Dopo l'Austria, la Jugoslavia

Dopo l'Austria, la Jugoslavia Dopo l'Austria, la Jugoslavia Pribicevic sulle orme di Seipel a favofe degli slavi sudditi italiani Belgrado, 19, notte. (P.) Ieri si 6 tenuto a Lubiana un grande comizio della coalizione demoruraile, svoltosi tranquillamente benché i democratici, i pribicevlciani ed i clericali di Koroscez sieno in pari numero e Lubiana sia rappresentata alla Camera dei deputali dai pribicevlciani. Quando due anni fa, Badie parlò a Lubiana come ministro della Istruzione Pubblica-, la gioventù clericale inscenò violente dimostrazioni insieme eoa i nasionalisti dell'.Oriuna.. L'accoglienza attuale e il segno di un grande mutamento nelle disposizioni dell'animò della popolazione d'oltre Huva, mutamento subentrato causa il tenace centralismo serbo. Radic nel up Infocato discorso disse che bisogna finirla.una volta coll'insopportabile governo degli • ziuzari » cioè: dei trafficanti di origine greco-romena, perchè i serbo-oroati-sloveni vogliono Ormai decidere del proprio destino, stanchi della atroci rapine degli « ziuzari ». La discussione che avverrà in questi giorni in seno al comitato finanziario della Camera sarà violentissima, insorgendo la coalizione contro le malversazioni finora fatte, ed avendo come possibilità l'abbandono della Scupclna e di Belgrado stessa. Con la distribu zlone di sussidi ai paesi cosidetti « passivi • si commise una ingiustizia che grida vendetta al cielo, ed il regno jugoslavo è caduto persino sotto alla Turchia di Abdul Hamid per diventare la colonia di Blayr e di Botsohlld. Il presidente del Consiglio, Vukicevic — ha continuato Badie — e il ministro delle Finanze, Markovic, non vogliono lasciare la loro posiziono perchè, come positivamente mi risulta, la provvigione loro spettante per il prestito concluso importerà trecentonovanta milioni. Dopo il prestito — prosegue il leader croato — gravissime questioni sono le convenzioni di Nettuno che, secondo quanto so, il rappresentante dell'Italia ha detto a Marinkovic di far votare. A questo punto, Badie esclama: • Mussolini non è tanto padrone di far votare la coalizione' demorurale, benché possa — ma non lo credo — comandare alila maggioranza radicale-democratica grazie a quei due budelli ciechi che sono il clericale Korosec ed 11 mussulmane Spaho ». Vukicevic deve ricordarsi che gli «.zinzari » non rappresentano il popolo e che se Vukicevic chiede dei sacrifici in nome dello Stato bisogna rispondergli con dei calci. La coalizione demorurale non entrerà mai in un governo Vukicevic, e Badie e Pribicevic sono indivisibili ad onta degli intrighi dietro le quinte. Dopo Badie, parlò Pribicevic, che affermò che i partiti serbi hanno formato un fronte serbo, contro il fronte di oltre Sava. Qualora la Serbia non possa lottare per l'eguaglianza e la giustizia generale, dovrebbero farlo almeno i clericali sloveni ed i iugoslavi mussulmani, ora asserviti alla politica serba. Gli uomini politici serbi stan-no gluocando il desUhVaèllló Sfatò,'là" bùi unità è scossa dopo la distribuzione di sessanta milioni a favore dt quattro milioni di serbi, dell» cui somma hanno ricevuto le Provincie di oltre Sava solo otto milioni. Qualora si stabilisse esattamente la cifra delle spese per le Provincie di oltre Slava dall'origine dello Stato si vedrebbe che l'azione odierna della coalizione demorurale tappena all'esordio. La coalizione demorurala farà parte del Governo solo qualora si bandisca la politica nelle amministrazioni statali e si amplii l'autonomia locale. L'oratore ricorda poi i (rateili 6lavi entro i confini italiani, rilevando che. l'autorità proibisce ogni manifestazione di affetto e di amore verso i fratelli sotto la sovranità dell'Italia, mentre il Cancelliere Seipel osservò al Ministro d'Italia che protestava a causa delle manifestazioni austriache in seguito alle presunte violenze italiane in Alto Adige, che in Austria, seconlo la legge, i comizi sono liberi. Egli coglie quindi l'occasione del presente Congresso per salutare i fratelli lontani. 1 fratelli della Venezia Giulia e dell'Istria sarebbero contenti qualora avessero 1 dirit'à di cui godono in Jugoslavia gli alloglotti e specialmente gli optanti italiani. Passando a parlare di quanto disse Badie sulla responsabilità della guerra mondiale, osserva che 1 radicalidemocratici serbi tentano di persuadere subdolamente l'opinione pubblica che Badie accusò la Serbia di aver provocato la guerra. Se l serbi temo no di dichiarare di aver essi voluto la guerra onde risolvere la nnestione degli Jugoslavi oppressi dall'AustriaUngheria, egli non si perita di dichiararlo davanti al mondo intero. I discorsi di Radic e di Pribicevic hanno fatto molta imprestslone negli ambienti politici di Belgrado, che vi scorgono il segno della futura violenta campagna contro il prestito, che il Governo attuale si dice voglia portare davanti alla Scupclna. A Zagabria ha avuto luogo l'assemblea annuale del Partito federalista croato, nella qua'o parlò Antonio Trumbic. osservando che il prestito non entusiasma i croati perchè non corrisponde alle condizioni economiche del paese circa il ritorno all'oro Inoltre il prestito del resto 6i impiegherà alla costruzione di ferrovie In Serbia La mancanza di un chiaro oricflja. mento politico in Croazia e nelle retini di oltre Sava cagionarono l'esclusivo influsso serbo nello stato. La sorbia si sviluppò come provincia tur ca e quindi.non.ha ancora raggiunto «11 livello culturale dello regioni di ol-1tre Sava: così essa non ha il diritto di avere la più fori* posizione nello Stato. La Serbia dell'anteguerra era un piccolo Stato continentale, ma la Iugoslavia ha ottenuto una lunga costa molto adatta al commercio, che però occorre bene difendere. Quando i singoli deputati di oltre Sava entrano al Governo, lo fanno onde aiutare momentaneamente i partiti serbi, perciò i federalisti non si lascieranno mai prendere al gioco, e vigileranno attentamente gli interessi del popolo croato. Se la coalizióne demorurale si convince che col ceairalismo nulJa si può ottenere, chieda «ima-'^ConTedcrazJOne, la quale darà ai croati l'indipendenza finanziaria. La partenza dei reali Jugoslavi per Londra è stata differita perchè si attende la stabilizzazione politica interna dopo la votazione del bilancio, alla prima metà del prossimo mese. La partenza del Be per Londra si mette in relazione con le garanzie da offrire per la conclusione definitiva di un grande prestito a Londra.