La Germania abbandona l'intransigenza

La Germania abbandona l'intransigenza La Germania abbandona l'intransigenza Berlino, li notte. Nei circoli politici, la sensazione che a Ginevra qualche cosa si potrà raggiungere, come diniosira ,i! perdurare delle trattative e la prolungata permanenza colà del Cancelliere, va lentamente guadagnando gli animi e diradando la nebbia fitta della sfiducia degli scorsi giorni. Si annunzia che domani alle ore 11 si riunii rà un Consiglilo di Gabinetto per esaminare la situazione formatasi a Ginevra e deliberare su di essa- 11 Consiglio si riunisce naturalmente in contatto colla delegazione e col Cancelliere, per confortare i poteri di questi circa i fatti nuovi emersi nelle ultime giornate. Muller replica a Vestarp Ma desta nalturalmente commenti di sorpresa il fatto che il Cancelliere non abbia creduto necessario interrompere momentaneamente, come pure ha fatto il suo collega francese Briaiid, la permanenza a Ginevra per venire a riferirò al Gabtnetlto e deliberare insieme e ciO tanto più che dal Consiglio dei Ministri sarà assente anche il ministiro degli Esteri, Slresetmann, che si trattitene sempre, a Baden Badali. Questa strana situazione viene notata da non pochi giornali, ì quali rilevano che trattandosi di questioni che dovranno impegnare il Paese per anni sarebbe stato assai opportuno che da Cancelliere In persona fosse stato presente a questo Consiglio di Gabinetto. Era stato, nel primo momento, annunziato che sarebbe stato per lo mono inviato da Ginevra a Berlino fl segretario di Stato Punder, che avrebbe fatto un'ampia relazione sullo svolgimento delle vicende ginevri ne. Ma neanche di quest'invio si è sentito il bisogno. 11 conte Westarp. capo del partito dei tedesco-nazionali, aveva fatto un passo presso la presidenza della Coni missione degli Esteri per chiedere la convocazione di questa colla presenza del Cancelliere Muller, di cui esplicitamente domandava il momentaneo ritorno a Berlino. Ora, durante la riunione di oggi, al partito tedesconazionale è stata comunicata la risposta del Cancelliere Muller a questo ■invito, risposta nella quale il Can celliere comunica che già prima che gli fosse rivolto l'invito aveva fissato per domenica prossima la conferenza coi rappresentanti delle sei potenze e che, non essendo possibile, nell'inte resse delia stessa Germania, rimandare questa conferenza, egli non poteva partire. Muller aggiunge però per tranquillizzare gli animi, che la delegazione tedesca non eccederà, la sua competenza e non oltrepasserà i suoi poteri ; e promette infine il suo ritorno per martedì. In conclusione, 11 Consiglio dei Ministri avverrà senza il Cancelliere e senza stresemann. e sarà presieduto dal generale Groener, ministro della Reicbswhr, li quale ha per protocollo le funzioni di vice-Cainoell«tp. Ma anche questo non è certo, perchè Groener fi fuori di Berlino e — se non arriva In tempo — la presidenza sarà tenuta dal ministro Curtius, dell'Economia, che è il più anziano di carica tra i ministri, l'na comunicasi one ufficiale sulla materia precisa su cni il Consiglio fi chiamato a deliberare non esiste. E' dato però sapere che si tratta di confortare o pieno di nuove direttive la delegazione tedesca sulle nuove proposte che sono emerse dalla discussione ginevrina- La forinola di Ginevra La formula che a Ginevra pare trovata od abbozzata 6 quella del parallelismo delle due questioni : sgombro e riparazioni, formula che dovrebbe sostituire quella francese della connessione e dell'interdipendenza dei due problemi suddetti, avvicinandosi cosi al punto di vista tedesco. Le cose funzionerebbero nel seguente modo: la Germania dovrebbe consentire, per ottenere lo sgombro, olla formazione di due Commissioni delle potenze ex alleate (Francia, Inghilterra. Belgio ed Italia) ; una Commissione detta di constatazioni (un eufemismo per controllo) che dovrebbe iungerp da osservatrice nei territori sgombrati, e una Commissione di esperti che dovrebbe elaborare 1 piani per la questione delle riparazioni!. Appena acconsentito a queaie due Commissioni, la Germania otterrebbe subito lo sgombro della seconda zona. Ouanto a quello della terza zona, cioè lo sgombro completo, esso avverrebbe quando la c a seconda Commissione, cioè, quella degli espelli finanzieri, avesse trovano la definitiva soluzione del problema delle riparazioni. Su queste proposte, i giornali di sinistra, senza pronunziarsi definitivamente in merito, dimostrano una relativa soddisfazione per il solo fatto che esse indicano che si discute e che c'è sempre campo a discutere. Pur senza dichiarare accettabili queste proposte, la stampa di sinistra fa quanto può per farle passare il più possibile inosservate e decentemente vestite tra la pubblica opinione tedesca agitata dalle proteste e dalle polemiche di questi ultimi giorni. Capisce in sostanza, la stampa di sinistra, che si tratta di pillole piuttosto amare, e fa quello clic può per indorarle e addolcirle. Chiama « constatazione » il controllo, e spiega che si tratterebbe di una Commissione puramente civile, che avrebbe, il compito di dirimere gli incidenti clie si veri Beassero I 11 Berlincr Tageblatt, malgrado si tratti di un organo democràtico, fa due riserve: cioè che la Commissione di constatazione o di controllo che sia non deve essere intesa come pernia nenie, ma al più deve durare sino al termine della scadenza normale delia occupazione secondo il trattato di Versailles; e l'altra che in ogni modo la Germania dovrebbe ottenere che lo sgombro totale avvenga prima che le due Commissioni entrino in funzione. Ma, come si vede, questo sarebbe un rifiuto-della questione principale che è quella della soluzione della questione delle riparazioni prima dello sgombro della terza zona, cioè dello sgorn bro totale. La Vossische Zeitung, inve ce. non fa questione di riserve. 11 l'orvarrts si tiene al largo e si esprime enigmaticamente, dicendo che la Germania potrebbe soltanto accettare una soluzione che si mantenesse entro i limiti delle conversazioni del 10?6. c che si accordasse collo spirito di Lo carno. Proteste nazionaliste La stampa di destra, invece, grida l'allarme. La Deutsche Zeitung comincia col rimproverare al Cancelliere di aver già ceduto i suoi poteri soltanto prendendo in considerazione, queste proposte e sottoponendole al Consiglio dei Ministri. Egli doveva rifiutarle a priori. Il giornale giudica che tali proposte costituiscono una piena vittoria del punao di vista francese. Briand — dico — ha potuto certamente senz'altro riferire ai Consiglio dei ministri e Rambouillet ohe la delegazione tedesca ha ceduto ed accop- sente a comperare i propri diritti ae «insiti con nuove larghe concessioni, ciò che significa che la politica francese dei pegni ha avuto il pieno sopravvento sopra, i « politici » della conciliazione tedesca. La Deutsche Tages Zeitung dice che ora prevedibile che i francesi avrebbero fatto valere lo sgombro della seconda zona per ottenere nuove concessioni dalla delegazione tedesca per ouanto riguarda lo sgombro della terza, c A Parigi si calcola sulla necessità in cui si trovano la delegazione tedesca ed il Governo di sinistra di ottenere assolutamente un successo qualsiafti-ehe eviti la rottura delle trattative. V» qui si tratta noti"ili ottenere lo agomfero deltìft seconda zona che e ormai use cosa *supmaticamento irciminente/h» appunto lo sgombro totale ».~Ed iTHriornale conclude che nessun Governo\tedesco ypotrebbe prestarsi alla mostruosità di) un tale compromesso, dopo aWe tante volte assicurato che non si sarebbe, piegato a pagare lo sgombro. Lo stesso dice la Boerseh Zeitung: « Per la Germania non vi può, essere che un solo punto di vista: che la sovranità tedesca sulla terra tedesca, corrispondentemente al diritto deve essere ricostituita al più presto senza riserve e senza condizioni ». Ma 11 gioì naie teme che la condotta della dele gazione tedesca sia tale da dare all'avversaria l'impressione dell'abbandono dell'intransigenza su tale punto, che era 11 fondamentale. Ne è segno 11 fatto ohe Sauverwein. nel Maiin può annunziare che la Francia ha ottenuto un pieno successo, quello cioè che la Germania ha desistito dal suo punto di vista dell'intransigenza circa lo sgombro senza condizioni. c. p

Persone citate: Baden Badali, Briand, Curtius, Muller