Il maltempo

Il maltempo Il maltempo Il naufragio di un «bragozzo»nel mare di Chioggia La barca gettata dai cavalloni controgli scogli 6 vittime. Chioggia, 2, notte. Venerdì, con un bellissimo tempo, partirono una ventina di bragozzi. Due di questi erano di proprietà di Euge nio Spanio fu Pietro, d'anni 41, e pie-cisamente il Benintendi e l'aldo S. Lo Spanio era insieme al figlio Corrado, di 18 anni, e con altri quattro uomini 6u! Oeniìitcìidl. 1 quattro uomini erano. Fioretto Crosara fu Felice, di anni 27, Domenico Bozzato fu Antonio, d'anni 27, Giuseppe Dell'Acqua di Felice, d'anni 30, e Raimondo Duse di Giovanni, d'anni 26. Tutti avevano lasciato a casa mogli e figliuoli. Il padrone aveva pure lasciato a casa due maschi e due femmine e la moglie incinta. Stettero in mare tutto il venerdì e la giornata di sabato. Improvvisamente il cielo si fece scuro e cominciò a piovere, ma il mare rimase calmo. Alla notte cominciò lo sciroccale. Il mare fu tutto sconvolto in modo spaventoso. Cominciò una lotta aspra e disperata di quegli uomini nel loro piccolo guscio in balla di cavalloni altissimi. Il vento aumentava ancora di forza e di velocità ed i bragozzi dove vano essere governati da mani sicure ma con poca velatura. Le due barche dello Spanio erano rimaste sole, e sul benintendi p salYAldo S: ogni sforzo era disperatamente rivolto ad avvici narsi alla costa prima che la furia del vento schiantasse gli alberi. L'alba di domenica trovò gli equipaggi al loro posto, aggrappati alle sartieChioggia non doveva essere distante e 61 sperava di arrivare in poco tempoma la furia del vento e del mare aumentava. Il Benintendi precedeva l'Aldo S. e gli indicava la rotta. Poi le due navi si perdettero di vista. All'imboccatura del porto di Chioggia, tra le due dighe, il Benintendi precedeva di mezz'ora l'Aldo S. Erano circa le 11 del mattino. La popolazione di Chioggia non avendo visto tornare tutti bragozzi si era riversata in piazza dVigo, sul grande ponte che unisce questa alla piazzetta della Capitaneria delrrto, sulle fondamenta del canale dDomenico, per scrutare il mareUna ventina di bragozzi, partiti vener di erano già tornati, ma il Benintendnon si vedeva. Di lì a poco il semaforo segnalava alla Capitaneria del porto che il Benintendi era naufragato. Contemporanea mente l'Aldo S., che aveva gettato l'ancora in rada, cominciava a fare segnali di soccorso. Dalla riva la folla credette che fosse l'Aldo S. che avesse bisogno di aiuto, e credette che qualche falla si fosse aperta sul suo fianco Invece 1' « Aldo S. » aveva avvista to, giusto a metà del canale, un rotta me del « Benintendi » ed invocava aiuto. La popolazione quando seppe dalla capitaneria elle il « Benintendi » era naufragato, cominciò ad innalzare pianti e lamenti. Tra la folla si trova vano le famiglie e. gli amici dei membri dell'equipaggio. Da tutie le parti selevavano grida di soccorso. Il maggiore Bertuzzoli,- comandante della capitaneria, che non aveva alcun mezzo a sua disposizione requisiva subito il piroscafo « Clodia • della Società Lagunare che fa servizio tra Venezia e Chioggia, ed imbarcatosi ordinò di fare rotta verso 1' ■ Aldo S. ». Dal bragozzo si rispose che non si aveva alcun bisogno di aiuto, ma che non doveva essere molto lontano il punto do ve il • Benintendi » era naufragato. Nonostante la burrasca terribile i!« Clodia i andò al largo alla ricercdel naufraghi. Sulle onde si vedevano dei rottami, ma nessuna traccia dell'equipaggio. Il « Clodia > dovette per. poco dopo tornare all'approdo in quando che il mare era troppo grosso. Tentavano nuove ricerche due moto-bragozzi, 11 • Conte Rosso » e « Giovannina», ma dopo inutili sforzi anch'esstìovettere abbandonare l'impresa, perchè il mare non permetteva di continuare. Un terzo tentativo venne compiuto dal rimorchiatore « Posina » comandato dal capitano Vincenzo Salvagno, ma compiute brevi ricerche anch'esso dovette ritiratisi data la furidel mare. Non prima però di aver potuto scorgere gli avanzi dello scafo dei« Benintendi ». Certamente il bragozzo era stato gettato da un'ondata contro la scogliera e si era fracassato. Quanto ai disgraziati membri dell'equipaggio purtropp'non si poteva più nutrire alcuna speranza circa la loro sorte. Verso la findel pomeriggio sulla spiaggia di ponente, presso la batteria Barbarigo, lguardie di Finanza del forte Caromarinvenivano infatti due cadaveri, quelldi Eugenio Spanio e di FiorettCrosara.

Luoghi citati: Chioggia, Posina, Venezia