ufficiale diplomazia tedesca e, attraverso ad essa, legalo in modo strettissimo con la slampa Hearst? Questo diplomatico in margine della diplomazia non ha in tempo non molto lontano accompagnato in Oriente un alto personaggio ecclesia stico parigino? ». Mentre si attende a questa interrogazione una risposili che quasi sicuramente non verrà, il giornale di Rue de Roma mette in causa anche un supposto complice di sesso fem. minile del quale dice, perchè si capisca chi è: « e' colei che. contro il patcrn di tilti francesi che conoscono l'America t contro il parere dello stesso ambasciatore Claudel ha fatto venire Hearst a, Parigi; è colei che ha organizzalo t»n pranzo in onore di Hearst, al (piala assisteva anche Filippo Berthelot; è colei che ha voluto ed ottenuto una udienza di Briand In favore di Hearst, rt.e ha strappate) a Herriot una rosei la della Legion d'onore per miss Marion Oavies, la stella del cinema...; è culei che l'anno scorso aveva ottenuto una croce della l.»arion dimore per uno de' direttori di Hearst. F. questi. Hearst, ha imposto al suo direnare di ipiare uà la croce o la sua posizione n Non ve lendo,— egli ha detto — che i suoi subordinati fossero decorati dai Governo francese ». I giornali americani hanno raccontato in lungo ed in lar go questo incidente, che non ha Impe dito al ministro degli Alluri Esteri di ricevere Hearst ». s('l'utinnss/liaprMBsszgcdpp.nlddcc Beninteso Maurras non fa il nome della persona che, a suo avviso, avrebbe servito da intermediaria tra Horan ed il datore del documento, ma vi è chi suppone che debba trattarsi di Lucia Weiss, noia direttrice dell'« Europe Nouvelle », periodico che da molto tempo si ò fatto una specialità nella pubblicazione di documenti diplomatici. Come vedete, la faccenda minaccia di volgersi a poco a poco in romanzo di appendice e quindi è preferibile astenersi per il momento da ogni giudizio in merito. C. P.

Luoghi citati: America, Londra, New York, Parigi, Roma