Una grande catastrofe: "Dio ci aiuti!,,

Una grande catastrofe: "Dio ci aiuti!,, Una grande catastrofe: "Dio ci aiuti!,, Il terremoto ha distrutto Corinto 9000 case crollate, 50.000 persone senza tetto, popolazione terrorizzata ATENE, 23. notte. La Grecia — dopo la Bulgaria — è stata disastrosamente colpita dal nM-clerremoto. Referti ufficiali giunti ìroggi nella capitale stabiliscono che pCorinto è rimasta effettivamente di-Ustrulta da scosse avvenute ieri serrailalle 22,15. Circa novemila case sono,dcrollate, incluso l'ufficio del Telegrafo. Lo sconquasso ha reso difficili le comunicazioni con Corinto fino al pomeriggio di oggi. Alcuni centri circostanti come Loulràki e Girocastro, insieme con molti villaggi lungo il canale di Corinto, hanno subilo alta loro volta gravissimi danni. Si teme che molte persone abbiano perduto la vita o siano rimaste ferite durante il terremoto. Per fortuna, le scosse più violente furono precedute da tremiti relativamente lievi e la popolazione potè perciò mettersi sul preavviso abbandonando le abitazioni e tenendosi all'aperto. Sijgiera con che il numero delle vittime risulti piuttosto basso. Quasi 50 mila persone si trovano per il momento senza tetto, e prive di cibarie, Le autorità greche stanno inviando soccorsi, ma sarà neecssario anche l'ausilio delle carità straniere. La Legazione americana ha mandato un suo rappresentante,sui luoghi del disastro. Probabile mente egli organizzerà subito assi-.stenze speciali in favore dei terre-\motati, rivolgendosi alla generosità > degli Stati Uniti. '.Ulteriori dispacci recano che la ! popolazione colpita dal terremoto\7ieUa zona di Corinto è terrorizzata. | Arrivano particolari che testimonia- j no di un panico indescrivibile. La\ centrale elettrica di Corinto andò] distrutta di sana pianta e la città vdmrmdurante la notte rimase avvolta dalle tenebre. Migliaia di abitanti si precipitarono per le vie in preda ad un cieco sgomento, e le autorità riuscirono a malapena a ristabilire un po' di calma nella moltitudine dei disgraziati. Corre voce che i morti entro il recinto urbano siano alme- no 20 e i feriti si fanno salire a 80. Ma queste cifre sono essenzial.mente -congetturali ed è impossibile appu ìrarle. Le scosse si sono succedute a pia riprese ; ogni volta, si scatenava Un n«oi;o panico. Il terremoto spailancò delle breccie nei muri maestri ,delle carceri srjparccchi carcerati e- o e à a e,polazione locale, e Nvove SC0S!!e si verifìcarono anco. -.ra oggi attraverso l'intera zona col-\pitat ma ia ^e piu violenta del terà > remoto non si è finora ripetuta, '.Stanno accorrendo da Malta due na- a ! vi inglesi, ossia una nave deposito o\e il destroyer Stuart. | (Daily Telegraph). j a\ l danni ] vasero. Essi stanno ora nascosti nei dintorni. A tutta prima si temette che il famoso canale di Corinto fosse rimasto bloccato. Il naviglio di transito ricevette allora l'ordine urgentissimo di arrestarsi. Più tardi, si potè constatare che il canale non aveva sofferto guasti, e il naviglio ottenne il permesso di proseguire. Nel corso delle 24 ore che precedettero questo terremoto, il Peloponneso andò soggetto a frequenti sussulti tellurici di lieve carattere. Se ne contarono più di cinquanta. Un certo tremore fu sperimentato ieri sera anche ad Atene, ma la città non subì alcun danno. Le scosse furono violentissime a Lutraki, una popolare stazione balneare del Canale di Corinto. Gli alberghi — a quanto si afferma — sono ridotti a cumuli di rottami ed anche il Casino è crollato. Si ignora se il cataclisma abbia mietuto vittime nella po- i d n Atene, 23. notte. Ulteriori notizie sul terremoto di iersera recano che Corinto e Lutrakion sono quasi completamente distrutte. Finora si contano una trentina fra morti e feriti. I danni ascendono a diversi milioni di dracme. (Stefani). VIENNA, 23, notte. 71 Xeuc Wiener Tageblalt riccre da Arene che ieri sera alle 22,30 fu avvertita colà una violenta scossa di terremoto, che ha prodotto grandissimo allarme tra la popolazione la quale si è riversala nelle strade in preda al panico. L'osservatorio si' sinico ha registrato in tutto 20 scosse, aventi il loro epicentro a Corinto. Questa città — secondo ulteriori notizie del Tag-eblatt — è completamente distrutta. Anche le località di Lutrakion, di Klamakion e Possidonion sono rase al suolo. Le popola¬ zioni sono accampate : vi sarebbero molli morti e molti feriti. Il Gouemotha mandato delle truppe sui luoghi. Le scosse sono state accompagnate da profondi boati. Tutte le lince telefoniche e telegrafiche tra Atene e le regioni del terremoto sono completamente rotte. Da Patrasso mancano completamente notizie. L'impiegato che faceva servizio all'ora della scossa ha fatto in tempo a mandare un dispaccio redatto nel modo seguente : » Una grande catastrofe! Dio ci aiuti! ». Da quel momento manca ogni possibilità di mettersi in comunicazione con la città. Sembra che anche l'isola di Zante abbia patito gravi danni. Invece, non si ha conferma della notizia della distruzione del canale di Corinto. Viene messo in rilievo che questa è la più forte scossa di terremoto in Grecia dalla catastrofe del 17 aprile 1914. Corinto, situata suli'itsmo e in fondo alla baia dello stesso nome, presso il golfo di Lepanto, conlava circa 4.000 abitanti. Lo sue origini erano attticiiisstme risalendo ad oltre un millènnio avanti Cristo. I-'u una delle città più illustri della Grecia antica, nella cui vita ebbe parie notevolissima. Sopravvenuta la conquista romana, la città mantenne un suo primato nelle arti c nell'eleganza. Essa rivendicò l'invenzione della scultura e la creazione di un oixlime di architettura. Sostenne duo celebri assedi. Ma soprattutto il suo nome è rimasto scolpito a caratteri indelebili neijla storia della cristianità per il soggiorno che vi fece San Paolo, di cui è traccia appunto nella » Lettera ai Corinti », una delle più. vibranti del gTande apostolo di Cristo.

Persone citate: Corinti, Corinto, Lepanto