I CONGRESSI

I CONGRESSI I CONGRESSI Ile Scienze Una riunione sotto Carlo Alberto 'Torino accoglierà fra pochi {riorni gii studiosi Italiani che la Società per lì Progresso delle Scienze ha qui convocato per la XVII annuale riunione; a questo Congresso di dotti nell'anno delle Celebrazioni centenarie e decennali, richiama alla mente memorie di tempi passaitó, e ci fa indugiare nel ricordo di un altro Congresso, esso pure di scienziati, che si tenne fra noi nell'anno 1840, 60tto il patrocinio di Re Carlo Alberto. • SI può dire che le iniziative della attuale « Società », costituita in Ente morale nel 1908, si riattacchino direttamente a quelle riunioni che gli italiani avevano organizzato nel decennio che precedette il 1848, periodo denso -di sviluppi di pensiero e di appassionata preparazione di animi. Nel glande quadro della vigilia italica delWJttocento, questi Congressi di scienriati rappresentano un elemento di non trascuraibile importanza; e se Quello di Pisa del 1839 segnò l'inizio della tradizione continuatasi poi fino al 1847 e ripresa sessantanni dopo, «niello di Torino del 1840 diede alle riunioni il segno della loro import ansa veramente nazionale. h'McS di questi Congressi era sorta da ^eJ-ÈU meraviglioso cenacolo che si adunava presso il Vieusseux, e vantava uomini quali il Mayer, il Capponi, il Lambruschinl, il Thouar, il Rodolfi, e, in genere, i più eletti spiriti Italici del tempo; non possiamo dunque pensare che il desiderio del progresso delle scienze fosse in loro più ardente ohe non quello della rinascita nazionale. E mentre Giusti e Brofieno giocondamente scherzavano su queste accolte di dotti, Giuseppe Mazzini ne Vedeva invece giustamente il valore nella fusione che esse venivano attuando delle migliori intelligenze e delle più grandi anime italiche. 'Di tale stato di fatto ben mostravano pure di accorgersi i Governi di allora, e principalmente 1 tirannelli ligi all'Austria, che spiavano 1 movimenti dal dotti e le loro parole, sperando di penetrarne le segrete intenzioni; notava infatti Radestky che ned loro disborsi ouegli studiosi apparivan, troppo moderati per esser sinceri, e giudicava che si taccogliessero per conoscersi personalmente e sapere di chi potersi fidare; l'Austria in genere riguardava le riunioni come movimenti massonici, qualche ambasciatore osservava che le adunate avevano scopo segreto, ben lontano dalle mire scientiflohe; infine il conte Solaro della Margherita, sempre pauroso di moti e'di rivolte, pensava che i dotti venissero in quei loro Congressi preparando addirittura la rivoluzione. Al Congresso di Torino non mancarono tuttavia adesioni di uomini di grónde valore, e fra i 573 convenuti ricordiamo il Masi, il Ridolfl, il Cantù, Il-Ricotti, il Peyron, il Manno, il Bertolotti, lo Sclopte, i Lamarmora, il Boncòmpagni. il Plana, il Balbo, 11 Moris, il'tGera,, il..Pareto, e altri valentissimi mentre la Corte torinese appariva circondata dai D'Azeglio, dai Promis, dai P-etiitéi di Roreto, dagli Alfieri, dai Gejeani-Napione ; meraviglioso elenco di personaggi che hanno tutti e non solo per il Piemonte, storica importanza. •Re Carlo Alberto aveva fatto disporrer ogni cosa per facilitare la venuta degli' ospiti studiosi, attenendosi tuttavia a-quelle norme che lo dovevano garantire da eventuali recriminazioni e rappresaglie d'oltre Ticino; cosi aveva' preteso il passaporto per ciascuno degli intervenuti, e non aveva ammesso, coloro che — quali il Fabrizi di Modena, amico di Ciro Menotti, il Regnali della Università di Pisa, il Mayer stesso — eram già colpiti da condanne polìtiche, e comunque male segnalati-dalia polizia, la quale esercitava con esagerata oculatezza il suo dovere mercè il lavoro di spie già specializzate in questo genere. Cosi Carlo Alberto non concedette l'esen zione dalla dogana — e questo più per ragioni politiche che per scopi puramente fiscali- — ; fece tuttavia racco mandare agli impiegati di mostrarsi molto gentili verso i Congressisti, stabili la pubblicazione degli Atti a spese pubbliche, volle coniata una medaglia eoe ricordasse l'avvenimento i dispose anche affinchè il servizio de gli alberghi fosse tale da soddisfare le esigenze dei Congressisti -Per-ii Re il Congresso doveva avere scopo puramente scientifico: c non Altro, che non permetterei » ; e le ac coglienze da farsi agli ospiti dovevano- esere gentili : « non adulatrici, che 10 non adulo nessuna.*; ma anche per-lui, che pochi anni dopo doveva gettare il proprio paese nella guerra «contro l'Austria, quel Congresso avrà avuto uno scopo ohe trascendeva il loro interessa scientifico: la scienza aveva. bisogno d'una Patria per germogliare; e forse alcuni dei convenuti S ^Torino, di quelli che, come il Fornaoiarà, sentivano tutto l'onore che 11 Re aveva fatto ai dotti, alcuni di quelli- scesero dalle loro cattedre per guidare gli studenti dietro il vessillo dal--Re Sabaudo, e rigarono del loro eroico sangue le terre di Curtatone e di'.Montanara. La «Gazzetta Piemontese » del tempo illustrò ampiamente il Congresso, dedicandogli «molte delle sue piccole e 'dense paginette » ; già il 5 maggio 1$40 pubblicava un comunicato firmato - dal Conte Alessandro di Saluzzo, Presidente del Comitato Ordinatore, Con il quale invitava a partecipare al li .'Congresso che si sarebbe tenuto dal 15 al 30 settembre « gli italiani ascritti alle principali accademie n società istituite per l'avanzamento delle teienze naturali, i professori delle scienze fisiche e matematiche, i direi tori- degli alti studi o di stabilimenti scientifici, gli ingegneri civili delle miniere e gli ufficiali del Corpi delle armi dotte ». A cominciare poi dal giorno 11 settembre la stessa Gazzetta dava l'elenco degli ammessi al Con grosso, indicando per ciascuno la materia professata e il luogo di provenienza; e giornalmente rendeva conto dell'operosità dei Congressisti Apprendiamo cosi che il 15 settem lui-gli scienziati si riunirono per la prima volta, assistettero alla Messa soktrnne, celebrata nella chiesa di San Filippo e di poi si recarono all'Uni voacdmnPApSdvlmmccpsevacnspdSsadelacèrsszzgsPPlpieseicls1ssCspszcssAMvérMtà, ove diedero inizio ai loro la- -ori; abbiamo notizia delle varie im- jrtanti relazioni presentate alle sei trioni' «He telali il Congresso fu di- i e e n e e a a à a i e e viso; assistiamo quasi alle belle feste organizzate in onore dei Congressisti all'Accademia Filarmonica e alla gita compiuta a Rivoli; leggiamo gli atti del Congresso del 1839 e quasi riviviamo « la commozione e la gioia della numerosissima assemblea quando il Presidente Generale {l'Ecc.mo Conte Alessandro Saluzzo di Monesiglio apparve nell'aula fregialo pur allora da S. II. delle insegne del Supremo Ordine della SS. Nunziata. La Riunione vide in quel magnanimo atto del Re la più delicata, la più solenne testimonianza d'onore e di patrocinio che mai le potesse venire ». La « Gazzetta Piemontese • pubblica ancora la relazione generale di chiusura, nella quale si rende interprete della gratitudine dei Congressisti per l'alta aprovazione del Sovrano, e per le squisite accoglienze loro rivolte dalla popolazione e dalla civica amministrazione, la quale aveva anche distribuito l'operetta « Descrizione di Torino » fatta appositamente scrivere dal sig. Bertolotti. Cosi Torino compiva allora il proprio dovere di ospite: e in onta delle difficoltà mosse dalle polizie dei vari Stati italici, apriva la sua anima agli scienziati di tutta la penisola; oggi ancora, con uguale senso di fraterna devozione accoglie gli studiosi italici e sente il desiderio di dar loro tutte le possibilità per soddisfare alla viva ansia di giovare ancora alla Nazione. che oggi, come cento anni fa, l'Italia è pervasa da un intenso desiderio di raggiungere mete sempre più elevate sempre più degne del suo superbo passato. LEOPOLDO POGLIANI Questo XVII Congresso degli scieu ziati ohe si svolgerà come annunziammo dal 15 al 22 c. m„ sarà inaugurato con una solenne cerimonia che sa terrà sabato prossimo, alle 10,30 a Palazzo Madama, durante la quale il Presidente della Società, il prof. Filippo Bottazzl dell'Università di Napoli, illustre fisiologo, dirà il discorso inaugurale. Il Congresso, in via di esperimento, ha abbandonato per que sfanno la solita divisione in Classi e in Sezioni: fanno capo alla Società, il Comitato talassografico e quello glaciologia, quello scientifico tecnico per lo sviluppo e l'incremento dell'industria italiana, l'Istituto di Studi per 1 Alto Adige è l'Istituto di Studi legislativi. Durante le sedute del Congres so verrà conferita a S. E. il Generale Carlo Porro la laurea « honoris cau sa • in scienze geografiche e naturali I sordomuti n convegno dei sordomuti (o, come più razionalmente ora usa dirsi, dei sordoparlanti) si è chiuso con la rela zione e la discussione delle tre tesi che già abbiamo illustrate. Relatori sono stati dei sordomuti, e cioè Giuseppe Granaglia di Torino, Vincenzo Ali di Milano e Giovanni De Carlis di Milano. L'ordine del giorno votato ri chiede : « 1.) assicurare agli operai sordomuti la possibilità di perfezionare e completare debitamente la propria reale abilità; 2.) rilasciare ai sordoparlanti riconosciuti abili, autorizzazioni e patenti legali che, dissipando ogni preconcetto li dichiarino almeno nell'esercizio di determinati lavori pari ai normali nei diritti d'impiego di retribuzione e di assicurazione; S.' fare pressioni presso gli industriali perché non sacrifichino il sordopar lante all'udente a parità di rendimen to, ma lo accettino se non per senti mento umanitario almeno in ossequio allo spirito delle nuove leggi fasciste» Si è poi riunito il consiglio dell'U nione Sordomuti Italiani, e a presi dente venne rieletto il comm. prof Vanni di Venezia. E' stata compiuta, una visita alli Colonia agricola dei sordomuti a Feletto Torinese. Sul campo del Torino si è pure svolta una partita di calcio fra sordomuti torinesi e genovesi, che vinsero brillantemente. Inutile dire che anche l'Esposizione al Valentino è stata visitata. I tecnici della costruzione Sotto la presidenza del prof. Guidi, alla presenza delle autorità, si è ieri inaugurata la l.a riunione dell'Associazione italiana sui materiali da costruzione. All'inizio della seduta il presidente dà un rapido cenno della attività svolta dalla Associazione negli ultimi due anni e traccia il program ga"ntadgl7linbpsQ1rpsslallcolpccdoondCmnaoiaivL2sgnsprctSssctovhnpavsvsCgesama dei lavori del congresso. Hanno.quindi parole di viva lode per l'Asso- ciazione e di omaggio all'illustre suo1presidente, il comm. Rampazzi, il gr uff. Ehrenfreund, 11 colonn. Rebbeno, il prof. Garelli e l'ing. Balduzzi. Infine il prof. Colonnetti, traendo motivo dalle precedenti espressioni di omaggio, ha parole di viva e commossa ammirazione per l'illustre maestro. L'oratore si duole che per i limiti di età il prof. Guidi, cosi caro ad ogni ingegnere italiano, debba abbandonare l'insegnamento, ed accenna come in omaggio allo stesso sia in costruzione un apparecchio col quale si potranno eseguire importantissime esperienze sul comportamento delle dighe. L'apicoltura Sono continuati i lavori del congresso dell'apicoltura, sotto la presidenza del dott. conte Zappi, che saluta 1 congressisti. Il sig. Enrico Puma di Bologna svolge la sua relazione « sul l'allevamento artificiale delle regine », seguita da discussione. Il sig. Barthelemv espone la sua relazione che si connette alla precedente, e quindi il prof. Montagano, il presidente e il prof. Perroncito fanno osservazioni sull'ape ligustica. L'Associazione d'Aerotecnica Dal 17 al 22 corrente si svolgerà il congresso dell'Associazione italiana di Aerotecnica. La seduta inaugurale avrà luogo nell'aula della Scuola di Ingegneria al Valentino lunedi alle ore 9,30. Parleranno o presenteranno memorie P. Agostino Gemelli, l'ing. Giulio Magaldi, l'ing. Giuseppe Gabrielli, il dott. Marno Bossolasco, l'ing. Giuseppe Porzio, il prof. R. Giacomelli, l'ing. Paolo Straneo, l'ing. C. Tapinassi, l'ing. Cario Ferrari, l'ing. Luigi Stipa, il cap. Dino Memmo, il prof. Panetti e molti altri. I congressisti visiteranno poi la « Fiat •, l'Aeronautica d'Italia, l'Aero Club, l'AeroCentro «Gino T.isa», l'Esposizione.