Il rigoglioso sviluppo dell'attività sindacale e i nuovi problemi del lavoro

Il rigoglioso sviluppo dell'attività sindacale e i nuovi problemi del lavoroIl rigoglioso sviluppo dell'attività sindacale e i nuovi problemi del lavoro e a V i ioa nrù li l A re oo i a o i l a e i e i o i e . i i a ò i e e e l ) e , o , o a e a l o e discorso dell'on, Bottai alla Camera Roma, 15, notte. v Oggi, la Camera, dopo la commemorazione dell'on. Galeazzl {Vedi in 2.a pagina) ha ripreso la discussione del bilancio del Ministero delle Corporazioni. Dopo brevi discorsi degli onorevoli LEICHT e CORRADO MARCHI, Che iiu esaltato l'opera creatrice del Duce, ha parlato il Sottosegretario onorevole BOTTAI. Egli esordisco affermando che il Ministero delle Corporazioni per cui è inscritta per l'esercizio 1&27-2S la cirra non iperbolica di 2.345.000, si presenta organicamente tripartito nelle due Direzioni generati delle associazioni professionali e dei servizi amministrativi delle colorazioni le . e nei servizi speciali delcoiporazioni che fanno capo al segretario del Consiglio nazionale. Considerata la complessità delle funzioni e la varietà dei suoi compiti, appare esiguo l'organico di 65 impiegati, compri si 17 subalterni, quanti ne comprende 1 intero personale del Ministero delle. Corporazioni. !•;' da rilevare che nella funzione del Ministero, si riassumono, si coordinano, si accentrano, connettendosi alla responsabilità politica del Governo, tutti gli elementi dell'azione sindacale e corporativa. Tale origina lita dell'organo, esige originalità di metodi, fuori di ogni vieta tradizione di sistemi amministrativi. Per il pieno funzionamento del Mini stero, debbono verificarsi due coBdizio ni: la completa attuazione dell'attività sindacale e la completa attrezzatura dell'organo centrale. L'azione delle categorie professionali organizzate, supera il semplice rapporto ili lavoro ed investe tutto il problema della produzione che il Ministero, interpretando la sua essenziale funzione politica, ha esplicato attraverso una più stretta connessione di rapporti, tra il sistema del le associazioni sindacali ed il sistema delle associazioni che fanno capo al Partito, in una continua trasfusione di energie, di intenti, di opere, che si esplica nei Comitati intersindacali. Mentre in alcune formazióni' internazionali di sindacati, si nota ima tendenza alla contrazione degli effettivi — per esempio le organizzazioni aderenti ad Amsterdam hanno subito tra il 1925 e 1926 il 3,8 % di perdite — il movimento sindacale fascista che opera in un solo Paese raggiunge cifre degne di considerazione. Ili inscritti: 3.740.809 Nella Confederazione dei sindacati fa scisti, noi troviamo 2.809.641 iscritti, cosi ripartiti: industria 1.206.686; agricoltura 990.797; commercio 254.179; trasporti terrestri 247.344; banca 40.137; intellettuali 70,418. Gli addetti ai trasporti marittimi, organizzati autonomamente, sono 49.000; quelli dei trasporti aerei 1.200. Per i datori di lavoro, la cifra complessiva di 885.968, si ripartisce in tìO.000 per l'industria; 550.000 per gli agricoltori; 170.000 pei commercianti; 22.500 per i trasporti terrestri; 3.018 per le banche; 450 per i trasporti marittimi; 80.000 per gli artigiani. Complessivamente abbiamo in Italia 3.740.809 organizzati nelle associazioni dei lavoratori e del datori di lavoro. Noi, è noto, non idolatriamo il numero e tendiamo a ridar valore alla civiltà italiana moderna, al concetto di qualità sopra il concetto di quantità, e per ciò pensiamo che dalle associazioni, provocando un interno processo di qualificazione, debbano esprimersi le nuove classi dirigenti della produzione. Occorre notare che l'inquadramento ormai compiuto nello sue linee maestre c nei suoi dettagli, è ancora suscettibile di mutamenti e di più precise definizioni. Le associazioni sindacali riconosciute fino ad oggi per i datori di lavoro, sono 513; per i lavoratori 2-46; altre 38 sono in corso di riconoscimento. La differenza tra i due dati, denota una maggiore complessità organizzativa nelle associazioni dei datori di lavoro; la loro somma è indice di un'opera serrata e intensa. In ordine alla definizione delle categorie, bisogna affermare che la categoria ha altre finalità all'infuori del regolamento del rap porti di lavoro: quelle di assistenza e di perfezionamento che la legge non definisce, ma cseniplica nell'art. 4. L'inquadramento sindacale è un mezzo dell'ordinamento corporativo, c mirando esso a restaurare la professto ne come organismo e come società, dobbiamo fin d'adesso distinguere caratteri delle categorie professionali, non però tino a giungere ad una forma di utopismo opposto a quello liberale, ma non meno pericoloso. Le grandi confederazioni hanno in materia il compito di disciplinare e non spegnere gli.impulsi delle varie cale gorie professionali. 180 ailioni di contributi Circa il sistema dei contributi, da cui tutte le associazioni traggono 1 mozzi per il loro funzionamento, la fsomma complessiva dei contributi sindacali obbligatori è stata per il 1927 di 150.870.000 lire, dai quali — toglien do L. 13.789.000 versate alla Banca d'Italia .quale fondo di garanzia delle obbligazioni assunte dalle associazioni in dipendenza dei conti atti ; L. 15.087.000 versate nel -conto corrente del Mini storo per lo spese occorrenti per gli organi corporativi; L. 12.191.000 devo Iute alle Opere nazionali, al Patronato nazionale c alle istituzioni ami tubercolosi — resta, una somma di 109.90i.000 che e andata cos'i ripartita: 52.308.080 alle Confederaz. nazionali ; 20.606.000 alle Federazioni nazionali; 37.800.000 alle .Associazioni regionali e 'provinciali. La cifra complessiva di lire 150.870.000, è certo inferiore al gettito che i contributi daranno nel 1928 e successivamente quando molte difficoltà di riscossione saranno eliminate. I contributi facoltativi e volontari che si tendo ora a disciplinare, fluttuano tra un massimo di 21 milioni per la Confederazione dei lavoratori e un minimo di 1976 lire per la bancaria. Nel complesso, i contributi obbligatori e facoltativi si ripartiscono: all'industria 540.969.000; all'agricoltura 38.950.000; al commercio 4.910.000; ai trasporti marittimi ed aerei 3.281.000; ai trasporti terrestri e navigazione interna 6.524.000; alla banca 3.980.OfiO; ai lavoratori 630.180.000; ai lavoratori del mare 3.661.000; alle comunità artigiane 3.313.000. Nel 1927 le Confederazioni e le Federazioni autonome, portano nei loro bilanci: per le spese gene rali 6.136.161 : per onorari stipendi c salari 7.468.335- per assistenza econo lorica e sociale 11.505.368. npbts e a a l i e l n i-te e . a Le disposizioni delia legge e l'opera del Ministro mirano a sottrarre la ma teria delle contribuzioni alla libera iniziativa delle parti, poiché la moralità del contributo sindacalo poggi ' su tre requisiti: misura, distribuzione, destinazione, sul quali si esercita la nostra vigilanza con una serie di controlli e di limiti. Ad eccezione della Canfederazione degli agricoltori e di quella dei Sindacati, alle, quali si assegnano le quote del 52,78 % e del •5 %, con la riserva, per la prima, di devolvere il 32 % a favore delle Federazioni provinciali più bisognose; per la seconda, di provvedere al sostentamento degli Uffici provinciali, agli organi centrai! dello altre si assegna una quota variabile dal 4 al 21 % ed il resto si devolve alle associazioni dipendenti. Mentre nel nuòvo sistema il lavoratore sostiene un onere di contributo obbligatorio pari alla retribuzione effettiva o media di una giornata di lavoro all'anno, nelle organizzazioni rosse si imponevano contributi che andavano da 3 lire mensili, come per 1 tramvieii urbani, a 5 lire come per la Federazione dei dipendenti dalle Aziende elettriche, oltre la quota confederale. Per le quattro grandi categorie dei metallurgici, dei tessili, degli edili, degli agricoltori, le quote annue variavano da 40 a 90 lire e tutto ciò per i soli servizi della cosidetta resistenza. Vi erano poi le contribuzioni per assistenza, per- assicurazioni, per la disoccupazione. 1 lavoratori del libro pagavano alia Cassa centrale della Federazione 2,70 e alle sezioni locali da 3 a 4 lire per settimana. I contratti otHottivi Owaggio ai lavoratori L'oratore iiliustra poi l'attività corporativa del Ministero e dopo aver accennato alla funzione delle associazioni sindacali anche rispetto alla riforma parlamentare e alla costituzione dei Consigli nrovinciatli dell'economia, veri e proprii organi di collaborazione tra le rappresentanze professionali. Parla dèli' istituto del contratto collettivo, ohe ha assunto la fisionomia di un atto di collaborazione fra le associazioni e Io Stato. La sua importanza ù dimostrata da alcuni dati. Dal Lo luglio 1926 a tutto oggi, risulta al Ministero che sono stati stipulati 37 contratti per la banca; 95 per i trasporti; 108 per il commercio: 294 iper l'agricoltura; 1901 per l'industria. Complessivamente 2435 contratti, di cui 45 nazionali, 101 regionali e interprovinciali, 2.289 provinciali. Il contratto eoUettivo occupa dunque un posto di primo ordirne nelle realiz zazioni del Regime, essendo la sua ap. plieazione più intensa nei rami del lavoro industriale, sia perla perfetta attrezzatura della Confederazione del1 industria, sia perchè l'industria per la sua. stessa natura esigo-una disciplina più energica e di dettaglio; ma c indubbio cho le sue norme si estenderanno ad un sempre maggior numero dà rapporti, in ogni ramo di attività. L esperienza dimostra che le dichiarazioni della • Carta del lavoro » vanno rapidamente permeando lo spirito delle associazioni anche nella disciplina dei contratti, tanto che si è potu to conferire alla « Carta del lavoro », cogli ultimi provvedimenti legislativi un valore pieno di efficacia giuridica. Un compito importantissimo ha svolto dal giugno dello scorso anno il Ministero nella revisione dei salari, per •l'adeguamento dei costi alla rivalutazlone monetaria, aiutato in questo dalla comprensione e dallo spirito di sacrificio dei lavoratori italiani. La inosservanza individuale ai patti collettivi di lavoro raggruppabile intorno a due punti: mancala corresponsione 0 corresponsione inferiore alle mercedi stabilite, assunzione della mano d'opera fatta senza rispetto della clausola concordata deìll'imponibile, ovvero senza rispetto alla qualità di iscritto ad sindacati — risulta, da una in dagine compiuta fino al 30 gennaio di poco più che un migliaio di casi per le denunzile ai prefetti, di 1876 casi per le denuncie degli interessati ai sindacati, delle quali 1542 risultavano già composte. I dirigenti sindacali II problema dei dirigenti sindacali resta sempre vivissimo, al fine di regolarlo. Le organizzazioni sono state invitate a predisirorre o a rivedere 1 regolamenti organici, determinando con rigorosa precisione i requisiti ed i (/itoli degli organizzatori. le designazioni fatte ammontano finora a 543: le nomine approvato a 326; quelle in istruttoria a 217. Per la sola Confederazione ri-oi Sindacati del lavoratori, esistono 137 sindacati di categoria, vale a dire circa 7.000 sindacati provinciali. Vi si aggiungano lo 90- Unioni nazionali di categoria, le f Federazioni nazionali; i 92 Uffici prò vinciali della Confederazione : totale 8.000 dirigenti per i soli sindacati o perni. . , , BOSSONI, interrompendo: — Din genti, non stipendiati. MUSSOLINI: — SI, non stipendiati! BOTTAI, continuando: — Con quelli dei datori di lavoro, si superano di molto i 10 mila dirigenti. Tali cifre debbono essere riducibili, il problema è connesso a quello di una nuova classo dirigente, che occorre prepara re attraverso la preparazione del ca ratterc, della moralità, dello stile. I nuovi ordinamenti hanno spostato il problema dall'organizzare al dirigo re dall'organizzatore al dirigente, ( questo pongono su un piano di ben altra responsabilità di un tempo. Oggi più che agitare, si tratta di disciplinare, di educare, di scegliere, di perfezionare. L'organizzatore avrà sempre il compito di portarsi fuori dalie formule vitree e statiche, di trascinarsi, nella sua foga passionale di interprete direi to delle masse, sulla via delle nuove estrinsecazioni ed applicazioni sociali, economiche, morali, politiche; ma tale compito, in un sistema come quello creato dal Fascismo, deve essere svolto con un metodo c con una precisione, che non hanno nulla a che fare con lo generiche e vuote improvvisazioni d'un tempo. Basta guardare alcuni aspetti delle funzioni nuove del dirigeu te sindacale: la determinazione del salario, in base alle possibilità della produzione, alle esigenze normali della vita, ai rendimento del lavoro; l'applicazione delle leggi del lavoro; l'osservanza della Carta del lavoro; il contratto collettivo. Formidabile serie di responsabilità infinito campo di lavoro per 1q generazioni nuove 1 Ai giovani, che si avvia no ad acereticere le riserve inutilizzate e inutilizzabili dei professionisti senza professione, questa nuova professione bisogna indicare, precisandone gli at-i tributi «I i ruratteri definendone glisviluppi e la dignità. Essi debbono for-* marst una autorità tecnica e morale insieme, 6e vogliono essere quella legittima gerarchia di valori, di capacità, di intelletti fi di spiriti, da cui può ogni consiglio, ogni ammonimento, ogni ordine discendere con la sicurezza di essere uscoltato. Aristocrazia at Uva della società Italiana, riorganizzata, essi saranno nelle organizzazioni gli interpreti del regime. Mentre l'arduo travaglio di formazione si compii-, bisogna mettere nella parte negativa lo inevitabili insufflcenze degli uoroin'. Ma per coloro che per un motivo o par l'altro non sono all'altezza dei nuovi delicatissimi compiti, non dimentichiaÌMio coloro — e sono la enorme quantità, la enorme maggioranza — che nelle file delle organizzazioni, lavorano con onestà, con abilità, con intelligenza. L'on. Bottai conclude: » Sia consentito a ohi, come me, an- che da lontano 6cgue giorno per giorno la loro fatica « cerca di alleviarne le ansie e di alimentarne le speranze, di salutare tra gli uomini della vecchia, della nuova guardia del sindacalismo fascista, i soldati fedeli della Rivoluzione e della Nazione». Il plauso dalla Canora all'oratore Il lucido discorso dell'on. Bottai, ascollato con vivissimo interesse e spesso inteirotto da approvazioni, alla fine è salutato da vivissimi, scroscianti e reiterati applausi. il-j Capo del Governo, i ministri e moltissimi deputati, tra 1 quali l'on. Turati e l'on. Rossoni, si congratulano col Sottosegretario di Stato per le Corporazioni, che ha parlato per circa un'ora e mezzo. Prende poi ancora brevemente la parola l'on. SOLMI, relatore. Il quale rileva con compiacimento l'eleva¬ tezza della discussione. Insiste perchè si tenga conto, nell'inquadramento sindacale, delle necessità che l'elemento intellettuale sia isolato nella sua corporazione, ma sia sparso anche nei diversi sindacati, affinchè possa essere fermento per la elevazione del sindacalismo fascista. Quanto al contributi sindacali, prende atto con soddisfazione delle dichiarazioni dell'on. Sottosegretario di Stato. Bichiara di rendersi ben conto rie.UMmportanza del Comitati intersindacali e conclude riaffermando la sua piena fiducia nella trasformazione dello Stato attuata dal fascismo {applausi). Si approvano quindi tutti 1 capitoli e gli artìcoli del disegno di legge. La seduta termina alle J9. Domani alle ore 16 seduta per la discussione della Riforma parlamentare e del Bilancio dell'Interno.

Persone citate: Bossoni, Bottai, Corrado Marchi, Duce, Solmi

Luoghi citati: Amsterdam, Italia, Roma