Il «Te Deum» nel Duomo di Torino

Il «Te Deum» nel Duomo di Torino Il «Te Deum» nel Duomo di Torino La risposta del Re al Podestà Il Re h3 cosi risposto al telegramma inviatogli dal Podestà ammiraglio DI Sambuy a nome della cittadinanza: • Invio alla Città di Torino edji Lei s»o cortese interprete cordiali ringraziamenti per le tjeniill devote espressioni giuntemi graditissime. — VirroRin Emanuele *■. Per Iniziativa del Capitolo del Duomo e staio ieri celebrato in San Giovanni un solenne Te Deum, in cui ha olticiato l'Arcivescovo di Torino, Cardinale Gamba. Alle ore. iti, all'ora fissata per la funzione, le due navate laterali sono già occupate dal pubblico, dogli invitati e da ima grande rappresentanza di Giovani Italiane, di Piccole Italiane e di RaMila. Figurano pure le rappresentanze ili molte Scuole ciitadin2. Mitervemttè con le rispettive bandiere, p un foltissimo gruppo di allieve de: Collegio delle Figlie dei Militari. Nelle prime file dei banchi hanno proso posto molle dame deH'aristocra/.la e In Autorità civili e miliari. Fra queste notiamo: il Prefcito, De Vita; il Podestà, ammiraglio Di Smnbuy, con i due vice-Podestà conte Buffa di Ferrerò e conte Ore1; il colonnello Di Ilobilant: il generale Pctitti di Rarefo, comandante d'Armata; il generali' Tiscornla, comandante del Corpo d'Armata; e i generali: Monteflnali. Da Pozzo, Guidi, Piva, Tiby, della Milizia, Rhn. in rappresentanza del « Nastro Azzur ro », Perol, e molti altri ufficiali superiori; il primo presidente di Corte d'Appello. Casol ; il procuratore venerale. Trabucchi; il procuratore del He, comm. Maiala, e il comm. Poncini del Tribunale; gli on.li Hognasco e Cian; il Questore, comm. De Roma, con il capogabinetto cuv. Calasso; il gr. uff. Domenico Lanza. presidente dell' Ordine Mauriziano; 11 comm. Lo Monaco; :1 comm. Lavagna, della Casa Reale; Invocato Colombini, della • Famija Tu rinetea»:. il provveditore agli Studi, comm. Renda; il comm. Ehrenfreurid, capo del Compartimento ferroviario: l'avv. Colla, segretario generale rie] Consiglio Provinciale d-lVEconomia e anche in rappresentanza dell'Associazione fascista del Pubblico impiego; l'avv. Bardanzellu; il console Brandimarte; il conte Fossati Reyner!; il Cor po consolare al completo; il capitano dei carabinieri Miozzi, col tenente Anguissola. e molti altri. ' Pochi minuti prima che comJnciassc a cerimonia, 6ono entrati in Duomo I Principi: la Principessa Runa e la Principessa Adoiaide, la Principessa Lydia di Arenherg; il Duca d'Aosta e il Duca di Genova, il Principe Conrad il Duca di Pistoia; il Principe e lo Principessa Edvige di Arenberg. Entra qtiMdi l'Arcivescovo Cardinale Gamba, accomnagnato da1 canonici, che. dopo le genuflessioni davanti all'altare * l'inchino ai Principi, inizia la solenne funzione religiosa. Il Te Deum è stato cantato dalla « Schola Ca.ntorum > del Seminario. Dopo il Te Deum e la benedizione, viene Intonato il De profundis per le povere vìtt'inn di Milano. A funzione finita i Principi escono nello stesso ordine e le autorità e gli itivi lati sfollano lentamente il tempio * * * La Comuniità israelitica, che aveva Inviato un telegromma d! profondo omaggio a S. M. il Re. ha celebrato Ieri mattina nel suo Tempio una funzione solenne''il! ringraziamento'a Dio per la salvezza del Sovrano e di suffragio per le innocenti vittime. L'offerta del sen. Agnelli li senatore Agnelli ha inviato al Podestà di Milano nello stesso giorno dell'alternato ipiesto telegramma, accani Bagnandolo con un'offerta di 25 mUa|iirt,. • Deprecando vivamente Inconsulto attentato, mi unisco sentimenti esecra zione.oililà di Minano, in quest'ora che affratella intera Nazione nel riverente commosso augurio per il nostro Sovrano. Desidero giunga pure vossignoria mia più viva partecipatone per lutto che ha colpito cittadinanza, « pongo a disposizione vossignoria lire 25.000 a favore delle famiglie colpite. Ossequi. ■ Agnelli ». L'on. Bellona, Podestà di Milano, ha cosi risposto: ■ Ringrazio commosso parole che rispondono sentimento cittadinanza nell'ora che tutti unisce e riafferma nell'incrollabile fedeltà amato Sovrano, ed esprimo compiacimento vivissimo per generosa offerta con la quale ha voluto con mirabile senso fraternità partecipare lutto cittadino beneficianlo famiglio colpite ». 5 mila lire della Provincia L'amminitstrazione della Provincia e venuta anch'essa in soccorso alle vittime di Milano. Con deiiberazion* di ieri il commissario delia Provincia di Torino grand'uff. avv. Anselmi ha sta blilito di erogare Iotc cinquemila a favore delle famiglie colpite dall'esecrato misfatto. Al telegramma con cui il nostro Po desta ammiraglio Di Sambuy nell'associarsi al lutto per il nefando attentato terrorisMoo, metteva a disposizione del la civica Amministrazione di quella città la somma di lire 25.000 per le famiglie delle vittime, l'on. BeMoni ha risposto nel termini seguenti: « Solidarietà nobilissima Torino mi è fra tutte la pili cara in ciuesto momento di profondo dolore e di indignazione per 11 nefando attentato. Ringrazio in modo pantflco*ane a nome della ciWadlnan'za per gesto squisito che associa codesta città in un'opera di bene verso famiglie colpite orrenda sciagura • . * * 11 regio provvediate agli Studi, <om mendatore Renda, alla notizia del nefando attentato di Milano, ha cubito Inviato a S. E. 11 ministro Fedele, che si trova lu detta città, il seguente telegramma: « Scuola piemontese insorge contro nefando attentato e si inchina reverente* innocenti vittime de] riavere, tra cui primeggia piccolo Ballila milanese. Prega V. E. rendersi interprete verso augusto Sovrano e città rii Milano suot sentimenti solidarietà ed infinita devozione casa Sabauda intimamente )~. gata fortune Italia fascista ». L'Unione Monarchica ha pure invia io un telegramma ai i<rimo aiutante di campo di S. M. il Re, con espres-. sfonl di profonda devozione.al Sovrano. * * Con generoso gesto le maestranze dell'Onichia Carte-Valori, per mezzo del segretario di categoria, hanno itiviato lire 500 al Prefetto di Milano perchè stano destinate alle famiglie delle vittime. ..... * * Il Circolo Centralo, il cospicuo sodalizio cittadino che vanta tradizioni quasi semi-secolari di puro patriottismo e di incrollabile devozione alla gloriosa Dinastia, ha votato un ordine del giorno col quale « acclama alla Maestà del Re intrepido, primo Cittadino, primo Soldato dell'Italia vittoriosa, augusto, inviolabile presidio delle patrie istituzioni dal Regime dello Stato, auspice Benito Mussolini, assurte ad insuperato fastigio •. «-*-»