L'adunata fascista di Napoli

L'adunata fascista di Napoli L'adunata fascista di Napoli Vibrante discorso dell'ori. Turati Napoli, 12, mattino, i tItfri mattina, nella sede del Circolo tehaiitN « Giovanezza », alla presenzai»di tut-i i presidenti dei vari Circoli e Club? nautici delia città, S. E. Turati ha passato in rassegna gii equipaggi dei Clubs nautici napoletani. Erano presenti lo autorità e notabilità cittadine. Alle one 8,4, quando S. E. Turati, accompagnalo dal comm. Melchior!, dall'oli. Landò Ferretti, dal segretario, capitano Berretta, dall'alto commissario S. E. Castelli, dall'on. Sansaneili e dalle altre autorità civili, militari e fasciste, ò giunio alla sede del Circolo, la folla, che si era raccolta all'ingresso, ha improvvisato un'entusiastica dimostrazione di simpatia. Tra potenti aliila S. E. Turati, con ii seguito, è entrato nulla sede del Circolo, ove erano schierati gli equipaggi dei circoli nautici in tenuta sportiva. La Coppa Mussolini Il presidente del Circolo « Giovinezza ... principe Colonna, neli'onrire a S. E, Turati la riproduzione della coppa « Mussolini » lo ha ringraziato a nome di tutti i Circoli nautici, e specialmente del « Giovinezza » per l'onore della visita, pregandolo anche di gradire il dono che rappresenta il più caro cimelio, desumalo a divenire ti premio più ambito e più arduo nelle competizioni nazionali. 11 discorso del principe Colonna e salutato da polenti alala all'indirizzo del Duce e di S. E. Turati. Il Segretario del Partito ringrazia quindi del graditissimo dono, e dice che il Circolo nautico « Giovinezza » porta un nome che è tutto un'armonia, tutto un tesoro di speranza e di bellezza, che è armonia squisita, nuova e forte di tutta una razza, di tutta una Nazione. « Bisogna — dice fra l'altro S. Eoe. Turati — ritornare al mare, perchè per questa via, attraverso questa disciplina e questa fatica, gli italiani ritroveranno la passione del largo respiro e dell'amore infinito alile terre lontane ». L'on. Turati, rivolgendosi infine agli equipaggi del clubs, dice che se anche neflile competizioni del domani toccherà o di perdere o di non vincere completamente, potranno ricordare che la .vita 6 fatta di queste vicende. « Saper perdere, continuare a credere nella sconfitta di un momento, affermare la volontà di vincere domani; questo è sport, dice l'on. Turati, ma soprattutto stile fascista, è vita fisica, ma soprattutto allenamento morale e spirituale ». L'on. Turati rivolge infine un vivo plauso all'opera dal presidente del circolo « Giovinezza », principe Colorala. Vive acclamazioni vengono rivolle da parte dei nautici e della folla al Segretario del Partito, al quale sono Offerti anche splendidi mazzi di fiori Alla biblioteca sindacala ctdopdLa rivista dacale, dove è stato ricevuto dal prof, lojacono, segretario della Fèderesiooe .provinciale dei Sindacati e dalle autorità. Il prof-. Colisier, direttore della biblioteca, ha illustrato le finalità,chf si propone là belila istituzione, già ricca di 5 mila volumi, Dopo aver visitato la sede del terzo gruppo rionale fascista « Fianco Beiflore » l'on. Turani, festegKianssinio, si è recato alla riva di' Caracciolo, dove ha passato in rivista le lorze fasciste della provincia di NapolL percorrendo a piedi tutta la riviera sino a Mergel- AUle ore 9,30 l'on. Turati, con 11 sonito, si è recato a visitare 1 locali ^3Ila Federazione dei Sindacati. laaci- tsti, ed ha inaugurato la biblioteca sia- lina, dove erano schiarate, in perfetto ordine, due legioni defila Milizia, gii avanguardisti, i balilla, le giovani e le piccole Italiane, le rappresentanze dei Sindacati e dei Circoli rionali. Poscia l'on. Turati ha preso posto in un'apposita tribuna, dalla quale ba assistito alila sfilata imponente della massa delle forze fasciste, che è durata per oltre un'ora. Egli ha poi proceduto alla consegna delle medaglie al valore ad alcuni militi della XII Zona. Durante la sfilata la banda comunale, la banda presidiarla e la banda della 138.a legione, hanno suonato tra il più vivo entusiasmo delia folla l'inno • Giovinezza » ed altri inni patriottici. Alle ore 12 l'on. Turati, accompagno to sempre dal comm. Melchior], dall'on. Ferretti, da S. E. Castelli, dall'on. Sansaneili e dalle altre autorità, si è recato al Politeama Giacosa, dove ha avuto luogo l'assemblea degli iscritti al Partito. Sul palcoscenico hanno preso posto le rappresentanze del Fasci della provincia, delle Associazioni dei Mutilati, Combattenti, delle Piccole Italiane con gagliardetti, numerosi senatori e deputati, le autorità e notabilità cittadine. Tra gli intervenuti si notavano anche i rappresentanti di 14 Federazioni sindacali dell'Italia meridionale. La banda della 138.a legione ha suonato tra vivissime acclamazioni delia foltissima folla, che gremiva il i teatro in ogni online di posti, « Gio- tenario "delta VefflioSe^SroVtai».egi etano delia deaerazione .provili a a a n e a o ciale fascista, on. SansanelÙ, ha svol to la relazione sull'attività della Federazione provinciale e del Fascio di Napoli. L'on. Sansaneili affcrina che la crisi spirit/uale del fascismo napoletano e oggi felicemente superata, e che egli può* con gioia presentare al Segretario del Partito 11 fascismo napoletano compatto nei ranghi. L'on. Sansaneili fa poi una lunga dettagliata esposizione della situazione della Federazione prò vinciale fascista e di tutte le organizzazioni dipendenti. iRileva tra scroscianti applausi dei presenti che la Milizia costituisce l'orgoglio del fascismo napoletano, ed invia al Duce il pensiero delle camicie nere, che desiderano ardentemente di ragggiungere le mète indicate da Colui che senza concedersi riposo regge le sorti dell'Italia. Parla il segretario del Partito Accolto da inominabili ovazioni e da alala, si leva a parlare l'on. Turati, il quale dice:, « Da quando assolvo, con la modestia deelle mie forze, alle funzioni di Segretario del Partito, ho seguilo e seguo con particolare alteiizioiie le espressioni e le vicende del fascismo meridionale, e particolarmente Quelle di questa vostra città che ne è il centro più significativo e più caratteristico. « Bisogna avere il coraggio di riconoscere, come, ha fatto nella sua relazione coraggiosa' il camerata Sansaneili, che l'opera di creazione di una salda coscienza fascista è slata resa qui più difficile, non da deficienze e da insensibilità, ma anzi da esuberanza e da ipersensibilità. Questa nostra disciplina, ìntima ma rigida, che tende a inquadrare il singolo nel grande quadro della vita nazionale, che comballe spietatamente ogni velleità personalistica o di fazione, che detta le leggi dell'armonia dei gruppi e delle classi-, che vuole operosità silenziosa e tenace e castiga l'impetuosità ardente nella fredda logica della necessità, veniva ad esercitarsi nell'anima di questo popolo mirabile di generosità, ricco di tante forze, vive e brillanti, ansioso di vita, di bellezza, ma soprattutto di giustizia, e che aveva saputo conservare la forza di credere contro tutti i tradimenti e tutti gli abbandoni. Un uomo e un ideale « Era necessario che il fascino di un uomo e di un ideale conquistasse il cuore di questo popolo, e facesse sen tire non solo l'autorità di uno stato autoritario, ma anche la giustizia e l'equilà di una nuova coscienza nazio , e a f à o i e e o - i - - sa|e ■ che sente il dovere di andare o i e i a o e d e a o , , e o i e i 4 ie ni il incontro a tutti i bisogni e di suscitare tutte le energie sane, anche se lo sforzo può essere lungo e difficile. Era necessario che il Duce, il quale ha la sensibilità squisita e immediala delle possibilità e delle necessità, affermasse, non con parole, ma con realizzazioni provvide ed alacri, che il problema del Mezzogiorno era un problema della nazione, in un equilibrio supcriore di doveri e di diritti (Applausi lunghi e reiterati). « Mentre poco fa le coorti della nostra bella Milizia, le falangi delle camicie nere del Partito, la massa inquadrata dei probi e modesti lavoratori fascisti, le schiere vivide e sorridenti dell'avanguardia, dei balilla, delle Giovani e Piccole Italiane sfilavano da vanti a me, col passo cadenzato e sicuro, in interminabile succedersi di fiamme e di -bandiere, io pensavo che tutto questo non era ormai più dunala o la parata di un Partito, ma la marcia possente e sicura di fi/fio un popolo che canta ancora, perche gli ride nel cuore la bellezza incomparabile del suo cielo, ma- sa anche tacere per irrigidirsi in uno spasimo di volontà, che potrà domani ancora piangere e gridare il suo dolore, ma non può più disperare, perchè finalmente una luce di verità e di giustizia illumina le sue fatiche e l'anima di ognuno (Ovazioni calorose). « Ma lutto questo orgoglio delle debolezze e delle disuguaglianze superale e composte, non può e non deve na sconderci quello che ancora rimane di meno forte, e qualche volta di più cattivo. Tulio questo è iraUilc che voi lo chiediate a me, che voi lo chiediate al Duce e lo chiediate alle leggi. Non può essere che opera vostra faticosa e severa. E' dura necessità, ed è bene che ognuno intenda per la sua parte, e per il suo torto, uccidere ogni sopravvivenza di mentalità gretta e misera, che si perde nell'ossessione di un particolare all'ombra di un camper nilfi, anche se metaforico, o quel die e peggio, attraverso il portafoglio di qualcuno (Lunghi applausi). « E' dura necessità far sentire in modo inesorabile a tutti, che questa nostra passione, che questa nostra febbre di divenire non consente semidei, e che è vana fatica costruire altari ed accendervi intorno candele, percM vi è sempre nei nostri raii.gìil, pronta e decisa, una squadracela di iconoclasti e di guastatori per gli idoli bugiardi. (Tutto il teatro scatta in un caloroso applauso). La disciplina degli .spiriti • £' dura necessità educare al coraggio di dire sempre cruda e aperta la verità più amara, soprattutto perchè avendo realizzalo il sacrosanto diritto di eliminare gli avversari condannali inesorabilmente dalla realtà delle cose, noi abbiamo assunto la tremenda responsabilità di essere artefici e giudici (Applausi). Senza questa disciplina degli spirili non potrà diventre realtà quello che il Duce vuole, e dentro alle mura dell'edificio solido e possente si agiteranno uomini troppo piccoli per creare l'impero e troppo grandi per tornare a vivere la modesta vicenda di una Italia rassegnala e tollerata. « Camerati, di proposilo non ho accennalo fin qui all'illustrazione complessa e precisa che delle cose e delle opere compiute fui (alto il camerata Sansaneili, ed alla sensazione che della vostra attività di gregari ho riportato in questa mia visita attenta. Volevo, come è nostro costume, dirvi prima quali sono le necessita e quali i doveri. Ad esame compiuto, dopo avervi guardalo negli occhi, ed osservato quello che avete costruito nelle cose e nelle anime, sento di poter tornare davanti al Duce per potere far mia la vostra promessa di fedeltà e di ardore per le battaglie di oggi e per quelle di domani ». Una lunga, entusiastica ovazione saluta l'oratore alila noe del discorso. Nel pomeriggio S. E. Turati si recato ai campo sportivo miniare dell'Arenacela, dove ha passato in rivista tutte le Associazioni sportive e del Dopolavoro. Agli sportivi, che hanno tenuto un superbo andamento di marcia nonostante il tempo piovoso, fon. Laudo Ferretti, presidente del « CONI », ha rivolto un vivo elogio, affannando ohe lo sport va tenuto nella più grande considerazione, non solo come esercizio tisico ma per l'aita funzione sociale e politica che esso compie. Esso obbedisce ad una sola gerarchia che lia per capo il Duce e pw luogotenente si. E. Turali. Anche il Segretario del Partito, frequenitemente acclamato cagli sportivi, Ita rivolto ai baldi giovani l'espressione del suo più allo compiacimento. ccddvrdbisdccAscmzcaNns1 Direttori della provincia Alet ore 16 S. E. Turati si è recato alla sala Maddaloni, dove ha presieduto l'adunata dei DiroMorii della pio vineda. egJi ha parlato per oltre un'ora e mezza, illustrando ampiamente quelli che sono i compiti dei dirigenti, ed i problemi contingenti dell'ora. 11 discorso, che è stato seguito con una religiosa attenzione, è siato alla Une salutato da una entusiastica ovazione. Poscia il Segretario del Partito si è recato a visitare la magnifica ed ampia sede dell'Opera nazionale del Dopola- voro. Ha assistito anche alla pioie [zione di un film, riproduoente una zioni. escursione dei dopolavoristi, mentre veniva eseguito il canto del dopolavoro musicato dal maestro Caravaglios. 11 Segretario del Partito ha assistito in serata ad uno spettacolo di gala al Teatro S. Carlo. Si è rappresentata l'opera Otello. 11 teatro illuminato sfarzosamente, era gremito in ogni or dine di posti. Alle ore 21,20, quando S. E. Turati ha fatto l'ingresso in teatro, il pubblico gli ha tributato mia calorosa dimostrazione di simpatia, menare la musica intonava l'inno f Giovinezza » e la « Marcia Reale ». Anche quando il Segretario del p. N. F. ha lasciato ii teatro 6 stato fatto segno alile più entusiastiche acclama- Il fratello del generale Nobile l'organizzazione della base dello Spftzberg Spazia, 12, mattino. Anche alla Spezia il lavoro di preparazione per la spedizione polare continua a svolgersi intensamente e ordinatamente. La nave « Città di Milano > armeggiata nel locale arsenale, è quasi pronta. Come b noto all'audace viaggio di Umberto Nobile prenderà parte anche il fratello suo prof. Amedeo, Insegnante di fisica presso l'Istituto tecnico di Bari, che ha già partecipato alla prima spedizione e, fermatosi poi allo Spitzberg, diresse l'ufficio presagi atmosferici, rimanendo a contatto radiotelegrafico con il Norge fin tanto che l'apparecchio radio potè funzionare. 11 prof. Amedeo Nobile si reca a bordo della nave norvegese Hobbs che carica materiale, accompagnato da tre uomini della spedizione, allo Spitzberg per organizzarvi la base di partenza del dirigibile. Allo Spitzberg N prof Nobile dirigerà i lavori di riattamento del vecchio hangar, e curerà che sia rimesso In piena efficienza il pilone di ormeggio del dirigibile. Cosi quando, verso la fine di aprile, UmbeTto Nobile raggiungerà Ktng's bay, troverà già riattivato l'hangar. La regia nave « Città di Milano • non partirà dalla Spezia che verso la line del mese corrente. L'attesa a Oslo Olilo, 12, mattino Sono qui attesi il prof. Nobile, fratello del generale Umberto Nobile, ed altri tre italiani, 1 quali proseguiranno mercoledì prossimo per Tromsoe con 11 norvegesi; di lì si recheranno alla King Bay dove rileveranno le condizioni in cui si trova l'hangar che dovrà ospitare il dirigibile « Italia > e .procedere alle riparazioni che saran- no necessarie. La missione italiana (reca eoa sè vari attrezzi scientifici,