Dichiarazioni e proposte del gr. uff. Di Giacomo per la disoccupazione degli intellettuali

Dichiarazioni e proposte del gr. uff. Di Giacomo per la disoccupazione degli intellettuali L'inaugurazione del Convegno degli ingegneri Dichiarazioni e proposte del gr. uff. Di Giacomo per la disoccupazione degli intellettuali Il Convocno deeli inc^cnori ha iniziato ieri mattina i suoi lavori alla sedo del Sindacato di categoria, in via XX Settembre oli. L'ampia sala era rigurgitante ili professionisti intervenuti da o>.rii parte d'Italia. Fra le delegazioni più numerose erano Quella di Como, con a capo l'ine. Beretta. quella di Genova con a. capo l'ine Diotalevi, quella di Napoli con l'ine- Granturco e quella di Fenicia con l'on. Ruschi e il Beuretarlo eenerale dell'associazione, ine. Salvini; o tra le autorità, il conte Passorelli, presidente dell'Accademia di S. Luca di Roma, il ciudico Pasini, presidente della Magistratura del Lavoro, l'aw. Serra per il Questore, il comm. l'eiuizzo, segretario Ceneraio dei ragionieri, il dott. Baccani di Milano e molte personalità dei Sindacati intellettuali fascisti. Rappresentava il Sindacato Giornalisti il prof. Cima, e ciuelló degli Autori e Scrittori di Torino il colloca Curio Mortori. 11 seeretario ceneraio della Federazione dei Sindacati intellettuali, cr. uff. Di Giacomo, accompagnato dal seeretario generale della C.N.S.K. per la Provincia di Torino. Edoardo Malusanti, dal cr. uff. Roberto Roberti e «lai cav. Lembo, è giunto alla riunione verso le 11. Iniziatisi subito i lavori, prende la parola il secretarlo provinciale, degli Ingegneri, ine. Baliluzzi. il quale con brevi parole porta a Di Giacomo il saluto degli ingegneri ni Torino o rileva come l'adunata assuma una particolare importanza, sia per essere la prima clic si tiene in Torino, sia per il fatto che è appunto di questi giorni la parola dei Duce per l'incremento delle opere pubbliche, incremento al quale eli ingegneri sono chiamati a collaborare su vasta scala. fc'ing duzzi, ìSalvini, rispondendo all'ine. Bai-ringrazia i colleglli di Torino perl'ospitalità offerta e dichiara che l'adunata non vuole avere forma di eoncresso, bensì di amichevole convegno, in t'unzio7ie di consielio cenerate del Sindacato ingegneri, che tratterà con tecnica prè- c-lsione i vari problemi della categoria. Un saluto speciale invia a Malusanti ed a Di Giacomo; e termina invitando i colleglli alla massima compattezza allineile sia più facile l'opera di valorizzazione della calecoria. LA NECESSITA' DI VALORIZZARE IL TITOLO Edoardo Malusanti porta il saluto non solo dei Sindacati, ma anche del barone Basile, rececnte della Federazione del P.N.F.. trattenuto altrove per una funzione fascista. Eeli illustra l'importanza che le catecorie intellettuali sono venute ad assumere nella vita sindacale e in modo speciale l'importanza deeli incecneri nel momento economico attuale Malusanti afferma che è necessario non lasciarsi trarre da superstiti ideoloeie a pensare che eli intellettuali debbano far parte a sè nel movimento sindacale, in quanto il movimento sindacale fascista deve essere unitario e raggruppare tutte le forze delia produzione, del pensiero o del braccio. Il suo discorso è salutato da calorosi applausi. Accolto da .una affetuosa dimostrazione si alza quindi a parlare, Giacomo Di Giacomo. Pure dicendosi poco favorevole ai congressi, celi ricorda di aver voluto questo convocno perchè la categoria degli ingegneri è stata sempre delle diseiplinatissime e perchè ha dato prova di essere dello più fattive ; e prima di entrare in areomento, invita eli intervenuti a raecoeliersi per un minuto in religioso silenzio in memoria dell'on. Rateassi che, quale secretarlo nazionale deeli ineeeneri s\-olse una appassionata «pera di organizzatore. Dopo questo breve rito di commemorazione l'oratore viene ad analizzare quale sia l'attuale posizione dei tecnici di fronte alle varie espressioni della vita nazionale. Avverte come anche nel campo deeli ineeeneri si faccia sentire il fenomeno della disoccupazione, dovuto non tanto alla esuberanza deeli elementi, quanto al fatto che spesso sono chiamati a posti che syietterebbero agliincecneri, elementi appartenenti a più modeste categorìe professionali. Di qui la necessità di valorizzazione del titolo presso i datori di lavoro, valorizznzione che richiede opera di collaborazione da parte delle Gerarchie del Partito e dei datori di lavoro. A questo proposito accenna ad una iniziativa della Federazione dri Sindacati intellettuali per la costituzione di un Comitato di collocamento tra tt>cnici minerari, metallureici e chimici, iniziativa che ha avuto il plauso del Ministero delle Corporazioni. In onesto primo tentativo il Ministero ha visto una realizzazione del principio per il quale il progresso dell'industria non è più compito esclusivo del datore di lavoro, ma interessa sopratutto i tecnici che vengono ad avere un peso notevole nelle questioni che interessano l'economia nazionaleIl er. uff. Di Giacomo termina con un vibrante saluto ni Duce ed a RossoniLe suo parole sono luneamente applaudite dall'adunanza. IL SALUTO DEL BARONE BASILE A questo punto entra nella sala il recgente della Federazione Fascista, barone Basile, accolto dai Coneressisti con unti festosa dimostrazione. Il baronBasile pronunzia un breve discorso pedirsi lieto di prendere la parola, per lad."deilioprima volta in Torino, in occasione „.convocno degli ingegneri, in quanto eglpensa cho agli ineeeneri spetti un altocompito nella " rapida scorsa cendosi all'op—. do Da Vinci, egli traccia un quadro delle maggiori attività della stirpe, le quaagii ineeeneri spe-Houii mioIla civiltà fascista, Con imasa noi campo storico e rifaopera armoniosa di ^on.ar li sono poesia anche quando, come quella degli ingegneri, sono eminentemente tecniche. Il barone Basile termina, tra eli applausi, augurandosi che la parola degli intellettuali abbia un suo peso nei destini della Patria, così come la preparazione delle categorie dei lavoratori del pensiero dà il diritto di sperare. Doiio un signorile ricevimento offerto dal Sindacato ingegneri i convenuti si sono sciolti. Nel pomcrigiga si sono ritrovati al Castello del Valentino per recare due corone ai Caduti del Politecnico. Dopo questa cerimonia i coneressisti hanno visitato vari padiglioni dell'Esposizione, tra cui quello dei Sindacati, quello deeli Architetti e deU'lCnto Nazionale per le Piccole Industrie. LE DICHIARAZIONI DEL SEGRETARIO GENERALE Durante i primi lavori del convegno, ìl'avv. Di Giacomo, interrogato dai eior: nalisti sulle più importanti questioni che interessano i Sindacati intellettuali ha fatto importanti dichiarazioni sulla disoccupazione di alcune categorie di intelletuali, quali i Giornalisti, eli ineeeneri. e i chimici. Eeli ha premesso che tra pochi eiomi si recherà a Ginevra, por partecipare alla prima riunione della Commissione Intemazionale del Lavoro Intellettuale creata presso il « Bureau International du Travail », sopralutto in virili dello sviluppo raggiunto dalle oreanizzazioni intellettuali fasciste; quindi ha soggiunto: « Il fenomeno della disoccupazione è più eravo e complesso per i liberi probe per eli impiegati di con¬ fessionisti che per „ |<*tto, e lu genere per coloro che prestano r, la loro opera a norma di un contratto di lavoro. Così i giornalisti, dopo la stipulazione del proprio patto, vedono la didtsoccupazione quasi scomparsa. Su 166-1 iscritti ai Sindacati, infatti, solo 130 ri - sultano senza stabile lavoro, o di questi o o o r e o i o n. e a o e e e e ri e rza rA anoiio naoo no oe. n i. ucan ne er la 130 molti riescono a procurarsi i mezzi di sussistenza ccu collaborazioni varie a d'ornali e riviste. Là dove, invece, per ragioni di fatto e di necessità pratiche, non è possibile la stipulazione di norme comuni per il collocamento, la disoccupazione risulta in aumento. E' questo il caso dei ecometri e. dei chimici. Più ancora è il caso deeli ineeeneri. che hanno 3000 disoccupati su lo.000 iscritti ai Sindacati, senza contaro la grande quantità dei male-impiegati, a stipendi ai poco superiori a quelli correnti per le dattilografe. « I! Sindacalo nazionale incecneri. che trovò un apostolo nel povero on. Gnlcazzi. ed ha ora un acuto reeeitore nall ing. Giuseppe Salvini, ha proposto una sene di rimedi che potremmo chiamare contineenti : cioè, obblicaro le imprese che assumono lavori di importanza ad avere un direttore tecnico ingegnere; obblieare alcune industrie nd avero un certo-.numero di capiroparto ineeeneri ; rivedere il proeramma generale dell'istruzione tecnica, in modo da eliminare la dan nosa concorrenza tra ineeeneri, ecometri, dottori in agraria, tecnici vari, ecc La disoccupazione degli incecneri e un problema che investe tutta la razionalizzazione dell'industria ingenero, oltre che le condizioni dell'attività industriale de! Paese. La crisi delle costruzioni edilizie, la restrizione delle, imprese, lo scarso capitale cho si rivolgo all'edilizia, sono cause che influiscono direttamente sul collocamento e sulla retribuzione deeli ingegneri; e sono cause legate ai problemi generali della produzione. Ititenco ciie dovrebbero essere materia di uno studio concorde fra i Sindacati. Confederazione dell'Industria, Ministero delle Corporazioni e Ministero dell'Economia N'azionalo. L'AVVIAMENTO ALLE PROFESSIONI LIBERE « Nelle professioni assolutamente libere, come quella dell'avvocato—, ha continuato Di Giacomo — non c e disoccupazione, intesa come deficienza di affari professionali, cioè come mancanza di clientela atta a dare al professionista conerui mezzi di esistenza. La questione dell'avviamento professionale e. in questo campo, di importanza capitale per evitare dannose esuberanze di professionisti e nocivi accentramenti di attività, che purtroppo si verificano e che io combatterò coi mezzi richiesti dalle diverse situazioni. Occorro quindi non una ripartizione obhlieata del lavoro professionale il che sarebhe incompatibile con l'eleménto inderoeabile della fiducia personale — ma una direttiva che permetta una certa sicurezza nell'avviamento alla professione. Ecco una delle funzioni sin- drassbbuudvtrenccalapgcfetelibmilazdumcmntcimsPdcn1fBbrpnpvmPdLessdeFsbdrlspducali positive e concrete ohe da sola (a parte la previdenza, la cassa pensioni la rappresentanza e 1 elevazione della classe) basterebbe a dare ai lottimi! un contenuto di ol>ere atto .1 giustificare l'esistenza e la valorizzazione ». 11 er. uff. TV. Giacomo ha cosi conchiuso le sue dichiarazioni: «•Dite pure ai critici faciloni che i Sindacati intolettual. .Tortone a loro azione anche oltre . confini del la tutela e dell . rappresentanza dei tipici e tradizionali eressi di classe e.di categoria, ,. contribuendo alla formazione di una ." Stt» fascista» e concorrendo come el|<- la Curia del Lavoro, al nericatoio Inaine ... ... li vuole, la V5T!rnrSàuriMÌe. À dimostrare to Inamente aeua.nrouu»» _ l- piti Menta, ^gSerT* dei chimici a-1 stonali degli io «»«« GtVwWnlismo sano in una sana a quanto ^md^alismo sano ha- a- Nazione-WM*tj2J£dnn0£tre iniziative, la r-j^!: Urppònte quella dei Sindacati, pa- quella ingcenen