L'inaugurazione dei gagliardetti dì 12 Sezioni fasciste dell'Alta Savoia

L'inaugurazione dei gagliardetti dì 12 Sezioni fasciste dell'Alta Savoia L'inaugurazione dei gagliardetti dì 12 Sezioni fasciste dell'Alta Savoia Un discorso del Colono. Di Robilant Con una cerimonia austera e solenne dodici Sezioni fa*cisl« dell'Alia Savoia Inaugurarono ieri mattina nella Mole Antonel.lia.na 1 loro gagliardetti. Oli ospiti sono giunti alle 8.3(t da Modane. ricevuti alla stazione di Porta Nuova dal Segretario federale colonn. Di Hobilant, dal pen. Tiby e dagli uniciall della Milizia, dal vice-Podestà conte Orsi, dal gr. uri. Giordano rappressntante del comrn. Piero Parini segretario generale dei Fasci all'Estero, dal segretario del Sindacati fascisti Edoardo Malusardi, dal gen. Guidi per il Comando del Corpo d'Armata e della Divisane, dal prof. Caneoa dell'O.N.U. e dai fiduciari dei Circoli rionali. Molta folla assisteva all'arrivo e prestavano servizio d'onore Avanguardisti e Balilla, al comando del centurione Tacconis. V'era altresì una rappresentanza di Piccole Italjane. Insieme aj manipoli disciplinatissimi dell'Alta Savoia si trovano un gruppo di t Donne fasciste » e un gruppo di oltre sessanta francesi, che hanno voluto seguire i fascisti %ella visita a Tonno. La loro presema riesce molto gradua. La Musica della Milizia ha intonato subito l'inno • Giovinezza •, ed un'acclamazione si è levata all'indirizzo dei fascisti e dopolavoristi dellAlta Savoia. U primo omaggio Si 6 formato subito il corteo che si e recato per via Roma, piazza Castello e via Po alla sede del Fascio, fatto segno lungo il percorso a vivissimi applausi. Una rappresentanza di sei Camicie Nere e di sei Donne fasciste si reca a deporre una corona al monumento che, ricorda i Martiri fascisti al ^imiterò, rendendo quindi reverent.2 omaggio alla tomba di Mario Gioda. Frattanto il grosso della colonna muove verso la Mole Antonelliana, dove deve svolgersi la cerimonia per la inaugurazione dei dodici gagliardetti. Sud palco d'onore nella grande aula prèndono posto — salutati dalla Marcia Reale e dall'Inno « Giovinezza » — il Prefetto e il Podestà, col colonnello Di Robilant e tutte le altre autorità. Si notano, oltre alle varie rappresentanze.'il comm. Bosso e l'avv. Bottassi per l'Unione Industriale Fascista, il comm. Coniglione per l'Associazione del Pubblico Impiego, il rag. Brenci segretario dell'Associazione Dipendenti Aziende dello Stato, il prof. De Dominici dell'Amministrazione Scolastica Provinciale, il marchese Scarampi del Cairo podestà di Rivarolo, il signor Marcacci della Segreteria della Federazione Provinciale, ecc. La funzione s'inizia. Monsignor Garelli, cappellano di guerra, indossa i paramenti sacri e benedice i dodici gagliardetti e subito dopo l'avv. Nino Correnti pronuncia queste parole: « Slamo venuti nella Capitale Sabauda ad inaugurare i nostri vessilli — dice l'oratore — perchè di questa terra eroica e generosa ci consideriamo figli devoti e fedeli, perché volevamo nel rito soknnc trovarci tra fratelli e con i fratelli lontani cantare gli Inni della Patria imparati nella Irincea fangosa dove i Agli d'Italia appresero a conoscersi e ad amarsi. Siamo venuti a Torino in devoto pellegrinaggio e ritorneremo nelle nostre case, lontane dalla Patria, con nel cuore la visione dell'Italia Fascista di cui vogliamo «ssere i militi più devoti e più fedeli .. Egli conchiude con un fervido saluto a S. M. il Re ed a Benito Mussolini, che provoca una lunga e vibrante acclamazione. Una lettera di Arnaldo Mussolini n segretario federale si alza a parlare e comunica una lettera di Arnaldo Mussolini all'avv. Correnti : € Il camerata Di Robilant — dice la lettera — è da me incaricato di portare a Lei ed ai benemeriti e valorosi boscaioli e minatori dell'Alta Savoia 11 mio saluto cordiale, affettuoso e memore. Comprendo, apprezzo ed ammiro la fede di voi tutti. In questo periodo di rinascita rappresentate la forza più viva e la speranza più certa dell'Italia lontana, non 'immemore e tempre degna del suo grande destino ». La lettera 6 accolta da vivi applausi the si rinnovano quando il colonnello Di Robilant comunica questo messaggio del comm. Piero Parini: « Spiacente causa improvvisi inderogabili impegni di non poter presenziare come era mio vivo desiderio cerimonia odierna, prego portare ai forti camerati dei Fasci della Savoia il mio vibrante saluto, sicuro essi troveranno nella fraterna accoglienza di Torino l'anima ed il volto della Patria tutta e l'Incitamento a proseguire con rinnovato ardore nell'opera intrapresa •. I Parla II colonnello Di Robilant H Segretario federale, con voce vi orante, reca il suo saluto agli ospiti le dice: « La Federazione provinciale fascista ha sempre considerato i lavoratori della Savoia come facenti parte della grande famiglia fascista piemontese e ha sempre seguito con interesse e con ■more l'opera materiata di fede o il luminata di patriottismo che voi an date svolgendo ogni giorno in ogni ora lontani dalla Patria. Torino Sabauda e regale vi accoglie perciò fra ternamente irà le sue mura ed è or. fogliosa che in questa sua sala, ove le memorie del patrio Risorgimento 6tanno a dimostrare la virtù eroica della Dinastia e del popolo italiano, le vostre « fiamme » abbiano ricevuto la benedizione del sacerdote ni Dio che Jn guerra era accanto ai soldati dalle fiamme cremisi. • Siamo lieti di avervi fra noi perche assieme/ in una perfetta comunione di spirito, possiamo rinnovare il giuramento di fede alla Patria Immortale csqbzmcspselsapafnsvdeesrrarvcnndvcsstzmcRtgriesRavM(FddalPnoMctidtG i o o o e i a a e n i . e o a e a e e e i e che non 6 — come avetp potuto constatare — più quella di un tempo quando i governi liberali, inetti e imbelli, non pensavamo che a fare le elezioni e a soddisfare le richieste più o meno legittime ilei capi e dei sottocapi del socialismo distruttore. « La Patria fascista, invece, pensa ai suoi figli vicini e lontani. Pensa soprattutto a quei figli che lavorano in silenzio e offrono quotidianamente esempio di serena compostezza e di laboriosa operosità. La legislazione fascista e la Carla del Lavoro stanno a dimostrare che il Regime ha fatto, per la classe lavoratrice, quello che ancora non hanno fatto e forse non faranno mai i governi liberali, massonici, socialisti e sovietici. L'assistenza sociale e le provvidenze attuate a favore della maternità, che è santa, e della gioventù, che è sacra, parlano eloquentemente e dicono dei propositi e della volontà delle Gerarchie, propositi e volontà tese a potenziare e valorizzare la stirpe ». L'oratore inette in rilievo l'opera mirabile di italianità compiuta dal Fasci all'Estero, di cui è a capo Piero Parini, e, rivolto ai fascisti dell'Alta Savoia, prosegue: « Ritornate alle vostre case e dite ai camerali che avrebbero desiderato venire con voi e non hanno potuto venire, dite ai disfattisti di ieri fuorusciti di oggi, dite a tutti che il volto della vostra Patria è luminoso e splendente, che in Italia si lavora serenamente e serenamente si avanza nel cammino segnato dai nostri morti. Dite soprattutto che la Rivoluzione fascista avanza travolgente, avanza verso tutte le mète, verso l'avvenire che sarà nostro come nostro fu il passato glorioso di Roma. » Camerata Correnti, ritorna con le tue camicie nere, alle quali hai insegnato a servire l'idea in purità di spirito. Ritorna al tuo posto di battaglia e di onore •. Una lunga ovazione accoglie la chiusa del discorso. La folla inneggia al Re ed al Duce, mentre l'avv. Correnti abbraccia il colonnello Di Robilant. Tra nuovi applausi è deliberato l'invio di questo telegramma al Primo Ministro: « cijiquecentoventidue fascisti, een (ottanta balilla e piccole Italiane dei Fasci Savoia adunati Torino benedizione loro gagliardetti, rivolgono gri do devozione fede entusiastica al Duce amatissimo ». Furono anche inviati telegrammi all'oli. Turati, ad Arnaldo Mussolini e a Piero Parini. Il Municipio ha offerto all'Esposizione un banchetto alle autorità ed agli ospiti, che nel pomeriggio visitarono le Mostre più notevoli. Una parte della comitiva ha fatti} ritorno ieri matt'na a Modane; i rimasti si recarono ieri al Parco della Rimembranza a deporre fiori al Monumento delle Vittoria. Gli ospiti francesi entusiasti ed ammirati 11 folto gruppo del fascisti dell'Alta Savoia c la comitiva di oltre sessanta francesi hanno nella mattinata di ieri visitato la città sotto la guida dell'avvocato Correnti e del Regio Agente consolare di Moutiers signor Pietro Ca mosso. Essi visitarono con vivo inte resse i monumenti più notevoli e rimasero entusiasti ed ammirati della città, non soltanto, ma dell'ordine e della disciplina della laboriosa nostra noDolazione. Dopo un rinfresco offerto dalla comitiva al sig. Camosso, gli ospiti francesi si riunirono a banchetto al Ristorante del Fascio ed il convegno fu improntato alla più schietta cordialità. L'avv. Nino Correnti, al levare delle mense, rivolse ai francesi il saluto dei fascisti, ai quali le giornate torinesi hanno fatto conoscere la realtà di un'Italia rinnovata e disciplinata, a smentita delle calunnio sovente lanciate dagli avversari fuorusciti. Egli ha rilevato che il senso di cordiale simpatia e di reciproca amicizia, regnato in queste giornate a Torino, c la migliore prova della smee rità, della fraternità latina, e si * augurato che questo manifestazioni abbiano a ripetersi sovente, per strin gere sempre più' i rapporti fra i due popoli. . . Le parole dell'avv. Correnti furono salutate da lunghe acclamazioni. U signor Achard, consigliere di Moutiers, a sua volta, ringraziò l'avvocato Correnti per la bella organizzazione e per l'accoglienza ricevuta. « Noi —- disse — abbiamo visto ieri la vostra sfilata di lascisti, e l'entusiasmo che essa ha sollevato, ed abbiamo visto la potenza di quella adunata. Siamo certi, e lo sentiamo che questa forza e questa potenza saranno impiegate per la grandezza delle due gloriose Nazioni ». Applausi vivissimi accolgono il breve discorso. Nel pomeriggio, con gentile penale ro, una Delegazione francese volle recarsi a deporre una corona sulle toni he dei fascisti, ed un'altra al monu mento dei Caduti al Parco della Ri membranza. Nella Delegazione trance se — capitanata dall'ing. Bianchi si notavano le signorine Vi'llienne Reiner, gli ex-combattenti Cerine c Rillet, il veterano sig. Mosca, il giovane Blanc. La rappresentanza ita liana era composta del sig. Camosso e signora, dall'aw. Correnti e signora dai signori Balza/rotti * Urbani, dalla Piccola Italiana Lanzillo. Il centurione Gastaldetti rappresentava la Fede razione fascista. Sono poi state of ferro 150 lire ai Balilla della Savoia dalla Rappresentanza francese. GÌ" ospiti francesi sono partiti per 1* Francia in vettura speciale, ieri sera alle 22,5; veramente soddisfatti delia accoglienza ricevuta. Pdadalacadlapaderodundmnp■p-8lavcò'e-ea nua tuinnteUdrìscteddmJilempnspstbdtal'eguccpclrldsrtdarnbnrvmtrgan