Il villaggio eritreo

Il villaggio eritreo L'ESPOSIZIONE Il villaggio eritreo Non sedamerue del pittoreschi vlllag- gi, della Tripotitania, Cirenaica, Eri- tre* e Somalia, che si adagiano sulla sponda destra del Po, occorrerebbe m-ltcressarsi particolarmente tanto le diverse capanne o costruzioni indigene presentano caratteri originali e diversi fra loro, ma addirittura delle singole, famiglie di indigeni, dei tipi, dei loro costumi, della lor vita intima che sulla terra aliicanizzata del Pilonetto viene riprodotta al naturale. Un campo troppo vasto che esorbita da quello del cronista. Ci limiteremo dunque, dopo aver data un'idea generale dell'aspetto che presentano i villaggi riuniti, di occuparci patftcolar uicnte d'ognuno. Incominceremo da quello Eritreo l.i ìòstraColtraprimogenita, fra 1- • • ropoìaziòni vibra ancora il fremii, i gioia che lo ha smcer-menie anumuejdurante il recente passaggio di S. A. K.il Principe di Pieriionter S. E. Jacopo Gasparini, l'infaticabile Governatore fascista di quella nostra lontana colonia, ha disposto perché la partecipazione dell'Eritrea all'Esposizione sia la sincera affermazione della industre attività delle nostre fedeli popolazioni indigene. Il progetto della ricostruzione dell'originale villaggio E ri'treo è dovuto all'architetto coroni. Er nesto Gallo il quale ha diretto 1 lavori uniformandosi alle istruzioni del Governatore ed ai consigli del Presidente della Commissione coloniale generale Riu, e do! geo. Donipé membro della Commissione stessa. I rari tipi di abitazione Il villaggio consta di 19 costruzioni rappresentanti i vari tipi di abitazione indigena e cioè: l'Kdmó tipo di costruzione usata dalle popolazioni dell'altipiano. Essa si distacca completamente dagli altri tipi non solo per originalità architettonica ma anche per il materiale usato. Sono poi stati ricostruiti vari esemplari di « tukul » che costituiscono le abitazioni delle popolazioni del medio e del basso piano. Essi si differiscono gli uni dagli altri più che per la forma per il materiale usato e per l'aspetto architettonico esteriore. Vi sono « tukul » eseguili completamente con fra-sene, altri in muratura di tipo primitivo, come quelli esistenti nei medio piano della Colonia Eritrea e specialmente nella ridente cittadina di Cheren; altri ancora costruiti in forma mista, con zoccolo di muratura a secco e parte superiore in irasche. Riassumendo, 1 vari tipi di costruzione trovano nel villaggio Eritreo la Wro ledei*; riproduzione e sono completali da esemplari originali di case dankale costruite tutte in canne e paglia, in uso nei basso piano della costa del Mar Rosso. Completano l'esposizione una piccola riproduzione dei « tukul » che sorgono a Tessenei nel folto bosco di palme dum. Qui il Governaiore ha eretto il campo governatoriale che ha avuto più la S. lln to i pro__ ne che il pubblico potrà'non solo ammirare, ma, se glie, no prenderà vaghezza, anche acquistare. 11 lukul è costruito in torma molto originale ed ha carattere europeo, ed è decorato internamente ed esternamente con riproduzioni di stile » Axumiia » in modo da dare una chiara idea degl'arte architettonica che primeggia e governa il senso artistico delle popolazioni ab issine. Inoltre non è stata dimenticata la chiesa • copta », dentro la quale un autentico « kasci » (prete copto) offlclerà cerimonie religiose, alle quali ln- terverranno gli indigeni. Un altro tukul, destinato a rettatirant abissino è già approntato e si sta arredandolo convenientemente per accogliere i visitatori desiderosi di gustare i cibi specialissimi degli Eritre Ed infine l'ultimo, della lunga serie di lukul, funzionerà da bar per la di stribuzibne deila bevanda indigena fabbricata col miele: il lece. Orefici c pittori Da alfcuni giorni il villaggio è in completa animazione. Gli Eritrei, arrivati a Torino insieme ai Somali, hanno occupato le diverse costruzioni e già si dedicano al lavoro. 11 visitatore troverà: l'orefice nero che costruisce monili in filagrana ed eseguisce lavori su ordinazione del pubblico; pittori intenti alla creazione di quadri riproducenti la vita abissina e le cerimonie più originali che il rito di quelle popolazioni compie nei diversi periodi della loro vita: ricamatori in pelle, clie approntano cuscini, tessitori e ricamatori in stoffe i quali presenteranno tende e piccoli arazzi, donne specializzate nella fabbricazione di originalissimi cestini di paglia per conservarvi monili, materiale da ricamo, ecc.; fabbri c-he a colpi di martello creano simiiarre, spa..e crociale, colrélll in uso fra le popolazione del bas o piano lirico che servono affi ini! aen i-r guerrwgiare <• per difendo-*dalle nero, bardature p-r cavalli ed altri molti lavori in ferramenta L'e¬ sposizione artigianesca sarà completala dai costruttori di stuoie resistentissime a vivaci colori, armonicamente fusi, che possono agevolmente sostituire 1 tappeti II visitatore, percorrer! do questo angolo di torra africana, as¬ s'stcndo al lavoro di ciascun indigeno, avrà la completa illusione di vivere in un paesetto della nostra prima Colo nia cui caratteristica principale è l'o porosità accompagnata da un profon do senso di disc'plina e devozione. Il governo dell'Eritrea ha provveduto ad inviare interessante materiale per completare quello raccolto nel Museo Coloniale di Roma, che per cura d°l Comiiato dell'Esposiz'one verrà esposto nel padiglione d'onore delle Colonie. 1 vasi di El Aduii Una piccola raccolta di plastici e di modelli in legno mostrere no le costruzioni più imDOitanti che il Governo d'Italia ha erette in quelle lontane terie. Soprattutto interessante riuscirà il modello della Cattedrale cattolica.' di Asinara, quello della chiesa copta di Asinara, un altro della moschea di Cheren e cosi via per aitre^truzion Kra.T^nt" iSS^rut to sul torrente Mareb, uno dei più importanti fiumi che attraversa il temtorfo coloniale, il palazzo della *.^sideiiza del Governatore a Massaua, ed un grazioso modello in legno di « sam" buco » (battello indigeno usato esclusivamente ..sulle coste del Mar Rosso). Una completa mostra fotografica e una raccolta di diapositive luminose rispecchieranno gli usi, i costumi ed 1 riti al quelle popolazioni, mentre una serie di fotografie panoramiche darà un'idea dei paesaggi più caratteristici della regione e la dimostrazione delle importantissime òpere che il Cio verno N'azionale ha portato a termine : ..a vasta piana di Tesarne' per sfrut• >*> una delle maggiori risorse, agrtcene della Colonia, con la coltivazione del cotone e della dura. La parte sto rico-archeologica sarà rappresentata da una piccola raccolta di vasi antich tornati alla luce durante gli scavi ese guiti ad El Aduli e conservati presso il Museo Archeologico dell'Asinara che ha concesso di portarli temporaneamente in Italia in occasione delle so lenni celebrazioni torinesi ed italiane. A fianco di tali oggetti figureranno poi una raccolta di armi e di scudi usati dagli indigeni, un campionarie completo di strumenti musicali, alcu ni quadri caratteristici dipinti dagli stessi pittori che parteciperanno alla Mostra lavorando nel villaggio ed in fine una raccolta di utensili domestici di vasellame in uso fra le varie popò lozioni, di abbigliamenti femminili e varii altri oggetti di uso abituale nelle nostre Colonie. Una mostra interessante Chiuderà il padiglione dell' Eritrea una mostra agricola con un campionario dei principali prodotti della Coonia Eritrea, primi fra 1 quali, oltre i cereali e le gomme di vastissima produzione, la palma dum, il cui frutto è utilizzato per la fabbricazione dei bottoni, e Vaaave stsatona le cui foglie opportunamente frantumate danno origine ad una ottima libra adoperata dagli indigeni per la tessitura ed oggi esportata in grande quantità dai nostri concessionari su molti mercati europei che utilizzano il prodotto per la fabbricazione di tessuti robusti per sacchi, cordami, ecc. Purtroppo l'invasione delle cavallette avvenuta verso la fine dello scorso anno non hs consentito una intera e completa rac colta dei vari ed interessanti prodotti agricoli dell'Eritrea, tuttavia nonostante tale avversità l'esposizione agricola non mancherà di interessare l'industria italiaha. In complesso dall'insieme della mo stra etnografica e dalle attività arti gianesche che si svolgeranno nu vii laccio Eritreo, il pubblico avrà modo di larsi una chiara idea delle risorse sisti .di decadeva: scatoloni di sabb e brulle montagne, l'Italia vigila e r>ro uce guidando operose popollzfon nma dl 1,ro*resso * di prò! A, s, L Gii dl Il I

Persone citate: Gallo, Jacopo Gasparini