Il trionfo romano di Ferrarin

Il trionfo romano di Ferrarin Il trionfo romano di Ferrarin I ministri i generali le autorità del Partito lo ricevono alla stazioneTruppe di tutte le armi gli rendono onore == Un'immensa folla lo accompagna all'albergo in un'ondata di entusiasmo così travolgente, che Balbo dice: - meno pericoloso il volo in pieno oceano... », La medaglia d'oro e - Roma, 11 notte. I viaggiatori dell'affollatissimo diretto di Bologna, che arriva a Roma alle 19, hanno trovato stasera la stazione Termini In un apparato assolutamente inconsueto. Non treni sui binari, nè via vai dei viaggiatori in arrivo e in .partenza, nè frotte di ferrovieri affaccendati, nè di facchini accorrenti. La vastissima area sotto la tettoia era sgombra e silenziosa. Lo Spazio dei binari ovunque cosparso di sabbia gialla. Sui marciapiedi sostavano in posizione di attenti carabinieri in alta tenuta e lungo tutte le pareti dell'atrio vastisdmo grosse piante di lauro si alternavano a festoni e bandiere tricolori. Sul lato sinistro della stazione, tutto intorno alla saletta reale, sopra un gran tappeto èra un gruppo di ufficiali in alta uniforme e di autorità in abito da cerimonia, tra cui spiccavano e spesseggiavano le candide uniformi estive degli ufficiali ddl'Aeronautica. Accanto a loro un plotone di allievi della Accademia Aeronautica, anch'essi in alta tenuta e con bandiere, e la banda della Regia Aeronautica. Ministri e Generali Tra le autorità e gli ufficiali d notavano: L'on. Balbo, Sottosegretario all'Aeronautica, (che aveva presso di sè il comandante .Alberto Del Preie, cugino dello sfortunato compagno di Ferrarin), 1 ministri Mosconi, Martelli, Ciano e Ciurlati; i sottosegretari Bianchi, Bolzon, Casalini, Pennavaria, Cao, Ldtch; l'on. Turati, Segretario del Partito, l'on. Starace, vice segretario; il gr. uff. Arnaldo Mussolini, il sen. Pietro Baccelli, il principe Spada Potenziati!, il conte Paolo D'Ancora, i generali Bazan, Nobili, Serra, Ayroldi di Robbiate, Ferrari, Asinari, Crocco, Ragioni. Bivona, Capuzzo, Cattaneo, Tarditi, Bodo, Agostini, De Pinedo, Lombard, Opizzi; il prefetto Garzaroli l'on. Acerbo, l'on. Leonardi, Il segretario federale dell'Urbe con il vice-segretario Ceccarelli, e 11 Direttorio al completo; l'on. Landò Ferretti, Capo dell'Ufficio Stamtpa della Presidenza del Consiglio, l'on. Bastlanini, ministro plenipotenziario a Lisbona, l'on. Lantini, il comandante Maddalena, la medaglia d'oro De Cesarls, tutti gli addetti militari delle .'Ambasciate e delle Legazioni estere (tra 1 quali, nella divisa di ufficiale sovietico, l'addetto militare dell'ambasciata russa, generale Sllln), il conte Perotti, direttore dell'ufficio di Roma della Fiat, il presidente del Tribunale Speciale, gen. Cnistini. il presidente della Commisdone reale della provincia di Vicenza, il colonnello Nodari in rappresentanza dei Fasci del Brasile, il comm. Censi, console a Rio de Janeiro, che accompagnò Ferranin nel suo doloroso ritomo in Patria con la salma di Carlo Del Prete. Non appena il treno si è fermato sotto la tdtoia, la banda dell'Aeronautica fla intonato la Marcia Reale e il gruppo delle autorità si è mosso verso il quinto vagone, da un finestrino del quale era apparsa la figura sorridente di un ufficiale aeronautico dal viso abbronzato, che salutava militarmente. U berretto recava già i segni della nuovissima promozione e sul petto scintillava la medaglia d'oro. Un attimo dopo, il maggiore Ferrarin apriva lo sportello e scendeva agile e disinvolto, dirigendosi verso S. E. Balbo che lo abbracciava e baciava affettuosamente. Poi stringeva una per una le molte, mani che si protendevano verso di lui, rispondendo con sorrisi alle parole di compiacimento e di lode che gli venivano rivolte. Tatto l'Esercito presente Fin qui la manifestazione era stata contenuta in una linea di grande sobrietà, dovuta al fatto che nell'interno della stazione d trovavano soltanto le autorità: strette di mano, congratulazioni, qualche, al'ilà, evviva di Viaggiatori - che avevano assistito al¬ lqssctabrPevcnbnggfqttDgnrvsdgdpdmvcpPsPmntndsiepnr i a rni l¬ l'Incontro dal finestrini dd treni. Ma quando Ferrarin, che aveva alla sua sinistra il generale Balbo, percorsa la saletta reale, è uscito sul vialone Principe di Piemonte, la scena è cambiata di cdpo. Di fronte dl'ingresso Imbandierato ed illuminato della saletta reale era schierata la truppa, che Presentava le armi. Tutto l'Esercito era rappresentato; l'Aeronàutica aveva la sua banda, che suonava, la Marcia Reale, ed un battaglione, al coniando del colonnello Aimone con bandiera. Seguivano plotoni di marinai, di carabinieri in alta tenuta, di granatieri, di bersaglieri, di cavalleggeri, di artiglieri, di militi fascisti, di fanti di linea. Chiudevano il vasto quadrato un plotone del genio, un plotone della Guardia di finanza, un plotone di avanguardie giovanili fasciste. Dietro il vasto quadrato la sdva dd gagliardetti, ddle bandiere delle innumeri sodetà intervenute con le loro rappresentanze ufficiali: del Dopolavoro dell'Urbe, dell'Ente provinciale sportivo, del Reale Automobil Club d'Italia, dell'Aero Club di Roma, degli enti aeronautici della Capitale, degli aeroporti di Centocelle, di Ciamplno di Monte Celio e del Littorio e del Combattenti romani. E poi l'immensa macchia nera della folla, convenuta da ogni angolo dell'Urbe, folla che gremiva 1 marciapiedi. Invadeva il porticato, traboccava nella vastissima Piazza dei 500 e si stendeva senza sosta fino a piazza dell'Esedra ed a Piazza San Bernardo, ansiosa e fremente, ancora piena di entusiasmo, nonostante la lunga attesa. I palazzi tutto intorno alla vastissima area erano tutti sfavillanti di luce, adorni di drappi colmi di gente alle finestre sul balconi e sulle terrazze. Folla in delirio Quando Ferrarin è apparso sotto la pensilina della saletta reale, un applauso fragoroso è scoppiato. • Da tutti i lati urla confuse di « Evviva Ferrarin 1 Evviva il transvolatore dell'Oceano! » salivano al ctelo. Ferrarin ha assistito con evidènte commozione al disfrenarsi di questa ondata di entusiasmo ed ha salutato più volte militarmente. Poi, sempre accompagnato dall'on. Balbo e seguito dagli altri ufficiali superiori, ha passato in rivista il quadrato delle truppe. Il movimento della folla dietro i cordoni, indicava chiaramente il tentativo di seguire Ferrarin e Balbo nella marcia. E' stato un vero miracolo che la cintura grigio-verde, stesa intorno alle autorità, abbia resistito a tanta pressione. All'estremità dd giro, di fronte al consudo passaggio per i viaggiatori in arrivo sostavano delle automobili; in una è salito Ferrarin con Balbo, nelle altre hanno preso posto gli alti ufficiali della Aeronautica e il fratello del festeggiato, avv. Ferrarin, che, insieme col dottor Rocca della Fiat ed al colonnello Litto, aveva accompagnato il traiisvolatore dell'oceano nd viaggio da Vicenza a Roma. Quando però la maediina di Ferrarin, che era la prima, è uscita dal quadrato delle truppe, è accaduto il prevedibile. La folla acclamante si è gettata su di essa con impeto, agitando le braccia, plaudendo, gridando i suol alala e i suoi evviva. L'entusiasmo aveva assunto tale tono che lo stesso on. Balbo non nascose la preoccupazione che l'impeto della cittadinanza romana potesse riuscire al comandante Ferrarin più pericoloso del volo in pieno oceano e incoraggiò anche con l'esempio l pochi carabi nieri, che erano riusciti a metterà tra la macchina e la folla, perchè riuscissero ad arginare quell'assalto frenetico, r-olo Ferrarin, in piedi bulla vrdaludslgcrppptnsCriesspfsmdlgztfbmectdritstcstgvnnlDcaaDletPFloslPneb l l è i ue a tal o ò i a a vettura, mostrava di condderare 11 pe- ■ ricolo della sua situazione con l'aria ddl'uomo che ha visto e passato ben altro, e continuava a sorridere, : a salutare senza modificare l'espresstona del viso, anche quando Qualcuno, Basendo arrivato a toccarlo, pareva.voler strappargli il braccio per stringergli la mano, e quando, peggio ancore, un mazzo, di fióri lnvèès ài arrivargli addosso ddi catara ente, lo colpiva con la violenza di uri 'Uroietttìti Passeggiata trionfale L'automobile, in tale dtuazlóno :ha potuto proseguire assai lentamente e pareva quasi in balia di quella moltitudine di ossessi che agitavano le; mani, gridavano, applaudivano, congestionati, sudati, malcond, ma felSi Ci sono voluti 15 minuti buoni per arrivare dalla stazione a Via Nazionale e ci è voluto soprattutto il mirabile sacrificio dei carabinieri, del militi fascisti, agenti di P. S.. che hanno compiuto sforzi veramente titanici, per frenare almeno ad intermittenze, l'assedio posto alla vettura gloriosa, da mille e mille persone che volevano vedere da vicino l'eroe, fargli giungere la loro voce, toccargli la mano o magari sfiorargli l'abito. . j Il resto dd viaggio lungo Via Nazionale, magnificamente Illuminata, a tappezzata di bandiere, fremente di folla, e poi lungo il corso fino a^'àlbergo dove Ferrarin trascorre abitualmente i su*l soggiorni romani, non e stato che Hin cammino trionfale nel cuore della dttà. Ferrarin è passato tra la folla ddlrante che lo ha assordato di grida e di applausi e lo ha ricoperto, di fiori. Mal corteo è passato tra le vie dell'Urbe, che avesse più schietti i caratteri di un trionfo decretato dal popolo, che vi partecipava con tutta la sua anima, con tutta la sua passione. Davanti procedeva l'automobile di Ferrarin e di Balbo, oggetto di perpetuo assedio. Dietro sfilavano, sempre mescolati alla folla.:» nella folla muovented a stanto intorno ai gagliardetti, i gruppi fascisti della Federazione dell'Urbe, i gruppi del Dopolavoro, i sodalizi, le assodazlonl cittadine. Le musiche si alternavano alle musiche, gli inni agli inni. .gii. alala agli evviva, per Ferrarin. per H Duce, per Balbo, per l'Aeronautica italiana. DI quando in quando, sorgeva ed aveva una profondissima eco in tutti, l'alala e l'evviva per Carlo Del Prete, anch'egll vittorioso al pari di Ferrarin e presente in ispirito a tutta la cittadinanza romana, durante'fa onoranze di stasera. Manifestazione imponente Arrivati alla mèta, Ferrarin e Balbo, seguiti dal prefetto di Roma, dal colonnello Todeschml, dal generale Da Pinedo e dal comm. Guglielmotti, sono entrati nell'albergo. Ferrarin che era rimasto vivamente impressionato dall'indescrivibile accoglienza dell'Urbe, riceveva nuove congratulazioni ^ partecipava ad un brindisi in suo onore Fuori intanto la fiumana di popolo proveniente dalla stazione, d raccoglieva nella piazza San Carlo e restaa in attesa di vedere ricomparire ' tt prodigioso volatore al balcone dell'albergo, su cui spiccava un enorme fasoio littorio tutto illuminato. Una seconda travolgente manifestazione veniva cosi fatta ad Arturo Ferrarin. Dalla folla che gremiva la piazza, addensandosi contro le colonne della grande chiesa di San Carlo e eopra la vasta gradinata, si applaudiva a lui, si gridava il suo nome, si invocava la sua apparizione. Quando egli alla fine si è affacciato, tra Balbo e De Pinedo. al balcone, è stato ancora una volta un agitarsi di gagliardetti, di cappelli, di mani, di' tazza».