Il Vaticane lo Stato

Il Vaticane lo Stato Il Vaticane lo Stato o a n a a a a l a i a a e a i a te a e a i l o o La posizione del «Centro Nazionale» Roma, 2 notte. A proposito della voce corsa e raccolta da una agenzia romana di informazioni di un prossimo scioglimento del Centro Nazionale Italiano, Il corriere d'Italia, organo del Centro stesso, reca: « Una agenzia romana crede di potere affermare che nei «circoli politici» si ritiene ormai superata la funzione del Centro Nazionale, ricordando a tale' proposito molto inesattamente un discorso dell'on. Mattei-Gentili a Catania, tenuto nell'autunno scorso. Non sappiamo a quali circoli politici si accenni, ma riconosciamo che a tale proposito si possono naturalmente avere opinioni diverse, compresa quella registrata daiM'agenzia in discorso. Quello che tuttavia crediamo di potere dire fe che una decisione in tale senso non può davvero essere presa dai « circoli politici »; e che intanto il Centro Nazionale continua a vivere — non per una qualsiasi specializzazione politica e tanto meno parlamentare — ma poiché evidentemente esso non ritiene che i recenti avvenimenti siano per se stessi tali da compromettere le ragioni che determinarono una parte dei cattolici italiani a partecipare attivamente »ul terreno politico, sotto la loro personale responsabilità, alla vita nazionale ed all'opera restauratrice del Regime». Sul provvedimento che toglie le superstiti organizzazioni degli esploratori cattolici il Tevere, polemizzando con l'organo valicano ricorda l'origine dello scoutismo cattolico e scrive tra l'altro : « Qiiunque conosca quella storia quegli scudi e quelle attività, non ha bisogno di sentirsi ripetere che lo scuri isrno è invenzione di un protestante inglese, certo Powel — se non erriamo — amico, amministratore, accolito e profeta dalla famigerata Annie Besant, la teosofa, colei che aspetta il Messia e crede di averlo coltivato in un bel giovanotte indiano, moretti»]o e languido, oggi in giro per le capitali europee. Malgrado queste oscure origini, lo scudismo è accolto dalla chiesa cattolica come organizzazione perfettamente ortodossa. Non tutti i credenti hanno disinvoltamente ingoiato la pillola, ma un settimanale cattolico autorevole, che si permise di muovere critiche allo scuriismo — apriti cielo -- fu duramente richiamato all'ordine ». A proposito poi della meraviglia espressa dall'organo vaticano per lo scioglimento ' degli esploratori. dato che conliaM rapporti intercedevano fra l'Opera Nazionale Balilla e gli esplora tori stesai, tanto che alile feste del patrono san Giorgio, intervennero i rappresentanti dell'Opera Balilla, come alla leva fascista furono invitati i rappresentanti degli esploratori, il giornale osserva: « E qui è il grave. Tutte queste bellissime cose sono avvenute perchè 11 fascismo ha voluto, malgrado tutto, rispettare la qualifica di cattolico aflibUuUa..agU. crotali*ri .ed. e-sMtto «omn sempre generoso, ed Ita guardato più ni fini ultimi del suo atteggiamento, che. alle piccole contingenze quotidiane. Si fa dunque un rimprovero al fascismo del suo irreprensibile agire? Si citano oggi a conforto di una tesi che non regge gli argomenti che ieri erano ignorati? E' come ascoltare un colpevole di abuso di fiducia, che rinfaccia acerbamente alla sua vittima di avergli accordato tale fiducia. E Tahuso? La vicenda %on autorizza questi meschini giochi dialettici. Restii incontrovertibile la sostanza delle cose. Che è questa: fu tollerata una organizzazione estranea se non contraria allo spirite del fascismo: la si trattò con quetla cordialità che lo stesso Osservatore riconosce, sottolinea ed esalta;.la si scioglie, oggi clic tanta sopportazione appare inutile, anzi, a pensarci bene, dannosa. Di chi la colpa? ». Riportando la nota ufficiosa del bollettino dell'Azione Cattòlica sul discorso dal Paijia, La Tribuna crede di potere concludere: « In sostanza si è finito con l'ammettere il buon diritto dello Stato nel volere avocare unicamente a sé l'educazione della gioventù: quando si ricordi poi che lo Stato italiano è oggi lo Stato Fascista, è chiaro concludere che questa eitucazione non potrà che essere inspirala ai principi della religione cattolica ». Delle dichiarazioni dell'organo dell'Azione Cattolica II Lavoro d'Italia sottalinea quella che afferma essere la coscienza cristiana e quella italiana una stessa cosa e nota al riguardo: • Se l'identità affermata dall'Azione Cattolica è una realità ed i, veramente sentita dalla Chiesa, questa dovrebbe rallegrarsi che lo Stato fascista Intervenga direttamente a formare la-coscienza dei giovani italianamente e cristianamente, come i cattolici mostrano ili desiderare. Perché in fondo il prò blenni piti importante dovrebbe essere per la Chiesa che. le coscienze giovawli venissero formate secondo gli ideali che essa si preilggc e non quello della sede in cui l'insegnamento può essere impartito. Se il dissidio infatti si limitasse a questo aspetto veramente secondario del problema, ci sombra esa gerato fare intervenire il Pontefice a polemizzare e ad ammonire »

Persone citate: Annie Besant, Mattei-gentili, Powel

Luoghi citati: Catania, Italia, Roma