Per pochi soldi

Per pochi soldi Per pochi soldi li delitto d'un bottaio debitoread Alessandria Alessandria, 7, notte. Un efferato delitto che ha vivamente Impressionato è avvenuto nella nostra cita, e mentre scriviamo, ancora non sono emersi chiari e precisi i particolari di questo luttuoso avvenimento. Ferito mortalmente Verso !-e ore 12 di ieri U garzone Giuseppe Soliano fu Luigi, di anni 43. da molto tempo addetto alla Ditta Mìgncne cav. Baudolino, negoziante in legna e carbone, in via Augusto Righi, era stato incaricato dal suo principale di esigere una fattura di lire 45 quale Importo di carbone fornito tempo addietro al bottaio Pompeo Bacchella fu Giacomo, di anni 62. Il fattorino si recò nel modesto laboratorio in corso Virginia Marini, 17, peT ritirare l'importo segnato. QuaJe discussione ne sia seguita tra il Soliano ed U Bacchella ancora non è dato sapere, anche per la mancanza di persone presenti al fatto. Ma è accertato che, dopo una vivace disputa, seguita per il pagamento reclamato e non concesso, il Bacchella acceso di furore afferrò una pesante doga di legno che era 11 a portata di mano e con quella colpi violentemente ai capo 11 disgraziato Soliauo Questi si abbattè al suolo con il cranio fracassato e nella caduta andò ad urtare pesantemente sopra alcuni cerchi di ferro preparati per fermare le botti, producendosi cosi altre lesioni. 11 Bacchella alla vista del ferito che gemeva penosamente lo sollevò di peso e 10 trasportò nel vicino cortile, abbandonandolo quindi a se stesso. Poi si diede alla fuga, nè .finora è stato rintracciato. Poco dopo alcuni inquilini dello stabile, udendo dei gemiti provenire dal cortile, si affrettarono a preetare i primi soccorsi al disgraziato che fu sollecitamente trasportato a mezzo della Croce Verde all'ospedale civile. Quivi, malgrado le più amorose cure, 11 Soliano e deceduto stanotte per frattura della base del cranio. Un fermo L'autorità ha procedtuo tosto al termo del garzone del Bacchella, tale LuiSi Balossino, d'anni 60. Costui pare non sia stato presente al delitto, ma la versione data, per quanto gli risulterebbe di avere udito stando nei pressi del laboratorio, collimerebbe con le informazioni da noi raccolte e più sopra esposte: il rifiuto cioè di pagare la fattura. Poiché sembra che il Bacchella vantasse a sua volta un modesto credito nei confronti della Ditta Mignone per prestazione d'opeTa precedente; e ne sarebbe sorta la disputa così tragicamente finita. Apprendiamo ancora che il Soliano era di animo mite e conciliante, scevro da ogni violenza od atti Inconsulti. Non si spiegherebbe quindi la natura del diverbio scoppiato fra 1 due se non in un accesso morboso che d'improvviso abbia sconvolto la mente del Bacchella, e tale da indurlo la compiere un sì brutale omicidio. Comunque le tadagtnl deJTautorttt proseguono alacremente. Mei pomeriggio il Baiassimo, non essendo emersa alcuna responsabilità a suo carico, è stato rimesso- in liberta, mentre stasera veniva arrestato l'orni, cida, che si aggirava avvolto in tin mantello nei pressi dello stadio Mnrengo. Il Bacchella in un primo Inter rotatorio subito, ha detto che il So lia.no si era presentato al suo laboratorio richiedendogli il pagamento in termini così recisi che non ammettevano dilazioni. Alle sue rimostranze il Soliano lo avrebbe anche minacciato ed allora, con una pesante doga che stava piallando l'avrebbe colpito violentemente. Dopo l'atto insano fuggì di casa finché fu arrestato. Null'altro ha voluto dire. *"*"* Mancato omicidio a Biella Blalla, 7, notte. Ieri sera, poco dopo le 7, nelle vicinanze del cappelltflcto Barblslo, sulla rta di Sacri iano Mlcca, si è verificata ima drammatica scena che, per vero miracolo, non si è risolta con la morte di certo Giacomo Mosca, d'anni 66, da PraJungo, da parecchi anni residente a Sagllano, dove dirige una segheria di sua proprietà. Costui, tempo addietro, aveva già avuto delle divergenze con certo Alessandro Antonilottl, d'anni », pure da Pralungo e residente ad Andorno in regione Narteggio. Stando a quanto afferma O Mosca, il giovane Antonlottl, ora disoccupato, avrebbe trovato da lui un po' di lavoro, consistente nell'abbattimento di alcune piante. La prestazione sarebbe stata equamente rimunerata; pur tuttavia l'Antonlottl, insoddisfatto della liquidazione avuta avrebbe latto delle pressioni presso 11 Mosca affinchè gli desse una certa rimanenza. La qual cosa 11 Mosca, convinto di aver fatto lronte al suo debito, aveva recisamente negato. DI qui prima 11 disappunto e poi la atea doll'Antoniottl che, avvicinato una ennesima volta la Mosca gli Inumava di dargli quanto gli spettava, che, altrimenti, gli avrebbe ■ preso la pelle ». U Mosca, preoccupato delle minacce, si era deciso a stendere regolare denuncia ed aveva imbastito una querela contro l'Antonlottl. Il quale, manco a dirlo, rimase lrrltatlsslmo quando seppe della manovra. Avvicinò allora ancora più frequentemente 11 Mosca. Intimandogli di ritornare sulle sue decisioni, ritirando la querela. Ciò che fu fatto, con l'Intesa però che l'Antonlottl avrebbe dovuto pagare almeno le spese giudiziarie. Alla fine sorse però una discussione ancora più accesa a proposito di queste spese giudiziarie, e poiché la questione non trovava una ria d'uscita, l'Antonlottl decideva Ieri sera di avvicinare ancora una volta Il Mosca. Trovatolo sulla pubblica via, si fermò con lui a spendere altre parole sull'argomento. Senonchè, ad un tratto estrasse di tasca una rivoltella e, a non più di un metro di distanza, sparò contro 11 Mosca due colpi fulminei, esclamando : • Eccoti le spese l ». Uno del proiettili perforò la prima falange del dito medio della mano sinistra del Mosca; l'altro, dopo aver perforato lo spesso soprabito ed 1 molti panni, gli strisciò contro 11 petto, non penetrando, per vero miracolo, nelle carmi. Il feritore, convinto di aver freddato il suo avversarlo, si diede ad una tuga spaventosa. Il Mosca venne accompagnato dal dot*. Velia, 11 quale gli prestò le necessarie medicazioni e lo giudicò guaribile In 00 giorni. .Sino a questo momento l'Antonlottl è latitante.