Il delitto di una cameriera

Il delitto di una cameriera Il delitto di una cameriera JUccide la padrona perchè fa trattava con freddezza e l'aveva licenziata Milano, 27, notte. Una Impressionante tragedia è avvenuta verso Lì tocco. Una giovane i:ameriera, una friuliinn. lia ucciso con due colpi di rivoltella la propria padrona, ed un'ora dopo ss è costituita alla Polizia. l<n signora Uiifria Cacati Ferrari, di armi 3S, moglie di un ricco negoziante in articoli per fumatori con negozio in via Torino 2, aveva assunto al proprio servizio da circa un anno ia trentaduenne Giuseppina Borghese, oriunda di un paesino nel Friuli. La signora Casali aveva due figlie: una di 20 e l'altra di 6 anni. L/abitazioire assai decorosa era situata in via Soncino e la cameriera era obbligala soltanioad accudire alle faccende domestiche. Il principale, per 11 suo giro d'affari, era spesso assente da Milano. La tragedia, come dicemmo, è avvenuta verso il tocco. Pare che la signora, salendo nell'api.ai-ianiento per la colazione e non trovando la tavola apparecchiata, abbia sgridato la giovine, cosa piuttosto consueta, mostrandosi la Borghese In questi ultimi tempi non solo svogliata, ma anche sprezzante ed altezzosa. Fatto sta che, dopo poche parole violentassi me, la cameriera, estratta una rivoltella, sparava contro la padrona e la colpiva in pieno. La disgraziata signora stramazzava al suono, tra le. urla di raccapriccio della due figliuole. La Borghese, compiuto il delitto si allontanava immediatamente prima che la casa fosse in allarme. « Non ne potevo più • La giovane donna deve avere girovagato alquanto, poiché alla Questura di San Fedele essa si è presentata soltanto verso le ore 14.30. Tranquillamente chiese del commissario di servizio, al quale espose il suo delitto, giustificando l'atto compiuto con le angherie che la signora da tempo le avrebbe fatto subire. La giovane si disse vittima di maltrattamenti. Ad ogni modo fino ad ora non è stato an cora possibile ristabilire la verità dei latti, ne accertare se il delitto da parte della giovane sia stato addirittura premeditato, come lo dimostrerebbe il fatto del possesso dell'arma. La signora è stata coipita al cuore ed è spirata non appena trasportata ella Guardia medica di via Agnello. La cameriera era stata licenziata Ieri dalla padrona, la quale non le aveva concesso neppure 1 solili otto giorni. La signora Casati appena lasciato fi negorio in via Torino, si era recata a casa. Poco prima di lei era rientrata la cameriera. La signora aveva appena aperto l'uscio della cucina, quando ia Borghese, estratta dalla borsetta la rivoltella, rubata ia sera prima dal nascondiglio nel quale la teneva il padrone di casa, esplodeva contro la disgraziata signora un primo colpo, che però non raggiungeva il bersaglio La signora Casati alla improvvisa aggressione, si volgeva di scarto, ma un secondo colpo la raggiungeva al torace. La Borghese, gettava a terra ia borsa della spesa e di corsa In pochi secondi raggiungeva la strada. La ferita, con le forze rimastele, gridava al soccorso, correndo sulla scala, ma fiorita sul pianerottolo cadeva tra le naccia degli inquilini, già boccheggiante. L'omicida, al funzionario che più tardi dopo la sua costituzione la Interrogava, ha detto: — Non ne potevo più Ieri sono riuscita a trovare la rivoltella in un ^assetto; l'ho presa, e stamane, approfittando del momento che la padrona mi voltava le spalle, le ho esploso contro due colpi, quindi sono fuggita. In -i n a i o a a a e r oa p, a n e oa, o a al lualadi laro, ne si d n ei e ete a ri a a oa. aaa iaaie a gn aa i ea a e ge a ustmi o n -o.iprd n oros auoq ou«a»joa jm wsmn ne e le figlie. La signora mi odiava Nel pomeriggio la cameriera e stata > nuovamente interrogata dal vlce-que- store cav. Stivala e dal vtee-commis- sario dottor Camilleri. 'La sciagurata, che appariva un po'più calma, ha con- fermato nel complesso quanto già ave- va brevemente dichiarato all'atto di|costituirsi in arresto. Ha detto di essa- re stata assunta dalla famiglia Casati nel giugno del 1925. Mentre 11 padrone e le due figliuole la trattavano bene, la signora sin dai primi tempi le si era mostrata ostile. Stanca delle continue ed ingiuste osservazioni si hennziava spontaneamente per occuparsi presso la famiglia Ballerini, ma dopo pochi mesi faceva ritorno In via Soncini, dai Casati, per rimanervi sino all'estate scorsa, quando cioè entrava in servizio del chirurgo dentista dottor Torre a Como. Trascorsa la sta-'glone estiva, cosi afferma l'omicida, : furono I Casati a richiamarla a Mila-,no, ed ella aderì sperando che la si-'ignora avesse mutalo opinione e con- cibile nstiiit\ hiìa snpfin rtt /vtin rti*> icimie ostilità, una specie di odio ciie,tegno nei suoi riguardi. Licenziata senza motivo t Invece — ha continuato l'arresta ta — ho trovato la stessa fredda invin- non mi sapevo spiegare e che mi sconvolgeva tutta, facendomi veramente soffrire. lorsora, vprso le 20, la padro na, bruscamente, senza motivo alcuno, mi annunziava che per oggi avrei dovuto andarmene. Quest'annunzio, datomi tn forma altezzosa, mi ha avvilita. Subito mi si è affacciata l'idea di vendicarmi. Giuro però che non ho mai pensato di uccidere la padrona e clie intendevo soltanto spaventarla e ferirla. Mi sono impossessata della ri voltella del padrone e l'ho nascosta nella tasca sinistra dal mio paletot. Sono stata alzata sino al tocco e mezzo e poi mi sono coricata. Non ho potuto chiudere occhio. Le parole della padrona mi ritornavano alle orecchie, come non potevo scacciare dalla memoria Il suo aspetto sprezzante. Mi sono appisolila all'alba, ma dopo poco ho dovuto alzarmi. Neppure il breve sonno mi ha calmata. Alle 8, come di consueto, ho portato nella camera dei padroni il caffelatte. Speravo, non so perchè, che la signora mi rivolgesse una parola buona. Non si degnò neppure di guardarmi. Da quel momento ia volontà della vendetta divenne ossessione. Non ho realizzato prima il mio progetto perchè non volevo che alla scena assistessero 11 padrone e le signorine. Alle 9 la bambina Flavia si è recata a scuola e la signorina Adriana al negozio col padre. Anche la signora poco dopo è uscita, mentre io mi recavo per gli acquisti consueti Sono tornata a casa alle 11.30 e pochi minuti dopo intesi lo squillo del campanello Sono corsa ad aprire. Ern In signora che rientrava. Mi è sembralo che essa m! guardasse in modo di derisione. Ho perso la ragione. Automaticamente ho cavato di tasca l'arma ed ho sparato due volte, fugeendo poi precipitosamente Sulle scale mi sono incontrata con vm coinquilino e gli ho gridato: • Coirà dalla signora Casati ohe s1 sente male. In istrada ho preso un taxi "e sono corsa a costituirmi ». Il oav. Stivala ha insistito per sapere se oltre alla pretesa antipatia che per lei manifestava la povera Casati altre ragioni abbiano potuto provocare il del'tto. ma l'inmilsita ha risposto: « Nient'altro : ho detto tutto». Onando il funzionario le ha annunziato che la signora era moria, la Borghese è caduta in deliquio. In serata l'omicida è stata condotta al Cellulare

Luoghi citati: Como, Friuli, Milano, San Fedele