Festoso omaggio tedesco a Nobile

Festoso omaggio tedesco a Nobile Festoso omaggio tedesco a Nobile Un gran banchetto = Discorsi calorosi e ammirazione popolare = Atteso a Berlino Berlino, 17, notte. , dIl generale Nobile è atteso a Ber-lèino. Qualche giornale annuncia che egli arriverà qui domani, ma pare che la sua venuta tarderà qualche giorno ancora. Egli viene alla capitale anzitutto per esprimere al Governo del Reich i suoi ringraziamenti per le accoglienze avute, per gli aiuti tecnici e di ogni genere prestatigli, per l'amichevole prontezza con cui è stato inesco a sua disposizione tutto il personale necessario per l'atterraggio della sua nave. In secondo luogo egli vuole mettersi in contatto ancora una volta prima di intraprendere deflnitivametrte il suo viaggio, con le autorità ed associazioni scientifiche specializzate in materia di esplorazioni polari, e specialmente con la « Società internazionale per le esplorazioni artiche », di cui è presidente Nansen e segretario generale Bruhns, il quale si è appositamente recato a Stolp per l'arrivo dell'Italia, onde invitare Nobile a Berlino. , Azzurro e nero La giornata di oggi a Stolp è stata dedicata dalle autorità in festeggiamenti a Nobile. Per la prima volta — nota un giornale — nella storia millenaria di questa cittadina, il tricolore italiano sventola qua e là in qualche suo edificio e al palazzo di città. In quest'ultimo ha avuto luogo il grande banchetto che la città ha offerto a Nobile e ai suoi ufficiali ed ingegneri. Il banchetto si è protratto fino a tarda ora. Le autorità di Stolp erano tutte in nero; tra quel nero, spiccava vivacemente l'azzurro deJle divise aviatorie italiane, ciò che dava alla sala tutta infiorata — una nota speciale di fe stosità. Naturalmente era invitata e non poteva mancare anche la Titi na. Titina — nota un giornale — è una cagnetta assai piacevole, che prende parte assai volentieri, per principio, a tutte le cerimonie e specialmente ai pranzi ufficiali. Essa sa molto bene distinguere il pesce dalla carne. Un giornalista domandò a Nobile se Titina avesse mostrato di sposizioni alle esplorazioni polari e se gradisse un Soggiorno al Polo. « Cosi così — ha risposto il generale. — Non proprio molto volentieri, ma io le ho fatto fare un paio di meravigliose pellicce e spero che si troverà bene ». • Nel libro d'oro della città Prima di recarsi a tavola, il generale ed i suoi compagni sono stati pregati di scrivere il loro nome nel libro d'oro della città di Stolp. Si trovano in quel libro i nomi dell'exKa'ser Guglielmo II, di Ilindenburg e di Mackensen. Sono stati tenuti molti elevati discorsi. In rappre sentanza del Reich parlò il direttore ministeriale Brandenburg, festeggiando la gloria di Nobile e augurandogli che riesca a coronare il voto dell'intera umanità civile, strap pando all'Artico l'ultimo velo del suo mondo misterioso. « La spedizione di Nobile non è soltanto una spedizione di esplorazione, ina anche una Impresa tale da Imprimere progressi sensibili all'aeronautica. E' appunto qui il punto in cui in modo speciale, si incontrano gli interessi dei popoli e specialmente dei due popoli italiano e tedesco, tra cui cor rono cosi felici lapponi per le comu nicazioni aeree. In questo momento ci sentiamo pervasi da un sentimento di orgoglio per l'eroica traversata dell'Atlantico fatta dai nostri aviatori, ma questa gioia non ci impedisce di gioire egualmente per i successi degli altri popoli, e dell'Italia in ispecie ». L'oratore chiuse il suo discorso con un elevato saluto all'Italia, al suo Sovrano felicemente scampato all'abbominevole attentato, e con un evviva alla navigazione aerea italiana. Quindi parlò il sindaco di Stolp, Hadenjaeger, portando il saluto della millenaria città di Stolp a Nobile. 11 banchetto si è protratto fino a tarda ora tra la più grande cordialità. Panzana Nobile ha espresso tutta la sua gratitudine per la veramente simpatica e cordiale accoglienza ricevuta non solo dalle autorità, ma da tutta la cittadinanza, A questo propositoj è appena il caso di rilevare che un paio di giornali berlinesi (che si sono fatta, da tempo, una specialità ftscramsgtstpdAasasrscrchhrdgditnijdeqmmddctqs della nota stonata per tutto ciò che è italiano e fascista in ispecie) ri- j ferivano oggi di un penoso incidente che sarebbe avvenuto in un ristorante di Stolp. Si trattava — secondo detti giornali — di un ristorante frequentato solitamente da avventori junkers (nazionalisti estremisti) i anali avendo trovato nel ristorante gli ospiti italiani, tra cui il generale Nobile, si sarebbero lamentati col padrone di averli accolti nel suo locale, ed avrebbero anche osato lanciare nella sala, a voce alta, parole allusive al non gradimento di avere degli italiani nel locale. Al che Nobile ed i suoi si sarebbero allontanati e recati in un altro ristorante, dove aivrebbero avuto una analoga sorte. Questa panzana dei suddetti giornali — gli stessi che ieri raccontavano di gravissimi danni subiti dal dirigibile — viene ufficialmente smentita dal Wolff Bureau. Anche il generale Nobile — a cui appositamente molti da Berlino hanno telefonato in proposito — la ha energicamente smentita, dichiarandosi invece commosso delle cordiali accoglienze ricevute in tutti gli ambienti ed in tutti gli strati della popolazione di Stolp. Ammirazione per l'aeronave La cittadinanza è ammessa, per invito, alla visita dell'Italia; i visitatori sono ammirati della perfezione del dirigibile. Desta un grande interesse l'allestimento e l'ammobijrliamento della navicella di coman do, che è di una sobrietà esemplare, e dove non vi ò nulla di meno di quello che serve ma non vi è nemmeno nulla di più. Si vede chiaramente che si tratta di un ambiente destinato unicamente alla severità del lavoro e dell'esplorazione scientifica. Alle porte sono state poste le carte meteorologiche della prima tappa tempestosa percorsa. Quando qualcuno vi accenna, Nobile risponde «Malgrado quello che abbiamo passato, tutto è andato bene, ed io sono contento che il mio equipaggio sia stato posto a questa dura prova e l'abbia superata ». Grande interesse destano anche il tricolore destinato alle terre del Polo e la pesante croce di legno di quercia inviata dal Papa perchè venga eretta tra i ghiacci come segno della cristianità del mondo. Nobile è costretto a firmare autografi per tutti. Al corrispondente del Giornale delle otto ore ha consegnato un breve messaggio scritto in inglese (in inglese su richiesta del corrispondente, per una piti larga comprensione dei lettori del giornale che questa sera trovano il fac-si-mi'le nelle sue pagine) in cui delinea gli scopi del suo viaggio: « Esplorazione scientifica della regione artica e specialmente esplorazione geografica della parte del tutto sconosciuta ». .-. ----- - -t— _•->- Un'intervista con Nobile il generale ha accordato una intervista sulle sue intenzioni e sui suoi scopi. Egli ha detto: « Prima di tutto debbo difendermi contro il rimprovero fattomi da un giornale di avere io contribuito alla distruzione del grande hangar di Zeppelin ordinala a suo tempo da una Commlcjsione interalleata (il generale qui accenna ad una pubblicazione fatta da un giornale berlinese, il quale aveva affermato che Nobile era stato membro della Commissione, internazionale aviatoria ed aveva imposto la distruzione del maggior hangar di Stolp) Non sono mai stato membro di una Commissione dell'Intesa, io, come diretnore del cantiere militare aviatorio di Roma, lavoro nell'aviazione in senso positivo. Non posso rilevare che con rincrescimento che sia stato distrutto •1 più grande hangar di Stolp. La navigazione aerea non ha soltanto scopi guerreschi, ma soprattutto scopi pacifici perchè essa mira a collegare i popoli ». Il generale ha quindi continuato: imgpndsmcednrtrpSmttsvnpcngBurmnqmgtlGedtsnpfndgmsccccngmcdbpetr«Io ora farò in modo che il mio'• dirigibile sia al più presto pronto per riprendere la sua marcia verso il Polo Spero che la ripai-azione del piano di stabilità di sinistra che si è guastato, la revisione dei motori e tutti gli al-, tri preparativi siano in una diecina! di giorni esauriti, in modo che io possa subilo parlile per lo Spitzbergen. Ho ricevuto oggi un telegramma in cui mi .si dire che la Città di Milano ha salpalo da Bergen per recarsi aliai King.sbay. Calcolo appunto che iti di,!- j ci giorni essa getterà l'ancona in quel- la baia. Allora sarà tempo per noi di' iniziare la nostra spedizione. Speriamo che di qui ad allora si faccia migliore il tempo e soprattutto diventi più tiepido — qui almeno — perchè non è certo un piacere subire il freddo fin d'ora, dato che per parecchi mesi avrenio da soffrirne una dose molto maggiore. In un primo momento, ancoreremo il dirigibile allo Spitzbergen e completeremo, con l'aiuto della Città di Milano, le nostre riserve di benzina, di gas e di abili invernali. Inlzieremo quindi la spedizione. « Vogliamo, prima di tutto, con rotta diretta raggiungere il Polo, e se sarà possibile, restarvi qualche tempo per eseguirvi constatazioni scientifiche. Speciale interesse rivolgeremo all'esame del sistema dei venti, delle correnti marine e alle misurazioni magnetiche. Vedremo se potremo atterrare sui campi di ghiaccio, oppure se dovremo aggiustarci in un altro modo: non è possibile prevederlo fin d'ora perchè ciò dipenderà dalla situazione che colà troveremo. Per le osservazioni sopra accennate noi potremo impiegare però appena 40 ore, perchè le noBtre riserve di benzina bastano per un tale tempo ed il dirigibile ha un raggio di azione di sei mila chilometri; ciò che. ci permette appunto dt navigare direttamente senza scalo da Stolp aHo Spitzbergen, rotta per la quale probabilmente sceglieremo la via di • mare, senza traversare, la Scandi navia ». A quando il ritorno? Alla domanda quando avverrà il ritorno, il generale ha dichiarato che ciò dipende dalle condizioni atmosferiche: « E' possibile che noi dobbiamo rimanere fino al 20 luglio alio Spitzbergen perchè oltre all'esplorazione scientifica del Polo, intendiamo compiere l'esplorazione della terra di Francesco Giuseppe, e della Nuova Zemblia, dove eseguiremo misurazioni sulla profondità del mare. Infine tenteremo di oltrepassare il Polo per constatare — se ciò sarà possibile — quale estensione abbia il mare polare. 11 ritorno ci porterà un'alira volta a Stolp, dove ci fermeremo per controllare la nostra nave prima del ritorno in Patria. Avrei desiderato nella traversata dell'altro giorno di passare sopra la Germania, ma il tempo cattivo non me lo permise. Al mio ritomo In Italia passero ad ogni modo sopra Berlino per poter cosi ringraziare la Germania dell'accoglienza amichevole che. r..i ha fatto. Spero del resto di poter attestare — anche prima — all'onorando Presidente della Repubblica la mia deferenza. Da Berlino ci dirigeremo su Friedrichshaven, per sorvolare di là le Alpi. Sono fermamente convinto che nel mio volo non avrò difficoltà nè incidenti gravi, perchè i motori tedeschi dei quali è .provvista l'Italia saranno certo capaci di resistere all'ardua prova».