I Congressi nazionali di Torino

I Congressi nazionali di Torino I Congressi nazionali di Torino Le Scienze pl,j|g*<rrP??o8rHn?u ^r^uì^tJ^Jnì aìichPh£h ^^S^i ^SS'1??^ anche ieri 1 suoi lavori presso lUni-lversità, con la trattazione di vari ar¬ gomenti Interessanti la chimica, l'eco nomia, la geografia e altre attività della vita moderna. Il prof. Rodolfo Namias di Milano, ha tenuto una conferenza intitolata: € La chimica dell'argento ridotto e delle sue sostituzioni, trasformazioni e nuove applicazioni alla fotografia e alla cinematografia >. L'oratore ha premesso che l'argento ridotto è la base dell'immagine fotografica e cinematografica; e nella sua esposizione ha approfondito il campo, ancora in parte misterioso, della formazione dell'immagine fotografica accennando ai progressi importanti che si sono realizzati nella fabbricazione delle cosi dette emulsioni fotografiche, le quali costituiscono 10 strato sensibile delle lastre, pellicole, carte. Questi progressi da una parte riguardano l'aumento di sensi biuta dello strato al quale la geniale scoperta di un chimico americano, il dott. Shepard, ha aperto una strada piena di promesse ; dall'altra riguardano 1 trattamenti sviluppatori, nel quali Ita importanza talvolta fondamentale la possibilità di realizzare la massima finezza di grana dell'immagine, essendo a tale finezza legata la possibilità di svelare costituzioni della materia e fenomeni nel campo dell'infinitamente piccolo (micrografia), dello infinitamente grande (astrografia). Come documentazione l'oratore ha presentato qualche interessantissima spettrografia eseguita dal prof. Vlterbl dell'Università di Padova. Passando al campo del progressi realizzati dalla chimico-fisica delle emulsloni, egli ha richiamato l'attenzione dell'assemblea sull'importanza della sensibilizzazione cromatica in tutte le branche delle applicazioni scientifiche e pratiche della fotografia, Cosi ha (parlato del film pancromatico, «j&e ha permesso un notevole perfezionamento nella presà'c'nematograflca a luce artificiale, utilizzando assai meglio la luce del milioni di candele del grandi teatri cinematografici e migliorando il chiaroscuro della Immagine. La rinascita della cinematografia, italiana non dipende solo dalla organizzazione e dal suo finanziamento, ma anche dalla tecnica sin qui t;oppo trascurata in Italia. Il prof. Namias ha trattato quindi della chimica delle sostituzioni e delle trasformazioni dell'argento ridotto, ed ha dimostrato email innumerevoli applicazioni pratiche essa permetta. Tra l'altro la sostituzione dell'argento ridotto con composti varil e specialmente lacche colorate (quest'ultima sostituzione fu scoperta dall'oratore sino dal 1909) permette di realizzare nelle Immagini fotografiche su carta e su pellicole, 1 colori più svariati, ed ha permesso Inoltre di realizzare la fotografia a colori per sovrappostane di tre Immagini monocrome (uvacromla) e la cinematografia In colori (bicromia della Tenacolor americana). L'oratore ha presentato diversi eaggi, tra cui un pezzo del film 1n colore « Il Pirata Nero » degli \rtisti associati, che ha avuto 1n tanti teatri un grande successo, dovuto in non piccola parte alla suggestività del colori quasi naturali; ed ha dimostrato come esso sia costituito. Pure la fotografia a colori su carta sta per essere risolta con questo processo. L'oratore ha presentato uno del primi bellissimi saggi ottenuti col prò cesso di sostituzione. Trattando infine di un'altra categoria di reazioni «il dà luogo l'argento ridotto, egli ha fatto rilevare come la reazione fondamentale applicata oggi in tutti i processi fotomeccanici per l'Illustrazione del libro e delie riviste, cioè la insaltibilizzazione che produce la luce sul colloidi blcromatati e speclalmen te snida gelatina bloromatata, stia per essere re-alizzata meditante l'azione del l'argento ridotto sopra uno speciale composto — il cromato di cromo — da lui studiato; ed ha accennato alle numerose applicazioni fotografiche e grafiche di questo principio, presen tondo numerosi saggi. La chimica dell'argento ridotto sostituisce dunque un campo su cui Si basano mxmeroslssi mi processi che hanno già la massima importanza, mentre promettono nuove e interessantissime applicazioni scientifiche e pratiche. Il prof. Cosimo BertaccM ha pronunziato una conferenza sulla carta geografica e le sue proprietà scientifica, letteraria, artistica e industriale. La corta geografica moderna, egli ha detto, è il risultato di una lunga evoluzione di lavoro che va dall'esplorazione del territori rappresentati fino alla loro rappresentazione grafica nel piano del disegno. In essa dal tempi dei primi geografi greci fino a noi si andarono sovrapponendo elementi nuovi di indagine diretta del suolo, nonché di metodi di rappresentazione, in una tecnica via via più perfezionata, dovuta al progresso delle varie scienze d'osservazione e del loro mezzi strumentali di rilievo. Solo nel secolo XVIII la Carta CassiT.iana della Francia all'86.40 in 183 f. ci dava il primo esempio di una corta geografica costrutta 6u basi astronomiche e geometriche. D'allora in poi furono gli Stati civili che si assunsero per mezzo dei rispettivi Comandi di Stato Maggiore 11 rilievo sistematico dei loro territori. La cartografia ufficiale fornisce adunque gli elementi fondamentali alla cartografia privata, ohe si incarica di fornire negli atlanti geografici e nelle carte murali le rappresentazioni geografiche più necessarie non solo arti studiosi, ma anche agli uomini d'affari e agli uomini di Governo. La carta geografica è forse il 6olo prodotto industriale rimasto fuori della legge. Ma essa non è 6olo un prodotto industriale, bensì anche scientifico. Ad essa concorrono principalmente tre gruppi di fattori:' l» a geografo ideatore detta, carta nel tao un- pianto matematico e nel metodo della lavorazione; 2° il cartografo, che ese,j|guisce il disegno e cura il processo di Jnì incisione e df stampa; 3» l'editore che ^ a* U finanziamento dell'opera com ni-lni^, „ „„,„„„!„,,„,(,, tm»d r¬ o tà fo neluaonola il o, omla ono lina si le il da arel a la ma la elela), rotonof. ssi enza in ni ia, co, feaflsai ele mimaraorto, po di elto, oli ta. nto alma re re rta ti, are stme In medim \rnti in ità dirta rodel rò nfini gli on i ra la uce en per el ale da nu e en elun ssi ssino iororta ntiale. ha voraino nel mpi noi nti olo, ne, ta, enzzi olo anmo comeati dei ore ori. unarorlle eorti ffaolo delrontipaleoun- plessa e notevolmente costosa. Trovare la giusta parte che a ciascuno di questi tre gruppi di fattori spetta nel diritto che viene a crearsi intorno ai valore di questo prodotto industriale, può essere l'oggetto di un'interessante ed elegante ricerca da parte del legislatore. Il prof. BertaccbJ ha proposto quindi alcune condizioni alle quali dovrebbe essere soggetto il prodotto cartografico per essere giudicato nel suo veTO valore; e che dovrebbero servire di norma per regolare le eventuali controversie tra autori, costruttori tecnici ed editori di atlanti e di carte geografiche. Il prof. Saccardo, dell'Università di Roma, ha trattato delle piante officinali ed aromatiche nelle nostre Colonie; e il prof. Chiovenda ha riferito sulle piante alimentari nelle stesse Colonie. Il prof. Gino Poli ha parlato delle teorie fisiche moderne. Tutti gli oratori sono stati vivamente apprezzati ed applauditi. * * I congressisti sono poi stati ricevuti a Palazzo Madama alle rticiotto. Nel grande salone convennero oltre al partecipanti al congresso della Società per il progresso della Scipnza, gli Igienisti esteri in visita a Torino. Furono ricevuti dal Prefetto S. E. Magprioni e dal Commissario S. E. Ricci. Fra le altre autorità intervenute prano i magistrati Trabucchi, Procuratore generale della Corto d'Appello, e Pasini, capo della magistratura rì>l Lavoro; il capo dell'Ufficio d'Igiene prof. Anba. il generale Porro, ed altre personalità. Non furono pronunciati discorsi. Il ricevimento ebbe lermlne con l'apposizione delle firme dei presenti su di un album quale ricordo del Congresso. Gli Assicuratori La Società Reale Mutua ha offerto Ieri mattina un signorile ricevimento agli assicuratori convenuti a Torino per 11 primo Congresso nazionale di scienza delle Assicurazioni. Il presidente della Società, prof. comm. Lui gi Collino, coadiuvato dal Consiglio di Amministrazione, ha accolto con cordiale ospitalità le rappresentanze e le autorità cittadine nella sede dell'Istituto in via delle Orfane, 6. Tra le personalità di Torino sono intervenuti al ricevimento il Prefetto S. E. Magglonl, il Commissario al Comune S. E. Ricci, accompagnato dal Segretario generale avv. fiav. e 11 prof. Insolera, direttore dell'Istituto superiore di Scienze economiche e commerciali; tra gli ospiti erano il marchese sen. Fer rero di Cambiano e l'on. Gatti. Del dirigenti della Società Reale erano col Presidente a fare gli onori di casa i signori avv. Vincenzo Giordano, ing. Francesco Gonella, aw. Carrara, il direttore generale ing. Minella, il direi tore amministrativo avv. Borasso, ing. Peyron, l'avv. Larghi, l'ing. Axangio, l'ing. Nuti ecc. II prof. Collino ha rivolto un calo roso saluto alle autorità e al congres sistl, mettendo in rilievo con particolare compiacimento la lieta coincidenza per cui gli assicuratori di tutta Italia convengono a Torino e sono ricevuti alla sede della Società Reale Mutua nell'anno centenario dell'Istituto. L'oratore si è soffermato quindi ad interpretare e ad illustrare l'alto significato e 11 profondo valore del Congresso, 11 quale con le sue proficue discussioni non mancherà di segnare importanti conquiste di ordine spirituale e materiale. Il prof. Collino ha affermato cho l'odierno avvenimento scientifico, costituito dal congresso degli assicuratori, è stato consentito e favorito dalla nuova atmosfera di fiducia creata dalla politica del Duce che stimola e agevola tutte le forme di risparmio e di previdenza; e conchiudendo le sue fervide parole, ha formulato l'augurio che le assicurazioni assumano in tutte le forme e In tutti i campi un incremento adeguato allo sviluppo crescente dello attività del nostro glorioso Paese. Calorosi e unanimi applausi dell'eletta adunanza hanno coronato 11 breve discorso del prof. Collino. , I lavori del Congresso sono stati ripresi nella sede dell'Istituto commerciale, con la discussione di argomenti strettamente tecnici e interessanti il mondo specializzato degli assicuratori- cosi, alla Sezione di matematica attuariale presieduta dal prof. Medolaghl sono state intese e discusse comunicazioni specifiche dei professori Amoroso Bonferoni e Bagni; e alla Sezione di Diritto e Medicina delle Assicurazioni, presieduta dal prof. Ascoli di Roma e dall'aw. Barboni, hanno riferito i professori Marsedla, Romanelli, Spitzer e 11 dott. Viziano, il quale trattò della importanza della professione, dal punto di vista medico, sulla valutazione del rischio vita. Nel pomeriggio è continuata in seduta plenaria la discussione che ero stata sospesa nella riunione precedente con l'approvazione all'unanimità dell'ordine dal giorno dell'avvocato Barboni, sulla relazione del l'avv. Gentile, la quale per la sua complessità assorbì tutta la prima adunanza. Questa relazione nelle sue linee fondamentali è stata approvata dal Congresso, U quale ha auspicato etie l'assicurazione contro la responsabilità civile venga disciplinata dal nuovo Codice di Commercio, e che in special modo l'indennità del terzo danneggiato sia tutelata da uno speciale privilegio sulla somma garantita dall'assicuratore al responsabile. L'avv. Vicinelli. dell'Istituto Nazionale di Assicurazioni ha trattato quindi lo questione riferentesl alla tutela giuridica del diritto del beneficiario nell'assicurazione sulla vita, mettendo dpfshlevtvcnpdnFamnrdctngHCNattvcnClrpgcdssGsdsecItondptsddmdsspDdvrgLltmnnptIdtodcltdtgTpsdddnslpAcgtrizrnin evidenza il miglioramento in ma- teria che il progetto di nuovo Codice di Commercio reca lo confronto del Co- a o o dice vigente. Per una migliore disciplina della materia anche in caso di fallimento dello stipulante, dotte osservazioni sono state fatte dall'aw. Ahate, dall'aw. Gentile e posola dall'aw. Barboni. Questi ha proposto — e il Congresso ha approvato — un voto perchè . nel regolamento legisla tivo dell'assicurazione sulla vita nelle varie sue forme si stabiliscano in ogni caso nonne idonee a garantire ai beneficiari, specialmente ai coniugi e ai prossimi congiunti, ti conseguimento del beneficio ». Sono quindi state intese le relazioni di due magistrati milanesi. Il, dott. Fregall-l ha sostenuto l'opportunità di attribuire, nel nuovo Codice di commercio, all'assicuratore contro i danni un'azione diretta contro il terzo responsabile. Con altra relazione il dott. Fregali 1 ha sostentilo che l'assicurazione contro le disgrazie accidpntall è assicurazione contro ì danni e non sulla vita, contrariamente al prò getto del nuovo Codice di commercio. Hanno interloquito gli avv. Toesca di Castellazzo, Abate, Gentile, Pedrali. No], Orvieto, Sola, il rag Bachi ed altri; e il Congresso ha approvato entrambe le tesi. L'avv. Petrone *ia svolto una relazione sul sistema dei privilegi in rapporto alle assicurazioni contro i danni. Le sue conclusioni 60no 'state parzialmente accolte dal Congresso, il quale, su proposta dell'avv. Abate, ha emesso un particolare voto perchè sia riconosciuto un privilegio speciale ai premi che si pagano a rischio esaurito. Il Congresso è passato quindi al secondo tema ufficiale. l'« Assicurazione dei crediti ». L'argomento è interessante perché riguarda una forma assicurativa che, sotto gli auspici del Governo, comincia ad essere attuata su larga scala. Uno dei relatori. Il dote. Ara, ha citato in una relazione scritta anche la curiosità storica d'un esperimento della assicurazione sui crediti fatto circa cento anni or sono. Il dibattito scientifico si è svolto intorno a queste due tesi: l'assicurazione deve essere stipulata dal commer dante, cui spetterebbe di assicurare i propri creditori contro il suo fallimento, oppure deve il creditore assicurarsi contro l'eventuale insolvenza del debitore? La prima tesi è stata sostenuta dal prof. Porri; la seconda dal dott. Roncagli con interessanti richiami su vari esperimenti storici riguardanti juesto istituto. L'assemblea ha seguito col massimo interesse la discussione, cui hanno partecipato il prof. Insolera e l'avv. Barboni. Il Drof. Insolera si è dichiarato per l'Indirizzo sostenuto dal prof. Porri, rilevando che nello stesso senso si starebbero orientando all'estero Compagnie fondate sull'indirizzo opposto. L'avv. Barboni ha rilevato che, all'infuori di ogni preconcetto di ordine teoriccwl'assicurazione crediti, a somiffllania di ogni altro fenomeno economico, deve foggiarsi sulle condizioni dell'economia peculiari ai vari tempi e luoghi. Ir» attesa di questa naturale sistemazione, è bene osservare i risultati dell'esperimenco in corso in Italia, fondato sull'assicurazione fatta dal creditore sull'insolvenza del debitore. Il presidente prof. Amoroso ha osservato che il Congresso non ha voti da prendere: solo l'esperienza indicherà la superiorità dell'uno o dell'altro metodo. Le discussioni degli assicuratori continueranno oggi nel pomeriggio. Il presidente dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni, on. Salvatore Gatti, ha visitato ieri nel tardo pomeriggio la sede dell'Agenzia generale di Torino. Egli è stato ricevuto dai rappresentanti del consiglio di amministrazione, prof. Luigi Amoroso e grand'uff. Enrico Scodnik, amministratore delegato delle Assicurazioni d'Italia, dai vice-direttori generali comm. Vicinelli ed ing. Ambron, dagli ispettori superiori gr. uff. Vitari, gr. uff. Colombo e comm. Autori Marazzani, dai più alti funzionari dell'istituto e delle Assicurazioni d'Italia, fra i quali il comm. Plvato e l'avv. Gabardini, dagli agenti generali del Piemonte e da tutto 11 personale di amministrazione di produzione delle Provincie di Torino e di Aosta. 11 reggente dell'Agenzia generale, comm. dott. Tullio Rubini, gli ha rivolto brevi parole di fervido saluto, accennando ai risultati ottenuti nel corrente anno. L'on. Gatti, rilevando l'efficienza dell'organizzazione torinese, ha esaltato l'opera aspra difficile e misconosciuta del produttore che merita di essere valorizzato e di avere le cure affettuose degli organizzatori. Egli ha ricordato la maggiore attenzione con la quale il pubblico ormai segue l'attività dell'Isti tufo, e constatando i magnine! risii] tati da esso raggiunti, sia nella produzione che nella attuazione degli scopi nazionali e sociali per i quali e sta iìo creato, ha tratteggialo a grandi linee il suo programma di lavoro nello Stato coiporativo italiano. i Possiamo guardare — egli ha det to — l'avvenire con serenità. Bisogna penetrare nelle scuole, ed abbiamo cominciato a farlo: bisogna penetrare nelle organizzazioni giovanili, nei Balilla ; bisogna penetrare in tutte quelle organizzazioni del Regime che costituiscono lo sviluppo dell'Italia nuova, operante. Bisogna fare dell'auto di previdenza non piti un atto iso lato, ma ottenere che l'idea della previdenza si trasformi e costituisca il legame morale dell'individuo alla fa miglia, (lolla famiglia ni gruppi so ciati e di questi alla Nazione. Soltanto cosi l'idea della previdenza entrerà nella vita degli uomini e potrà costituire veramente un alto fattore di civiltà >. L'on. Gatti è stato vivamente applaudito dalla folla degli assicuratori *** A complemento del resoconto della seduta inaugurale del Congresso, dobbiamo aggiungere — per riparare ad una involontaria dimenticanza — che segretario infaticabile dell'importante CVBCPSPSLNTRICIVBCNnCCCCCBFIRLACLLCACIIL1CLRTSVAlMEMFFMBFIMDSSBESMTD.RGSEAFIIREBAASpGEPGM- Congresso è stato l'ingegnere Mario e Minella, direttore generale della Soo-lcletà Reale Mutua Assicurazioni.