Lo sbarramento della via della riconciliazione

Lo sbarramento della via della riconciliazione Lo sbarramento della via della riconciliazione Aspri commenti della stampa tedesca e comunicati di Partiti Gli attacchi della «destra» al Governo - Ripercussioni in Borsa a a o o o Berlino, 11 notte. L'impressione suscitata del discorso Briand continua profonda e viva In tutta la stamipa ed in tutti 1 circoli pelatici, n* valgono ad attenuarla le spiegazioni immediatamente date da Briand stesso alla stampe, dopo il suo discorso. I giornali di sinistra, quelli soprattutto più compromessi nella politica di intesa, della quale si grida oggi il fallimento, cercano di montare, per cosi dire, quanto più possono, queste spiegazioni di Briand, tentando di fare' apparire 11 ministro degli Esteri francese in qualche modo sorpreso e desolato, se non pentito, per l'impressione provocata iii Germania dal suo discorso. Briand si sarebbe lasciato persuadere da un momento di • cattiva luna », ed avrebbe fatto una « cavalcata degli ussari », avrebbe invocato chissà quale diavolo. E questi giornali fanno e •riferiscono, o si fanno telegrafare da Ginevra, da Londra, da Parigi, ogni sorta di supposizioni. Briand, secondo alounu, sarebbe stato irritato dalla frase pronunziata dal Cancelliere germanico circa la doppia faccia della politica di certi Paesi, i quali predicano bene e razzolano male, sulla pace e sul disarmo, frase che Briand avrebbe preso come una punzecchiatura personale per lui. Altri suppongono che egli si sia irritato per certi commenti da parte della stampa tedesca, che appunto aveva preso con le pinze quella frase del Cancelliere per interpretarla come veramente diretta contro di lui. Altri attribuiscono il discorso all'attaccamento di Briand al Governo, e al suo desiderio di mantenersi, in un ambiente interno chauvintstlcamente eccitato, forte al suo posto, e taluni dicono persino che con questo discorso egli abbia senz'altro avuto l'intenzione di porre la sua candidatura alla presidenza del Consiglio, soppiantando Poincaré. Secondo altri ancora, Brlamd avrebbe avuto, negli ultimi tempi, l'impressione che il carro della politica di intesa e di sgombro corresse dajaarte tedesca un po' troppo a forte velooità, ed avrebbe voluto semplicemente dare un colpo di treno, colla buona intenzione di salvare il carro dal pericolo di pre dipi tare in un precipizio; soltanto però la mano — 0 meglio la parola — avrebbe sorpassato le sue intenzioni, dando un colpo di freno più forte del giusto. Ma tutti questi sono contentini e, tentando di rifugiarsi sotto tutti questi veli, 1 giornali stessi che vi si rifugiano, ne vedono il debole e la trasparenza, e non possono sottrarsi all'evidenza del fatto che è assurdo prospettare un Briand -'oratore novellino, "U quale, in cose di tanto momento, non sappia misurare il valore della parola, e ne perda cosi facilmente il governo. « Il discorso è offensivo » dicono I socialisti Fra tanta delusione e tanta amarezza, prende ora la parola il partito socialista a mezzo della sua ufficiosa A genzia socialdemocratica, la quale, in un comunicato, dice che l'argomentazione di Briand non soltanto è pericolosa, ma anche nella più alta misura ingiusta, perchè rappresenta Implicita' mente la Germania come un pericolo per la pace mondiale. Dice l'Agenzia: » La potenzialità guerresca della quale ha parlato Briand, è una qualità di tutti i Paesi. Perchè dovrebbe avere un valore spedale per la Germania? Al fondo di tutto ciò — senza che sia detto — si inasconde 11 sospetto che la Germania abbia in questa materia una posizione eccezionale, e che perciò si debba trattarla con precauzione e diffidenza. Si tratta di una cattiva ed assai deplorevole ricaduta in una ideologia la quale si credeva già sorpassata. Il discorso è offensivo, perchè nega alla Germania la parità di diritti, e passa completamente sopra l'attività delle forze pacifiche tedesche ed 1 successi che queste hanno già registrato. Un osservatore semplice ed equo trarrà da tutto dò la conclusione che si tratti di un pretesto per ritardare Jo sgombro e niente altro, senza dire — condude l'Agenzia ufficiosa — che l'effetto di questo discorso in Germania sarà tutt'altro che un rafforzamento di quelle forze che sinceramente e seriamente si adoperano per una intesa franco-tedesca e per un generale disarmo ». A questo commento uffldoso viene di rincalzo un commento non' meno uff! doso del Vorvaerts, che dice che il discorso segna un passo indietro non soltanto nella politica franco-tedesca, ma in quella di tutta l'Europa. Lo tracciate della stampa di destra Ma oggi è la volta della stamipa di destra, la quale poco aveva potuto parlare ieri, nell'affrettata agitazione del primo momento, e che oggi, apre le sue cateratte. La Bòrsen Zeitung scrive che è inutile che la stampa di Ministra ponga la foglia di fico su quello che è accaduto: € 11 fatto è ohe la maschera è caduta al « giullare della pace ». Col nuovo patto con Londra era già cascata la maschera di Locamo dalla faccia di quésto fanfarone e di questo trasformista. Ma ciò non sarà del tutto in differente nemmeno per lui stesso. Nel la storia egli rimane come il fanfarone della pace, il quale poi nel momento decisivo, miserevolmenite vile ed inabile, ha capitolato dinanzi agli istinti di odio del popolo francese, lamentevolmente tradendo l'idea della pace da lui tante volte celebrata ». La Deutsche Tages Zeitung scrive solennemente : « Da ieri non è più permesso alcun dubbio sul veri fini della politica francese. Col discorso di Briand, la Francia ha disdetto in forma ufficiale la politica di Locamo, quale era stata interpretata della Germania. Locamo è finita, e si vdta in una pagina nuova. Ora noi vediamo chiaramente che bisogna cercare e trovare nuove vie. La politica delle illusioni sinora seguita deve essere sostituita con una politica concreta ed obbiettiva. Bisogna prendere i nostri avversari tali quali sono, e non quali li desidereremmo noi ». La Deutsche Allgemeine Zeitung non ha alcun dubbio che il discorso di Briand rispecchi quella che è la prevalente opinione della Francia: « In questo senso, esso ha il grande merito di diradare la nebbia e di distruggere senza misericordia la dolce e mansueta favola della volontà dà intesa e delle buono disposizioni francesi. Esso infrange i laboriosi e duri sforzi di molti anni. Incominciare di nuovo sarà molto diiftsle». Accennando atta codsrcm«ntpnsdtMbsapfamdd a i conferenza delle cinque Potenze di Looarno che si svolge oggi a Ginevra e dalla quale non si aspetta alcun risultato, il giornale avverte poi il pericolo ohe 1 francesi corrano al ripari con qualche comunicato che esteriormente rabberci 11 contrasto insanabile. « Avvertiamo energicamente il Governo di non lasciarsi prendere da una tale manovra. Nessuno in Germania potrebbe prendere sul serio un comunicato di parole lanciate come ponte sull'abisso òhe si. è aperto ». La Koelnisehe Zeitung dice che 11 discorso di Briand è uno schiaffo brutale e sonoro al Cancelliere tedesco, Muller. Oggi HI problema della possibilità dello sgombro anticipato, con o senza compensazioni, è diventato un affare dd onore nazionale, al quale si può risponderà soltanto con un'azione franca e brutale, abbandonando elee almeno questa sessione di Ginevra come protesta contro un trattamento Indegno. I teaesoo-nizionat! n partito tedesco-nazionale, a mezzo del suo ufficio stampa, dirama un comunicato in cui dice che il mini sito degli Esteri francese l'ha fatta ' finalmente finita, con una sincerità offensiva, con tutte le illusioni della pretesa volontà di conciliazione della Franoia: c Con parole di scherno, il ministro francese ha dipinto il disarmo tedesco, eseguito con piena fedeltà al trattati ed anche oltre i trattati stessi, come un pericolo; Egualmente ha cercato anche di menomare, come uomo di parte, la reputazione del Cancelliere tedesco, 11 quale a Ginevra aveva parlato come primo rappresentante della Germania. La direzione dd partito tedesco-nazionale — condude il comunicato — si è messa in contatto con le autorità competenti dd Reich per apprendere quali, conseguenze 'il Governo intenda trarre da onesto fatto per tutelare la dignità e gli interessi tedeschi- ». E* naturale come questo comunicato dd partito' tedesco-nazionale già lasci intendere che 1 partiti di opposizione nazionalista muoveranno all'attacco contro il -Governo diretto dal Cancelliere .social-democratico, Governo che esce da questa crisi evidentemente in deboli to di tanto quanto riescono in vece rafforzati 1 partiti che slnora hanno messo in guardia il Paese contro le fadli delusioni della politica di intesa. La famosa costituzione della grande coalizione di sinistra, ette doveva nel prossimo «rtobra, rassodare (1 terreno eotto r piéTii di questo Governo, è naturalmente messa In forse. Lo sentono anche i sostenitori. stessi del Governo, quale, ad esempio, la Voisische Zeitung. Il direttore di questo giornale, il sig. Bernhardt, dopo avera detto che Briand ha tenuto un discorso indegno di Locamo e indegno di lui stesse, scrive: « A qualunque' Governo, il quale fosse un po' meno sai damente fondato sul. partiti tedeschi questo discorso basterebbe a rompere la schiena ». Ma la Deutsche Zeitung coglie, a volo .l'accenno imprudente ddla Vosstschc Zeitung e domanda a Bernhardt: « Ma è vero che questo Governo e cosi saldamente fondato? In verità, la sconfitta di questo Governo è cosi grande che non gli rimane al tro ohe ritirarsi ». Ed il Lokal Anzeiger rimbecca il Bernhardt: « Plano, plano I C'è ancora da discutere sulla sorte di-questo Governo, che passa di insuccesso in insuccesso ». E la Deutsche Tages Zeitung esplicitamente dice che la politica di Stresemann è finita, e che il Cancdllere Muller ne è perfettamente corresponsabile, perchè l'ha sempre sostenuto e spinto, con tutti i mezzi parlamentari, sul piano inclinato della rinunzia. n discorso di Briand ha intanto a vuto ripercussioni in Borsa. Il movi mento dei titoli oggi è stato notevolmente ridotto, quantunque il bilancio della Reichsbank e la situazione monetaria avessero dovuto fornire motivo di maggiore ottimismo. Ed anche al Congresso dd banchieri, che si tiene in questo momento a Colonia, l'impressione è stata profonda; e sebbene non si fosse ottimisti prima, si esprime l'avviso che la via ddla condliazìoné'franco-tedesca è almeno par lungo tempo sbarrata. Q, P. mmFmmrsrmriazptpgsstsnltgdmavt