La bicchierata femminile

La bicchierata femminile La bicchierata femminile Il calice amaro alla padrona di casa I processi che conseguono alle vicende amene e « pocliaditsliclie » cosi iiuiscc.no nella consuetudine e nella pratica giudiziaria dei n pieces à grand succés ... Successo, naturalmente, di pubblico, come a leatro. leti l'aula della Pretura rigurgitava di folla. Alcuni, che non erano riusciti a guadagnarsi un posticino nella tribuna, 6i aggrappano dal di fuori ai davanzali delle finestre : in quella fastidiosa posizione seguirono tutto il dibattimento. Xon riuscirono * cogliere una parola di anello che si diceva dentro, ma divisero tuttavia la tpassosità della scena cogli spettatori che si trovavano nella sala. Nessuna signora Tra tanto pubblico, nessuna signora, nessuna donnina. E' prudente per il gentil sceso non assistere a certi processi ; presenziando, si corre il rischio di essere compromessi. La sola presenza può estere considerata come una testimonianza di solidarielà e non certo disinteressata o o a a r à o o a e , a a a a i i o i ivavplgimdrhltLrEflOliando il magisiiaio, che o il Pretore chcEaninonoraiio cornili, /.hit, seguito dal P. M., avv Luda, e dal cancelliere, cav Garelli, entra nell'aula, le due signore che costituiscono i personaggi di primo piano della vicenda sono già al loro posto: sul banco degli imputati. I carabinieri le hanno portate --on fredda cavalleria eie custodisco;»"con bonaria semplicità, disponendosi alle loro spalle, 6euza imbracciare i moschetti. Le due signore non appaiono prostrate dall'emozione: sopportano quest'ultimo atto della loro avventura con una certa « souplesse ». Entrano anche i loro difensori, avvocati Bocca e Fiasconaro, ed il dibattimento ha inizio. L'imputazione mossa alle signore Maddalena Appiano Monticone e Manrherita Garello è nota: violazione lell'art. l'.ió della legge di P. S., per savere adibito il loro alloggio di via Cavour, 24, ecc., ecc. E' interrogata per prima l'Appiano, che è una signora formosa, di 39 anni, e veste elegantemente. Pretore: — Cosa ha da dire? — Che non è vero quanto mi si attribuisce. In affittavo l'alloggio in un'one colla Garello semplicemente per rendere più sopportabile il prezzo dell'affitto. Per il resto ho una persona che pensa lfsglsda me. Questa persona, che io credo eli non dover nominare, aveva voluto dche organizzassi ,una bicchierata e che1 ginvitassi qualche mia amica. Oliandolaerano giunte le amiche giunse- anche! la sarta. Ed io la ricevetti. Poi venneIpla Polizia... Pretore: — Lei ha già dei precedenti in questa materia: anni fa è stata ccontravvenuta e condannata per la istessa ragione. Ip— I" vero, ma venni posta in con- qtravvenzione mentre mi trovavo ali mare. E' chiaro quindi che non mi ilsono potuta difendere... La signora Margherita Garello — una figure esile e delicata, 25 anni — segue la linea difensiva della coimputata : — Ho preso l'alloggio con la signora Appiano — racconta — penile non potevo prendere tutto un alloggio per conto itilo e perchè presso la mìa famiglia non c'era posto per me. In quel giorno elie vennero gli agenti si trovavano da nói là sarta c la mania/m. Prés. : — E perchè queste donnine si affrettarono a nascondersi? -.Non è vero che si siano nascoste. Avv. Fiasconaro: — Una delle chi¬ que signore fermate dagli agenti, fu 1 trovata per le scalè. Ma ne! rapporto' si legge che tutte le signore si erano rifugiate nei gabinetti. Non è la sola inesattezza che dovemmo notare. « Permette che faccia una visita? » E' introdotto il maresciallo di P. S. Paolo Sipala, quegli che effettuò la sorpresi!. Hacconta di avere avuto incarico di compiere un'irruzione in quelJa casa. Dispose degli agenti in.istrada e sali, verso le 17. al' secondo| piano. Suonò e gli andò ad aprire l'Appiano. v — Permette che, faccia una visita nell'appartamento? — chiese il teste. La signora impaludi, ma lo lasciò entrare. Subito però intese dei rumori confusi: un tramestio disordinato. « Gente che cerca di fuggire », pensò il teste. 1". si inoltrò nelle camere. Trovò una signora qui, l'altra là... Pi'et.: — Specifichi: dove si trovavano esattamente l'na nel gabinetto da bagno, le altre In una camera da l&uo. Io le riunii tutte in camera da pranzo. Pret.: — Una non fu trovata per le scale ? -- Mentre si faceva la verifica, squillò il campane Ho ed entrò una signora. Noi portammo anche quella in Questura. Ma le altre quattro si trovavano già in casa quando giunse questa. Avv. Bocca : — Quella signora era giunta in tn.ri e non aveva licenziata la macchina. E' evidente quindi che non andava là per trattenersi. Teste: - Quando scendemmo vidi infatti un'automobile. 1". siccome le sigiiore si trova vano a disagio, io proposi di servirsi della macchina per andare in Questura. Ma la iKileggiatrice ilell'automobile si ritinto, dicendo che lo chauffcitr sarebbe rimasto ad attenderla, in quel luogo. Avv. Fiasconaro: -- Il maresciallo Sipala ha fatto degli appostamenti prima di procedere aila sorpresa? -- Io sapevo, per Informazioni avute, cosa si faceva là dentro. Avv. nocca: — Ma ci è andato peliti prima volta in queliti sera? — SaliU nell'alloggio per la prima volta. Ma nella casaro già andato altre volte per prendere informazioni. Avv. Piasconaro: — E non ha trovato uomini, vero? Teste, sorridendo: — lira troppo presto. li brigadiere Menotti Cipresso rifa la narrazióne del maresciallo. Aggiunge che si diressero nell'alloggio senza indugiare in manovre e riferisce che,' menile si procedeva all'interrogatorio della Appiano, le altre donnine cercarono di fuggire. Difesa: — Questo è nuovo! Non lo hanno neppure scritto nei verbali. Teste: — Ne ho raggiunte tre lungo la scalinata. Avv. Bocca: — Ma non avevano motivo per fuggire. Una era la manicure. La sentiremo. Si era recata per « lavorare., le mani alla signora Appiano. Ecco, guardi signor Pretore (e il difensore si avvicina alla sua cliente e le fa alzare le mani): In carcere non c'è la ijianicure: ora questa signora ha una mano alavorata» e l'altra ancora da alavorare» (ilarità). La Manicure E si presenta a deporre la manicure. E' una giovinetta, senza alcun charme. Pretore, aila teste: — Cosa andava a fare in casa del. Appiano? 1 este tscandendoj : — Li manicure. Pret. : — Da quanto tempo la conosceva? — Da quasi un anno. Avv Bocca: — Ha mai visto uomini in quella casa? Pret.: — Lei dirà certo di no. Avv.. Bocca: — Dica allora come ve niva compensata dall'Appiano. La teste esita e l'avv. fiocca incalza Dica pure, perchè più onesta di eu- si si muore. Teste: — Cinque lire. Evasio Ortelli, cameriere, conosce dal l'infanzia la signora Garello, e andò a farle visita quando seppe che si era stabilita in via Cavour. In quell'alloggio non vide mai altri all'infuori di lei. Ed è la volta d'una modistina. — Conosco la Garello -- dice la leste — perchè è mia elicine da più d^un anno. Ogni volta che essa veni va a Torino, mi passava qualche or dinazione. lo le facevo il cappella, glie lo provavo e poi glie lo portavo a casa. Avv. Bocca: — Ha mai avuto proposte meno che corrette? Teste: — Mai, mai, mai. Siamo all'ultima teste: la signora che in quel fatale pomeriggio si reco in taxi in via Cavour 24. E' la figura più interessante del processo. Coti qualche disagio racconto: — Non licenziai la macchina e sali! le scale arrivando al secondo pia- no quando luna la comitiva stava per uscire, lo avevo dato alla signora Appiano un taisfeur da vendere e andavo a vedere se l'aveva venduto. pret.: _ >jel suo interrogatorio lei non ha detto «questo: ha detto invece dell'altro. Ha ammesso. — Ma io posso descriverle quel ve stilo. Pret.: — Lasci, che non c'interessa. 11 pretore legge lMtiterrogatòrlo reso agli agenti e la signora piatisce: - Ma io non ho.lel.io quello che ho firmato. Io sono una signora per bene e non ho bisogno di andare in quella "Dér" quello che dice lei... Una dentro e l'altra fuori -#- esalta/ di un altra causa, dove, pei La spiegazione, delle... contra.ddizio hi della leste, l'avv. Fioscono.ro vorrebbe trovarla in certe frasi del ver baie là dove si dice: a Stretta da abili domande-, la signora lini coll'aminettere... Ed il difensore- aggiunge: — Sappiamo come si fa in quello, oc casioni: Questa causa è la ripetizione / di un'alt fortuna di tutti, si aveva per teste un avvocato che era stato sorpreso nel locale... Una buona parte dPl pubblico è cosiiiuita da avvocati. Tutti qupsli cultori del giure si guardano negli occhi. E nell'aula si diffonde una incontenl bile ilarità. E' richiamato il maresciallo Sipala 11 quale dichiara che il verbale fu let lo dup voltp alla signora. Ma questa insisfp nel dichiarare di non avere ani gdnaterdvcseafntsivrcz1satof'aUtdtnccdavufdisZmaudsripqccdssavcltFsttènBceEtissacmge 'messo alcunché. E protesta: Mi iianno contato persino i danari ohe avevo nella borsetta. E mi hanno del 10 che non mi avrebbero lasciata uscire se non firmavo il vetba.le. Dopo questo incidente la signora se ne può andare. E si rasserena subito 11 p. M. chiede la condanne delle duo imputate a! minimo della pena: fi me si di reclusione. In difesa perorano c"n mollo calore e. con copia di argo mentazióni gli avv. Bocca e Fiasconaro: nessuna prova è stata raggiunta, sostengono i patroni; e se come prove si vogliono assumere i verbali della polizia, l'ipotesi delittuosa contestata alle due imputate non è sostenibile. . ,. I.a sentenza del Pretore è diversa per le due imputate: Margherita Garello 6 assr.'.ta per insufficienza di prove; Maddalena Appiano frecidiva In tali reati) è condannata a 8 mesi di reclusione p 1200 lire di multa, senza il b^iieficlo della condizionale. Il pubblico sfolla e la signora Appiano ritorna In camera di sicurezza.

Luoghi citati: Torino