Il cadavere sotto la neve

Il cadavere sotto la neveIl cadavere sotto la neve Il capo stazione diPala,uoai,scolparsisiranaicercarle, fittila di in delitto? - Un «liriaio costosa di «ir troiaio ■orto il Saliti i di averlo spogliato - Le tessiti, I restiti e n sacco dell'estinto scoperti presso II Midrfui - Lìmiti. • ie Indagini Aosta, 20, notte. Un raccapricciante episodio che ho avuto per epilogo tutta una trama di rancori e di vendette famigliari, ha mprovvisamente portato l'autorità sui. e traccie della misteriosa scomparsa del Capo Stazione delle FF. SS. Guido Saluti fu Luigi, d'anni 39. nato a Roma, avvenuta nella prima meta del'agosto ultimo scorso, quando parve effettivamente che i manti di Val al Aosta, dal ghiacciai del Monte Bianco al Colle di Menouve ed a quello del Gran San Bernardo, volessero esercitare un'azione nefasta sugli appassionai dell'alpinismo. Mentre a Courmayeur, le famose guide ed 1 portatori rascomevaino giorni interi ed interminabili notti e ricercare i tre Suoainl scomparsi dalla Tendopoli «Mussolini» n Val Ferret, ancora introvati, giungeva notizia che due giovani alpinisti edeschi erano rimasti vittime del loro ardimnto sui ghiacciai di Tote Morte, e poi, ad aumentare ancora la dolorosa cronaca alpina, venne ad aggiun, gersi il pianto di quattro bimbi ln tenera età e della loro mamma che si affannavano a strappare alle nostre montagne il segreto sulla scomparsa di un loro congiunto. 11 Saluti che si sapeva effettivamente giunto nella nostra città con un breve programma di gite alpinistiche. Il Saluti aveva pernottato In Aosta il 13 agosto od U giorno successivo, dalla Regia Questura aveva ottenuta la tessera turistica per recarsi a visitare l'Ospizio del Gran San Bernardo. Da quel giorno nessuna raccia si ebbe sul suo conto malgrado e più accurate ricerche. . Una oasaetta con delia brace sul fienile Nei la notte dal U al 15 andante 11 maresciallo Cesare Mezzini, comandane la Stazione dei lloall Carabinieri di Etroubles, veniva chiamato da certo Meunier- Anselmo di Antonio, cita risiedo nella trazione Vacherei dello stesso-Comune, il quale concitatamene te narrò che poco prima, verso le ore 22,30 aveva sentito uno strano rumore dalla parte del fienile come di persona che salisse aggrappata lungo il muro. Da parecchio tempo a questa parte diverse famiglie del luogo vivevano in vive apprensioni per le continue minacele d'un singolare individuo di cui ogni otto, oltre che denotare 11 suo spirito di settarieià e di malvagità confinava con la demenza. Col presentimento che qualcosa di anormale stesse per succedere, la famiglia Meunier volle visitare il fienile e nell'oscurità venne notato, in prosslmltà del fieno, una cassetta ripiena di brace. L'incendio venne pertanto soffocato sul suo nascere. Immediatamente poi il Meunier scese al Capoluogo a denunziare il fatto al carabinieri ci quali espresse subito il suo dubbio che l'autore della malvagia azione fosse il cognato Deffeyes Giuseppe Gaspare, fu Anselmo, d anni 58, soprannominato • Gaspard de La Rossa» abitante attiguamente al Castello del conti di Vacherei, antichi Signori del luogo. L'importante 11 maresciallo Mezzini, in unione all'appuntato Arbrum Tranquillo, appena fatto giorno, si recò sul luogo e procedette all'Interrogatorio dell'indiziato Deffeyes e nello stesso tempo ad una accurata perquisizione in casa del medesimo. Tra oggetti di nessuna importanza rinvenne, in un vecchio mobile, un anello in oro con le iniziali « G. S. » die l'indiziato disse di avere ricevuto in regalo da un soldato, di cui non ricordava il nome, per avergli dato per due notti alloggio or sono dieci anni, in un primo tempo il Maresciallo non ebbe a notare alcunché di straordinario relativamente al possesso di tale anello; sènonchè, proseguendo nella perquisizione, vennero pure rinvenuti diversi documenti appartenenti al capostazione Saluti Guido che come già abbiamo detto era misteriosamente scomparso. Delle ricerche del Saluti si erano occupati, a suo tempo, attivamente- oltre alle Autorità, anche il cancelliere capo della R. Pretura di Aosta, Pozzo Arturo, interessando il console del Tourlng Club, signor Ottavio Raspino. I documenti rinvenuti consistono In cinque tessere, tutte munite di fotografia, e precisamente una tessera ferroviaria n. 69,612, una del Club Alpino Italiano, una dell'Opera nazionale del Dopolavoro ed Infine quella turistica per recarsi all'Ospitio dei Gran San Bernardo, rilasciata dalla Prefettura di Aosta, in data 14 agosto dello scorso anno, oltre a due fotograne di bambini del Saluti e a un portafogli in pelle nera foderato in seta. Il maresciallo Mezzini abilmente contestò al Deffeyes. il possesso di tali oggetti. Questi allora narrò, non senza titubanze e reticenze, che il 28 luglio scorso, quale pastore di una mandria di manze, si trovava sull'alpe di Plampuis, a monte di Saint-Oyen, da dove si trasferì poi nella parte opposta, e precisamente in regione Flas6in, in cui dopo due o tre giorni smarrì il suo cane. Dopo averlo invano atteso per una ventina di giorni e pensando che avesse fatto ritorno a Plampuis, lasciò in custodia la mandria ad un certo Tampan Bartolomeo, d'anni 40, da Saint-Oyen, e si recò alla ricerca del cane. Mentre percorreva la strada militare del Colle di Baraeson per recarsi nella località predetta, trovò nel mezzo della medesima, ed ln prossimità delle gallerie strategiche, un pacco dì carte, che raccolse, mettendosele in tasca senza leggerle. li giorno dopo ne prese visione, e senza dare alcuna importanza al fatto, la portò a casa, senza parlare con nessuno.Il maresciallo volle sincerarsi se effettivamente era vero che si fosse allontanato dal pascolo, e seppe cosi che verso la metà di agotto il Deffeyes aveva lasciato in custodia il bestiame.. per recarsi alla ricerca del cane, ad . un certo Verraz Carlo di Amato, di anni 35, da Saint-Oyen, e non già al Tampan, che, fra parentesi, è deceduto da circa venti, giorni, facendo poi ritorno all'Alpe di Flassin la sera stessa. Il maresciallo, nell'intento di non destare sospetti nel Deffeyes, per Io svolgimento delle indagini, non lo trasse in arresto, fingendo anzi di non dare soverchia Importanza al rinvenlmeno dei documenti. Però, sin dal primo momento, avendo avuto la sensazione che 11 mandriano dovesse essere molto più al corrente della misteriosa scomparsa del capo stazione Saluti, di quanto lo volesse dimostrare, la sera del 17 corrente risali alla frazione Vachères, e con la scusa di restituirgli i documenti sequestrati, si fece seguire in caserma* Qui, al contrario, lo sottopose ad abilissime contestazioni e ad uno stringente interrogatorio, durato senza interruzione per oltre quattro ore Per obbligarlo a dire la verità gli disse che la vedova, una facoltosa signora, aveva offerto oltre 30 mila lire alla persona che avessa saputo fornire dei particolari circa il luogo ove si trovasse il cadavere, per dargli onorata sepolturaQuesto stratagemma, siccome il Deffeyes ha veramente la mania della ricchezza, sèrvi a snodargli la lingua e scivolò cosi 6enza quasi accorgersi sulla china della confessione. La confessione Cominciò col dire che le tessere e le due fotografie dei bambini vennero da lui rinvenute nel luogo detto prima e cioè in regione Plampuis. sulla strada militare, all'imbocco delle gallerie, mentre poi. diversi giorni dopo, e precisamente il 38 agosto, verso lo ore 15 trovandosi nella regione Flassin, ch'ò dalia parte opposta della valle, e particolare assai strano, vide dietro un masso il cadavere di un U(3?°..i.L.4uaJl<!..Presentava una larga rerita alla tempia sinistra, aveva gli occhi fuori dell'orbita, era vestito di grigio verde, giaceva supino e ie cui sembianze rassomigliavano alle fotografie delle diverse tessere. A circa +0 metri a monte, l'alpenstok, cho aveva incisa la misura metrica, recava agganciato un bel sacco da montagna. Impressionato a tale vista, egli ha detto, si allontanò subito inowidito, ma poi. tre giorni dopo, vi fece ritorno e trovandovi ancora 11 cadavere pensò eh era un peccato 'fesciar andare perduto un cosi bel vestito e, con un cinismo davvero' incosciente, deciso di spogliarlo e gli tolse persino la camicia di tela bianca che fu costretto a tagliare col proprio coltelo dal lato delia schiena a causa della rigidezza del cadavere. Nella tasca interna della giacca trovò quel portofogli di pelle nera cho conteneva solamente un bi ghetto da L. 100, tre da L. io, dieci monete di nichel da L. 0,20 ed una da L. 0,50, una cravatta di seta grigia a magHa e la carta dei Tourlng club Italiano foglio n. 1 piegata in quattro Gii tolse dal dito mignolo della mano sinistra l'anello d'oro con incise lo iniziali G. s., Impadronendosi puro dei sacco di montagna che conteneva una camicia di tela bianca, un paio di bot^ toni gemelli per polsi, un paio di guanti di lana grigia e due colletti di tela bianca e vi uni gli oggetti tolti da sopra il cadavere nascondendo poi 11 sacco stesso in una baita disabitata di Flasslne dopo alcuni giorni trasportò ogni cosa alla sua abitazione a Etroubles. Il misero cadavere, completamente denudato, renne abbandonato sul luogo dopo averlo ricoperto alla meglio con sassi e terrai Il maresciallo Mezzini gli chiese allora come mal non aveva più in casa quel sacco e gli indumenti ed il Deffeyes, continuando nelle sue confessioni, disse che quando gli vennero sequestrate le tessere nel timore eh trovandogli i vestiti dubitassero che potassa essere l'autore della morte del Saluti, aveva nascosto 11 sacco con tutti quegli oggetti nella cantina. Venne pertanto accompagnato alla sua abitazione e giunto nella cantina con le mani si mise a scavare sotto una botte ove aveva celato il sacco e lo trasse fuori. Racchiudeva infatti tutti gli effetti d'uso e — particolare che dinota il cinismo del Deffeyes — la camicia tolta al morto, che era stata poi ricucita con lunghi punti di iotone rosso! Di ritorno dalla casa il maresciallo Mezzini e l'appuntato Arbrun si fecero accompagnare sul luogo ove avrebbn dovuto trovarsi il cadavere, ma, causa la grande quantità di neve — oltre quattro metri, — non fu possibile faro le necessarie ricerche, che verranno eseguite non appena il tempo lo per metterà. Il Deffeyes, che come dicemmo è tutt'altro che uno stinco di santo, venne dichiarato in arresto e denunciato quale sospetto autore di omicidio in persona del Saluti Guido, e tradotto alle nostre carceri. L'arrestate, che era anche famoso tra i suoi compaesani per la razzia :h». taceva dei cani e per il suo carattere violento, è ritenuto capacissimo di ogni misfatto. Nel caso specifico emergono gravissimi Indizi a suo carico, poiché, malgrado sia un deficiente di mente, è inspiegabile li fatto che i document siano stati da lui rinvenuti In una Idealità distante oltre otto ore di marcia e dalla parte totalmente opposta di quella ove, caso strano, sempre lo stesso Individuo trova il cadavere del proprietario dei documenti, lo spoglia, lo occulta e tace con tutti il fatto. Seguono, le Indagini £he avranno <1 loro necessario completamento quando sarà possibile fare le ricerche sul luogo ove dovrebbe trovarsi ti cadavere. Una parola di lode va data al maresciallo Mezzini che, col suo acume, ha diradato il mistero di una scomparsa ed ha assicurato alla giustizia, con ogni probabilità, un assassino, ttpcgdlfdLcfglsQdtroccdpllmclcacndsdvfmmcgs1dndrlnlpspmssmstc[