I pericoli dell'elettricità

I pericoli dell'elettricità I pericoli dell'elettricità bodMolto opportunamente la « Stampa * con 1 suoi interessanti articoli pubbliriti in questi giorni, ha richiamata l'attenzione degli scienziati, degli industriali e delle pubbliche autorità, sai pericoli della corrente elettrica e riul relativi mezzi di prevenzione, di protezione e di soccorso. Per quanto sia mestieri riconoscere i he una tale quistione è stata studiata, dibattuta e discussa sin dalle prime applicazioni industriali della ■ energia elettrica, si può anche affermare che le nozioni fondamentali della natura del pericolo elettrico, e dei mezzi per evitarlo od attenuarne le conseguenze, non sono state ancora convenientemente comprese non solo dal grosso pubblico, ma neppur da molti di coloro i quali per la loro posizione industriale e sociale avrebbero il ipreciso dovere di prevedere e provvedere. Ognuno sa che quasi non passa giorno senza che la cronaca dei giornali non debba segnalare un nuovo infortunio elettrico, e che molti di tali infortùni, quantunque appaiano persino incomprensibili, sono, invece, quasi lutti spiegabili e prevenibili. Molto a proposito, sia l'esperto compilatore dell'articolo L'elettricità non ■uccide? quanto il dottor Viziano, nel la sua recente intervista, riaffermano che l'influenza della corrente elettrica .sugli organismi umani, varia da individuo a individuo, perchè dipende in .parte da quello che il dott. Jellineck chiama il coefficiente individuale del ■lo stato di salute dell'infortunato. In una mia conferenza tenuta di recente nell'Auditorium della Stipel a Torino, io ho potuto far osservare diverse proiezioni di diagrammi, oppor binamente rilevati durante alcune ele.t trocuzioni esperimentali eseguite sopra grossi cani, facendo rilevare chiaramente quale sia il comportamen •lo del cuore e dei polmoni del pazien te, sotto l'influenza di scariche é di correnti elettriche diverse. Si ò potuto cosi rilevare quali sieno gli estremi perchè una corrente possa esser sop portata dall'animale senza la manifestazione di conseguenze rimarchevolmente nocive; e quali quelle, invece, crie riescono ad influire letalmente, o sul cuore o sui polmoni, indipendentemente o contemporaneamente. ' E' chiaro quanto simili risultati pra liei, rilevati con somma pazienza e grande precisione, e ripetuti sistematicamente sopra diversi soggetti ed in condizioni elettriche diverse, sieno particolarmente importanti dal punto di vista di una razionale determinazióne dei mezzi e procedimenti di pronto soccorso e di salvataggio. Durante quelle esperienze si è potuto constatare chiaramente come in certi casi, al primo passaggio di corrente, la pressione sanguigna subisca un repentino aumento, per poi subito precipi tare in conseguenza della cessazione dei battiti del cuore; e tutto questo, inenire i movimenti respiratori, pur avendo subito dei disordini, persistono Iper qualche tempo ancoru. Altre volte, invece, si è visto che l'arresto dei movimenti respiratori precedeva, di qualche tempo, il complèto arresto delle pulsazioni del cuore. In questi casi la corrente elettrica causa un'im mediata teianizzazione dei muscoli del torace che producono, cosi, una forte compressione contro i polmoni in maniera da impedirne i necessari movi memi respiratori. In tali condizioni il paziente ha un gran bisogno di assor bire dell'ossigeno e di esalare dell'acido carbonico. In qualche esperienza si è persino provato che l'animale rimasto per circa quattro minuti primi senza respirare, ha ipoi potuto, mediante debile cure, riprendere vita quasi come se nulla fosse stato: come pure si è visto, in altre esperienze, che in seguito ad opportune iniezioni intrayentiicolari di adrenalina, il cuore del paziente che aveva cessato di battere, ha potuto riprendere i suoi movimenti che sono ridiventati a poco a poco regolari. ll ii t l Ora, il grave della auistione sta nel veliere se le esperienze praticale sui pazienti animali, pot-sono garentire analoghi effetti anche sui corpi umani. N'aruralineute, per evidenti ragioni, non è stato possibile eseguire simili esperienze su esseri ■ umani, e perniò è necessario accontentarsi di fare delle logiche deduzioni e delle razionali supposizioni le quali starebbero -a comprovare la perfetta analegia fra il comportamento del corpo di un grosso cane e quello di un uomo. Disgraziatamente non è stato neppur possibile servirsi delle numerose eleitroeeecuzioni operate in America alla sedia-elePrica. perchè la" preoccupazione di .chiudere al più presto la brutta parentesi della ingrata esecuzione, loglie la possibilità di poter disporre dei suggelli per esperienze. Però, in America, per tag'.iar eorto ad ogni dubbio, e garentire della morte del giustizialo, si è stimato opportuno é conveniente, d: procedere immediatamente dopo la elettroesecuzione, all'autopsia del povero disgraziato. E' anche sono, in diversi, il dubbio che l'esecuzione sulla iedia elettrica non sia sempre causa di mqr-|te sicura, e non è mancato elli, essendo convinto della possibilità dì rianimazione, si sia persino offerto di pie starsi direttamente alla prova. . E' veramente fuor di dubbio che, iti diversi casi, si è riusciti a ridare la vita a degli esseri die sotto l'azione di scariche o di correnti elettriche, sembravano effettivamente morti. Pertanto non è solo doveroso di provvedere, In quanto è possibile, perche gii infortuni elettrici non debbano succedere; ma è altresì necessario ed umanitario poter prodigare agli infortunati tutte quelle cure che possono contribuire alla loro rianimazione. Non bisogna cioè, come è purtroppo successo moltissime volte, che dopo 1" prime sommarie cure od i primi movimenti di respirazione artiflcia'e. i usciti apparentemente -infruttuosa, i . soccorritori si lascino prendere da quel scrivo ni sfiducia che li disanima e che d persuade ad abbandonare in pare la povera vittima, senza ulteriori insistenze. A tal uopo, e specialmente per rendere meno disagevoli le opera/ioni di respirazione artuicialo che devono essere, alle volte, anche prolungale per diverse ore, sono slate persino create delle apposito macchine le quali, oltre che assicurare un perfetto ritmo dèi movim -.iti respiratori, consentono di prolungarli per quanto può essere necessario senza stancare nessuno. Ma (ali macchine, sino ad oggi, per ragioni economiche inalinlcw, a dispetto di ogni buon principio umanitario, non li cdsbcTno- avuto quella diffusione che sareb-t»è desiderabile; ma lutto lascia pen-sare che le nuove provvide disposizio-ni che emanano dal Governo Nazionale,che hs già manifestato il suo vivo inleressunienlo nuche in prò di una migliore prevenzione e sicurezza deg.1: impianti elettrici, riescano in breve ad assicurare quella disciplina di funjdonamento degli Impianti elettrici che eia salda grireiizia di previdenza, di sicurezza e di soccorso. Ma poiché la elettricità ormai riguarda tutti e tocca'tutti occorrerà interessare e richiamare ripetutamente l'attenzione del pubblico sulle frcil: insidie che la córrente eleltrica pur. presentare, sulla necessita che sieno sempre, vi ovuWrtue. osservate le debite prescrizioni piotiti ve e le efficaci misure di prevenzione, nonché sulle norme e sul mezzi più idonei ad un efficace soccorso. Nell* scuole, nel circoli, e nelle rdunioni dopolavoristiche, non si dovrebbe mai mancare di approfittare di ogni occasione per far conoscere 1 rischi ai quali si può andar incontro mediante negligenze od imprudenze di fronte ad impianti elettrici, o toccando 1 fili conduttori, gli isolatori, le macchine o gli apparecchi elettrici, e qualche volta anche solo i pali destinati a! trasporto dell'energia elettrica. Ma se l'energia elettrica può essere cauea di cosi dolorosi e gravi accidenti, dovremo noi per questo barwiirla e privarci dei suoi immensi ed innumerevoli vantaggi ? No, certamente; il secolo nel quale noi viviamo è il secolo delle applicazioni elettriche in tutti i luoghi ed im tutte i campi. Ogni giorno ci si presenta un nuovo apparecchio utilitario ed ogni giorno si scopre una nuova utilizzazione della energia elettrica per l'industria, per la agricoltura e per le comunicazioni. L'Italia Fascista, nel suo grande cammino ascensionale, attende ancora, con lena rinnovata, ad utilizzare meglio i suoi itomi e le sue acque, per contrapporre alle difficoltà opposto dalla scarsezza del carbone, il più grande e razionale sfruttamento della sua ricchezza idrica; e questo nostro bel suolo, già cosi sfruttato e tormentato, nonostante l'invidia indomabile dello straniero, è alla vigilia di veder sorgere per opera del nuovo Regime, accanito al prosperare dei nuovi impiantì elettrici, altri fattori di ricchezza e di potenza, che, assicurato il dominrio e l'asservimento completo dei migliori tesori della Natura, consentiranno alla Patria nostra una nuova era di civile progresso, di prosperità e di potenza. Ing. CARLO CAMINATI

Persone citate: Carlo Caminati

Luoghi citati: America, Italia, Torino