Il festoso saluto di Aosta

Il festoso saluto di Aosta Il festoso saluto di Aosta agli alpini che partecipano al volo polare Aosta, 8. notte. (B- C.) I quattro alpini del battaglione Aosta che accompagneranno il generale Nobile nella prossima spedizione polare, sono partili oggi italia nostra città. Essi giungono a Tonno questa notte e ripartiranno domattina alla volta di Roma, dove l'ardila missione scientifica si sta concertando. La partenza di'questi (inauro soldati, destinati a portare un po' della ticra anima valdostana nelle inospitali eg;oni polari, è avvenuta tra l'entusiasmo della popolazione. Essi sono stai; accompagnati in stazione da tutti i commilitoni inquadrati. Già nella mattinata però il battaglione. Aosta aveva festeggiato i partenti. L'iniziativa era partita da un gruppo di ufficiali, ma la piccola festa intima, celebrata nell'interno della Caserma Testafochi, non risentì di alcuna preparazione. I quattro giovani, ricevettero dalla bocca del loro comandante, maggiore Peroglio, il saluto dell'arma e l'augurio dei commilitóni. Segui quindi una bicchierata all'uso alpino, con le larghe gavette, poi il battaglione si dispose in ordine di marcia, con la fanfara in testa. Dalla Caserma alia stazione l'inno « Aquile di Roma » seguo 11 passo alia lunga colonna di «Fiamme verdi", alla quale in breve si accodò numerosissima folla. Al momento della partenza poi, mentre la loda applaudiva e il battaglione si irrigidiva nell'attenti, la fanfara ha intonato la « Canzone dell'alpino ». Nello slesso istante un gruppo di leggiadre signorine offriva ai partenti fasci di Bori alpestri. Canzoni e fiori hanno salutalo gli intrepidi. Quale omaggio migliore a dei giovani ohe si accingono a cosi arduo compito? Vent'anni, ma già famosi I quattro valdostani scelti rial generale Nobile per la spedizione polare sono tutti appena ventenni, ma loro nomi sono noti e famosi nelle nostre vallate. II caporale Giulio Blob, fratello decampione di sci Edoardo, vittima anni or sono di un accidente mortale sul Cervino, è un provetto alpinista. Uno di quel montanari clic amano la montagna con dolorosa passione. Dal giorno della sciagura toccala al fratello, egli ha scrutato lutti gli abissdel Cervino, ricercando le spoglie defratello morto che ancor oggi non dispera di trovare. Si racconta anzche sulla vetta del colosso alpino igiovane abbia giurato di strappare apaurosi strapiombi, e alle, nevi eterne il segreto di quella cara vittima introvabile. Beniamino Pellissier di Antey S.Andrò., soldato semplice, e della famiglia di guide alpine. Suo .padre e suo' fratello sono tutt'ora sulla breccia e godono fama di dominatori della montagna. Beniamino e della stessa tempra, e certamente li equivaleEgli ha riportato già più rii un trionfo sulle nevi come sciatore provetto Il terzo è Emilio Gue.doz di Pro S.t Didier. Anche lui non ha bisogno di particolare presentazione. I montanai e gli alpinisti che preferiscono la ostra vallala lo conoscono da anni. Egli, prima di vestire la divisa miliare, era « portatore. » ni Monte Biano. Il suo tenente Cecioni. che lo ha vuto attendente in questi mesi lo ha battezzato « lo scoiattolo ». Mario Derriard di Courmayeur, inine, non ha meriti inferiori ai suoi ompagni. Egli conosce infatti a pereziono tutti gli itinerari del Monte Bianco sin da fanciullo. E' un ragazzone dalle spalle quadrate cui non anno certamente paura nò il disagio iè i pericoli del viaggio che sta per ntraprendere. Guedoz e Derriard hanno rinunciato alla riduzione della ferma per partecipare alla bella imprea. Tutti, come abbiamo detto, sonu ppena sui vent'anni. Il saluto delle vallate La dimostrazione che Aosta ha vouto tributare ai quattro giovani, cui utti augurano la conquista effettiva dei ghiacci polari e stata tuttavia commovente. La stazione era gremita di olla. Erano presenti anche tutte lo auori là; il Prefetto gr. uff. Pighetti, il vice Prefetto cav. uff. Pergola, il seniore cav. Saverio Bianchi, vice-segretario federale fascista, in rappresentanza deU'ing. Ramallini, il quetore cav. uff. Benigni, il console Cajo, presidente della locale sezione degli alpini che e intervenuta con 11 prò prio gagliardetto. il comm. Chiaromonte, commissario straordinario per 'amministrazione provinciale, tutti i unzionari della prefettura, il podestà di Courmayeur, avv. Majetti, quello di Valtornànche capitano llich, fratelo del caporale Bich. e molti altri. Tutte le autorità hanno stretto caorosamente la mano ai partenti; il comandanti del battaglione, maggiore Peroglio, li ha paternamente abbracciali. Dopo la partenza, nel Santuario del Berrièr, nella nicchia soffusa di mistiche ombre, ove in segno di voo un Principe di Savoia depose una piccola nave d'argento coliti fatidica e simbolica stella, le popolane di Courmayeur hanno portato oggi un granfa, «rio di stelle alpine: il voto del popoo per l'impresa cui si accingono i quattro giovani. U saluto dei commilitoni di Ivrea Ivrea, S, notte, li quattro alpini del battaglione « Aosta ... del 4.0 reggimento, i valorosi sciatori che parteciperanno alla spedizione polare organizzata dal generale Umberto Nobile, sono transitati stasera, col treno delle 19,40, alla uosta stazione ferroviaria. Quivi si erano dati convegno per salutare I giovani e baldi alpini il colonnello Rossi, comandante del 4.0 reggimento, con numerosi ufficiali e uomini di truppa, e con la fanfara del reggimento. I quattro ardimentosi alnini sono stati fatti se-mo a vive manifestazioni di giubilo.