L'affare di San Gottardo

L'affare di San Gottardo L'affare di San Gottardo In Germania si parla di manovra francese Berlino, 31, notte. Viva impressione desta nei circoli berlinesi il passo fatto dal segretario generale della Società, delle Nazioni (per incarico del presidente Cheng-Lo) presso il Governo unghe-rese, per il .materiale bellico sequestrato à Sau Gottardo. / Vh grave comaunte La Deutsche Allgemeine Zeitung così commenta : « 11 passo della Società delle Nazioni è di importanza fondamentale perché tocca una questione di principio e merita la più grande attenzione. Il telegramma ginevrino non significa altro che una illecita ingerenza del Presidente della Società d^lle Nazioni negli affari interni di uno Stato membro della Società sféssa, ed un attentato alla sovranità dell'Ungheria. Non vi può essere dubbio che il governo ungherese possa fare quello che gli pare e piace del mattì-riah; sequestrato nel suo territorio e distrutto, visto che i proprietari non si sono fatti vivi. L'Ungheria dun que ò nel suo pieno diritto di vendere il materiale all'asta. Il Presidente del Consiglio della Società delle Nazioni per contro non era in nessun modo autorizzato al passo fatto. Lo statuto della Società deu> Nazioni dà al Presidente il diritto di intervento in caso di conflitto Internazionale soltanto in due casi: cioè nel caso di una minaccia di guerra e quando al Consiglio sia stato chiesto l'Intervento in base all'articolo 11 da parlo di uno qualunque del membri deMa Società. Nella face-onda del San Gottardo, non si tratta certamente ili una minaccia di guerra, nft — in base, all'art. 11 — la Lega è stata pregata ili intervenire. • Por questa faccenda la Lega non potrebbe fondarsi che suNe norme di investigazione preso dal Consiglio n»'l 1934 e noi 1926. Ora, Iti nessun punto di queste nonne si parla di un intervento autonomo del Presidente del Consiglio delia Sooiotà delle Nazioni, giacché — secondo il testo di esse — mia investigazione può avvenire soltanto in seguito ad una decisione' del Consiglio stesso, presa a maggioranza. Ora, il Consiglio non si e ancora occupato del caso di San Gottardo ancho per il fatto che non si ft ancora riunito, e soltanto nella prossima sessione di marzo saranno discusse le richieste dei Governi czeco-slovacco, jugoslavo e romeno. Tn tutta questa faioenda, vale la pena del resto di rilevare con quanta disinvoltura — che si t tentati di chiamare cinica — si amm-etta a Parigi che la Francia sta dietro al Presidente del Consiglio della Società. La Francia considera la Società delle Nazioni (ciò che dell resto si sa da molto tempo) come lo strumento drila propria politica e spesse volte ha tentato con successo di attaccare al proprio carro politico i diplomatici dell'istituto ginevrino domiciliati a Parigi. Ciò è anche dimostrato dall'atteggianieiuo preso dal rappresentante greco a Parigi, Palìtis, nella sua intervista con Sauerwain del Malln, allorché egli si pronunciò in favore di un immediato intervento del Consiglio iwlla faccenda ». Un Presidente rairionatta Quasi nessun altro giornale commenta in modo esplicito in articoli editoriali come fa la Deutsche Allgemeine Zeitung l'avvenimento; ma tutti i giornali, nei titoli p nell'info nazione delle corrispondenze eia Ginevra ed anche in espliciti giudizi in queste ultime contenuti mostrano di recare sulla faccenda il giudizio clie il giornale vicino alla Wilhelmstrasse esprime. Vale a dire che, in primo luogo, l'iniziativa del presidente della Società delle Nazioni non ò in alcun modo autorizzata dal Patto; clic, in secondo luogo, il presidente Cliang-Lo, di cui sono noti i rapporti di confidenza, con Briand. si sia lasciato influenzare dall'ambiente politico di Parigi, do ve. come si sa, risiede in qualità di ambasciatore della Cina; e che ili terzo luogo l'atto da lui compiuto rappresenta una ingerenza negli affari intemi dell'Ungheria ed un attentato alla sovranità di questo Sta io. Ciò può creare, dicono quasi tutti i commentari telegrafati da Gi¬ nevra, un pericoloso precedente in tutta la complessa e delicata materia delle investigazioni nei Paesi exvinti. A confermare i giuaizi, le proteste e i sospetti della stampa tedesca contribuiscono naturalmente 1 commenti dei giornali di destra francesi. La Deutsche Tages Zeitung a questo proposito nota : «Sappiamo che a Parigi non si è mai imbarazzati a trovar pretesti quando si tratti di raggiungere un fine politico, e conosciamo anche l'influenza francese sulla Società delle Nazioni. Si vuol creare un precedente che renda possibile un simile intervento contro la Germania in un momento definito. Quello che ora resta a vedere è se il Presidente cinese ha agito sotto l'influenza di Briand e. sotto la pressione dell'opinione pubblica francese, o se egli prima di inviare il suo telegramma ha preso contatto con gli altri membri del Consiglio. Bisogna ricordare che la Germania è membro permanente del Consiglio e che non si può passare sopra a ciò, in una questione in cui essa è gravemente interessata ». La Boersen Zeitung nota che Ceng-Lo si è dimostrato una marionetta nelle grandi mani del burattinaio francese. G. P.

Persone citate: Briand, Cheng