Impiegabile esplosione a Milano presso l'Opera «Ferrari»

Impiegabile esplosione a Milano presso l'Opera «Ferrari» Impiegabile esplosione a Milano presso l'Opera «Ferrari» Un foro nel muro - Qualche calcinaccio - Nessun ferito - Un arresto Milano, 21' sera. Un singolare atto criminoso, che ha messo a rumore tutto un quartiere, e del quale per ora — nota il Corrici e della Sera — non si riesce a comprendere lo scopo, è stato compiuto stanotte contro la Cardinal Ferrari e precisamente In quella parte del vasto recinto costituita da vecchi muri e vecchie costruzioni, che è prospiciente la via Santa Sofia, lungo il Naviglio. Erano da poco suonate le quattro, quando gli inquilini delle case circostanti sono stati svegliati di soprassalto da una esplosione di forte intensità.-Un vivo panico si è diffuso, perchè taluno sentenziò subito che si doveva trattare di ima bomba, ed In breve fu tutto un affacciarsi di gente sonnacchiosa alle finestre, mentre altra gente, vestitasi in fretta, scendeva in strada a rendersi conto dell'avvenuto. Gli accorsi constatarono subito gli effetti dell'esplosione In un piccolo cumulo di macerie -formatosi presso 1 vecchio muro di cinta della Cardinal Ferrari, che corre appunto lungo la la Santa Sofia. Il muro presentava un largo foro annerito, prodotto dalla iolenza dell'esplosivo, e che lasciava scorgere la dlsiesa degli stabilimenti dei viali dell'Opera. Il primo ad essere ridestato e ad accorrere sul posto è stato, naturalmente, uno del custodi dell'Opera, Edoardo AsnagHii fu Giuseppe, di 49 anni, che dorme nella casetta che porta il numero 5 della via Santa Sofia, che serve da portineria a questo lato del grande stabilimento. Egli si è prima affacciato alla finestra ed ha avuto il tempo di notare un individuo barcollante, che procedeva verso il ponte, appoggiandosi al muro, lamentandosi e Invocando aluto. Chiestogli che cosa fosse accaduto, l'Individuo, con la voce tremante, rispose: — Sono ferito: mi hanno sparato addosso un colpo di rivoltella, o mi hanno tirato una bomba. Il custode usci fuori e potè subito constatare che quest'uomo non era affatto ferito, ma soltanto terrorizzato e intontito dall'esplosione. Continuando allora le sue Investigazioni, mentre non notava alcunché di anormale nel primo cortiletto dell'edificio, portatosi in un cortile contìguo, dove si sta costruendo un garage, vide che 6Ul muro di cinta che dà sulla strada, appariva un largo foro. Allora egli dava l'allarme e provvede- !va ad avvertire le Autorità e 1 dirigenti dell'Opera. Mentre una piccola folla sostava commentando e Imprecando agli igno- ti criminali e si chiedeva sbigottita : quale potesse essere il loro fine dac-jche per penetrare entro il recinto del-1 l'Opera non avevano certo bisogno di rompere o forare 11 muretto, giungevano alcuni vigili notturni e procedevano all'arresto dell'individuo già interrogato dal custode Asnaghl. Anche uno dì essi che percorreva la zona In bicicletta, accorso subito ■ dopo l'esplosione, aveva notato un uomo procedere tentennante e circospetto. Questo individuo è stato pertanto trasporato subito In Questura. Ivi egli fu identificato per il facchino del Verziere, Oreste Filippini di 37 anni, abitante in via Campo Lodiglano 9. Egli negò assolutamente qualsiasi partecipazione al fatto delittuoso. L'esplosione non risulta che abbia fatto vittime; ha fatto soltanto una strage di vetri nelle case vicine perchè, come si è detto, lo spostamento d'aria è stato fortissimo. Le indagini eseguite più tardi hanno fatto scoprire tra 1 calcinacci alcuni pezzetti di alluminio e una piccola capsula: 1 resti della bomba. Anche il direttore dell'Opera ha affermato alle autorità di non sapersi render conto degli scopi degli attentatori. Il fatto che essi hanno provocato l'esplosione di un vecchio muro cadente denoterebbe che si tratta di una . dimostrazione intimidatoria. Per procedere agli atti istruttori e ai rilievi legali, nel pomeriggio si sono recati a fare un sopraluogo In via Santa Sofia 11 giudice Istruttore avv. Tribuzio, accompagnato dal suo cancelliere, il colonnello Grosso della Divisione di artiglieria, ed un fotografo addetto alla Questura centrale. La posizione dell'Oreste Flippini, non è stata ancora chiarita, ed egli è sempre trattenuto. La polizia intanto ha proceduto al fermo di altre persone so spetta.

Persone citate: Edoardo Asnaghii, Grosso, Oreste Filippini, Tribuzio

Luoghi citati: Milano, Santa Sofia