Le Consulte municipali

Le Consulte municipali Le Consulte municipali Una circolare ministeriale ne chiarisce le attribuzioni - Solo il Podestà delibera Roma, 27, notte. Tenuto presente che in varii Comuni si è già provveduto alla costituzione delle Consulte e negli altri i lavori preparatorit per detta costituzione so-| no prossimi a compimento, il 'sottosegretario agli Interni, on. Bianchi, ha creduto necessario di chiarire e fissare in una circolare alcuni criteri fondamentali circa il funzionamento delle Consulte stesse, da circolare comincia con il dictita-1rare che secondo i princìpli dell'ordì- namento podestarile il Comune ha un!solo organo deliberativo : il Podestà, | 'I quale esercita le funzioni che la vec chfa legge comunale e provinciale conferiva al sindàw, alla giunta municipale ed al Consiglio comunale. La Consulta ha attribuzioni meramente consuiltlve. Consegue da ciò che nessuna delle nonne stabilite nella vecchia legge per il funzionamento del Consiglio comunale e della giunta tmi- alcipale può ritenersi applicabile peri analogia al funzionamento di un organo quale la Consulta, che ha carattere essenzialmente diverso, cioè consultivo e non deliberativo. Ija circolare distingue nettamente i casi nei quali 1! parere della Consulta è facoltativo da quelli nei quali è obbligatorio se- condo le diverse alassi di Comuni e stabilisce che oif-ni qualvolta il parereIdella Consulla è richiesto per legge., il!' verbale della deliberazione podestarile che ne consegue deve avere la forinola: « udito il parere della Consulta rn unici pai e ». Qualora il parere della Consulta sia obblipaiorio e il provvedimenilo del podestà non sia conforme ad esso, ciò dovrà risultare da! verbàle relativo al provvedimento stosso e la relativa deliberazione deve essere in ogni caso sottoposta all'approvazione del prefetto. In relazione al carattere della Consulta di organo meramente consultivo viene chiarito che essa non ha sessioni ordinarne e straordinarie e non ha nessuna iniziativa d'autoconvorazionc II podestà deve convocarla nei soli mi- eri parere. ratnre ali oasi in cui ha l'obbligo di sentirne il Per creare una consuetudine uniforme l'on. Bianchi ha interessato 1 prefetti a dare istruzioni ai podestft di convocare le Consulte in via normale tre giorni prima della data fissata per vo la seduta, salvo i casi di urgenza. La e- circolare chiarisce clic nei casi in cui e il parere della Consulta 6 obbligatorio, reIesso deve essere sempre inteso e che il!non è possibile ammettere la facoltà ' dell'organo podestarile di adottare in le ota la eme à e re onvo oha c oli caso di urgenza deliberazioni senza il parere della Consulta quando esso sia prescritto per legge. Dal ripetuto carattere consultivo della Consulta ne consegue che le sue sedute non dievono essere pubbliche e che 1 verbali delle sue adunanze, presi per sè stanti indipendentemente dal senso delle deliberazioni in cui possono venire incorporati, non devono essere pubblici. L'on. Bianchi ha richiamato l'attenzione dei prefetti sulla norma legislativa a tenore della quale i consultori che senza giustiflcaito motivo non intervengano a tre adunanze consecutive sono dichiarati decaduti.

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