La Cattedrale di Mogadiscio inaugurata dal Principe Umberto

La Cattedrale di Mogadiscio inaugurata dal Principe Umberto La Cattedrale di Mogadiscio inaugurata dal Principe Umberto Il Duca degli Abruzzi, il Governatore De Vecchi, l'or». Bolzon e quattro patrizi piemontesi assistono tra immensa folla di italiani e di indigeni al primo imponente Pontificale Mogadiscio, 2, notte, .La giornata di oggi resterà memora-]Mi. rw>;i„ -i.il-. e a „ 11 bile nella storta della Somalia Italiana'per i significativi ed altissimi riti dt, sovranità e di cristianità, svoltisi In Mogadiscio, alla augusta presenza dt;'S. A-, R il Principe Ereditarlo, Cartao principesco ■ campana a stormo Al mattino il governatore conte De Vecchi di Val Cismon, fondatore e patrono della nuova bellissima cattedrale cattolica, si è recalo in forma ufficiale ad assistere alla prima parie della suo-!gestiva consacrazione compiuta dal ve-Iscovo di Mogadiscio mons. GabrielePerlo. Compiuta la benedizione delle*feria, ^ompxuia la oeneaizione aeue'mura esterne, il vescovo ha letto algovernatore il rituale indirizzo, che gli conferisci parecchie facoltà che la Ch'e-Ìta concede ni fondatori ed ni natronl1sa conceae ai jonaaiori ea v vaironi ,dei suoi templi. Al canto dell inno sa-'ero . Estolline portas», il vescovo ed il Governatore sono entrati processw- nalmente nell'interno della cattedrale, dove e proseguita la consacrazione Dal palazzo del Governatore si è mosso frattanto verso il nuovo tempio un corteo di automobili, nelle quali avevano preso posto il Principe di Piemonte, il Duca degli Abruzzi, il Sottosegretario di Stato on. Bolzon con la contessa De Vecchi di Val Cismon, il generale Clerici ed i seguiti delle varie personalità. La vettvra del Principe Eredltario era preceduta « seguita da nunrdie a ravalln deL Governatore guaraie a cavano aei uovernawre, mentre guardie a piedi erano allineate in .erttóo d'onore lungo la scalea checonduce al tempio cristiano. Lungo tutto U percorso una immensa folla ha salutato il passaggio dell augusto Prtn-ctpe con vibranti acclamazioni e lamanifestazione dl entusiasmo si è rin- notata sempre più intensa all'ar- j ,„ Al„„„.i „„„ h-.j.i.^ ... riuo dinanzi alla basilica. L arrivo del Principe e stato accolto al suono della fanfara realer mentre il campanone suonava a stormo e la folla prorompeva in deliranti ovazioni. Torino affisante Umberto di Savoia ha preso posto insieme al Duca degli Abruzzi sotto un ricco baldacchino, sorretto da Quattro patrizi piemontesi in marsina, il conte. Ing. Vandone, architetto progettista del tempio; il nobile Stanislao Cantano del marchesi deva, il conte Giorgio De Vecchi di Val Cismon ed il nobile Roberto Asinari di san Mariano. Sif due altissimi pennoni sono issati il tricolore donato dal Duca di Genova ed il gonfalone donato dalla Città di Torino. Nel pronao il Principe Ereditario è stalo ossequiato ed incensalo dal vescovo mons. Perlo, il quale ha pronunziato una breve allocuzione, esprimendo la sua profonda riconoscenza per l'onore che l'augusto Principe ha concesso, intervenendo alla cerimonia inaugurale della cattedrale cattolica^ • che oggi — ha detto il vescovo — apre le porte al fedeli per opera del'amatissimo e forte governatore della Somalia italiana, U quale, come ha promesso la potenza e la prosperità della Colonia, così ha voluto che essa fosse alla testa del santo apostolato cristiano in Africa ». Il Principe Umberto è stato poi pròcessionalmente accompagnato all'abside dove con il Duca degli Abruzzi si è posto a sinistra dell'altare in corna Evangeli ; S. E. Bolzon, la contessa De Vecchi di Val Cismon ed il governatore! conte De, Vecchi, hanno preso posto a destra della navata centrale con le autorità ed il seguito. paramenti Mori oollo stoma* sabaudo /( (empie era affollato da funzionari, ufficiali, camicie nere, con gagliardeti, e da tutta la colonia metropolitana,' ra cui numerose signore. Nelle navate aterali assistevano alla splendida cerimonia le notabilità indigene, che hanno seguito con ammirazione la magnificenza e l'elevatezza del rito cattolico. Nel fondo tra schierata una compagnia dl marinai e di avieri, in servizio d'onore. La Messa pontificale è stata celebrata dall'arcivescovo, mons. Pisani, assistio dai vescovi mons. Perlo e monsignor Mazzini, e da numeroso clero. Tutti i celebranti indossavano paramenti sacri, con al centro lo stemma sabaudo, dono del Governatore. E' staa cantata musica del maestro Porosi, con accompagnamento dt orchestra ed organo. Al Vangelo, mons. Pisani ha pronunciato un discorso, nel quale, dopo <% sersi riferito al Vangelo della, prossima domenica, ha ricordato come l'Italia sia sempre slata una eccelsa costrutrice di chiese, capolavori d'arte, da Quelle antichissime fino a questa bella e benedetta cattedrale di Mogadiscio. Il discorso dtll'Areiviseotro Ed ha soggiunto: ■ Con questo tempio monumentale, di cui potrebbero gloriarsi molte città di Europa, l'Italia si afferma qui al co spetto del mondo con tale gesta di Solennità?defla K^toSKte a cui abbiamo il privilegio di assistere,e che culmina in un privilegio ixaico SPi'^ivt^.fi^lL^ìo J?°Jltr! «"^rft^^Xr^fà^X religiosità e di italianità, degna corona di uno sfoiio pati alla tempra di ac-ciaio di S. E. il Governatore della So- malia, al suo patriottismo lungimiran16? soprattutto alila fede che lo ha in-spirato, fede in Dio, Che egli serve Con £ stessa fedeità con cui soldato serve il suo Paese, fede nelle virtù innate della stirpe Italica, fede nei destini a cul D1° l'ha riserbata per la sua raag- gior gloria e per la felicita dei popoLi, sul quali, dopo tanta vicenda dì se coli, volteggiano ancora le aquile ro mane, stendendo 'su di essi non l'artiglio rapace, ma le ali materne. « Perchè, o signori, qui è l'alto significato di questo monumento, eretto a sfida dei secoli; non 6eie di dominio, non cupidigia di ricchezza, ma una afférmazione dei dtaìtto" sacrosanto dTl"talia a cooperare con gli altri popoli pacifiche conquiste della civiltà, ** a _dvaliS/_oiM prò spera, ali'om- ^ deUa Cf0ca E(JC0 hè u ai, in questo momento, sono rivolti a Mogadiscio, dove cercano l'augusto Principe Ereditario, in cui si aippunta- n0 l'alletto e le speranza di tutta la Nazi d covano accanto a lui un altro Principe di Casa Savoia che dopo aver scritto delle pagine nella storia dei grandi ardimenti per le con- ?ulI* de.llascienza, viene scrivendo loa?aVatì^ censo, prestanza di Ingegno, le miglio- ri energie della sua attività infatica-bile. L'anguria al Principe L'arcivescovo ha poi soggiunto: « Altezza Reale I Non sono ancora tre anni che avevo l'onore, la gioia di ve J™ £*™sVta anch'essa come quel a dl Mogadiscio per un nobile atto d: Governo; ricordo quello che vidi e mi d ss! allora che gj0rno sarebbe rimasto tra i pili Commoventi della mia v'ta Osa auelricordo e superato dal sincero e prò rondo entusiasmo che eccita in mezzo t^.J^ISttl"^^? 5? chiamo alla mia mente, il motto d casa Savoia impresso sui pavesi, che adornano te vie di Mogadiscio: « Fert • (Ft-rtitudo ejus Rodimi Tenuit). « For-t nido ». non «Vis .; non solo forza d'armi, ma fortezza invitta di anima, ci,e e ]a vlrtù arainentemente cristiana. Quella fortezza non disgiunta da'la vo- lontà, per cui si distinsero molti vostri 1 _ _ » m » ^1 ._■ . f m - m avi p rhp fumi la cnrat'«-l.t'n dol vòstro tamrir^Vtfi T*& fi rivafa nf vostro tem^ramenti. laie si rivela ne-gli sguardi, che hanno lampi di noni»fierezza, la bontà rhe infiora il vostrogiovanile sorriso. Vogl'a Idd'o che l'av-venire vi riservi i frutti d He v'rtù ami1 tcvde «furato cnttn r«z1dn ilolin un fawSw^ n^l ^.r/p«1 r*a£5« ?.. V8! ' ,, , tutti vi auguriamo per il berne lnsepa rabile deHa religione e della patria. E'questo 11 voto che formulano mecoquanti sono convenuti in questo tem- «Bio Der la rermonla solerene dolln stiatef^toiSoms Ttìtia'ta^ltorS'k dillirnif « m i«5t, ^LS..Ìa»lo^»gChiesa ci lascia sperare che le pregnle- re alzate in questo tempio saranno daDio abbondantemente esaudite. Benedi.Zioni del Cielo noi Imploriamo ogeri perle LL MM il e la Rpizìtia d'Hai in cena Reale famiglia Particolarmente ?.Ti LwJ^TlS ~~J£l\J!MaZ£!%aS? < cSp°,,1el. nOStr0 amallssiTnV, £rln-cipe Ereditario, sopra S. A. R. il Ducadegli Abruzzi, sopra S. E. il governa-tore della Somalia, su tutte le autorità ecclestiastiche, militari e civili qui presenti, sui prodi ufficiali e sui loro va-Inrrwl ri a ti «'1 rpwrnn/li nnHri ji"««i^ir.^^if^aLK?J2i.m onesta Missione e «lilla ammlrnhlllquesta Missione e sulle ammirabili suore, che li secondano nel lavoro apostolico ». Larcivescovo ha indi Invocato la be- nedizione sulla persona del vicario a-postolico, mons. Perlo, missionario i<- - . L — tanto benemerito e tanto amato, che S. S. il Sommo Pontefice ha scelto per questa sede, ed ha annunciato che domenica prossima sarà trasportata solennemente dal palazzo del Governato-re alla cattedrale l'immagine dellaConsolala, che il Cardinale Arcivescovo di Torino ha voluto fosse accompagnata a Mogadiscio dal vescovo monsignor Mazzini. Infine ha impartito la benedizione. Le parole di mons. Pisani hanno prodotto la più profonda impressione. Alla fine della Messa è stata letta la preghiera rituale per il Re e per la Famiglia Regnante. Il ■onumanto ai Cadati Il Principe ha lasciato la bellissima chiesa, dopo essersi congratulato con l'ing. Vandone, autore di essa, ed essere stato ossequiato dai vescovi con lo stesso cerimoniale osservato all'ingresso. La popolazione di Mogadiscio ha tributato al Principe una calorosa dimostrazione di tale intensità che molti connazionali avevano le lagrime agli occhi. Il Prìncipe, col Duca degli Abruzzi ed insieme alle autorità., si è poi recato ad inaugurare il monumento ci caduti, eretto sul lungo mare Vittorio Bottego. Il monumento e opera dello scultore Biscarra, e si compone di due colonne autentiche dell'età imperiale romana, racchiudenti un'ara, sulla quale, tra simbolici bassorilievi, sono incisi i nomi gloriati dei caduti t le iscrizioni dedicatorie adottate dai Governatore. Le truppe hanno presentato le armi al passaggio del Principe, mentre le musiche della S. Giorgio e del Brefotrofio dei meticci » Regina Margherita » suonavano la Marcia Reale La colonia metropolitana, ( capi indigeni e tutta la popolazione hanno lungamente acclamato il Principe, il qua le, col Duca degli Abruzzi ed insiemeal Governatore, al sottosegretario di stato Bolzon, al generale Clerici ha pres0 post° nel ^ao*10 *W palazzo deliCircolo .Duchessa d'Aosta,, prospi- ciente la piazza dove sorge il mona-mento. « drappo è caduto; le truppe presentano le armi, t fascisti e la folla 'aiutano, romanamente e le artiglieriedelU navi da guerra ancorate nel por-to sparano a salve.