I Congressi della cultura

I Congressi della cultura I Congressi della cultura e a o a o i , r i i a e o o i o Gii studi romani nedeguonMBitedeGacainfeviriedreleprvifutrClecipuprvenBmstachtusdsVzcduvpdindmnzi pRoma, 2(5, natte. Sono continuati i lavori del Congresso di studi romani. Nella sezione disciplina scientifica il prof. Pittarelli ha svolto una interessante comunicazione sulle vicende dell'insegnamento della matematica nell'Università di Roma. Il prof. Milosevicli, come rettore dell'Università, fa rilevare l'importanza particolare che hanno gli studi. Segue una comunicazione del prof. Aristide Rosati. li prof. De Lollis commemorato Nella sezione letteratura e filologia il presidente, prof. Vittorio Bossi, commemora con brevi e commosse parole il prof. De Lolli. 11 prof. Vignoli, di Homa, propone un piano accuratamente studiato per la raccolta e lo studio della letteratura popolare del Lazio. Segue un'animata discussione, cui prendono parte i professori Battoli, Mergo ed altri. 11 prof. Alfredo Baccelli illustra dottamente due sonetti di argomento romano, del Rolli. 11 professore Giulio Natali, della R. Univercità di Roma, parla dei precedenti della b'eruniade del Monti; il professor Claudio Isopoescu, lettore romeno della R. Università di Roma, intrattiene l'uditorio su un poeta romeno vissuto a Roma nel principio dell'BOO, Giorgio Asachi. Il prof. Fagiotto. dell'Università cattolica del S. Cuore, illustra un interessante episodio della vita della Roma settecentesca, il caso del filosofo Nevenuti. Nella sezione medioevo il prof. Gustavo Giovannoni fa un'importante comunicazione sul tema: « Programma di una serie di indagini nelle chiese medioevali di Roma ». Egli propone il programma della Commissione delle chiese di Roma, e presenta due pubblicazioni, primi frutti dell'iniziativa della Società fra i cultori di architettura e dal lavoro associato di una schiera di studiosi d'arte e di storia, cioè la illustrazione delle chiese di . Agata de Goti e di S. Maria in ì cCosmedin. Annuncia altre illustrazioni già deliberate e parla anche dell'opera di espropriazione, che è uno degli scopi della Commissione. Parla inoltre di lavori di restauri già iniziati e di quelli progettati, e chiude esponendo i progetti di lavoro per l'avvenire, auspicando che l'Associazione degli architetti, insieme alla Società romana dì storia patria, costituiscano un Ente, in cui tutte le competenze portino ia loro utile collaborazione. Stadi architettonici L'argomento interessantissimo suscita ampia discussione da parte dei congressisti. Monsignor Pio Raschini fa una importante comunicazione sul tema: prodromi alla elezione di Ales- paplnlplrsnsandró VI; Mons. Enrico Carusi, della j plìiblioteca Vaticana, parla del Carta- trio di Santa Maria In campo Marzio ; il prof. Cecchelli, della Regia Università di Roma, fa una esposizione dei nuovi studi sulla più antica lista papale in rapporto alla formazione del Liber Pontittcalis lìomanus. 11 prof. Levi, della Regia Università di Napoli, prende la parola per dare all'Assemblea la notizia della morte dell'insigne romanista medioevalista dell'Università di Roma, Cesare De Lollis, e ne rievoca la figura e l'opera. 11 Presidente e il prof. Ussani, a nome della Facoltà di Lettere dell'Università di Roma, si associano. Nella Sezione antichità e archeologia, il dottor Collini legge la 6ua relazione all'articolo « Per un corpus degli elementi architettonici isolati », dimostrando la necessità di una tale pubblicazione. Segue il dott. Sgobbo, parlando sul tema: « Le terme tlegree e la origine delle terme romane ». Quindi il prof. Aurigemma illustra i restauri del Largo di Tripoli, facendo voti per la loro continuazione, il prof. Mancini- riferisce sui depositi dei Ss. Pietro e Paolo ad Katacumus; il prof. Brusin, direttore del Museo di Aquiparla delle recenti scoperte ar BidlvegcrspssgsclleologTche "fatte Tn"Aquiiejà':*'Sulla 1necessità di proseguire alacremente | l'opera iniziata, insiste anche il prof. Calderini, il quale, fra l'applauso dell'uditorio, porta l'adesione del Ministro Fedele. La « Tribunioia potestas » di Giulio Cesare Nella Sezione antichità e storia, 11 prof. Romanelli, della Regia Univerei- . ideila grande e piccola proprietà agriilooja Un'Africa Romana Si legge poi -jllna comunicazione del senatore Chiap- i«l!i, assente, nella quale egli dimostra che i cristiani guardarono subito a Roma come al centro futuro della loro Fede. M. A. Levi, di Torino, svolge una comunicazione sulla Tribunicia potestas di Giulio Cesare. Infine il professore Matescu parla dei primi contatti militari e civili di Roma con le là di Roma, tratta della distribuzione |o, e e e tci e, nte e/., iza so n le a re ti £-. popolazioni della Tracia. La signora |CaroMna Lanzani di Milano si occupaidelia religione e politica nel inondo li ornano amico, pollando soprattutto dei rapporti dei romani coll'oracolo dì Delfo. Padre Plccolìni tratta della sto- ria di Monticelli presso Roma. Si da in ultimo lettura di un telegramma del..Capo delle missioni archeologiche italiane in Albania, dott. Ugolini, che partecipa al Congresso lo scavo di un edificio romano sull'Acropoli di Butrinto. 11 prof. Galassi Paluzzi presenta un suo lavoro sul Gesù di Roma, Par sua proposta, la sezione, nomina j coiaio- nenti la Commissione per l'attuazione del Museo civico di Roma, come segue: on. Bodrero, prof. Delfi Santi, on. Cartoni, prof. Hermanin, prof. Muffoz, comm. Ceecarelli, prof. Calza Bini. Il prof. Fasolo tratta dell'architettura romana nella interpretazione delle pitture del Rinascimento. Il prof. Gabrielli espone: «Vita romana nel carteggio inedito di un medico tedesco in noma nel 1600». Mons. Biasotti riferisce, sull'antica chiesa di S. Caio in via XX Settembre. Goffredo Bellonci riferisce su: «L'architettura dell' '800», ed infine la signora Strong svolge una relaziono sulle accademie e sulle scuole straniere in Roma. La « Città stellare » Nella Sezione ara contemporanea, il prof. Maroi, direttore dell'Ufficio ser vizio del Governatorato, parla delle funzioni della statistica come sussidiatrice della scienza urbanistica. 11 prof. Calza Bini annuncia che l'Istituto delle case popolari, sta facendo una specie di censimento delle abitazioni, appunto secondo quanto suggerisce il prof. Maroi. L'ing. Settimi traccia brevemente le vicende storiche della tee nica della strada in Roma. Segue l'ing. Barbieri, il quale rileva che la città moderna si costituisce con sviluppo stellare, e deplora che in Roma viva ancora la tendenza che vede nel vecchio centro storico il centro della futura città. Chiede che nel concetto scientifico della città stellare, si tenga debito conto della creazione delle vie sotterranee di traffico. L'architetto Venturi parla dell'ambientismo edilizio delle vecchie città. L'arcliitetto Picciriato dopo aver partecipato un saluto del Club urbanistico milanese legge una comunicazione sulle linee ferroviarie di accesso a Roma, parla del problema della nuova stazione, delle diverse soluzioni progettate, e illustra infine il progetto adottato; parla quindi delle ferrovie metropolitane in Roma. Le due interessanti comunicazioni sono state accompagnate da proiezioni. In ultimo l'architetto Del Debbio i presenta la sua comunicazione sulle ì costruzioni moderne nella zona di am pliamento. La