Quindicimila coperatori piemontesi partecipano alla prima adunata regionale a Torino

Quindicimila coperatori piemontesi partecipano alla prima adunata regionale a Torino Quindicimila coperatori piemontesi partecipano alla prima adunata regionale a Torino Il discorso dell'ori. Dino Alfieri me ore del mattino. leW^ntan» delle Mutue, e delle, ^oopwau TriciP e grigia di pioggia piazzai sStatuto iia accolto ieri dalle pri-| lu? , e e -jtafe a quella doverosa'severità che £ a;nollo spirito della nuova vita «alia. na. Ebbenwr l'on Bagnasco e per gli ~*t cooperativo to elogio e di compiacque insista dPH'ad'iettuoso salute ve delie Provincie di Torino Aoste Alessandria e Cuneo, .convenute nella nostra città per la prima adunata ra Rionale della Coopcrazione. Una fona densa già gremiva la vasta piazza e ancora mancava un'ora e più dau inizio del corteo: infinite bandiere e gagliardetti, numerose le musiche S'unte anche dai più lontani paesi aei Piemonte. La manifestazione, ordinata dal Commissario dell'Ente NazioUaJe delle Cooperative, fu organizzata dall'Ufficio regionale piemontese retto dall'on. Domenico Bagnasco. Il corteo Alle 9 precise il corteo mosse, per via Garibaldi, da piazza Statuto. Oltre quindicimila persone raccolte sotto I loro gagliardetti, perfettamente inquadrate, sfilarono per le vie della città. Vario e interessante l'aspetto di questa folla rurale, da cui traspariva simpaticamente la fisionomia buona e forte delle popolazioni delle nostre campagne. Per ogni paese o quasi, una musica, su molti petti la camicia nera, in ogni sguardo un senso di orgogliosa soddisfazione. Precedeva il corteo la musica della Società Operaia di Torino: venivano quindi l garibaldini del « Pro Milite Italico » e una rappresentanza della Associazione Madri e Vedove dei Caduti. Quindi guidato dall'on. Dino Alfieri, Commissario governativo dell'E. N. C, dal dott Labadessa, direttore generale dell'Ente, dall'on. Bagnasco, presidente dell'Ufficio regionale dell'E. N. C. e dal dott. Ferrana, direttore regionale, sfilò 11 grosso corteo. Prima la provincia di Alessandria col suo presidente, cav. Casaro, suddivisa secondo gii ex-circondarl di Acqui, Asti, Casale, Novi e Tortona; poi la provincia di Aosta, la provincia di Cuneo, e infine la provincia e la città di Torino. Molta folla, malgrado l'ora mattutina, sostava ai margini della via: molti applausi al suono di G'outnejza, che le numerose Bande scaglionate lungo il corteo, Ininterrottamente suonavano durante tutto 11 percorso. In piazza San Carlo la colonna sostò un istante e l'on. Dino Alfieri depose alla base del monumento a Emanuele Filiberto una corona di alloro, gentile omaggio dei cooperatori piemontesi. Lentamente il corteo giunse al Valutino e per il corso Massimo d'Azeglio varco il recinto delle Esposizioni. Davanti al Duca d'Aosta Sul palco eretto di fronte ài Palazzo della Moda attendevano la pittoresca .-iiiaia le più eminenti personalità cittadine. S. A. R. il Duca d'Aosta volle onorare della sua presenza la patriottica manifestazione. Gli erano a lato l'on. Dino Alfieri, l'on. Domenico Bagnasco, il Prefetto S. E. Maglioni, S. E. Ricci, Commissario al Comune di Torino, il gr. uff. Gerardo Hobbi. il gr. uff. Bona, il prof. Collino in rappresentanza della Federazione Provinciale Fascista e del Segretario federale col Di Robilant, il dott. Labadessa, Edoardo Malusardi, segretario provinciale dei Sindacati, il gr uff. De Albcrtis, il comm. Gabriele Buscaglionp. pr»sidente dell' Ente nazionale della Città Giardino, l'avv. Codogni, segretario generale della Unione Industriale Fascista, il Procuratore generale del Re con numerosi magistrati, il comm. Monale, direttore della Banca del Lavoro. Oltre un'ora durò la sfilata. Nel corteo, ordinato ed energicamente guidato dal dott. Domenico Ferrara, spiccarono per l'ordine e la disciplina dei ranghi i ferrovieri di Torino con a capo il cav. Garrasi. segretario politico e il dott. Zuccaro, direttore generale della Associazione. Al saluto romano col quale i singoli plotoni sfilanti salutavano le autorità, l'augusto Principe rispondeva con un fraterno sorriso, in cu' ci fu fucile scor gpre tutta la simpatia che stringe l'eroico comandante rt'din HI Armati, alip rinomate e disciplinate folle italiane. Fu uno spettacolo di gioia disciplinata e sincera. Dal cielo grigio il sole intanto sorse ed allietò la mirabile manifestazione. Terminata la sfilata, nel salone delle Feste del Padiglione della Moda convennero 1 presidenti « gli alfieri di ogni singola cooperativa. Sul palcoscenico e ai lati della vasta sala, uno stuolo gaio di labari, di bandiere, di gagliardetti: al tavolo d'onore le già citate autorità. Nella prima fila di poltrone sedeva S A R. il Duca d'Aosta Il saluto del Prefetto e del Commissario S. E. il Prefetto Maggioni portò il saluto e l'adesione del Governo. Polche franche vibranti parole 'impron o e . i o d n ti go a, i-i le re ra le di Torino parlò in spgtv'to il commissario al Co miinp. S. E Ricci. Si dissp orgoglioso di rappresentare una città cosi no bile e così forte che nel suo incessan te desiderio di lavoro e di realizzazione osnita oggi una organizzazione economica cosi potente di mezzi e cosi fiorente di vita. S. E. Ricci d'sse tnflne tutto il suo compiacimento al capo del cooperativismo piemontese. Lo segue il prof. Co!lino che rappresenta la Federazione Provinciale fascista e il segretario federale Di Robilant Applaudltlssimo, egli dice dello spirito nuovo che anima le masse dei lavoratori, riconciliati oggi con la Patria e cosi fortemente serrati sotto i segni del Littorio. Parla del coope rativlsmo piemontese, delle difficoltà dogli <nizi. della fede e della tenacia di coloro che, primi, Iniziarono l'ope ra di rigenerazione e di ricostruzione delle delusioni infinite sofferte in umi! là e in silenzio, delle nrimp inceri, vittorie, delle ultime definitive vitto rie « Questo, dice, e ne' compiti de (Fascismo- e bene del Fascismo hnn no meritato coloro che combatterò:.. l'aspra battaglia ». Il canonico Importi presidente del la Giunta Diocesana e rappresentali', altresì della Curia, benedice quindi so lennemento le tredici damme delle ri¬ ma idi-razioni piemontesi Dopo il rito r lligioso parla Brevemente sul profondo lacqltsDpEfemnRfdcleopPFgdvtbrfzvgtrAtcvmtmsaecfndvnctdcscvtdimnpgflsnshnGpcUddddinld1mierIiperpgccpsC significato della manifestazione e sa> luta^corne^ sacerdote e come italiano! e e a o e à a e e ! , o e n . , o ¬ o la nobile istituzione. La relazione dell'on. Bagnasco L'on. Bagnasco, presidente dell'unì* ciò regionale delle Cooperative prende quindi la parola. Ringrazia anzitutto le autorità convenute e in nome di tutti i cooperatori piemontesi porse u suo tributo di omaggio a S. A. R. 11 Duca d'Aosta. Legge poi le adesioni pervenutegli da S. E. Turati, da S. E. Devecchi, dall'on. Starace, dal prefetti di Aosta, Alessandria e Cuneo. Inizia poi la lettura della relaziona morale sull'attività dell'Ufficio Regionale piemontese delie Cooperative. Relazione schematica e nuda, senza fronzoli nè voli retorici. Ma traspara da essa la immensa mole di lavoro condotta a termine, la dura fatica delle prime realizzazioni quando gli ostacoli erano mille e le possibilità poche: oggi tutte le Cooperative del Piemonte sono inquadrate nelle varie Federazioni provinciali, decine di migliaia sono I soci aderenti, centinaia di milioni sono stati impiegati nelle varie branche cooperativistiche. Saluta in seguito e ringrazia i suoi collaboratori, primi fra tutti il dott. Ferrara e il cav. Casaro che da anni infaticabilmente donano alla organizzazione le loro migliori energie. Il breve lucido, denso discorso dell'on. Bagnasco è accolto al suo termine da nutriti applausi. Il discorso dell'on. Dino Alfieri S'alza quindi a parlare l'on. Dind Alfieri. L'on. Alfieri rivolge innanzi tutto un fervido devoto saluto al Do ca d'Aosta, di cui ricorda le preclari virtù di cittadino e di soldato. I numerosi combattenti che hanno sfilato tra i cooperatori rivedono in lui il comandante della Terza Armata, che assistito dalle virtù millenarie dei suoi avi guerrieri seppe sempre essere esempio di virtù militari e seppe accogliere nel suo cuore magnanimo i fremiti dei suoi soldati e del popolo nella gioia della vittoria e nell'ardore del sacrificio. L'oratore dopo avere messo in rilievo la particolare imponenza dell'adunata che è chiara dimostrazione di concordia dii spiriti e di profondo attaccamento alle gloriose tradizioni della Casa Sabauda, clic sa in tutte la circostanze essere col cuore vicino al suo popolo, rifa una breve ed efficace rievocazione dello vicende del movimento cooperativo in questi uitoml tempi. Rileva che per una fortunata coincidenza, l'odierna adunata, che rivela in modo concreto l'efficienza del movimento cooperativo nell'industre e tenace Piemonte, avviene poche ore dopo l'ultima sessione del Gran Consiglio elle ha una importanza veramente fondamentale nella storia della Rivoluzione fascista in quanto le sue decisioni garantiscono ed assicurano definitivamente la continuità delle conqui-, ste rivoluzionario del Fascismo, che hanno restituito all'Italia il suo posto nel mondo. In questa stessa sessione il Gran Consiglio ha riconosciuta l'importanza politica e sociale dell'azione che il Fascismo svolge nel campo delU cooperazione. La rievocazione delle recenti vicende del movimento cooperativo italiano danno all'oratore l'occasione di ricordale fugacemente l'opera disgregatrice dei negatori della Patria che non aveniio potuto impedire la guerra cercarono in ogni modo di offendere e mutilare la vittoria. Bicordando gli anni di passione e di sacrificio del Fascismo 1 on. Alfieri manda un saluto alla Camicia nera Cesare Maria De Vecchi che in quel periodo glorioso fu animatore ed attore. L'oratore riattaccandosi alle alte parole pronunciate prima dal canonico Imberti, dice che la cooperazione deve ispiratisi veramente al motto: «Tutti per uno ed uno per tutti », e non deve essere asservita ad interessi particolari a scopi elettoralistici. L'on. Alfieri ha parole di sincero plauso per l'opera svolta dall'on. Bagnasco e dai suoi collaboratori, opera che, fervidamente e pazientemente cimpiuta in un lungo periodo di tempo, ha trovato il suo coronamento nel uccesso di questa manifestazione. Dopo aver ringraziato le autorità presenti, il Prefetto, il Commissario del Comune, : rappresentami federali dPl Partito e dei Sindacati, il Comitato della Esposizione, l'oratore con una vibrante rievocazione della grande figura del Duco che in Roma, diventata ianperiale per sua opera, regge con sicura mano i destini della Patria, Egli conclude auspicando una sempre maggiore concordia di spiriti e di opere per accelerare la realizzazione di tutte lì mete segnate dal Duce. S. A. il Duci d'Aosta si è molto compiaciuto con l'on. Alfieri per il suo smagliante discorso e si è trattenuto a conversare con lui e con il dottor Labodessa, direttore generale dell' Ente, nel quale il Prìn-Mpe ha riconosciuto un suo antico dipendente in guerra. Terminati la manifestazione le autorità convennero por una colazione al Ristorante della Alleanza Cooperativa. Terminata la quale dopo una veloce gita al Colle della Maddalena, dove fu deposta una corona in ricordo de' gloriosi Caduti, le autorità e un largo stuolo di cooperatori si recarono a visitare la Città Giardino. Malgrado il sopraggiunto catt'vo tempo, i visitatori ammirarono la ridante cittadina, sorta per a tenace volontà del comm Buscaclione, e per l'aiuto entusiastico della Federazione Provinciale Fascista, nella piana verde di Mirafion. I telegrammi al Re ed a Mussolini Alla fine del convegno sono stati spediti questi telegrammi a S. M. il Re ed al Capo del Governo: « Generale Cittadini • Aiutante campo Sua Maestà San Rossore. - Quindicimila cooperatori piemontesi adunali per stilare presenza A. R. Duca d'AO-. sta e per dimostrare efficienza, esprimono mio mezzo Sua Maestà sensi fe-' deità devozione gloriosa Casa Sabauda che sa sempre essere vicina al suo popolo. — Commissario Ente Cooperazione: Alfieri ». « S. E Mussolini Roma. — Quindicimila eanpc talari disciplinatamente inquadrati e agli ordini dei Regime, dopo avere sfilato all'augusta presenza -t' s A B fi Ultra d'Aosta, inehinaiido i loro gagliardetti, rinnovano H V. propositi dì lai'O-o concorde »/J operoso per prosperità sviluppo Cooperative poste al servizio' della Pattia. — Alfieri, comnvssarin E. N. C. Prefetto Magnioni • Commissario Comune Ricci Rappresentante Federazione Fascista Collino - Fiduciario Ente Coopcrazione Bagnasco ».