L'apertura a Norimberga della Mostra düreriana

L'apertura a Norimberga della Mostra düreriana L'apertura a Norimberga della Mostra düreriana Wal nostro invialo) Norimberga, 11, notte. Ha avuto 11:030 (iuesta mattina a Norimberga l'inaugurazione della grande esposizione dureriana al (jermaniscti 1 Aluscum. La cerimonia e stata aperta '<! chiusa — coinè l'uso tedesco — da 1 .randl esecuzioni corali, che a No¬ ! rlmberga assumono un'assoluta perfe! zione. x svolta anzitutto mo borgomai»a pòrto il ringra \ziainento della città ai Governi di Ba viera, di Prussia e del Reicli, ai rappresentanti delle città, degli enti, delle pinacoteche pubbliche e private ed infine ai Governi esteri che tutti hanno voluto con buona volontà ed a prezzo di sacrifici contribuire al buon successo dell'esposizione, prestando nel contempo alla città di Norimberga La cerimonia sì 6 svi 'sito Uwnè^'quale ha pi i quadro quasi tutto quello che possiedono del- le opere del Dùrer, affinchè l'esposizio ne riuscisse il più possibile completa e desse in una visione di insieme un estesissimo dell'opera dìireriana. Hanno tenuto due discorsi il mini stro degli Interni del Heich, von Keu- del, ed il ministro dell'Istruzione bava-rese, Goldenberg, 1 quali hanno messo ta- rilievo il carattere puramente tede- sco dell'opera del niirer, accennando nerò che in ogni opera di artista si .fanno sentire le reciproche Influenze , estere, donde il significato non solo, tedesco ma mondiale e civile della ce- , ! rimonta odierna. Hanno quindi parla-to i rappresentanti diplomatici degli Stati esteri con cui Dùrer ebbe rappor-ti di arte 0 personali, e che con le 'oro prestazioni hanno contribuito alla com-piutezza della Mostra. Il rappresentan-te dell'Italia ha parlato in quadro più ampio e dopo di lui hanno preso la pa-rola i rappresentanti della Francia, dell'Austria, dell'Olanda, del Portogal-to e dell'Ungheria. |Molto ascoltato e molto applaudito ha pronunzi 'o per primo, in tedesco, rni elevato discorso l'ambasciatore ita-liano conte Aldovrandi, che visitavaper la prima volta Norimberga. Egli lia ringraziato cordialmente le autorità cittadine dell'occasione offertagli. Havoluto in principio ricordare I rappor-ti culturali della sua Bologna e della sua stessa famiglia con personaggi del mondo artistico e letterario di Norim-berga del tempo dureriano, rapporti riei quali egli stesso ebbe ad occuparsi in un suo libro pubblicato alcuni anni fa. Da questo spunto, l'oratore è pas-sato a parlare dei rapporti di Dùrercoi bolognesi. Durer conobbe ad An- versa 1111 Francesco da Bologna, «lIIìr-vo di Raffaello, di cui fu amico e da cuii ebbe preziosi regali in compenso di opere, e conobbe anche Luca Pa- cioli, autore del trattato De divinae vropnrtioni. L'ambasciatore parla quin¬ idi dei rapporti e delle influenze della ! grande arte italiana di allora con l'ar: i1,e durer.ana m seguito ai due viagsri ! veneziani del Dùrer, il secondo dei |'f,ual1 determina 1 ultimo stile del magK1'0- Cprt0- Durer rimase tedesco, ti- picamente tedesco. Ma come si può so stenere che uno spirito di artista, al contatto con nuovi Paesi, con nuovaUtecnica e diverse forme spirituali, pos-lsa astrarre da esse e sottrarsi alla loro influenza? Certamente ogni contribuio all'arte ed alla scienza — dice J'oratore — è tanto più ricco d1 bene cruanto più l'artista c^ tipico ed originale, e Dùrer è perciò tipicamente 'edesco. Ma, nelle cose dello spirito non meno che in quelle politiche, non si ri fi veramente nulla senza ricevere ed è soltanto a mezzo del pareggio del dare e del ricevere, per mezzo di questo ! m"cmi'si?lVre inftoo™zìnunèrm^niT di V | ' do ut des che si stabilisce rrtiell'equ'li- brio che è la fonte di ogni progresso, di ogni perfettibilità e della pace. Dopo i rappresentanti esteri hanno parlato UH dottor Bostcll Mayer wr la corporazone degli artisti tedeschi ed il consigliere intimo Zmmermar'n, di- rettore del museo gei-manico, ritenta- rando ap.rta l'epos zione. Quindi gli invitati hanno v s tato le sai,, dellamostia. L'esposizione è veramente un mdeiao del genere. Le saie rlurcria.-e1 enio rioi nr»'»»; i saie nei pie ecfc- _r„ihi|. '1' jb.»c«e cope. - mt£.f?Tft StÀtele p<t quanto e stato ! "anrLan,f,a^„La £r^^n™So ^<^s™>e aver* - sovvengono delle, , HAvntaMa h m-it« n«t»i.Ii, V « ™< r h, ti o-».?3 ì n «i* |Vole, " è dei con tributi est-ri,. é_ fi più ;numeroso. La. u, : dato 1 ir nuli esiri, e il piu|•n*Kr:a ucgti trazi «a, r'Lp„a' -f, ((SL ni c.,:e .su tavola, UbMil'.iippoiu.a, t --wi Giacomo su lavora,ja vervi.ne coi iiain- bIno sul braccio, mezza ngura, sui ia- . .., 1. -, l'a fiAitìo t'ululi a vi Mnvrin n al nle in figura di San Sebastiano' su ta1vola. Figurano py U .disegni d-.11 Al¬ -la preziosa tavola della Dsputa di !Gesù nel tempio; da Bergamo. . Accaidemia Carrara ha Invaato :1 ritratto v-i- che li p:n delie volt--' si tratta d' ìasc-ti vincolati dall' namov'b 1.là. Dopo l'maugU' a/ione, ha avuto luogo sai ! nelle storiche sai ■ del palazzo di città jun grande banchetto ili 400 copeni of ferto da', bug mastro agli o-p.1i. So»o siati -tenuti discorsi, tra cui uno dea im nistro prussiano dell'istruzione, Be cker. La giornata è terminata con un grande spettacolo di gala ali Opera cit tartina. GIUSEPPE PIAZZA.

Persone citate: Aldovrandi, Bostcll Mayer, Durer, Gesù, Goldenberg, Luca Pa