La sua vita e il miracolo della sua arte di Ettore Lo Gatto

La sua vita e il miracolo della sua arte La sua vita e il miracolo della sua arte Ettore Lo Gatto — inviato i Russia dalla Stampa per il cent nario tolstoiano — rievoca qui, i rapida ma compiuta sintesi, I vita e l'opera del grande Scrittore. La fama di Tolstoi è universale, ma la sua vita e l'opera sua possono sempre essere ricordate utilmente, «pecie alle generazioni più giovani. A questo profilo biogra tiro e letterario, il nostro collabo ratore, insigne studioso delle letterature slave, ha fatto seguire un esame critico del pensiero religioso e sociale di Tolstoi, aneli* in riguardo all'opera d'arte. Lo pubblicheremo domani. Nei Ricordi d'infanzia (1903-1906) Leone Tolstoj stesso, passando iu rivista la propria vita, scriveva: . La mia lunga esistenza si può dividere in uuaitio periodi: il primo periodi) splendido di giocondità e poesia, specialmente se lo si consideri in coiilromo a quello che idi succede, comprende la mia Intanila Imo Si quattordici anni; il secondo 1 orribile ventennio di dissolutezza, di servitù ali am bizione, alla vanità e più di tutto alla car ne; il terzo die va dal mio matrimonio n no alla mia rinascila spirituale, periodo che, secondo l'opinione del mondo, potrebbe anche essere considerato morale; linaiiiicnie 11 perto&o degù ultimi veni anni, uel quale io vivo e speru morire e di cui nulla vorrei modltlcare se non le consuetudini del male the derivarono appunto dalla vita passata -■ Su questa distinzione, con tutto quel die ha di arbitrario in quanto che pei primi periodi tien conto stranamente solo di avvenimenti esteriori, e sulle affermazioni dello stesso Tolstoi nella Confessione, si sono basali coloro cho hanno considerata la vita dello scrittore come divisa in due periodi: prima della crisi (i primi tre periodi indicati da Tolstoj) e dopo della crisi (l'ultimo periodo indicalo da lui). Lo studio obbiettivo di tutta la vita di Tolstoj, soprattutto dopo la pubblicazione dei numerosi volumi di diario, ha mostrato ormai chiaramente che la distinzione di prima e dopo della crisi è del lutto arbitraria. Se anche non si voglia ammettere che tutta la vita dello scrittore fu una continua crisi con vari momenti di adattamento, bisogna tuttavia riconoscere che le crisi furono In lui molto frequenti, e se dovute in parte a vicende stesse della vita esteriore (ad avvenimenti, per es., come l'assedio di Sebastopoli, l'esecuzione del condannato a morte a Parigi, la morte del fratello Nicola, per citare solo alcuni dei fatti principali indicati dallo scrittore stesso), fondamentalmente esse furono il prodotto della tendenza spirituale dello scrittore, della sua ardente forza di immaginazione, della sua acuta sensibilità. Queste qualità erano già in germe nel fanciullo, si svilupparono nel giovinetto, dominarono l'uomo, ossessionarono il vegliardo. Ottantadue anni Nato a Jàsnaja Poljàna (nel Governatorato di Tuia) il 28 agosto 1828 (28 agosto del calendario vecchio stile, cioè 9 settembre del calendario gregoriano), egli perdette presto la madre ed il padre. Uopo aver ricevuto in casa di una zia un'educazione secondo le tradizioni dell'antica nobiltà moscovita (una descrizione della propria infamia e Adolescenza e nei suoi due primi racconti, vera e propria Wahrheit und Ulchtunn nel senso goethiano), eniro all'Università di Kazan nel 1843 e vi frequentò la facoltà filologica (studi orientali) prima e giuridica poi. Senza aver terminato i corsi si ritiro a Jàsnaja Poljàna con il proposito di occuparsi dell'educazione ed istruzione dei contadini e di alleggerir loro le condizioni di vita, secondo un proprio modello ideale teorico. Le espeiienze di questo periodo furono da lui descritte più tardi nel racconto /I mattino (li un proprietario. Nel 1851. soprattutto in seguito alle perdite al giuoco, si lascio attrarre dall'invito del rratello che era al Caucaso ed entro come altiere in un reggimento di artiglieria. Durante il soggiorno al Caucaso nacquero i primi scritti letterari: Infanzia e Adolescenza. Al sog- iorno al Caucaso si riferisce il romanzo / Cosacchi, pubblicato più tardi.! Durante la guerra di Crimea Leone Si. kolajevic partecipò all'assedio di Se. bastopoli. Anche questo periodo ebbe il suo riflesso creativo nei tre famosi Racconti di Sebastopoli. Nel 1855 tornò n Pietroburgo dove conobbe i principali scrittori del tempo : Turghénjev, Nekrasov, Gonciaròv, Fet.i La vita della capitale nuovamente lo travolse e tra il giuoco e le baldorie (di cui died2 egli stesso più tardi una vivacissima riproduzione artistica in alcune caratteristiche pagine di Guerra e Pace) corse il rischio dì perdersi fisicamente e moralmente. Nel 1857 fece il suo primo viaggio all'estero: *n Germania, Francia, Italia, Sviz7era (Al soggiorno a Lucerna si riferisca il racconto Lucerna, un caratteristico punto di riferimento per mostrare l'identità di pensiero tra il Tolstoj giovane e il Tolstoj di cinquan¬ pvzts(cRPemfmTnpSessplMdsdemzomssbfameasdcad1Sdsamsp i o tanni dopo). Una seconda volta Tolstoj si recò all'estero nel 1860. Al periodo tra ii primo ed H secondo viaggio si riferisce il caratteristico inizio dell'attività pedagogica dello scrit tore, attività che non cessò d'interessarlo mai Uno agli estremi momenti. (All'attività pedagogica di T. ha dedicato recentemente un ottimo saggio Rinaldo KQfferle: La scuola di Jasnaja Pollane in « Hi vista d'Italia », marzo e aprile 1928). Nel 1862 Leone Nikolajevic si innamoro di Sofia Andreevna Bers e la fece sua sposa. Dill'epoca del matrimonio le date principali della vita di Tolstoj non segnano che scarsi avvenimenti di vita esteriore. Notevole in particolare modo un episodio del 1873 Sentito che il governatorato di Samara era stato colpito da una. terribile carestia e che il Governo cercava di na scendere la cosa, Tolstoj si recò sui pesto, raccolse materiali e scrisse una lettera ad un importante giornale di Mosca, nella quale esponeva gli orrori della carestia e della conseguente miseria. La lettera provocò aiuti illune diati ed efficaci da parte del Governo e della società. Gli avvenimenti ette segnano veramente tappe sono avvenimenti di vita spirituale, inizio e compimento di opere d'arte: Guerra e Pace dal 186.5 al 1860, Anna Karenina dal 1875 al 1877, La sonata a Krenzer nel 18'.*). Resurrezione nel 1899, per ricordare solo le opere principali di periodi diversi; o momenti chrj lo scrittore ritiene decisivi per la sua esistenza: La confessione, 1879-1882. Dal 1882 in poi i problemi morali e religiosi, che hanno formato il sostrato di tutta la vita, anche giovanile dello scriitore, predominano nel suo spirilo e diventano elementi di una vera e propria attività apostolica. Come è noto, questa si fece sempre più intensa negli ultimi anni di vita dello scrittore ed ebbe una certa importanza, in parte negativa, anche nella lotta sociale russa del decennio 1900-1910. 11 22 febbraio 1901 Tolstoj fu scomunicato dal Santo Sinodo. 11 motivo immediato della scomunica fu il capitolo di Resurrczwne relativo all'Eucaristia. Il 17 aprile dello stesso anno Tolstoj pubblicava la sua famosa risposta al Sinodo in cui con forza ed energia confermava i principi della sua fede. Molto caratteristico per la valutazione dell'apostolato tolstoiano e lo sforzo da lui fatto pe.- accordare la propria vita, alle idee predicate e difese. Questo accordo non si realizzò che in parta per le speciali sue condizioni familiari. E da ciò derivo l'urlo con la famiglia e con la moglie in particolare, intorno al quale si sono sbizzarriti i biografi. 11 desiderio di metter line al contrasto si manifestò in vari tentativi di fusa da casa. Nella propria Autobiotiralia pubblicata nel 1921, la moglie di Tolstoj, Sofia Andreevna, narra il tentativo del 1884. Una seconda volta Tolstoj tentò nel 1897 ed è il tentativo notissimo narrato dal Certkov. In un estremo tentativo egli trovò la pace ultima. Com'è nolo egli lasciò quasi in segreto la casa di Jàsnaja Poljàna il 28 ottobre 1910 con l'intenzione, a quanto pare, di raggiungere le colonie dei settari Duchobortsy net Caucaso. Ammalatosi lungo la via, mori il 7 novembre (vecchio stile, 20 nov. nuovo stile) alla piccola stazione di Aslapovo. Il processo creativo Già nel primo periodo creativo si trovano in embrione gli elementi che faranno delle opere del periodo della maturità dei capolavori immortali : in Infanzia e Adolescenza, ne / Cosacchi, ne La tempesta di neve, ih Polikuska, e ne La felicita domestica, l'elemer-to psicologico e di costume; nei Racconti di Sebastopoli l'elemento storico descrittivo e pittorico; in Giovinezza, nel Mattino di un proprietario e nel Marcatore di biliardo, quello morale della ricerca della verità quale si manifesta in uno spirito inquieto a tormentalo; iiilìne :n Tre murti a Cimistomjer, l'elemento pessimistico e negativo dell'organizzazione della vita umana in sonfronto della natura. Tulli questi elementi entrano, direi quasi, nei tessuto connettivo di Guerra e Pace e di Anna Karenine, mostrando chiaramente una continuità di sviluppo ed un legame interiore fra tutte le opere quule di rado è dato riscontrare. Essi non sono 1 soli nò sono così precisa mente distinti nei vari racconti, in cui è piuttosto l'uno o l'altro che predo mina, ma sono certo quelli essenziali. Nella tanto celebrata obbiettività dell'arte narrativa tolstojana è la loro elementare immediatezza che impedisce l'idealizzazione cosi pericolosa in scrittori di temperamento passionale percht sulla soglia stessa delia tendenziosità. D'altra parte la mancanza di ideallizzazione in Tolstoj significò scoper ta e rivelazione d'ideale, in quanto eh» i'ideale sgorga dalla realtà stessa. La sua potenza creatrice fin dai suoi primi passi consistette appunto nel non colorire ma nel riprodurre, sulla base degli elementi essenziali da cui un dato, avvenimento o momento era caratterizzato. Questo processo e evidente già in Infanzia ed Adolescenza, in cui non sai che cosa ammirar maggiormente, se l'acutezza dell'osservazione pcvnqtrttOeesetstmpdfvpssezcdqzSslesnrncmsscoqp/dnnrrefcTsmqmam . e t . » a i n e n e i psicologica o il magistero di forma in cui essa ti e prese/nata. Dal punto di vista psicologico inerita rilievo quella nota sentimentale da cui sonu pervasi questi primi racconti; perché la sentimentalità, nel senso buono della parola, priva cioè di ogni e qualsiasi leatralità, fu una nota caratteristica di tutta la vita ulteriore dello scrittore. Oltre che al temporaniemo stessu «ssa e da far risalire, all'influenza di .Steniu e di Rousseau e soprattutto Ji quast ultimo, del quale Tolstoj — coma egli slesso racconta — aveva letto tutto, compresi il Dizionario della musica. Un terzo racconto. Giovinezza, si rialtacca strettamente ai due pruni formando con II mattino di un pio. pnetario, di carattere però aiutiamo diverso, quasi una storia autobiografica dtllo sviluppo spirituale del giovine scrittori. Nel Mattino di un. proprietario è dipinto un episodio indiscutibilmente reale della vita di Tolstoj, tanto più notevole in quanto chu e il primo riflesso artistico dell aspirazione di riavvicinamento al popolo, che l'olstoj, prendendo se stesso a modello, dipingerà in seguilo in Pierre Bezuchov di Guerra e Pace, in Levia di Anna Karenina, in Nechljudov di Resurrezione. Può giovare ricordare qui che nel carattere autobiografico di questi ed altri personaggi di opere di lolstoj si t voluto vedere una limitazione alla possibilità dell'elemento universale. Ora qui bisogna intendersi. Se fine dell'arte in senso universale e, come «i ritiene du molti, la creazione dei tipi, bisognerebbe escludere dall'atte di Tolstoj ogni possibilità di universalità, in quanto che nessun eroe delU sua opera artistica rende omaggio a questa tipicità, ossia nessuno di essi rientra in una data categorica o sintesi tipica. Giustamente fu rilevato che tutti gli eroi di lolstoj sembrano dirci che non esistono tipi, che Dio crea degli uomini singoli, e come tali debbono essere considerati perche l'universalità di ogni individuo è appunto nell'essere quello che è, come creatura di Dio. Se perciò O'enin de / Cosacchi, Levin di /ln/wi Karenina, nonostante il rilievo delle loro aspirazioni universali umane, nella loro protesta contro l'organizzazione artificiale e ingiusta del rapporti sociali, rimangono dei veri russi, come *1 inoiello secondo il quale erano dipinti, lo stesso Tolstoj, essi affermano proprio cosi queJlo che è, secondo me, fondamentale nell'arte di Tolstoj: la pittura cioè di uomini che sono uomini ognuno per sé, nei limiti inevitabili della loro umanità in questo o quel luogo, in questo o quel momento e non rappresentanti di una astratta universalità, percho concretamente universale fe proprio lu loro individualità. Nel Caucaso Da questo piinto di vista Olenin de / Cosacela apre la sèrie delle figure immortali di Tolstoj. Paragonalo ul Itene di Chateaubriand, all'Aieko a all'Onjeghin di Pusltin, al Peciorin di Lermontov e in generale a tutti i disillusi della vita, ai nemici della cultura, cercanti pace al proprio cuore ribella in seno alla natura tra gli uomini viventi una vita primitiva, olenin era il ritratto dello stesso Tolstoj, tanto più interessante per noi oggi in quanto che sappiamo che i tormenti dell'animo di Olenin furono propri dell'animo di Tolstoj non solo nella giovinezza, ma ogni volia che, malcontento della propria esistenza, .egli non credeva più a nulla e nulla più riconosceva », fino a quando veniva a illuminarlo il bagliore di una nuova ftxlg o meglio di una nuova ripresa di fede. Il Caucaso, che tanta parte ha avuto nella formazione della letteratura russa, con la sua fonte inesauribile di poesia, doveva rivelare a Tolstoj la propria natura, da una parte, e dall'altra dargli la possibilità di creare, nella pittura del contrasto tra l'esistenza della vita cittadina e la vita primitiva dei Cosacchi, una delle opera più belle di poesia descrittiva e psicologica che possegga la letteratura mondiale ligure- come i cosacchi Kroslid, Lukaska e Marjanka, personifica/ioni della vita semiselvaggia delle montagne : il primo in un certo senso il filosofo di questa vita; il secondo la realizzazione pratica di essa in tutta la forza del corpo e dell'anima; i'ultima, la possibilità che da questa filosofia e da questa realizzazione venga la vera felicità. Dice Olenin, parlando ilei suo amore per Marjanka: • lo non ho volontà-, attraverso dt ma l'ama una certa forza elementare. Il mondo tutto di Dio. lo non l'amo no con la mente, nè con l'Immaginazione, ma con lutto 11 mio essere. Amandola, lo mi sento parte Inscindibile di tutto 11 (eHie mondo d Dio ». Al Caucaso si riferiscono anche altri racconti minori di Tolstoj, tra cui quell'Incursione ove, olite la bellezza delle descrizioni, sono du rilevare alcune usure, da cui evidentemente derivarono degli eroi indimenticabili di Guerra e Pac: Una''preparazione a' Guerra e Pacr. furono anche ! :re racconti autobiografici dedicati all'assedio' di Sebastopoli nel dicembre 185!, Sebastopoli nel maggio 1855. Sebastopoli nell'agosto 1855, nei quali nello stesso tempo son da ricercare i germi dt