500 dotti d'ogni paese intorno a una Sfinge

500 dotti d'ogni paese intorno a una Sfinge 500 dotti d'ogni paese intorno a una Sfinge li prf no Congresso internazionale etrusco inaugurato a Firenze essere rischiarato, se non svelato FIRENZE, 27. (A. S.). — Il I Congresso internazionale etrusco, che si è inaugurato oggi qui e che si eonchiudora a Hologna il 5 maggio, costituisce un avvenimento sci- mitico di primissimo ordine. Sto rici, archeologi, glottologi, da ogniparie del mondo pollano ai Congresso il frutto dei loro studi e delle loro ricerche intorno alla grande stinga etnisca, che ancora conserva gelosamente il suo segreto, e il gran pubblico degli studiosi di tutti i Paesi circonderà queste assise scientifiche del suo pili vivo interessamento, an- Siofio di sapere almeno se il mistero della lingua etnisca non sia aitine per E' forse inutile ricordare che il pre maturo annunzio che il prof. Alfredo Trombetti aveva trovato la chiave del l'alfabeto etrusco è stato seguito da pKl ,mlsurate comunicazioni e riflessioni, ciie han servito a calmare la feDBre aèUe aspettative e delle poleml cne. n Trombetti, che sarà uno del pio bersagliati e ammirati ornamenti del Congresso, vi farà solo una comunicazione sull'apporto che i suoi studi glottologici di molti anni possono dare nll'interpreiazione delle iscrizioni etru au uiif;i |ji eia^i'nie itone ihci i.'.iuiu ciin- [sene ed ha rimandato di qualche gior- Tiio la pubblicazione del attesa opera sulla « Ling della sua tanto auBsa opera suiia t lingua etrusca •, 1* <Iuale apparirà quindi a Congresso (!n'uso' , , Nessuna travolgente scoperta, dun- cj altPtK,„ ma cio non t0l,liera al Congresso la sua importanza ed il cU0 significato e per chiarire questa importanza e questo significato noi abbiamo creduto che nulla potesse farsi di meglio che rivolgerci ai lumi di colui che ne è stato il solerte e dotto promotore, al professore Antonio Minto, presidente della Giunta esecutiva del Congresso, sopraintendente agli scavi dell'Etruria e presidente del Comitato permanente per l'Etruria, l'organo insigne a cui devesi ernesta rinascila fattiva e coordinatrice degli studi etruscologi, anch'esso uscito, come un ramo floridissimo, dall'Ente per le Attività toscane. Antonio Minto ha consentito gentilmente e pazientemente a spiegarci in una sintesi efficace quali sono insieme gli intenti che il Comitato per l'Etruria'si propone e in "qual modo la operosità del Congrosso etrusco verrà svolgendosi, sintesi che poi egli ha esposta noi suo discorso inaugurale al Congresso. -- Il primo Congresso nazionale etrnsco — egli ci ha detto — fu tenuto, come neri si ricorda, nel 1020, solo duo anni or sono, e fu una chiamata a raccolta degli studiosi italiani, invitati a vagliare insieme lo stato dsl problema etrusco nelle varie disciplina e a coordinare le loro energie per procedere con unità di intenti nel progresso delle loro varie ricerche. Perchè, si domanderà, un altro Congresso etrusco, e internazionale questa volta, a cosi breve spazio di tempo? E' forse iI7tervenil,° qualche fatto nuovo a ricllip','J!'lc'? 1,1,11 è accaduto nulla di r,"0Vn od( ap„P"?*° per ?n,esto un- Con" grosso internazionale ci e parso ut le „ nmr,i,,-n ni fotti nuovi tutti ~n „♦,, [SiS^faU^VS^^ gli etruschi, cercano addurne per ciascuna disciplina e il Comitato permanente per l'Etruria ha sentito sempre più intenso il desiderio di disciplinare, regolare, coordinare queste disperse energie tra le varie discipline. Sinora si è avuto a lamentar* una rnan- canza df collegamento tra gli etrusco !ogl. Storie!, archeologi, glottologi hanno proceduto ognuno per la prò pria strada, sposso senza curarsi troppo gli uni degli altri e tutti hanno creduto buone e definitive le risultanze raggiunte. Ecco la necessità d'un collegamento tra i vari rami e campi di ricerche. « Il programma del Congresso — ha proséguito a dirci il prof. Minto — costituisce un primo paziente atto del Gomitato per l'organizzazione del vasto materiale, la sua classificazione e il suo ordinamento. 11 Congresso ha cinque sezioni, quella storica ed archeologica, quella della religione, quella della lingua e dell'epigrafia, quella naturalistica e quella dolio attività pratiche e del turismo. Le cinque sezioni corrispondono ai vari campi di ricerche e di lavoro a cui attèndono le fatiche degli etruscologi. Por il problema delle origini si richiede, anzi tutto, uno studio dei materiali e della distribuzione geografica delle varie sedi della civiltà eneolitica e del bronzo. Viene poi il diffidi? e complicato problema del come si ricolleghi a questa la civiltà cosi detta di Villanova, studiala nello sue vie di penetrazione, nelle sue distinzioni topografiche, nel suo sviluppo, nelle sue relazioni, nelle sue persistenze. Questioni analoghe edidentici criteri di studio » di ricerche presentano por la fase successiva di cultura e di arte orientalizzante, blomj diventuno più complèssi. A quel n dell'arte, dell'industria e dei com-m dell'arte, dell'industria e dei coni merci si aggiungono quello delle isti tuzioni civili e religiose, nelle quali ri Iposa il segreto della potenza de! popò l'1"-^ 11 SPS^in' IWI"'za uei popo-; r-truseo. Infine, eccoci all altro va- g,0 promema della influenza esercitata rta]]a civiltà etrusca su Roma e delle sopravvivenze etruscli mano. 1 • E \ eittaino- nel inondo ro-ci lia d»tu> anetirtt ri Minto — al programmi e ai lavori delle altre sezioni. Nella sezione religiosa si studieranno i rapporti colle religioni orientali e la religione greca e le religioni di altri popoli italici e inaila del popolo romano. Nella se¬ ^ione linguistica, i rapporti dell'etri! s..u con le lingue del bacino mediterraneo, le lingue italiche, le lingue romanze. Il problema della lingua etrusca, come tutti sanno, è la chiave del mistero delle origini etrusche. Per la parte epigrafica, i compilatori del « Corpo delle' iscrizioni etnische » daranno notizie dello stalo dei lavori. La opera monumentalo permetterà ili aver sott'occhio, classificato topograficamente, tutto il tesoro di documenti scritti, per il giorno in cui essi potranno rivelare il loro segreto. L'intento che persegue la sezione epigrafica del Comitato è, infatti, quello di procedere alla revisione delle iscrizioni conservate nei musei e nelle collezioni private, distinguendo 1 vari elementi e tipi epigrafici, coordinandoli e classificandoli secondo il criterio topografico e cronologico, mirando specialmente all'accertamento e al controllo nel la lettura dei testi e nella loro integrazione in modo che essi costituiscano uh materiale sicuro per l'ermeneutica e si possa ricavar da essi il maggior numero possibile di notizie. Quanto alla sezione naturalistica, essa costituisce una novità per un Congresso simile. Ma nella ricostruzione storica dello sviluppo della civiltà etrusca, per lo studio della vita anche economica degli etruschi, si è riconosciuto necessario e valido il concorso dei naturalisti. Essi si occupano delle questioni generali relative alle eondi- zioni e alle modificazioni fisiche del- l'antico territorio occupato dagli etruschi, alla vegetazione, alia fauna, all'antropologia e paleontologia, alla natura e alla lavorazione delle materie prime, ai centri minerari e al loro sfruttamento, ecc. La sezione naturalista presenterà al Congresso 1 risultati di due inchieste, la prima riguardo al manto vegetale della regione toscana, la seconda, una raccolta di scheletri e crani che risalgono presumibilmente al periodo etrusco ». Ma abbiamo voluto chiedere all'illustre direttore del Museo archeologico di Firenze notizie precise sulla attività della sezione archeologica, ed egli Ci ha detto: — L'attività della sezione archeolo-gica del Comitato per l'Etruria si con- fonde in mvm narte ron rmelln della ionae in gran parie con quella della R. Sovraintendonza alle Antichità etrusche, la cui cura principale, oltre a fare gli scavi e a conservare i monumenti, e quella di provvedere alla catalogazione dolio collezioni archeologiche pubbliche e private, allo sci lodarlo topografico e dei monumenti e delle scoperte, per fornire agli studiosi tutto il materiale archeologico dell'Etruria, ordinato per periodi e distinto topograficamente. Cosi, sciogliendo i voti del nostra Comitato, formula.i due anni or sono, il Ministero della pub blica Istruzione ha organizzato ! lavo ri per la caria archeologica •] Italia al 100.uOO, affidati all'on. generale Vacchelli, direttori! dell'Istituto geografico militare, e i primi fogli pubblicati fi guardano appunto la nostra regione. Con il nuovo ordinamento del Museo archeologico di Firenze, la Sopraintondenza d'Etruria si propone di completare la sezione già iniziata ed esposta delle pitture tombali in « fac-sirni le » e della Gipso'eca, colla riproduzione dei cimali artistici ed epigrafici della civiltà etrusca, i-parsi nei vari Musei d'Europa e d'America. La prima cura sarà di organizzare ed accrescere il Museo topografico dell'Etruria, creato da Luigi Adriano Milani. Esso costituisco il grande schedario monumentale della civiltà etrusca, per sedi e periodi. — Un contributo inaspettato ai nostri studi archeologici — ha continuato il Minto — ci c stato fornito dalla scoperta, avvenuta in questi due ultimi mesi di marzo e aprile, di una vasta stazione dell'eia del bronzo nel cuore dell'Etruria. Sulla terrazza di Belverde, sul fianco della montagna di Cetona, prospiciente quella serie di collino cho digradano verso la regione di Chiusi, una delle maggiori sedi dol popolo etrusco, Umberto Calzoni, direttore dol Museo archeologico di Perugia, facendo ricerche per conto della Sopraintendenza d'Etruria, scopriva molteplici vestigia di abitazioni dentro grotte, in ripari sotto roccia, e in fondi di capanno, con materiali di tipo terramaricolo e palafitticolo, associati a rozze ceramiche di impasto neoliti che e ad altre con decorazioni a rilie vo e a graffito, recanti i motivi della spiralo punteggiata e del meandro. Questi elementi di civiltà enpa meri-Idionaie som. comuni coi più arcaici Ideila civiltà del ferro e con elementi in ihhuciu «« w..e.v™».. «......«.ua ^ più di quattrocento, le nostre pubi I: \ azioni, fatte in accordo colia Casa di transizione. La scoperta del Calzi ni mostra come i problemi dell'archeologia etrusca -i risolvano, più che con grandi scavi, con ricerche metodiche di specialisti, che conoscano profondamente i problemi da risolvere e il territorio da frugare, e provano che spesso la fot'iuna favorisce .. la povertà dei mezzi '• «11 Comitato permanente per l'Etruria conta 335 soci delle varie Nazioni, il numero dei congressisti ammonta :. 'editrice del - Rinascimento del libro e iniziate con la famosa opera del U i -cuti suli'u-Anu etrusca» g coi volumi degli c Studi etruschi » di cui presenteremo oggi ii secondo, si affermano e si diffondono — ha concluso il professore Minto. — Noi crediamo di esser riusciti veramente a realizzare il voto di Benho Mussolini, il quale mi disse, accettando la presidenza onoraria del Congresso: « Voglio che a Firenze si costituisca un centro internozionale di studi etruschi 1 ».