Il generale Guidoni perisce a Monte Celio precipitando con un paracadute

Il generale Guidoni perisce a Monte Celio precipitando con un paracadute Un lutto dell'Aeronautica Il generale Guidoni perisce a Monte Celio precipitando con un paracadute Roma, 27, notte. L1Agenzia Stefani comunica: « Stamane alle ore 8,35, sul campo sperimentale di Monte Celio, il tenente generale Alessandro Guidoni volle tentare un esperimento di lancio del paracadute Salvador B, iti dotazione ai reparti della IL Aeronautica. Egli aveva precedentemente avvertito il tenente Freri di prepa* rargìi il suo paracadute personale, invitandolo a tenere assolutamente riservata a chiunque la sua intenzione di compiere il lancio. «Alle ore 8, indossato il paracadute, partiva in volo a bordo di un apparecchio R. 22, pilotato dal tenente Freri. Da 1000 metri di quota il pilota iniziò il volo piane. Poco dopo, il generale si buttò nel vuoto Senonchè il lenente Freri ha avuto l'impressione che il generale si sia buttato troppo affrettatamente, e in ogni modo prima di trovarsi sulla verticale del campo di aviazione. Il comando automàtico e quello a mano di apertura del paracadute hanno funzionato regolarmente; ma essendosi il generale buttato all'indietro, nel capovolgimento avvenuto nei primi istanti della caduta, una parte dei cordami gli si è arrotolata intorno al corpo, ostacolando cosi l'apertura dell'apparecchio. « Il generale Guidoni precipitò a terra rimanendo all'istante cadavere. « Su oltre duemila lanci questa è la prima volta in cui l'apparecchio non si è aperto. « II generale Guidoni non aveva 'alcun obbligo di fare questa esperienza, anche avesse chiesto il permesso alle superiori gerarchie gli sarebbe probabilmente stato negato Ma il generale Guidoni apparteneva alla schiera eletta di quelli che anche in pericolosi esperimenti intendono rendersi conto personalmente di tutto, applicando così largamente la teoria dell'esempio, che è norma quotidiana nella R. Aeronautica e che a questa deve [orse il segreto dei suoi successi. .« A Washington ed a Londra, do ve aveva ricoperto la carica di addetto all'Aeronautica italiana, si era cattivata stima e simpatia. Nel Genio aeronautico, che aveva costituito, tenendone la direzione negli anni 1923 e 1924, e dove era tornato neh l'ottobre scorso, lascia un vuoto che non sarà facile colmare. Aveva 48 anni e proveniva dal Genio navale La R> Aeronautica gU-vrepartl'lpé* domenica solenni funerali »; Il dolore di Mussolini • L'inofcttitt La notizia della caduta fatale' del fcapo del Genio aeronautico -Alessandro Guidoni, veniva telefonata a Roma al Ministero dell'Aeronautica pochi minuti dopo il fatto tragico, da Monte Cello, e ne venne subito irìTormato 11 Capo del Governo, 11 duale disponeva perchè l'on. Balbo si recasso immediatamente sul posto. L'on. Balbo, il cui accoramento, per l'inattesa perdita di un amico valoroso, era accresciuto dalla commossa considerazione che la sciagura privava il Corpo Aeronautico Italiano di una delle sue forze migliori e (più pure, si affrettava ad eseguire l'ordine ricevuto e si recava a Monte Celio, dove si intratteneva tutta la mattinata, informandosi dei particolari dell'accidente luttuoso. Tra l'altro l'on. Balbo provvedeva a nominare una commissione d'Inchiesta, composta dal generale Ferrari, direttore studi ed esperienze, dal generale De Pinedo, comandante la zona aerea di Roma, dal tenente colonnello Todeschini. La commissione si metteva immediatamente all'opera comprendo un sopraluogo e raccogliendo diligentemente le deposizioni degli Ufficiali e dei militari del c'ampo. L'on. Balbo tornava a Roma verso le 14 e si recava subito dal Capo del Governo per informarlo del particolari della sciagura, particolari che Mussolini apprendeva con la più viva commozione. 11 Capo del Governo, che aveva un altissimo concetto dell'estinto, che aveva elevato all'altissimo posto, rievocava, con rattristate parole, le sue vinù di tecnico insuperabile e di soIdn organizzatore, di soldato e di aviatore Intrepido ed incrollabile nella devozione, nella consegna e nel dovere Le onoranze che saranno domenica tributate all'estinto avranno il carattere di grande solennità militare. Piemontese L'improvvisa morte del generale Guidoni ha destato a noma 11 più vivo compianto e susciterà in ogni parte d'Italia ed anche all'estero profonda impressione e intenso cordoglio. L'Italia perde con lui una delle più singolari ed eminenti figure dell'Aeronautica; il Piemonte perde uno dei suol figli piti valorosi, tipicamente rappresentativo delle nobili tradizioni militari della regione piemontese. Uomo dall'intelligenza vivida, dalla mentalità chiara e quadrata, dal carattere fermo, dalla severa disciplina negli studi e nell'azione, ognora scrupolosissimo nell'adempimento del suo dovere, a 48 anni, egli aveva già compiuto una carriera luminosa, rendendo insigni servizi con la sua genialità di studioso, con la sua competenza tecnica, col suo saldo cuore di soldato. Il suo stato d! servizio documenta, 6enza soluzione di continuità una attività eccezionale, per fa quale questo apostolo scienziato della nostra aviazione era noto e stimato anche all'estero. Il pilota o il tecn::o La sua biografia si riassume tutta In un lunghissimo elenco di studi, di esperienze, di costruzioni, attraverso cui egli sali in fuma e l'Aviazione taliana ebbe notevole impulso al suo brillarne progredire. Alessandro Guidoni era nato il 15 luftlipim.A Torino. -Soldato di. leva 14 apspldgmcdpMlnrmrdsprstgcifuvedsdqdsupcpeSpveznczfzvrnanDadzslndczmcoltMlqgpzrdlpFivsltnrgas 8 luglio 1900, fu lasciato In congedo Minutato per ragioni di studio. Nedicembre 1903, laureato, fu nominato ingegnere di seconda classe nel Corpo nei Genio Navale, poi nominato tenente nel Genio Navale. Fu capitano del Genio Navale nel marzo 1907, promosso maggiore nell ottobre del 1916. e tenente colonnello del Genio Navale nel s-Mtembre del 1M8, perchè passò a far parte dei Genio aeronautico, "u promosso colonnello del Genio aernnauìleo nel settembre del 1923. Una commissione di esami dei suoi titoli lo nomino maggior generale nell'ottobre del 1923 e generale capo del Genio aeronautico e direttore superiore del Genio e delle costruzioni aeronautiche nel di cembro del 1923. L'elenco del titoli di tecnico e pilota brillantissimo del generale Guidoni e. assai lungo ed interessali!:: nel 1903 consegui a Torino la laurea di ingegnere industriale con 100 punti su 100 e lode. Nel 1905 consegui 'a lau rea di ingegnere navale e meccanico a Genova con 70 punti su' 100; inoltre aveva alcuni titoli di studi accessori. Nel 1903 aveva conseguito 11 brevetto di specializzazione di elettrotecnica dal Ministero della Marina; nel 1913 un brevetto di specializzazione per motori a scoppio; nel 1919 tenne delle lezioni di costruzione di idrovolanti al Politecnico di Torino; nel 1921 consegui un brevetto di specializzazione tecnica scientifica. I suoi lavori tecnici sono importantissimi: nel 1911 costruì un ldrobiplano* di 70 cavalli ed un altro idrobiplano della stessa potenza che differiva dal primo perché aveva dei galleggianti ad alette ; nel 1912 costruì un idromonoplaaio di 70 cavalli e un altro di 80 cavalli; nel 1913 costruì un idrohiiplano di 80 cavalli; nel 1914 costruì un idrobiplano di 100 caval'i; ne.l 1915 un idrosilurante di 400 cavalli, bimotore con strutture metalliche, '1 quale lanciò un simulacro di siluro de; peso dì 320 chilogrammi. Nel 1916 co. strui dei galleggianti per idrovolanti da bombardamento di grande portata ed effettuò la trasformazione dell'Idrovolante bresciano. Molti furono anche i progetti non eseguiti o parzialmente eseguiti. Fra essi notevoli sono, nell'anno 1910 un aeroplano a stabilizzazione autòmati ea; nel 1912 un idrovolante c >n eL-ca eil armatura intema; nel 1914 >n dicibile a cubatura rigida in allumìnio e legno di 30.000 metri cubi: mi 1916 un idrovolante da ricognizione di 450 cavalli. Nel 1916 studiava inoltre il comportamento delle carene speciali: nel 1918 esaminava In un dotto articolo 1 progressi dell'aviazione nel ri'cennio trascorso; nel 1919 faceva una accurata Indagine circa la rapidità di 1 olo c 11 raggio di azione degli aeroplani e compilava il testo del rapporto della Commissione dell'aeronautica della Oonveu zione aerea internazionale. Nel 1919 csa. minava ancora lo studio e la costruzione dei grandi velivoli e la superficie bi. plana degli idrovolanti. Nello stesso anno studiava la resistenza dell'aria ad altissime velocità, e nel 1921 esaminava il problema della preferenza da dare tra navi da battaglia e velivoli. Nel 1922 costruiva un idrovolante enti bio con ala ed armatura interna; nel 1923 un elicottero. Il costruttore Molte pubblicazioni sparse in riviste tecniche, documentano la sua fervida attività intelle.ttualc. Nel l923*pìmblim'tfiKV studio "sui motori a combustione e le turbine a gas. Infine tra 11 1920 e il 1923, quando egli era addetto aeronautico negli stati Uniti d'America, compilò più di 1500 rapporti e 500 disegni sull'aeronautica di quel grande Paese. Molte prove sperimentali pratiche furono da lui promosse; cosi tra il 1909 e il 1919 studiava i galleggianti ad alette idropiane e la resistenza delle carene dele navi alle esplosioni subacquee e delle bombe e dei sihiri, il lancio ci! grossi pezzi dall'aeroplano, e specialmente il lancio di siluri, le eliche coassali ecc. Tra il 1917 e il 1919 studiava la resistenza delle strutture sopracquee contro bombe e proiettili. Mei 1921 riferiva in un articolo circa e prove da bombardamento contro navi ria battaglia. A lui si deve nel 1907 una bilancia per eliche a 4 assi! nel 1919 un apparecchio per esperienze di aerodinamica e net 1912 un progetto di laboratorio di aero-dinamica. Le sue pr"dllezioni si orientavano specialmente sull'aeronautica navale. Egli si occupò anche dì costruzioni navali inerenti alla aeronautica. Nel 1014 costruì la nave trasporto per idrovolanti « Elba » ; progettò un ■ hang-ar » galleggiante per dirigibili: nel 1917 costruì una zatterina per trasporto'di drovolanti ; noi 1918 progettò uà lianf/ar a sommersione per idrovolanti ed una nave trasporto sempre per Idrovolanti. Nel 1915 costruì la nave trasporto ed appoggio idrovolanti Europa Molti dispositivi e trovati si debbono alla sua ingegnosità. Nel 1916 costruì un dispositivo per la protezione subacquea. Nel 1918 costruì una torpedine da blocco a paracadute. Inoltre, insieme con II colonnello Crocco costruì una tele-bomba. Nello stesso anno progettò un aero-siluro. Fra gli incarichi aeronautici tecnici che gli furono affidati nell'ininterrotto periodo 1909-1923 sono le prime ricreile di carattere scientifico svolteci al'a Spezia nel 1909; le ricerche teoriche e prove pratiche su aeroplano e idrovolante svoltesi alla Spezia fra il 191(1 e il 1911. Egli fu capo-reparto costruzioni e riparazioni aeronautiche di Venezia negli anni 1912-13 e nel 1914 fu capo del reparto riparazioni e costruzioni aeronautiche di Trento: nel 1915 fu comandato al progetto e alla costruzione di un nuovo trasporto di idrovolanti. Negli anni 1917-19 fu capo del reparto costruzioni e riparazioni aeronautiche della squadriglia Sant'Andrea a Venezia. Fu anche ispettore di aeronautica e capo ufficio sludì in Roma. Dal 1920 al 1923 fu addetto aeronautico a Washington. Nel 192.1 fu nominato direttore superiore del Genio e costruzioni aeronautiche. Fra gli incarichi speciali vanno enumerati: nel 191S deegato tecnico per l'Aeronautica italiana-al Comitato interalleato a Parigi; delegato Italiano di redazione della onvenzione internazionale di navigaione aerea, noi membro delia Commissione Internazionale aeronautica di ontrollo a Berlino. Nel 1921 fu memoro della Commissione aeronautica ala Conferenza del disarmo di Washingon. Fu allievo pilota nella squadriglia Moizo a Tripoli. I] suo brevetto di piota di aeroplano è dell'agosto del 1911 : quello di pilota di idrovolante è del giugno 1912. Fu pilota istruttore dolln prima squadriglia idrovolanti a Vene-, ia: nel 1913 e 1914 fu pilota di appaecchi sperimentali : nel 1915 comanante riPlla squadriglia imbarcato sula nave Etha ; nel 1916-17 faceva ancora prove di apparecchi itli