Le Corporazioni alla Camera

Le Corporazioni alla Camera Le Corporazioni alla Camera Roma, 1-5, notte. Presiede il vice-presidente on. ACERBO. Tribune ed aula discretamente, afollate. Al banco del Governo siedono gli onorevoli Betl-uzzo, Fedele, Giuriati, Bottai, Bìsi, Pala. Martelli, Bodrwo, Giunta, Pennavarie, Mauei-Genvili, Sirianni. La seduta è aperta alle ore 16. II PRESIDENTE comunica die le condizioni di saline dell'on. Gaileazzi purtroppo non sono migliorate. Aggiunge che l'onorevole Casertano si è recalo personalutente presso l'infermo per recargli i oli della Camera. Si augura che l'on. Galeazzi, con la sua forte fibra, possa uperare gli attacchi del male. BISI, ottosegretario dì Stalo, a nome del Governo si associa all'augurio del Presidente. SI approvano alcuni disegni di leggi e si passa quindi alln discussione sullo stato di previsione della spesa del Ministero delle Corporazioni per l'eserciio finanziario dal l.o luglio 1928 al 30 giugno 1929. L'inquadramento dei picco* proprietari Primo oratore è l'on. ROMANINI, !! quale occupandosi particolarmente del'inquadramento sindacale della Conederazione degli agricoltori, afferma che in base alla legge ed alla conven zione seguita, i piccoli proprietari ed '. piccoli affittuari, direni coltivatovi dela terra, dovevano far parte di tale Confederazione. Invece nella pratica si ono verificate; 'incongruenze e.contrati, che la Commissione speciale non ia saputo eliminare, cosicché lo spirito della legge sindacale è contraddetto. nfatti i vari lodi — e cita quelli di Varese, Como, Ivrea — sono stati tutti i compromessi et! hanno portato a speequazioni, in quanto In alcune zone piccoli proprietari e i piccoli affittuari, sono stati fatti entrare nella Conederazione degli agricoltori, mentre in altre sono stati inquadrati nella FederOsione dei salariati. Vorrebbe anche una revisione nèl'inquadramento dai tecnici agrari, p?t quali dovrebbe seguirsi il criterio adot ato per le altre professioni liberali, anziché inquadrarli nei Sindacati agricoli, non essendo essi nè datori, nò lavoratori agricoli. A tale proposito, rieva come ad esempio i laureati in cienze agrarie non facciano capo alla Federazione degli intellettuali, ma fac ciano capo invece alla Federazione del avoratori agricoli. BOTTAI (sottosegretario alle Cornoazioni): — Ma anche gli ingegneri, pur avendo un'associazione che fa paro della Federazione»degli intellettuali, quando danno la loro opera di dirisen i negli stabilimenti, appartengono al a rispettiva associazione di dirigenti. ROMANINI, proseguendo, si duole che ia stato escluso dal Sindacato nazionale tecnici agrari il direttore del Comizio agrario di Vicenza. A questo punto sale al banco della presidenza l'on. CASERTANO, al quale'on. Acerbo cede ti posto. MARAVIGLIA presenta la relazione sul disegno di legge- Riforma della rappresentana politica. Il PRESIDENTE .avverte he esso sarà iscritto ali ordine del giorno della seduta di venerdì. Risposta dell'on. Acerbo L'on. ACERBO prende la parola pei fatto personale. Nella sua qualità di presidente del Sindacato nazionale dei ecnic1 agrari, deve dichiarare che conrariamente a quanto ha detto l'on. Ro manini. il Sindacato non ha dato affai o l'ostracismo al direttore del Consorzio di Vicenza. Questi ha disubbidito alla dilettila impostagli di non rappresentale categorie estranee alla sua organizzazione, e perciò il Sindacato provinciale dei tecnici agrari di Vl: cenza si è limitato a radiarlo dai sudi scritti. Contundi»/' il Sindacato nazionale non ha ratificata la decisione del Sindacato nazionale di Vicenza, perche non ha approvati! la dizione della ino tivazione. Lamenta che l'on. Homanin: abbia parlato con molta supernoialua déUa^gravissima questione dell inquadramento generili- dei tecnici agrari nell'ordinamento cenerate dei tecnici. La questiono li» già avuto una prima soluzione con la interpretazione dati ial Ministero delle Corporazioni, con cui ' tecnici agrari, muniti di larga procura da parte del proprietari agrioli, debbono f»' parte dell'organizzazione dei datori di lavoro, mentre quei ecnici che hanno 60lo funzioni disciplinari di assistenza e di sorveglianza devono recitare nell'organizzazione del avoratori agricoli. Deve infine esprimere la sua più alta meraviglia che 'on. Ronianini. il quale si professa autore dei diritii dei contadini, si dolga che dell'oman izzaz'Ione. dei lavoraori agricoli facciano parte i tecnici, a cui opera evidentemente può cosi validamente contribuire alla elevazione delle masse rurali (appro»«:ion(). ROMANINI dichiara di aver parlato obbiettivamente e di non aver, voluto entrare nel merito, nè criticare l'opera del Sindacato dei tecnici agrari nei riguardi del direuore del Consorzio agrario di Vicenza. Dirigenti e coatributi FEL1CIOM afferma che il sistema ell'organizzazione corporativa, creato alla legge 3 aprile 192C, ha corrispoto pienamente alle aspettative, riucendo a far superare senza scosse la risi dei salari, prodotta dalla rivaluazione della lira. Rilevando che imo ei problemi principali dell'organizzainne corporativa e quello dei quadri ei dirigenti dei Sindacati, contesta »Ì&ruvizioue che auesji dirtgeote sj&- i uo in numero eccessivo. Se si facesse una indagine accurata, si constaterebbe che gli organizzatori sindacali sono in numero molto inferiore a quelli che avevano le vecchie organizzazionclassiste. E' tempo dunque di sfatare a tendenziosa leggenda che si vorrebbe diffondere, della creazione di una mastodontica burocrazia sindacale, a tutto danno del fascismo. Più grave e il problema della qualità degli organizzatori del Sindacati. Dna maggiore vigilanza da parte del Ministro, mediante un ben organizzato servizio spettivo, potrebbe migliorare, per la quelita, i quadri dei dirigenti sindacali. Afferma che per ottenere questo scopo, occorre intensificare con ogni mezzo l'educazione e l'istruzione dei dirigenti, essendo essi ogni giorno chiamoli ad applicare leggi e regolamenti e ad assistere nelle loro necessità i lavoratori sindacali. Altro problema ardente dell'organizzazione corporativa, è quello dei contributi, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione e il riparto del loro gettito. Ritiene che occorre precisare sempre meglio la natura pubblica del contri buio sindacale, allineile il contri, buehte si convinca che esso risponde a bisogni d'ordine non singolari, ma di interesse generale. Quanto alla distribuziono dei contributi, lamenta che alcune Confederazioni nazionali ne assegnino una parte troppo insufflcente alle organizzazioni periferiche, che so. no quelle che compiono il lavoro organizzativo in profondità, con srande vantaggio dei lavoratori. Rilevando un accenno della relazione, in cui si constata un minore sviluppo sindacale nel Mezzogiorno, raccomanda che le Confederazioni nazionali destinino per questa zona d'Italia una maggiore entità di mezzi finanzia, ri e di propaganda. Quanto al problema dell'assistenza sociale dei lavoratori, vorrebbe che il Patronato nazionale ne avesse il monopolio, impeden. do comunque a professionisti di fare oggetto di speculazione di questa assistenza, tanto necessaria alla tutela dei avoratori. Constatando la deficenza nelle Province di Uffici corporativi, che seguano in tutte le sue fasi il movimento sindacale, si augura che enuo breve lenipo il Ministro delle Corporazioni possa costituirli. Afferma che lo stesso Partito fascista deve sempre più da vicino seguire il movimento sinda, cale, per dirigerlo e preservarlo da deviazioni, come ha già comincialo, facendo assumere dai segretari federali !a presidenza dei Comitali intersindacali. Ritiene poi necessario correggere una certa mentalità che si va diffondendo, per la quale si considera, no solianto con spirito sindacale classista le organizzazioni dei lavoratori, mentre con tale spirito non si considerano i Sindacati e le Federazioni dei datori di lavoro. Conclude, augurandosi che il Sindacalismo fascista venga, specialmente all'estero, sire, nivametite difeso contro le stolide accuse della democrazia internazionale e sia ovunque affermato che il sistema corporativo italiano costituisce una delle più luminose conquiste civili. Vivi applausi). INSABATO vorrebbe che, come i professionisti possiedono un titolo per esercitare la professione, cosi i lavoratori possedessero un certlifleato di capaciità lavorativa, che assicurasse loro a possibilità di vi-vere sempre del proprio lavoro. In tal modo, protetti- dala corporazione ncHc esplicazioni dela propria attivila, i lavoratori tinniranno di- essere dei proletari accampasi nella società e diventeranno parte integrante di essa. Ma oggi siamo ancora nel periodo del sindacalismo, che deve invece spianale la via al corporativismo. I* attuali organizzazioni sindacalo-, pesanti e burocratiche, devono lasciare àd posto a Corporazioni più svelte, come meglio consigliano gli interessi dei lavoratori e dei datata di lavoro. L'oratore crede poi ndispensabile che sia presa in seria coivsiiderazione ia questione dell'inquadramento dei piccoli proprietari, fittavoli e mezzadri In una Federazione nazionale autonoma o in un Sindacato nazionale, come già propose l'on. Rosso™. ROSSONI: — Autonomo è un luogo, distìnto è lui altro. Io non parla,! di Federazione autonoma, ma di Federazione distinta/ inquadrata nella Confederazione nazionale. D'AMBROSIO premette che gli stanzi amenti del Bilancio appaiono inadeguati agli scopi del Ministero delle Corporazlonii, e afferma clic con mezzi cosi limitati, non è possilbiile seguire Io sviiluppo delio Stato corporativo. Si richiama ai principia fissati dalla Carta del Lavoro e ritiene necessario diffondere la coscienza corporativa, specie attraverso l'istruzione professionae della quale il Ministero delle CorIKM-azioni non può non interessarsi. Quanto ai contributi sindacali, crede che si debba giungere a stabilire tributi corporatirvi destinati a costituire una vera e pi-opròa finanza corporativa. Osserva che a questo vasto ordinamento corporativo, non risponde ancora un completo inquadramento sindacale. Conclude con un omaggio all'on. Mussolini, l'uomo di genio al quale a Provvidenza ha riservata la fortuna di rifare nel nostro secolo l'ordinamento sociale dWla nostra Patria. Viene proclamato ti risultato favorevole delia votazione segreta sul Biancio della Marina, e di altri disegni di legge, quindi ìf. seduta termina, ale ore 19. Domani seduta, alle ore 16, per il seguilo della discussione sul Biannio deiie Cpffppxajipoi.

Persone citate: Bottai, D'ambrosio, Galeazzi, Mussolini, Pala, Romanini, Sirianni

Luoghi citati: Como, Italia, Ivrea, Roma, Varese, Vicenza