Genoa, Torino e Milan vittoriose

Genoa, Torino e Milan vittoriose Il campionato di calcio: la prima giornata delle finali Genoa, Torino e Milan vittoriose L'Alessandria ottiene il match pari a Bologna - La grave sconlitta del Casale Le classifiche PARTITE GOALS G. V. N. P. F. P. Genoa 1 1 0 0 4 0 Torino 1 1 0 0 3 1 Milan 110 0 10 Alessandria 1 0 l o 1 1 Bologna 1 0 l o 1 1 Juvenilis 10 0 10 1 Internationale l 0 0 i l 3 Casale 10 0 10 4 unavtrtenaciSftisfav] taEIl alsipotaGpoLratamtel'edsuLa prima considerazione a out si prestano i risultati della giornata di apcrturo delle gare di finali è quella che il girone A (delle eliminatorie) ha battuto su tutta la linea il girone B. Le quattro squadre del girono B infatti per quanto giuocassero tutte sul loro campo non hanno riportato una sola vittoria. Battute l'Internazionale, la Juventus e il Casale e non vincitore il Bologna. Impressionante per la misura è la sconfitta subita dal Casale in casa propria. Per il momento Genoa, Torino e Milan tengono i posti di testa. Un pubblico strabocchevole ha assistito nei quattro centri interessati agli incóntri, che ebbero svolgimento senza incidenti degni di nota. Torino-Internazionale 3-1 Milano, 12 mattino. Superiorità di classe fu quella che condusse il Torino alla vittoria. Sul finire della partita, quando l'eccitazione suscitata daii'iiujieio della battaglia si era calmata, non rimaneva che una squadra in campo: quella dei «granata » che dominava e dimostrava più finto e preci sione che all'Inizio. Il risultato avrebbe forse potuto anche essere differente — In realtà alcune decisioni dell'arbitro ebbero notevole influenza sull'andamento tlzìlU^~B^LT%^m^T^!iurzu e ui samezza cena tifa .tuia aei „«IstloridticostIndrandadausIi . — — l — . e. : — - . a : . . . : a u3. a : Torino sarebbe rimasta ugualmente come caratteristica dominante dell'Incontro. Su di un terreno reso viscido e fangosissimo dalle ploggle di questi giorni — l'acqua non nvevu cessato di cadere che ni mattino — e davanti ad un pubblico tanto numeroso come l'ampliato campo dell'Internazionale poteva contenere, i nero-azzurri apersero l'Incontro a grande andatura. Per una quindicina di minuti il Torino fu come travolto. Bosia veniva chlnmnto subito al lavoro : due tiri bassi ed improvvisi di Gastellazzl e Bernardini trovavano il portiere torinese pronto alla parata Quando ii Torino passò al contrattacco le sue avanzate risultarono come sinorr.ate nel fango che ricopriva la parte centrale del terreno. Il giuoco veniva tenuto proprio in quel settore del campo In cui più difficile tornava di muoversi. Le ali non ricevevano lavoro che ad intervalli ed in condizioni poco favorevoli. Verso la metti, del tempo il giuoco era assurto ad un valore tecnico quale da tempo più non era dato di notare nel campionato : velociti accoppiata a scienza da ambe le parti. Il Torino conferiva al giuoco 11 tono elevato che proviene dall'alta classe del suo trio centrale di attacco e r Internazionale rispondeva a mezzo di IUetrlbonl, di Bernardini, di Rivolta e di Conti con azioni stilisticamente pregevoli. Fu questo il periodo migliore dell'incontro. Periodo aperto ed equilibrato, in cui Deganl salvò dalla capitolazione la sua rocca in un palo di occasioni, e nel quale Bosia dovette confessarsi battuto da un preciso tiro di Meuzza. Il successo dei nero-azzurri giunse al 20° minuto. L'Internazionale aveva avanzato -sul lato destro ad opera di Pletrlboni, Conti e Castellazzi. Il granata Monti III — che aveva dovuto all'ultimo momento prendere 11 posto di Martin III indisposto — abbandonava il suo posto come attratto dalla forza dell'abitudine verso la sinistra e si portava a ridosso di Martin II. Come risultato, quando Castellazzi attraversava con fine Intuito la palla verso 11 centro, Menzza veniva a trovarsi tutto Ubero in un raggio di sette od otto metri. 11 piti giovane internazionalista non commetteva eri-ori : mirava cou <-alma e mandava In palla ad adagiarsi nell'angolo basso della rete sulla destra di Bosia, proprio n filo di palo; uno di quel tiri contro cui nulla può fare un portiere, che non sia uscito dalla sua porta incontro all'attaccante. L'attacco del Torino diventò più insistente dopo questo smacco. I « granata » diedero quattro o cinque volte consecutive l'illusione di segnare, ma sempre al momento buono risultavano battuti, o dalla vigile difesa avversaria, o dalla palla che si Impantanava. Il pareggio doveva giungere In modo fortunoso ad un solo minuto dalla metà tempo. Baloncleri e LibonattI avevano portato avanti Hi palla con una fitta serie di passaggi; e giunti nell'arca interna, quella della porta, Baloncleri aveva allungato verso la sinistra. Rossetti II, smarcato in quell'istante, riceveva il passaggio e tirava deciso verso la sinistra di Deganl. Gianfardoni, intervenuto di corsa, deviava verso l'angolo destro della porta milanese e la palla rotolava lentamente nella rete. Cosi le due squadre giungevano a parità di punti alla metà tempo. Invertendo il campo, l'Internazionale tornò ad attaccare con energia e per qualche tempo il predominio rimase al milanesi. Ad un quarto d'ora dalla ripresa il Torino subiva un calcio d'angolo. Tirava Conti. U pericolo veniva allontanato in un modo qualunque, dopo una piccola mischia. Intervenendo energicamente Pletriboni tirava da lontano ed aveva la ventura di infilare un angolo alto della rete torinese. L'arbitro senza esitazione alcuna annullava il punto, giustificando la sua decisione con un « fuori giuoco » di Conti. L'Internazionale ed una* porte; del -pubblico protestarono a lungo • e yvj vacemente • presso 'l'arbitro .per qnesu'-Tjeiiberazione : senza risultato alcuno, però, perche il giuoco riprendeva subito, veloce. Il Torino, come frustato dallo scampato pericolo, prendevn le redini del giuoco e dominava. Al 25° Rossetti, par¬ ctitrctlBztntsdntvcipacRttlclLstsdcgdisssusnh-luto in escursione nel campo nemico, evi'tava un avversario, girava intorno ad n altro, sfuggiva la carica di un terzo, vanzava ancora, passava insomma atraverso tutta la difesa milanese e meteva infine il pallone sul piede di Llboattl che aveva seguito l'azione da viino. LibonattI non si faceva pregare. ferrava da pochi passi un tiro violenssimo e Degan! non aveva altro da are che raccogliere la palla nella rete. esedslebonechscvescno•deL'offensiva continuava e 10 minuti più j doardi dava un nuovo risultato positivo. : mEra Baloncleri, questa volta che facetaj■yS lavoro preparatorio di appoggio. L'exlessandrino si portava sul lato destro ino alle vicinanze della ixjrta milanese ; oi passava alto verso 11 lato sinistro, agliando fuori nettamente il terzino Gianfardoni. Con un attimo di temilo e ochi centimetri di spazio a disposizione, LibonattI piombava sulla palla e la scaaventava nella rete lontano, ben lonano dalla ]>oi-tata di Deganl. l.'n punto meraviglioso per precisione e scelta di empo. Nei dieci minuti òhe rlmanenrano Internazionale calava a vista d'occhio d 11 Torino viceversa Intensificava il uo sforzo terminando In piena velocità. Mie ali, -portava'! suoi nttac „m u„i tntM nifi nróM/uiMll <l»i terronn La partita va classificata come una Ielle migliori a cui si sia assistito quet'anno. Il primo tempo fu in realtà belo, sotto II punto di vista tecnico. Alla ipresa l'ansia del risultalo ed un po' di acrimonia parvero intorbidare là niidezza delle azioni. Ma la partita fu condotta tutta a grande velocità e buon tile. . L'Internazionale ebbe un primo tempo n cui 11 settore miglioro ilella 6ua squadra, l'attacco, brillò di viva luce. In realtà nei primi 45 minuti di giuoco gli attacchi nero-azzurri furono improntati n concetti più pratici di quelli che gui davano l'attività dei granata. I granata accennavano infatti a cadere nel loro difetto antico, quello del giuoco chiuso al centro, un giuoco che Incontrava ieri un ostacolo formidabile nella qualità stessa del terreno in cui si svolgeva. La Internazionale invece appoggiava le sue chi sul tratti più pratlcnblll del terreno, inelli lungo la linea del fallo. Era Pletrlboni il migliore uomo del nero-azzurri che si distingueva in questo compito, attirando su di se Speroni e poi servendo lungo o avanti l'ala destra Conti. Era Bernardini, sul lato sinistro, che si sforzava di lanciare veloce Rivolta. E per tutto il primo tempo l'attacco dei milanesi impressionò per la velocita «1 il tono pratico della sua attività. Poi alla ripresa, dopo uno sforzo spasmodico per tenersi In piedi, l'edificio dell'attacco si sfasciò. Era battuto innanzitutto sul fiato, come gli altri settori delia squadra. Bernardini scompnrve per primo dalla lotta. Bisognava cercarlo per accorgersi che esisteva ancora in campo. Poi Glustacohlni cedette. E per ultimo mostrò di averne abbastanza anche Pletrlboni. Solo n mostrare qualche punta di velocità .rimaneva ancora Rivolta, Il quale però sciupava con altrettanta generosità le 'occasioni di centrare od anone di tirare In porta, che le sue puntate veloci grl procuravano. Il Torino intendeva allinearsi per l'incontro con Janni n centro di seconda linea e Martin III come terzino destro. Lo stato del terreno e. le condizioni di salute degli uomini consigliarono all'ultimo momento le sostituzioni con Rossetti I e Monti III. W Torino è ricco di riserve e può permettersi di questi cambiamenti con disinvoltura. Quella del granata è una squadra in tutto il senso della parola: un'unità^norahnente fusa in un blocco saldo, in cui esiste coesione, maturità, calma e fiducia in se stessa. Tutti i coefficienti di successo insomma. ' Monti III, in uno stile un po' strano e rischioso come posizione, fu pienamente all'altezza della situazione in quanto ad intuito ed a decisione, 'e1 Martin II dopo un inizio indeciso si riprende In modo più che- convincente. I tre mediani sostennero la fatica dell'incontro con una continuità degna di ogni elogio: superarono la prova in mono tale che sulla fine erano più veloci che all'Inizio. Il trio centrale di attacco dominò di tutta una testa ogni altro settore della squadra per Intesa, per 6tile, per precisione, per velocità. Delle due ali, Vezzanl giuoco buona parte del secondo tempo in difesa e Franzonl, viceversa, brillò per velocità nell'ultimo quarto d'ora. A gara finita l'Interùnzlonale avanzò regolare reclamo presso l'arbitro per l'errore tecnico che sarebbe stato commesso nell'annullamento del punto segnato da Pletrlboni nel secondo tempo. Le due squadre erano cosi composte: Torino : Bosia ; Monti III e Martin II ; Colombari, Rossetti I e Speroni; Vezzanl, Baloncleri, LibonattI, Rossetti II e Franzonl. Internazionale: Deganl; Gianfardoni e Coppo; Pletrlboni, Glustacchlni e Visentin; Conti, Castellazzi, Meazza, Bernardini e Rivolta. Arbitro Lenti di Genova. VITTORIO POZZO. sustItoblscunconadagconopepeshgconmIncocomlidpDadImcpeIducnd1I qcmnptnLtDsuba' Genoa-Casale: 4-0 Casale, 12 mattino. La più grossa sorpresa deUa prima giornata di disputa delle finali parte proprio dal campo Natale Palli, da tutti ritenuto il più difficile banco di prova per le squadre finaliste. La sconfitta casalese, che ha tutti f-h aspetti della debacle, non ba attenuanti. 1 risultato, anche se a renderlo cosi impressionante contribuì non poco l'infelicissima giornata del guardiano casalese, esprime nettamente la differenza dei valori esistenti In campo e la potenzialità di rendi mento delle due squadre. Ieri 11 Casale era lrrlconosolblle. Sembrava che 1 suoi uomini avessero perduto ad un tratto tatto 11 loro patrimonio morale e volitivo che li ha già sorretti In tante precedenti vittorie. Quali le cause del grave scacco» Morali e tecniche assieme, molteplici e disparate. Nelle cause morali e secondo noi, da rtoe-rcane la ragiono ìirlzha della sconfitta. Troppo si andava la città esprimendo la fiducia che I rosso-bleii avrebbero lasciato 11 campo Palli con un», sconfitta di più, polche 11 Genoa veniva giudicato alla stregua della prova offerta' a ' Vercelli e lo si considerava In grave declino di forma. E' facile perciò comprendere come siano rimasti , 1. aupportsrs, convinti:. In una :Affermaztone-delle-casacche nere,-al primo successoErese, e'plùt*ncora.".nel*eoastatare chel 1 apparivano chiaramente superiori. La eia invase tutti, anche 1 giocatori. Sol campo si fece a poco a poco un silenzio inquieto, le poche grida di incitamento lanciate dal più accesi s&itenltori si spegnevano senza eco. I nero-stellati gluocafono la più brutta delle loro partite di quest'anno. Battuti a due minuti- «f»»'*"»rtff pai Mai <U Bodlnl,dpgsrmlvrrttb ssi si gettarono all'attacco ottenendo airs.o d al 17.0 minuto due corners. ma nello esso tempo denunciavano deficienze e deolezze tecniche specialmente nelle prime 11 ee. A mezzo sinistro era la riserva Voltrl he fu assolutamente insulflclonte; Mattea comparve e per il giuoco deciso degli aversari e per le condizioni del terreno vicido e pesante; Migllavacca, Oabba e Zanni on poterono ria soli colmare le deficienze ei loro compagni di linea e tanto meno opo l'espulsione di Zanni, avvenuta al 37.o minuto del primo tempo. yS&SSS^SSSJ^. fi5&%ff3£! ulle linee arretrate, era naturale che aue to dovessero cedere, almeno alla distanza oletto si incarico poi di far passar 1 rossoleu In decisivo vantaggio lasciandosi sguciare in rete verso la fine del pruno tempo n non forte pallone battuto da Levratto, osi come nel secondo tempo si fece meschiamente battere al 30.O minuto ed al 43.0 a due tiri di Catto e l'uerari. Ieri la compagine della Lanterna ha sfogiato una condotta di gara sapiente ed acorta, ha colto uno del più ambiti allori; on ha dimostrato, è vero, una tecnica sueriore, ma ha dato un ampio respiro al roprio giuoco adattandolo soprattutto alle sigenze del terreno. Gli uomini di Barbieri anno avuto 11 gran merito di accettare 11 giuoco alto s,volto dagli avversari: buoni olpitori dt testa e pronti allo scatto 1 genoani hanno-cosi battuto 1 casalest con l'arma da questi fornita ingenuamente. Soprattutto Ilurlando c Barbieri emersero n viva luce. Le due vecchie glorie, ben oadiuvate da Parodi, formarono una seonda linea clic può veramente dirsi la prima artefice del successo. Dietro ad essi Deira, Lombardi e Bellini costituirono un trio difensivo che a volte peccò di posizioni e.di precisione ma sempre fu deciso e risoluto. Deprà sopratutto fu meraviglioso. Il reparto attaccante genovese fu la parte meno forte della compagine. Forse perchè non dovette mpegnarsi a fondo, essa ha denunciato molta Incertezza nel tiro In porta e mancanza di scatto nel momenti conclusivi. La prima linea lavora ottimamente 11 pallone ed imposta azioni cou disinvoltura. La partita ha avuto un esito giusto. Era n campo una differenza netta di valori: da una parte azioni col legate fra uomo e uomo, fra linea e. linea, dall'altro azioni caotiche, disordinate, arruffate, con un enorme spreco di energie a sommo danno della resistenza fisica. Fu cosi che. mentre 1 fischio finale vedova I genovesi freschi. I nei>--stella:; erano fiaccati dall'Immane quanto Inutile fatica. Poche parole sulla cronaca della partita, che ebbe un aspetto sempre uguale, quasi monotono. Come si disse, fu al secondo minuto che la rete di Roletto venne violata pei la prima volta su calcio di punizione irato da Levratto. Bodlnl, saetta di testa nella rete senza che Roletto tonti la parata. La reazione casalese porla al conseguimento di due covuors Infruttuosi, che obbligano Deprà a magistrali parate, ma 11 giuoco è sterile. Al 42.o minuto Lovratto, ricevuto un allungo da Catto, ottiene il fecondo goal battendo di sorpresa e di forza il portiere BoSdizbelno IntQuunopundamdueconLltverperili e le IscefattuigeallsenzegpatacgoponaIoccpoattl'Ifindimachdezloavversarlo. Ni o o , i ' o l a l a a , Nella ripresa si nota un buon risveglio del casalesl che ottengono alcuni calta di punizione magistralmente tirati ila Calllgarls. Poi 41 Genoa si riprende ed al 30.o su azione personale Catto segna non imparabilmente il terzo punto per 1 suoi colori, mentre al 43.0 Puerari. raccogliendo un pallone mancato di Levratto, segna a porta vuota il quarto goal. Arbitro Osti di Ferrara. Canoa: Deprà; Bellini. Lombatdl; Barbieri, Burlando, Parodi; Puerari, Bodlnl, Catto. Chiocchi, Levratto. ., . casale: Roletto; Gallino. CalUgaris-, Miotti. Albertoni, ratrucco; Migllavacca, Gabba, Mattea, Voltrl. Zanni. Milan-Juventus: 1-0 La «Juventus» doveva segnare ieri nei primi 10 minuti di giuoco. Tre o quattro tiri fortissimi contro la reto di Compiimi, trovavano il palo o uscivano a lato di poco. Fu un brillante inizio per gli striscioni bianco-neri che apparivano completamente trasformati e ritornati ai bei tempi, quando l'impeto juventino era proverbiale. Poi, la partita, che si era Iniziata cosi brillantemente si trasformò, l'attacco torinese languì, divento disordinato, ed ancora una %-olta venne a mancare alla compagine btanco-nera l'anima, quell'anima che può alle volte far vincere una squadra anche contro un'avversaria più agguerrita e dal giuoco maggiormente tecnico. ha a Juventus » si è presentata Ieri in campo in una formazione certamente non delle pili felici. La linea attaccante e la mediana non funzionarono che a tratti. Vojak, che sosteneva 11 ruolo di centro attacco, ora ancora convalescente per un'operazione alla gola subita recentemente. In queste condizioni, il bianconero non poteva certamente essere di molto aluto alla sua squadra, ed anzi alcuni passaggi di Ceveninl III vennero sciupati dal giocatore istriano, dall'uzzi all'ala destra non funzionò che raramente. lia linea mediana, come abbiamo detto, malgrado il volenteroso prodigarsi di Bigatto e di Barale III, non svolse un giuoco redditizio. Volta al centro apparve lento, poco preciso. Uaramente un'azione parti da lui. L'eroe della squadra torinese, e certamente il miglior nomo in campo, fu ancora uno volta Rosetta. Cosa non ha fatto ieri il veloce gluocatore torinese? Instancabile in difesa, sventò numerosissimi attacchi milanisti gluocando sovente due o tre avversari per volta. Dopo II goal del Milan, quando era logica aspettarsi la reazione torinese, il generoso gluocatore può dirsi che da solo sostenne l'attacco, prodigandosi In maniera veramente encomiabile. Il « Milan » dal canto suo non giuoco certamente bene. Pastore sbagliò diversi palloni qunsl che 11 trovarsi a contatto cogli ex-compagni gli desse soggezione. Una buona partita gluocarouo 11 veloce Torrioni, Ostromann e Paride. La cronaca della partita, dopo quello che abbiamo premesso è presto fatta. Dinanzi ad un pubblico numerosissimo, po co prima delle in, le dne squadre si dispongono in campo nella formazione seguente : Juventus: Combl; Gola e Rosetta; Bigatto, Volta e Barale III; Barlsone, Ceveninl III. Vojak, Muneratl e Gnlluzzi. Milan: Compi ani; Schlenonl e Colombo; Pomi, Sgarbl e Defranceschlnl ; Paride, Ostromann, Pastore, Santagostlno e Torrianl. La «Juventus» è all'attacco, ma l'azione è subito Interrotta per un 'a,1° contro la squadra torinese. Dopo alterne discese, In seguito ad un'azione Mune rati-Barlsone, quest'ultimo tira un fortissimo pallone che mnlaugurutuxnente trova 11 palo; Ceveninl riprende e snetta-nuovamente In porta; Compiimi.para, Succede una melée, ed il pallone è ancora proiettato verso la porta del Milan, ma questa volta esce per poco a lato. Poco dopo su una discesa rosso-nera Pastore prima, su passaggio di Torrianl. e Saulugostlno dopo, Imiiegnano Combl Le azioni si succedono alterne. Ai 37° minuto si ha 11 primo oomer lasiginofochdicogesudetudegereimfansiZngmlolodsrccmdrssigveghmdtdvpcltglnDl2pc3ttnWVddcsDcprsscuDd3contro il «Milani, seguito da un'altro! o o i . o al 45° ancora contro II Milan. Torrioni, poco dopo, su una fuga isolata, manca una facilissima occasione di segnare calciando fuori. La « Juventus » tenta nuovamente l'attacco, *ma il giuoco si sposta ancora verso Combl; e Pastore con un tiro fortissimo che trova 11 palo superiore, scuote violentemente la rete torinese. Combl poco dopo deve ancora parare un tiro non troppo insidioso di Pastore. La ripresa si Inizia ancora con la Juventus all'attacco. Registriamo un tiro di Muneratl, e poco dopo una bella parata di Combl. Al 6° minuto corner contro « Juventus ». n cMilan» è poco dopo all'attacco ma Paride su passaggio dt Pastore calda fuori. All'll» minuto corner contro e Juventus » ed al minato successivo corner contro « Milan». La «Juventus» ritorna all'attacco, ma per poco, poiché Pastore, avuto 11 pallone, fugge verso Combl e tira; ma il palo rimanda. Al lfi° minuto si ha l'unico goal della giornata. In un caldo di punizione contro la « Juventus » Bigatto sbaglia di testa, Torrioni riprende e segna imparabilmente. II giuoco è sospeso per qualche minuto. Gola è a terra per un calcio involontario di Torrianl. SI ha poi una lunga sosta della «Juventus» nell'area del « Milan », ma gli avanti torinesi non riescono a segnare. Ancora alcune discese alterne, una parata di Combl, poi è II fischio finale che trova 11 a Milan» all'attacco. Bologna-Alessandria: 1-1 Bologna, 12 mattino. SI deve Innanzi tutto dire che, nelle condizioni meno indicate per sviluppare una bella partita, 11 Bologna e l'Alessandria hanno saputo dar vita ad un match bello e Interessante dal primo all'ultimo minuto Quanto al risultato, quello di Ieri è pure uno dei casi in cui si possa dire che 11 punteggio ha corrisposto in pieno all'andamento del giuoco e al rendimento dello due squadre in campo. L'Alessandria ha conquistato cosi sul non facile terreno del Llttorlale un punto del tutto meritato e davvero prezioso. Il Bologna, se pure abbia perduto un punto, non ha tuttavia motivo ili rinunziare a nessuna delle sue chances e potrà riprendere con Immutala serenità le prossime battaglie. I grigi mancavano di A vaile. Il Bologna è sceso In campo largamente Incompleto. In fatti Genovesi, a letto ammalato, era sostituito da Pozzi; Huzloll dal giovane e leggero Filati IV-, infine Borgatto, che era alla sua prima partita.dopo la lunga assenza per grave malattia, sostituiva Monzeglio. I rosso-bleu nel complesso sono apparsi assai più scintillanti e virtuosi nell'attacco, ma sono stati traditi dal terreno fangoso che ha impedito 11 più delle volte di portare a termine eleganti e chiare combinazioni felicemente Impostate. I grigi, squadra più massiccia e senza preoccupazioni estetiche, avente soprattutto proposito di difendersi prima di pensaro ad attaccare, si sono trovati più a loro agio sull'Infida pelouse e hanno tenuto fino alla fine rinforzando con subitanee e pericolose discese una difesa che ha avuto li merito di mantenersi sempre calma e ordinata anche di fronte al rabbioso attacco bolognese del penultimo quarto d'ora. Queste osserva zloni spiegano 11 risultato pari. sqImImfrscdacil'ndecstt-iKceQseuncerereufendgcsoP6gvzbfaGpasdbudpplerapfbpgpsmneSggsficslur L'Alessandria ba messo In carrmo una squadra fusa e salda. La part4 che Pia ha Impressionato è stato il trio difensivo. Curtl. Impegnato assai più di Gianni, ha salvato fra l'altro la partita ron una meravigliosa scelta di tempo, al 88o della rlniesa, rubar* do la palla sul piede di Buslnl III, libero, a due njftri dalla porta. Costa è stato deciso e preciso. Ma Tucano che ha dato lori l'Impressione del fuori classe e stato Viviana grande mobilita, piazzamento perfetto, decisione estrema e soprattutto una calma eccezionale. Anche la prima linea ba mostrato una chiarezza di intenzioni veramont-j apprezzabile. Azioni semplici e veloci, apiKisglalo soprattutto sulle ali e portate al centro soliamo nel momento della soluzione. Quella che è stata un -»o' In ombra fu ta seconda linea, nella quale Lauro ha fatto una bella partita, ma Gauillni non ha In nessun momento Impressionalo. Il Bologna lia risentito delle assenze accennate e del mancato adattamento di parecchi suol uomini alte condizioni del terreno. La squadra ò scattata all'attacco con un brio che lasciava pi-esaglro una netta affermazione; ma «resto si vide che Schlavio non si trovava a suo agio, che Pozzi perdeva troppo spesso l'equilibrio e che Borgate non t ancora tornato II poderoso a calmo difensore dello scorso anno. Del rosso-bleu sono stati Invece In ottima gromma: Pitto, Basini I, Gasperi e Perl. 11 livornese 6 riuscito ad alimentare con frequenza 11 giuoco della prima linea e ha avuto più volto felicissimi Interventi difensivi In situazioni disperate, ieri Pitto ha dato al pubblico una idea dt quello che egli fece nella famosi partita internazionale di Genova. Gianni, che ha dovuto subire un goal imparabile, no ha salvato magnificamente un altro su tiro di Ferrari. Il ixjrtlerc bolognese quindi merita lode. La partita ha inizio alle 15,7 agli ordini dell'arbitro Carraio. Il Bologna attacca subito con decisione e ottiene al primo minuto un corner, (ili atlacchl nisso-lilcu si succedono ancora per qualche inirituo. poi la prima linea alessandrina discende ron impetuosità e Rancherò dopo avere drililato llttigato, alluuga alla sinistra dove Ferrari e Chierico sono completamento Ultori Ferrari non ha difficoltà, con un tiro preciso, ad ninnare la rete bolognese. Rimessa la palla al centro 11 Bologna si lancia all'offensiva e ci mantiene In campo avverso obbligando OurtI a prodursi In alcune ottime parate. Le azioni del Bologna sono travolgenti, ma la difesa alessandrina libera con precisione e sicurezza. L'attacco boloimese si rinnova insistente ma non passa. Finalmente al 20.O l'Alessandria ò ancora In corner. Sul susseguente tiro si crea una melee e 11 pallone esce dal groviglio delle gambe. Se ne Impossessa Blslnl I che con un magnifico tiro a media altezza ottiene fra i giubili della folla II pareggio. Le azioni nono quindi alternate, ma con superiorità del bolognesi 1 quali prima della fine del primo tempo ottengono altri due corners senza risultato. Alla ripresa 1 grigi attaccano con decisione e jier venti minuti si mantengono nell'area avversarla. Al 24.0 Schlavio effettua un magnifico tiro ma Curtl para. Poi 1 rosso-bleu attaccano e un minuto dopo Cnrtt esce di porla per strappare dai piedi di Buslnl III 11 pallone e salvare cosi la propria rete, Al 32.o minuto 1 rosso-bleu sbagliano una facile occasione. Al 38.0 minuto Curtl è nuovamente impegnato ed effettua una magnifica bloccata. Le azioni quindi.si alternano ma senza che 11 rtsultato cambi. Bologna: Gianni; Borgato, Gasperi; Par. telll. Pitto e Pozzi: Buslnl I, Perin. Schlavio, Buslnl III. Filati rV. Alexandria; Curtl; Vivian; e Costa: Lauro. Oandirri, Bartolinl-, Cattaneo, ltN>Wa fiancherò, Ferrari e Chierico.