Italia-Ungheria

Italia-Ungheria SPORT Italia-Ungheria La grande partita di domani nel nuovo Stadio di Roma Le Finali del Campionato Italiano, appena iniziate, subiscono ima sosta. Entra in scena la squadra che rappresenta la Nazione, ed in segno di riepetto, il gran frastuono sollevato dal campionato si seda come per incanto. La squadra « Nazionale > italiana affronta la sua quarta prova delia stagione. Pareggiato coi Cecoslovacchi a Praga, il 23 ottobre 1927, battuti dagli Austriaci a Bologna quindici giorni più tardi, vincitori di misura delia Svizzera a Genova il primo giorno dell'anno, i nostri « nazionali » si accingono ora ad una battaglia che deve decidere del bilancio della loro annata. L'avversario è dato dall'Ungheria, il campo dalla Capitale d'Italia. Ungherese: ginocatore di moda I Magiari non hanno bisogno di presentazione fra noi. Se 1 loro rappresentanti ufficiali sono scesi in Italia tre volte sole, le visite amichevoli delle loro squadre di campionato non si contano, in maggior misura ancora che le squadre son venuti fra noi i giuocatori isolati. Neil' immediato dopoguerra, quando venne aperta l'importazione dall'estero dei calciatoli di valore, tutta una schiera di scelti elementi ungheresi fu attratta dagli allettamenti delle nostre società. Vi fu un periodo In cui il giuocatore ungherese divenne dì moda: non v'era società quasi che non ne avesse un paio, il numero massimo permesso. Ne aveva la Juventus e ne avevano II Torino l'Internazionale, il Bologna., il Padova il Milan, l'Alessandria, la Cremonese e tutti quanti. V'era nei nostri confini materia da formare un'autentica squadra nazionale magiara: portieri di classe, come Feher e Biri, terzini come Sternberg, mediani come Viola, Hajos, Weber e Bukovi, attaccanti come Hirzer, Weisg, Jezinas. Rokken. Non v'era che l'imbarazzo della scelta. Poi, quando le porte furono chiuse sul finire della scorsa stagione, e quan do al Campionato nostro più non furono ammessi gli stranieri, nelle nostre file rimasero ancora numerosi i calciatori di Budapest in qualità di allenatori. Viola, Weisg, Ging, Schoffer, Payer hanno conservato la direzione tecnica di squadre nostre fra. le migliori. I calciatori dei due paesi si conoscono quindi ben da vicino. In sei occasioni le due squadre nazionali si sono incontrate: tre volte a Budapest, due a Milano, ed una a Genova. Il primo incontro fra i due avversari segnò la prima sconfitta dei rappresentanti nostri: un doloroso sei a uno subito a Budapest il 26 mag gio del 1910. Nel gennaio dell'anno seguente all'Arena di Milano i nostri non perdevano che per uno a zero. Poi la guerra chiamò gli atleti ad altro genere di prove, ed i due contendenti non si ritrovarono che nel marzo del 1923 sul campo del Genoa: risultato nullo. Nel maggio del 1924 gli « Azzurri » reeeio la visita a Budapest. Si era alla vigilia delle Olimpiadi di Parigi, e l'incontro rivestiva un po' il carattere di preparazione e di collaudo delle nostre, forze. Ma un Campionato accanitamene conteso si stava pure fra di noi disputando, e la disciplina era ancora una espressione vuota di 6©nso sui nostri campi e fra le nostre società. Una squadra guatava 11 contegno dell'altra, e quando ima cominciò a negare i giuocatori, anche le altre interessate opposero un rifiuto. La squadra venne ricostituita per telegrammi lanciati a destra ed a sinistra in cerca di elementi disponibili. Ed andò' naturalmente allo sbaraglio, dopo di aver resistito onorevolmente, per tutto il (primo tempo: sette ad uno fu l'esito che rimase a ricordare tristemente la giornata. Oli incontri: nessuna vittoria Un anno più tardi, nel gennaio del 1925, dopo una gara di carattere piuttosto Incerto, 1 nostri soccombevano ancora per due a uno: il campo del Milan era stato il teatro della lotta. Ed infine, nel novembre del 1925, a Budapest, sotto la pioggia e su un campo trasformato In una palude, l'incontro si chiudeva con • risultato pari — uno a uno — dopo una lotta fra le più accanite. Sul risultato avevano influito in misura preponderante ed a nostro totale svantaggio le decisioni dell'arbitro. Complessivamente quindi sei incontri, di cui quattro perduti e due chiusi alla pari, con un totale di punti dioiasette segnati dai nostri avversari e di punti quattro segnati dagli Azzurri. Questi i precedenti della prova di Roma. Bilancio nettamente sfavorevole quindi. Con l'Ungheria, come con l'Austria, non siamo mai riusciti a vincere finora V'è di che toccar l'amor proprio dei nostri giuocatori per domenica prossima. Roma dà 11 campo per la prova. E' la prima volta che la Capitale d'Italia ospita la squadra Nazionale, Fino ad oggi gli Incontri internazionali disputatisi entro ai nostri confini, hanno avuto per teatro Milano, Torino, Genova, Bologna e Padova. Difettava Roma di un campo adatto, e per volontà dei supremi gerarchi del Partito, «ssa lo ha ottenuto. Lo Stadio, il vecchio Stadio romano è stato convertito in uno moderno, capace e grandioso campo sportivo: una trasformazione che ha, nella sua rapidità, del miracoloso. Roma è, da un paio d'anni, sede di società della Divisione Nazionale. La massima competizione nostra ha trovato terreno buono nel Lazio. L'ambiente ha preso fuoco immediatamente, a Roma conta ora su di un pubblico altrettanto numeroso e fedele quanto le città del Settentrione: su di un pubblico forse più appassionao ancora che nel centri del Nord, dove l'esperienza, smorzando i primi bollenti entusiasmi, ha modificato notevolmente lo stato d'animo della folla che assiste agli incontri. Ed 11 pubblico romano sì appresta a ricevere degna¬ mente 1 giuocatori nostri ed i loto cavallereschi avversari. In quale precisa formazione scenderanno In campo gli ungheresi, è una cosa che nessuno può affermare ancora con sicurezza. La squadra ò già stata modificata tre o quattro volte dalla sua composizione Iniziale: ogni giorno ohe passa ci reca una formazione' nuova. LI commissario magiaro dovette dapprima lottare con le difficoltà create dal grado di forma di alcuni elementi, poi fu impressionato dalJ'andamento imprevisto di una partiti di campionato svoltasi a Budapest domenica scorsa, e dovette infine provvedere ad alcune sostituzioni a causa di indisposizione di qualcuno del giuocatori prescelti. La squadra si trova in Italia fin da giovedì. Ha varcato il confine giovedì a Postumia, ha fatto una sosta a Bologna, ospite della Federazione italiana giuoco del calcio, e si rende la giornata a Roma. La edizione della squadra che viene annunciata dopo l'arrivo a Bologna degli ungheresi, presenta il seguente aspetto: Amsel (Ferenczvaros) ; Sternberg (Ujpesti) e Senkey III (Bezlrk) ; Borsanyi (Ujpesti), Bukovi (Ferenczvaros) e Pruha (Attila); Stróck (Ujpesti), Takacs (Ferenczvaros), Konrad (Hungarìa), Hirzer (Hungarla) e Kobut (Ferenczvaros). Riserve: Feher (Hungarla) e Turay (Ferenczvaros). Come si vede, parecchi fra 1 giuocatori presenti a Roma sono noti in Italia o per precedenti viaggi o per aver gluocato a lungo nelle file di società nostre. Torino ha conservato un ricordo particolarmente gradito della mezz'ala sinistra Hirzer, che vestì per due stagioni consecutive i colorì della Juventus. La composizione della squadra italiana sarà la seguente: Deprà (Genoa) ; Rosetta (Juventus) e Caligaris (Casale) ; Pietrobuoni (Internazionale), Bernardini (Internazionale) e Ferraris IV (Roma) : Conti (Internazionale). Balonceri (Torino), Libonatti (Torino), Rossetti (Torino) e Levratto (Genoa). La formazione quindi — con le sole modificazioni di Ferraris IV al posto di Janni del Torino, e di Deprà invece di Combi della Juventus — in cui l'Italia sconfisse clamorosamente la Svizzera a Ginevra nel gennaio dello scorso anno. Tutti uomini che hanno già vestilo in precedenti occasioni la maglia azzurra. La Nazionale nostra ha compatito un leggero allenamento a Piombino nella giornata di giovedì, ed arriverà a Roma nella serata di oggi. Arbitro dell'incontro sarà Bauwens, di Colonia sul Reno. La prova degli « azzurri > La gara trova rivolta su di se l'attenzione di tutto il mondo sportivo italiano ed ungherese e la curiosità di tutti i competenti di calcio del continente europeo. L'incontro è di quelli che dicono qualche cosa, che dicono cose molto importanti anzi per il grado di forma, per 11 valore stesso, per il livello tecnico raggiunto dal giuoco nei dite Paesd in gara. L'Ungheria calcistica sta riorganizzando le proprie forze dopo un periodo di crisi provocato dall'emigrazione della grande maggioranza dei suoi elementi di valore: e tende ed anela ad affermarsi all'altezza della tradizione, ora che parte dei suoi calciatori più rinomati sono rientrati a Budapest. L'Italia è, nello sport do] calcio, come, in ogni altro campo di attività, in marcia. Ogni prova degli azzurri ha su di se gli occhi di tutti gli italiani.. Se il primo incontro internazionale che 6i disputa nella Capitale d'Italia dovesse coincidere con la pritma vittoria su campioni tanto reputati come gli ungheresi, gli azzurri potranno dire con fierezza di aver bene meritato della Patria. VITTORIO POZZO abtgebLPgtoDabSRRGElssscai