Le nuove reclute del Partito e della Milizia

Le nuove reclute del Partito e della Milizia Le nuove reclute del Partito e della Milizia La cerimonia nel Teatro «Vittorio» Abbiamo assistito l'anso scorso, nel Palazzo del Giornale, alla prima Leva fascista e questa manifestazione, nuova per allora, ci parve una delle più significative espressioni del metodo con il (piale il Fascismo, dando un maggior impulso alla necessaria orientazione spirituale, rinsalda sempre più le basi della futura Società, pensata e ferinamente voluta dal Capo del Governo. La cerimonia si è rinnovata ieri austera solenne nel suo significato. La funzione che si doveva svolgere in piazza Vittorio Veneto ha avuto luogo invece, data la persistenza del cattivo tempo, nel Teatro Vittorio Emanuele. Anche la 'vasta, sala però, ad un certo momento, e parsa insufficiente ad ospitare l'imponente adunanza di Camicie nere, di Avanguardisti, di Balilla, di Piccole e Giovani italiane e di pubblico die ni; hanno letteralmente gremito ogni .ordine di teisti, dal palcoscenico all'ultima galleria, per la (piale l'aggettivo di piccionaia mai è parso più appropriato tant'era festosa la bianca nota che dentro vi mettevano le belle divise delle Giovani italiane. Le Autorità Il palcoscenico a poco a poco è stato invaso dalle bandiere e dai gagliardetti dei l Creoli rionali, delle Associazioni, del Sindacati, del Combattenti, dei Mutilati e degli Arditi. Spiccava in primissima fila, e ondeggiava su un austero e commovente gruppo di garibaldini in camicia rossa, il labaro del «Nastro Azzurro», con accanto il presidente dell'Associazione generale Kho Fra la siepe variopinta e scintillante di steimnl e di decorazioni e l'estremo limite dei boccascena hanno preso posto le autorità. Abbiamo notalo fra gli intervenuti 11 Prefetto De Vita. Il Podestà ammiraglio di Sambiiy con vice Podestà ingegnere conte Orsi o conte I'.ulTa di l'errerò; il colonnello llo-|JWlnut, secretarlo della ^Vp\^J™J.^'iipvinciate fascista: i generali Tiscornia, Montelinali, Cazzerà e Sasso: il generale del Carabinieri Da Pozzo : il ge |orgogliosi di appartenere al^Partito. Neli a LdnbfccCinvrepdanp!trsQctlsPrAdlglldsdpacttrpg-co^aico^ comm. Lo .Monaco capo di Gabinetto del Prefetto: il comm. Forraccini, commissario straordluario dell'Unione industriale fascista, il grand'uff. Anscluii, Commissario della Provincia, Mario lntaglletta della Federazione artigiana, le rappresentanze di tutti i Sindacati con il dottor Iauuuo; il grand'uff. Donvito e il comm. Vianclno l>er la Federazione commercianti ; .l'avv. Gino, presidente dev'Associ aziono combattenti, il grand'uff. Klirenfreund : moltissimi ufficiali dell'Esercito e della Milizia, e molte altre personalità politiche e militari. ' • Il discorso del conte di Robiìant Prima di iniziare la cerimonia che consiste nella concessione della tessera del Parlilo e nella consegna del moschetto agli Avanguardisti che entre- inno cosi a far parto della Milizia, la banda della Milizia ha Intonato la Marcia Reato. Il pubblico scatta in piedi, applaudendo a lungo, entusiasticamente. Tra le grida entusiastiche di « viva il Re» e «viva Mussolini» ò stato suonato l'inno «Giovinezza». t'essati gli applausi, il colonnello di Robiìant., avanzandosi alla ribalta ha pronunciato il seguente discorso: Avanguardisti della 2a Leva PanciataI <■ Nel ricevere il moschetto, che è il segno del vostro ingresso nella gloriosa Milizia, e giurando fede al Duce od al Fascismo, dovete essere compresi eadvdella solennità dell Impegno inorale che assumete di fronte al Hegime, di tran- le al Paese. Il Fascismo vi conseguala sua tessera ed il suo distintivo: voi gli darete in cambio disciplina, obbedienza, dedizione completa, disinteresse assoluto, ferma volontà di opere. « Con questo atto solenne s'Impongo¬ no uno a voi alcun! precisi doveri mentre; solo sarà il vostro diritto: Essere!giorno sacro ai ricordi delle prime ore della nostra Rivoluzione, i l'uscisti tut-ti vi vengono incontro e vi recano conentusiasmo il loro fraterno saluto, mentre io vi Invilo, giovani camerati ad ascoltare le parole del nostro giura-mento : u Giuro di eseguire senza discutere ali ordini del Dure »• di servire von tutte le mie forze a se c necessario mi mio sanane là. canna della involuzione Fascista ». «Lo giurate voi:? Hill Avanguardistiscattano in piedi risiedendo : «Ix> giuro!». ... . ._ «Ed ora riprendete la marcia nelle base della piramide si allarga -ill regime coincide sempre pìii con la -Inazione. Le ondale della giovinezza si -jaggiungono ancor più vaste alle ondate e,|Milioni di uomini costituiscono il pre: e e i a al a oi l vostre nuove Legioni, innalzando il pen-siero pieno di tede e di devozione alla Muestù del Ke, al Duce. all'Italia... Mapiù delle mie parole valga per voi in quest'ora solenne il messaggio del Duce cn'io adesso vi leggerò : «Camicie Nere di tutta Italia! Cade oggi il IX anniversario della creazione dei Fasci Italiani di Combattimento. Vò! lo celebrale voi ricordo e con l'azione. Ollantuuiila figli del jki|mj1o italiano entrano nelle potenti formazioni politiche è militari del regime. « Avanguardisti ! I veterani del fascismo vi attendono con perfetta fraternità e con lieto orgoglio. Siate Aeri di ricevere In tessera del Partito e il moschetto della Milizia. Questa duplice consacrazione vi rende cittadini del regimo e soldati della Patria. «Camicie Nere! A ogni anno che pan mio armato della rivoluzione fascista. Salutale a [tran voci- le nuove generazioni del Littorio col grido delle nostre vigilie urdlte e squadristre: A Noi : ». Una lunga ovazione saluta la fine del discorso e altre grida di «viva Mussolini » accolgono la Une della lettura del messaggio. Il saluto del gen. Tiby SI avanza quindi al proscenio 11 generale Tlb.v, comandante della Milizia che. eoli voce torte, quasi scandisce, rnllitarescamente, l periodi dei suo discorso. Egli dice « Giovanissime reclute -della feconda J,on tornerà ina con sicura" fede negii ilm)orl:l11 «tortini della Patria. «Giovani, l'Italia è in marcia ; essn, per il sacrificio dei seicentouilla morti Leva Fascista, il nostro segretario federale, il valoroso combattente colonnello di Robiìant vi ha or ora dato II benvenuto uel Fartito Fascista e vi ha fatto prestim; il giuramento al Duce. Io, comandante delle Ixsgioni Piemontesi e, come tale, rappresentante del nostro Capo, Benito Mussolini, saluto il vostro ngresso nelle nostre file, le quali, così, vengono arricchite di un afflusso generoso di sangue giovanile. «Noi veterani vi accogliamo con gioia e con vera fraternità. Voi troverete nel più vecchi camerati dei fratelli che guideranno 1 vostri passi nella Milizia con amorevole Interessamento e si troveran no sempre al vostro fianco nel momenti più difficili. lì voi ricambiatene l'affetto e la premura nel modo che ad essi riuscirà più gradito: compiendo il vostro dovere di Fascisti e di Legionari Quali sono 1 vostri doveri? Essi sono compendiati nel giuramento che avete testo prestato, In quello che fra poco lo vi chiamerò a prestare : dedizione assoluta, incondizionata al regime, alla Patria, al Me, al Duce. Giovani camerati in alto I cuori! « Alcuni giorni or sono nella vecchia Aosta che accanto alle grandi vestigia di Roma innalza 1 castelli dei Savoia, lo rievocavo due grandi periodi delle glorie italiche : la inerenza Romana e l'epopea della Stirile Sabauda che, dalla piccola contea di Moriana. a furia di lotte, di sacrifìci, di virtù, di eroismi, sorretta da ìncrollobile fede, animata da altissima ambizione, affermava 11 proprio dominio in tutta l'Italia, dalle alpi nevose all'azzurro del mare di Sicilia e dell'Africa Romana e con l'ultima grande guerra restituiva alla Patria 1 confini assegnateli da Dio. « Oggi noi abbiamo la somma ventura di iwtore rievocare quelle glorie non più come rimpianto di un passato clic anche voi mesta grande <>i>ern, nessun sa erifieio vi sembri grave ed apprestatevi a giurare con animo puro, cnu fede ar dente, cnu cuore saldo fedeltà alla Patria e al R- ' ». Tutti stiiio In piedi; gli Avanguardisti, rigidi suU'« attenti ! » ascoltano la voce del loro comandante che dice la fonimi:! del giuramento ; «Giuro di essere fi>dele alla Patria, al Re. ai suoi Reali successori; di os servare lealmente lo Statuto e le altre leggi dello Stato; di adempiere tutti I doveri del mio stato al solo scopo del bene inseparabile del Re e della Patria ». GII Ava ugna ni isti ad una voce ri gpoutlono: «Giuro!» mentre la «Marcia Reale» e l'Inno «Giovinezza » lanciano nell'aria le loro noto elettrizzanti mentre lutti applaudono. L'abbraccio simbolico La funzione, come abbiamo detto, avrebbe dovuto consìstere nella consegna materiale del' moschetto a tutti gli avanguardisti che il giuramento ha Incorporato oulia Milizia. Non potendosi,nel teatro, per ovvie ragioni di tempo!TdAEcL1 szrdRcclalaCcesicpcrsnpplietRmScpEtdnsstIacMedi spazio procedere alla distribuzione, si è simboleggiato la medesima riducendolo alla consegna di un solo moschetto fatta da un vecchio milite ad una giovano recluta. I.a funzione perciò non e stata meno significativa e solenne. Il milito dopo avere consegnato l'arma al giovane col legì, Io hil abbracciato tra la eomnio none c gli applausi del pubblico, ,-•.„, ,,iiost« „«„ ,11 «.onorano™ „ (flottici ! Con questo atto di cameratismo, e con questo ideale battesimo, la cerimonia h;i avuto termine e mentre l'enorme folla usciva dal teatro, le bande ! hanno seguitato a suonare gli inni pa-

Luoghi citati: Africa Romana, Aosta, Italia, Roma, Sicilia